martedì 29 dicembre 2009

ECO DI BERGAMO - 29/12/09 - FESTA ALL'ATELIER CON IL CAMPIONE DI ENDURO

Babbi Natale e un campione di enduro per sorprendere i ragazzi diversamente abili dell'atelier di Spirano. I giovani che frequentano l'atelier hanno infatti festeggiato il Natale in compagnia di Babbi Natale carichi di doni. Gradita la sorpresa del campione di enduro Simone Albergoni; alla festa hanno partecipato anche l'onorevole della Lega Giacomo Stucchi, gli amministratori comunali, gli educatori, gli alpini e tutti coloro, spiranesi e non, che volentieri hanno voluto collaborare per la riuscita della festa.Riuscitissima la serata che è stata all'insegna di musica, karaoke, vin brulè, dolci e giochi: un momento per divertirsi in compagnia, scambiandosi gli auguri di buone feste.El. Ti.

mercoledì 23 dicembre 2009

BERGAMOSERA -23/12/09 - PIOGGIA DI CONTRIBUTI SUI COMUNI BERGAMASCHI

ROMA — Hanno lavorato sodo i deputati della Lega Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli. Ma alla fine hanno portato a casa dalla Commissione Bilancio della Camera un bel po’ di quattrini per il territorio bergamasco. Un bel regalo di Natale per in nostri Comuni che consentirà la realizzazione di diverse opere pubbliche. Ecco quanto spetterà ai Comuni della Bergamasca secondo la quota dei contributi di cui all’art. 13, com. 3-quater, del decreto-legge n.112 del 2008, convertito, con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008. Comune di Alzano Lombardo – Realizzazione centro anziani € 133.000 + 66.000 + 66.000Comune di Ambivere – Riqualificazione frazione Cerchieria € 133.000Comune di Bergamo – Innovazione tecnologica della struttura comunale per attività imprenditoriali € 250.000Comune di Bergamo -Interventi di recupero ambientale e bonifica letto torrente Morla € 150.000 + € 40.000 + € 40.000Comune di Cene – Adeguamento ampliamento Casa della Serenità € 40.000Comune di Gazzaniga -Realizzazione muri sostegno strada San Rocco € 22.166 + € 22.166Comune di Gorno – Riqualificazione contrada Villassio € 22.166 + € 22.166Comune di Grumello del Monte – Riqualificazione strada via Roma € 133.000 + € 66.500 + € 66.500Comune di Parre – Risanamento P.zza Fontana € 20.000Comune di Torre Boldone – Parcheggio Teb via Carducci € 23.000Comune di Trescore Balneario – Realizzazione nuova stazione ecologica € 50.000Comune di Treviglio – Nuova pista ciclabile € 90.000 + € 40.000 + € 50.000Comune di Verdello – Recupero parco arboreo e struttura di Villa Gambarini- Cagnola Giavazzi € 100.000Comune di Villongo - Realizzazione strada di collegamento € 22.166 + € 22.166Comune di Zogno – Manutenzione e rifacimento facciate scuola elementare € 133.000 + € 133.000 + € 133.000.

