sabato 10 ottobre 2009

ECO DI BERGAMO - 10/10/09 - CALDEROLI SULLA DALMINE "INIZIO A VEDERE UN'USCITA"

«Inizio a vedere un percorso che possa portare a quello che è il nostro obiettivo: che nessuna delle famiglie coinvolte possa avere un danno da questo piano industriale». Il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ha commentato così ieri pomeriggio il lungo faccia a faccia, durato più di due ore, con l'amministratore delegato di TenarisDalmine, Vincenzo Crapanzano.È stato «un primo contatto», come l'ha definito il ministro. E se da una parte c'è la consapevolezza che i 1.024 esuberi prospettati dal gruppo siderurgico, 836 solo fra Dalmine e Costa Volpino, sono «un problema di dimensioni forti, che va affrontato con il coinvolgimento di tutti i livelli di governo», dall'altra sotto il cielo grigio di Dalmine c'è spazio per qualche spiraglio positivo.Il piano andrà affrontato «ovviamente nei prossimi giorni nel confronto con le parti sindacali a livello locale per avere un inquadramento» rispetto alle uscite che ci potrebbero essere legate anche ai pensionamenti così da avere «una ricognizione di quelli che sono i numeri effettivi da affrontare». E a questo proposito, Calderoli annuncia che «per la settimana prossima stiamo predisponendo un incontro presso la Provincia con gruppi di imprenditori che credo diano sufficienti garanzie di ricollocamento in modo che nessuno debba avere periodi di scopertura». Al confronto di ieri era presente anche il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, insieme ad altri esponenti della Lega Nord: i deputati Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli, il consigliere regionale Daniele Belotti, il sindaco di Dalmine Claudia Terzi e il segretario provinciale Cristian Invernizzi. La delegazione è stata ricevuta, oltre che da Crapanzano, dal direttore risorse umane di TenarisDalmine, Patrizia Bonometti, dalla responsabile relazioni istituzionali, Caterina Epis, e dalla responsabile comunicazione Europa Tenaris, Francesca Pisa. L'azienda, ha spiegato ancora il ministro dopo l'incontro, ha confermato «la massima disponibilità» a fare tutto quanto è nelle sue possibilità per contenere l'impatto del piano industriale. «Ho già attivato i ministri Scajola, Sacconi e Tremonti e la presidente di Confindustria, Marcegaglia - ha aggiunto Calderoli -. C'è da parte di tutti la volontà per risolvere al meglio la situazione. La Regione ha già avuto gli incontri in commissione. Se ciascuno fa la sua parte penso che ne usciamo bene».L'impegno del governo sulla crisi occupazionale alla TenarisDalmine potrà riguardare in particolare il percorso di accompagnamento alla pensione: «Ci sono una serie di finestre che si apriranno nei prossimi anni: bisogna fare in modo che a queste finestre ci si arrivi». Sarà una questione di «coordinamento fra età e finestre» e «su questo il governo può fare molto». Ma il ministro Calderoli torna a sottolineare soprattutto l'importanza di un impegno sul fronte del ricollocamento: «È evidente che se abbiamo un certo numero di posti ricollocabili nel giro di qualche mese, credo che questa sia un'ottima soluzione e diventerebbe accessorio l'aspetto delle finestre di uscita. Iniziamo ad avere un vero ammortizzatore sociale: i posti di lavoro». L'incontro su questo punto si terrà la prossima settimana e i dettagli sono rinviati ad allora: si parla di «un bel numero di posti di lavoro che può essere adeguato a queste esigenze» ed è guardando a questo elemento che il ministro più che fiducioso si definisce «molto concreto» e anche «un po' più tranquillo».

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