venerdì 25 maggio 2012

BERGAMOSERA - 25/05/12 - STUCCHI: SULLE RIFORME E' STATO PERSO TROPPO TEMPO

“Noi della Lega Nord siamo dei riformatori di lungo corso ma abbiamo sempre dovuto combattere, e continuiamo a farlo anche adesso, contro un muro di gomma”. Lo ha detto il deputato bergamasco della Lega Giacomo Stucchi. “C’è un blocco di potere trasversale, ai partiti e alla società civile, che da sempre si batte per non far cambiare nulla in questo Paese e lasciare inalterato lo status quo. Ecco perché ci fa ancora più rabbia, e ci dà quindi la carica per continuare la nostra lotta, l’ipocrita slancio riformista dell’ultima ora da parte della maggioranza che appoggia il governo in carica”, sostiene Stucchi. “Non c’è dubbio che se dei cambiamenti si approveranno, a cominciare dalla riduzione del numero dei parlamentari, la Lega Nord non si tirerà indietro e darà come sempre il suo contributo; ma quanto tempo perso in chiacchiere inutili. Se fosse passata a suo tempo la nostra riforma costituzionale avremmo già da tempo ammodernato l’architettura costituzionale e oggi, magari, ne avremmo già goduto i frutti in termini economici e di efficienza”, conclude il leghista.

mercoledì 23 maggio 2012

BERGAMO SERA - 23/05/2012 - STUCCHI (LEGA): MOMENTO DIFFICILE, CI RIPRENDEREMO

“Dobbiamo lasciarci alle spalle alla svelta la tornata elettorale appena celebrata e superare il momento difficile che sta vivendo il nostro Movimento”. E’ il commento del deputato bergamasco della Lega Giacomo Stucchi dopo i ballottaggi che hanno visto il Carroccio soccombere in 7 confronti su 7. “La questione settentrionale, con tutte le sue sfaccettature, è ancora lì sul tappeto e ha bisogno di una nuova Lega Nord che la porti avanti e ne risolva, una volta per tutte, i punti cardine” spiega Stucchi. “Saranno i nostri congressi a dettare la linea politica del prossimo futuro, ma qualunque sia la strada che si sceglierà di imboccare ciò che conta è spezzare quelle catene che da troppo tempo impediscono alla parte più produttiva del Paese di pensare al bene dei propri cittadini, dovendo invece sobbarcarsi anche del fardello di chi da troppo tempo è abituato ad appoggiarsi ad altri per risolvere i propri problemi”. “Dobbiamo partire dai militanti, da sempre linfa vitale della Lega, e da quella classe dirigente che non ha mai perso il senso del dovere nel portare avanti la causa comune non dobbiamo mai cedere il passo a quanti vorrebbero far cadere nell’oblio le ragioni del Nord” conclude il parlamentare del Carroccio.