martedì 22 dicembre 2009

ECO DI BERGAMO - 22/12/09 - EFFETTO PREVENZIONE, ROGHI E SCHIANTI IN CALO

Romano. In tutto 262 interventi pari a 1.790 ore di lavoro: è questo in numeri l'impegno nel 2009 dei vigili del fuoco volontari di Romano che domenica hanno festeggiato la patrona Santa Barbara. Gli incendi sono stati 112, stabili rispetto al 2008; 20 invece gli interventi per gli incidenti stradali, in diminuzione rispetto allo scorso anno. Nella statistica 2009 vanno poi aggiunti altri 124 interventi di vario genere.«Siamo sui livelli dello stesso anno quanto a numero complessivo degli interventi – ha detto il comandante del distaccamento dei pompieri volontari di Romano, Sandro Beretta –. Il calo degli incidenti è un fatto positivo ricollegabile ai controlli e alla prevenzione delle forze dell'ordine, sia alle iniziative di sensibilizzazione e di informazione ai giovani».«Siamo stati presenti nelle scuole per divulgare la cultura della sicurezza – ha ricordato Beretta – e abbiamo realizzato un filmato per contribuire alla prevenzione delle stragi sulle strade dovute a alcol e droga in collaborazione con gli amici della Croce rossa di Romano. Un grazie ai miei volontari che hanno lavorato anche per sistemare la caserma dopo i danni della grandinata del Ferragosto 2008, un grazie a tutti quelli che ci danno una mano: ai Comuni del territorio che con il loro contributo ci permettono di pagare il mutuo contratto per la nuova autobotte in servizio da alcuni mesi».In occasione della festa a Romano sono arrivati i saluti del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta e del ministro dell'Interno Roberto Maroni, del consigliere regionale Daniele Belotti, dei parlamentari Giacomo Stucchi e Carolina Lussana.Alla cerimonia hanno preso parte diversi sindaci della Bassa orientale a cominciare da quello di Romano Michele Lamera, l'onorevole Nunziante Consiglio, il consigliere regionale Pietro Macconi e l'assessore provinciale alla Protezione civile Fausto Carrara.Per i vigili del fuoco era presente il comandante provinciale Giulio De Palma insieme a rappresentanti di distaccamenti bergamaschi oltre a rappresentanti dei carabinieri, della polizia, della Cri e dei gruppi di Protezione civile.La Messa è stata celebrata da monsignor Angelo Longaretti, parroco di San Pietro, che ha ricordato lo speciale servizio dei vigili del fuoco alla comunità.I 28 pompieri volontari di Romano hanno donato una pergamena a monsignor Longaretti per la sua nomina, pochi mesi fa, a canonico onorario della Cattedrale di Bergamo con il titolo di monsignore. Sono stati poi ricordati i Caduti dei vigili del fuoco nel 2009: Marco Cavagna, impegnato nel terremoto dell'Aquila, e Massimo Latella, di Torino, morto in un incidente stradale mentre prestava soccorso per l'alluvione.Nei loro interventi il nuovo comandante provinciale dei vigili del fuoco Giulio De Palma, l'onorevole Nunziante Consiglio, il consigliere regionale Pietro Macconi, l'assessore provinciale Fausto Carrara e il sindaco Michele Lamera hanno sottolineato la valenza del lavoro dei vigili del fuoco e lo stretto rapporto con il territorio nell'obiettivo di integrare attività prevenzione e interventi sul campo.

sabato 19 dicembre 2009

BERGAMO SERA -19/12/09 - ALBINO. LA LEGA PRESENTA IL NUOVO SEGRETARIO DI SEZIONE

ALBINO — La Lega Nord di Albino presenterà questo pomeriggio a partire dalle 14.30 al gazebo nel centro del paese, in via Mazzini, il nuovo segretario della sezione albinese Manuel Piccinini e il nuovo direttivo locale del partito. Al gazebo, oltre allo scambio di auguri sarà offerto il panettone natalizio. Saranno presenti tutti i vertici della Lega Nord bergamasca. Dal segretario provinciale Cristian Invernizzi, al membro del direttivo nazionale Aldo Piccinini, oltre al presidente della Provincia Ettore Pirovano, ai parlamentari Stucchi e Consiglio, ai consiglieri regionali Belotti e Frosio, agli assessori provinciali Carrara e Anelli, ai consiglieri provinciali Valoti e Bosatelli, ai consiglieri comunali di Albino Bertocchi e Cugini.

venerdì 18 dicembre 2009

BERGAMOSERA - 18/12/09 - I DEPUTATI LEGHISTI "AMBASCIATORI" DI PRELIBATEZZE OROBICHE

ROMA — Far vedere a Roma quanto di buono si produce a Bergamo. E’ la ragione che ha spinto i deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli e Ettore Pirovano a consegnare ai funzionari della Commissione attività produttive della Camera e ai dirigenti dei vari ministeri delle confezioni regalo natalizie, contenenti formaggi tipici della Valle Brembana (Branzi, Monte e Strakitunt), prodotti dalla “Latteria sociale” di Branzi. “Ambasciatori delle bontà bergamasche”, potremmo chiamarli. Il presidente della Provincia di Bergamo, durante la consegna delle confezioni ha ricordato come il formaggio Branzi è originario della Alta Val Brembana e prende il nome del comune di Branzi situato alla confluenza delle tre Valli Alte del fiume Brembo. I deputati del Carroccio hanno spiegato che questa valle bergamasca, meta di turismo estivo ed invernale, ha in comune con le altre zone alpine una secolare tradizione zootecnica che si mantiene vitale ancora oggi, nonostante la tendenza al progressivo abbandono dell’attività agricola in queste aree montane. Giacomo Stucchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, ha ribadito l’importanza di voler continuare su questa strada anche in futuro, promuovendo la conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi. Inutile dire che il costo per i pacchi regalo è stato sostenuto dai diretti interessati e non è stato speso nemmeno un euro di denaro dei cittadini.

ECO DI BERGAMO - 18/12/09 - LA LEGA REGALA BRANZI E STRACHITUNT

Branzi e Strachitunt: sono alcune delle ghiottonerie orobiche che i deputati bergamaschi della Lega - Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli - hanno pensato di portare a Roma, come omaggio natalizio per i funzionari della commissione Attività produttive della Camera e ai dirigenti dei vari ministeri. I cesti regalo («offerti di tasca nostra, senza spendere neanche un euro dei cittadini», precisano gli interessati) contengono alcuni formaggi tipici della Valle Brembana (il Branzi, il Monte e lo Strachiutunt), prodotti dalla Latteria sociale di Branzi. L'onorevole Pirovano, presidente della Provincia, ha accompagnato la consegna dei prodotti tipici alla spiegazione della loro origine e descrivendo i luoghi bergamaschi da cui provengono. Stucchi, segretario di presidenza della Camera, ha ribadito di voler continuare su questa strada «di promozione e conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi».

giovedì 17 dicembre 2009

ECO DI BERGAMO - 17/12/09 - FORMAGGI BERGAMASCHI IN DONO. LI PORTANO I DEPUTATI LEGHISTI

Sono stati consegnati giovedì 17 dicembre a Roma dai deputati bergamaschi Stucchi, Pirovano, Consiglio e Vanalli a funzionari della Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati ed a dirigenti dei vari Ministeri delle confezioni regalo natalizie, contenenti alcuni formaggi tipici della Valle Brembana (il Branzi, il Monte e lo Strakitunt), prodotti dalla “Latteria sociale” di Branzi. Ettore Pirovano, Presidente della Provincia di Bergamo, durante la consegna delle confezioni ha ricordato come il formaggio Branzi è originario dell'Alta Val Brembana e prende il nome del comune di Branzi situato alla confluenza delle tre Valli Alte del fiume Brembo. I deputati del Carroccio hanno spiegato che questa valle bergamasca, meta di turismo estivo ed invernale, ha in comune con le altre zone alpine una secolare tradizione zootecnica che si mantiene vitale ancora oggi, nonostante la tendenza al progressivo abbandono dell'attività agricola in queste aree montane. Giacomo Stucchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, ha ribadito l’importanza di voler continuare su questa strada anche in futuro, promuovendo la conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi. Naturalmente il costo per i pacchi regalo è stata sostenuta personalmente dai diretti interessati e non è stato speso nemmeno un euro di denaro dei cittadini.

martedì 15 dicembre 2009

ECO DI BERGAMO - 15/12/09 - PALAZZETTO DELLO SPORT, FINALMENTE TOCCA AGLI ATLETI

Sant'Omobono Terme. Il campione di ciclismo Felice Gimondi, con il sindaco Ivo Sauro Manzoni e il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, ha tagliato il nastro tricolore inaugurando così il nuovo palazzetto dello sport di Sant'Omobono. Che è stato dedicato a Elia Frosio, originario di Sant'Omobono Terme, anche lui un campione del pedale: ha vinto due titoli mondiali su pista e cinque ori italiani. Sul campione, l'archivio foto Frosio Valle Imagna ha allestito un'esposizione di documenti, fotografie e giornali d'epoca, che resterà aperta per tutta settimana. Abbinate alla mostra, le biciclette d'epoca del collezionista milanese Cesare Bandoni. Il palazzetto – realizzato dall'amministrazione comunale con una spesa di circa 2,2 milioni di euro, finanziati da Comune, Regione e Consorzio Bacini Imbriferi – è stato benedetto dal parroco di Selino Basso, don Alessandro Locatelli. L'iter dell'impianto non è stato facile: iniziato nel 1999, è terminato quest'anno, dopo un decennio di problemi a non finire con le imprese edili che hanno vinto le gare d'appalto. Ma ormai è acqua passata: sportivi, alunni e cittadini possono ora contare su un moderno palasport, che dispone di campi da tennis, pallavolo, basket e calcetto, di una tribuna per 500 posti, e prossimamente anche di un centro fitness. All'inaugurazione era presente una folta rappresentanza di amministratori, politici, campioni delle varie discipline sportive e centinaia di cittadini che hanno voluto partecipare all'evento da tutta la Valle Imagna. Tra i presenti, il presidente del Consiglio regionale Giulio De Capitani, il suo vice Matteo Malighetti, il consigliere regionale Giosuè Frosio, l'onorevole Giacomo Stucchi, il presidente della Comunità montana Valle Imagna Roberto Facchinetti, quello del Bim, Carlo Personeni, altri sindaci, assessori e consiglieri della valle. «Abbiamo sudato le proverbiali sette camice per portare a termine quest'opera – ha sottolineato ruspante l'assessore ai Lavori pubblici, Riviero Asiatico –. Con il nuovo palazzetto si amplia la nostra Cittadella dello sport, che si completerà con la prossima costruzione della piscina. Finalmente anche gli alunni potranno usufruire del nuovo impianto sportivo».