giovedì 17 maggio 2012

L'ECO DI BERGAMO - 17/05/2012 - LEGA, STUCCHI: "SI', MI CANDIDO. CON SALVINI NESSUNO SCONTRO

«La candidatura di Roberto Maroni alla guida della Lega Nord è il segnale della volontà di cambiare la prospettiva con cui guidare il movimento»: Giacomo Stucchi, parlamentare bergamasco del Carroccio, spiega il senso delle prossime scelte della Lega anche alla luce delle vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo il partito. Stucchi conferma, fra l'altro, la propria disponibilità a candidarsi alla segreteria nazionale della Lega lombarda in occasione del congresso in programma a Bergamo l'1 e il 2 giugno.
Da dove riparte la Lega?
«Più che ripartire, torna a correre. La Lega non si è mai fermata grazie al lavoro fatto sul territorio dai nostri amministratori e militanti che, anche in una situazione di estrema difficoltà, hanno portato avanti la campagna elettorale. Riparte da tutte queste persone che sono presenti sul territorio e nelle nostre amministrazioni locali. Tutto questo ci dimostra che la Lega è entrata nella coscienza delle persone, della nostra gente ed è altra cosa rispetto a quello che ha combinato un numero limitato di persone che va condannato e perseguito».
Come sono gli umori della base?
«Abbiamo fatto assemblee con i militanti e dato loro la possibilità di confrontarsi. La base, che è la vera ossatura della Lega, ha avanzato osservazioni e critiche giuste, costruttive e utili. In modo pragmatico e "padano" ha evidenziato, anche con durezza, alcune cose che non potevano essere accettate e difese. E ha fatto richieste specifiche. Queste richieste sono state tenute in gran parte in considerazione quando si è trovata una soluzione diversa per quanto riguarda la futura guida della Lega: una soluzione che prevede un ruolo diverso per Bossi, come presidente, e un ruolo molto importate per Maroni, come segretario».
Maroni è, quindi, il candidato unico alla segreteria?
«È sicuramente il candidato più forte, mi auguro che sia anche il candidato unico. Nessuno può impedire ad altri di candidarsi, ma credo che, nella logica dell'unità del movimento, sia inutile presentare candidature alternative. La scelta di Maroni è alla base di un accordo complessivo condiviso da parte di tutti i segretari della Lega delle varie Regioni. Maroni è al di fuori da certe vicende, è il segno che c'è la volontà di cambiare la prospettiva con cui guidare questo movimento».
Continuerete nell'opposizione al governo Monti?
«L'opposizione viene fatta su tutte le cose che vanno contro l'interesse della nostra gente. Non capisco perché ora non si muovano critiche a questo governo che continua ad effettuare tagli in settori delicati. Anche l'Anci ha capito che l'Imu è una tassa che non può essere accettata. La nostra Imu era impostata in modo diverso ed era una tassa che rimaneva ai Comuni. Mi fa piacere che l'Anci rivendichi ora la stessa cosa e che non accetti lo scippo da parte di Roma di questi soldi».
Vi sentite in competizione con i grillini?
«No. È facile acquisire consenso nella fase della protesta. Il problema è la proposta, il saper governare. Mi sembra che dietro i grillini ci sia solamente Grillo. I grillini ci hanno, forse, ricordato alcune cose riguardo all'essere movimento. Per un certo periodo siamo diventati un partito, dimenticando la nostra natura di movimento. Ora per noi è importante tornare ad essere pienamente movimento e, soprattutto, a fare sindacato territoriale: dobbiamo cercare di rappresentare, in tutte le istituzioni dove siamo presenti, le esigenze dei territori che rappresentiamo».
A che punto è la sua candidatura a segretario nazionale della Lega lombarda?
«Ho dato la mia disponibilità a candidarmi, subordinata al fatto che ci sia una condivisione su una candidatura unica. Anche Matteo Salvini potrebbe ricoprire questo incarico. All'interno del movimento ci sono gerarchie e regole da rispettare. È una scelta da condividere con Maroni, segretario in pectore: a lui spetta dare l'indirizzo sui ruoli che ciascuno di noi deve ricoprire, lui deve gestire al meglio la squadra. Né io, né Salvini siamo, ad oggi, ufficialmente candidati: non è ancora partita nessuna raccolta firme. Di certo al congresso non ci sarà alcuno scontro fra noi. Si candiderà l'uno o l'altro».
Chi sono i volti nuovi che stanno emergendo nella Lega di Bergamo?
«Il segretario provinciale Cristian Invernizzi ha dimostrato di avere i numeri guidando una provincia come Bergamo, la più complessa di tutta la Lega. Poi ci sono tanti amministratori capaci: la futura classe dirigente nasce dal territorio ed è composta da coloro che hanno fatto la palestra nelle amministrazioni, dimostrando di avere i numeri. Queste persone avranno un peso sempre maggiore nel movimento».
Come giudica le ultime vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo direttamente Bossi?
«Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) era un atto dovuto che serve ad accertare eventuali responsabilità, che per noi sono prima politiche che penali. Tutte le persone che oggi sono state oggetto di un avviso di garanzia non ricoprono più gli incarichi politici che avevano prima. Già questo è un segnale importante. Siamo un partito che, appena avuto un problema, in un mese ha visto stravolto il proprio vertice con un rinnovamento veloce e di qualità della classe dirigente. Lo abbiamo fatto mantenendo i valori di riferimento, sapendo quanto è importante e prezioso quello che ci ha insegnato Bossi, ma guardando al futuro».

mercoledì 9 maggio 2012

L'ECO DI BERGAMO - 09/05/2012 - VOTO, LA LEGA INCASSA IL COLPO. MA IL VERDE NON SBIADISCE

La Lega incassa il colpo del minitest elettorale del 6-7 maggio, ma dice che è ancora in piedi ed è pronta a ripartire. Anzi, si mette sui banchi e impara la lezione delle urne: divisi si perde (lo insegnano Mozzo,Villongo, Curno), i bravi sindaci vincono (vedi Brembate Sopra e Capriate), le squadre unite anche (Cisano). Ergo: valorizziamo i bravi sindaci anche all'interno del movimento. La morale, però, parte forte di una Bergamasca in cui il verde non sbiadisce: la Lega ricorda che governa con sindaci propri in 52 Comuni, ed è in maggioranza in altre 19 amministrazioni. L'appuntamento più importante a stretto giro di boa - per ora confermato al Teatro Gavazzeni di Seriate - è il 25 maggio, quando i sindaci lumbard della Lombardia si raduneranno con i triumviri per rilanciare la protesta fiscale contro l'Imu e l'azione territoriale. Poi verrà la stagione dei congressi (1-2-3 giugno quello federale a Bergamo, il 30 giugno e il 1° luglio quello nazionale; in mezzo la ricarica di Pontida, il 10 giugno). «E qui – rilancia il deputato Giacomo Stucchi – la Lega cambierà radicalmente faccia, non in termini di proposta politica (i valori di riferimento restano quelli che ci ha insegnato Umberto Bossi), ma nel modo di essere "sindacato territoriale", per allargarci anche al di là di chi è strettamente leghista. Dobbiamo trasformare il consenso ottenuto dai nostri bravi amministratori (a Cisano, Brembate Sopra, Capriate) in consenso politico». Nei congressi si deciderà anche se, in futuro, si continuerà a correre da soli o si tornerà col Pdl. «Per questi ballottaggi – si augura Stucchi – spero venga lasciata libertà a ogni singola realtà comunale».