domenica 13 dicembre 2009

ECO DI BERGAMO - 13/12/09 - ALLA PROTEZIONE CIVILE IL GRAZIE DELLA CITTA'

In una Piazza Vecchia gremita di automezzi della Protezione civile e di appartenenti alle varie associazioni provenienti da tutta la provincia, si è tenuta ieri mattina la «Festa di Ringraziamento del volontario». Con il riconoscimento a sette bergamaschi che si sono distinti durante il terremoto abruzzese. L'appuntamento ha preso il via alle 10,30 con la Messa celebrata in Duomo dal vescovo Francesco Beschi. Durante l'omelia monsignor Beschi ha sottolineato che avendo avuto delle precedenti esperienze nella diocesi di Brescia, ha potuto constatare la velocità con cui la Protezione civile è intervenuta in occasione del terremoto di Salò. Ha poi espresso gratitudine a quanti sono impegnati nei gruppi di soccorso «per la professionalità e l'alto senso del dovere che ciascuno mette a disposizione verso gli altri». La Messa è terminata con la lettura delle preghiera del volontario.Successivamente si è tenuta, sotto i portici di Piazza Vecchia, la cerimonia che ha visto la presenza di numerose autorità civili e militari, fra le quali l'assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi in rappresentanza del sindaco Franco Tentorio, l'assessore provinciale alla Protezione civile Fausto Carrara, i rappresentanti delle forze dell'ordine, del Corpo forestale e dei vigili del fuoco. Il vescovo Beschi ha innanzitutto benedetto gli automezzi schierati sui due lati della piazza e i circa 1.500 volontari intervenuti. «Padre Santo – ha detto il vescovo Beschi – fa che questi strumenti risultino efficienti nel far fronte agli impegni di solidarietà e di soccorso, affinché tutti coloro che si trovano nel disagio possano prontamente ritrovare consolazione e speranza. E tutti i volontari che si prodigano in diversi modi siano la testimonianza viva del Tuo amore». Al termine della benedizione l'assessore Carrara ha consegnato una targa al vescovo. Poi si sono avvicendati al microfono l'onorevole Giacomo Stucchi, Claudia Manegrasso che ha portato i saluti di tutto il Dipartimento nazionale della Protezione civile e un rappresentante della delegazione di abruzzesi, giunta appositamente a Bergamo per l'occasione, che nei mesi scorsi hanno trovato accoglienza nei tre campi gestiti dai volontari orobici.Parole toccanti le ha rivolte Fausto Carrara nel rivolgersi ai presenti. «Il cuore della Protezione civile è grande – ha detto tra l'altro l'assessore – ma lo è perché grande è il cuore dei suoi volontari». Al termine sono state consegnate una novantina di pergamene ad altrettanti gruppi presenti sul territorio. Infine sette targhe di vetro sono andate a quei volontari che si sono particolarmente distinti nel recente sisma in Abruzzo: Nicola Angelini (gruppo Seriate), Michela Leone (Urgnano), Claudio Martinelli (Parco del Brembo), Marzio Moretti (Orobie Soccorso), Cesare Nossa (Urgnano), Nicola Pirani (Provincia), Valerio Zucchelli (Anpas Lombardia).

venerdì 11 dicembre 2009

BERGAMO 7 - 11/12/09 - I PARLAMENTARI BERGAMASCHI CHIEDONO L'INTERVENTO URGENTE DEL GOVERNO

Dalmine - I parlamentari bergamaschi non ci stanno. Il caso Abb è l'ultimo di una lunga serie e la preoccupazione sale. Il primo a muoversi, con un'interrogazione parlamentare, è stato il deputato del Pd Antonio Misiani: «Dicono che la crisi si stia attenuando, ma l'impressione è che la nostra provincia stia perdendo, uno dopo l'altro, pezzi pregiati del proprio apparato industriale. Le istituzioni locali e nazionali - tutte in mano al Pdl e alla Lega Nord - devono mettere da parte le chiacchiere e passare ai fatti». Interrogazione anche dei deputati leghisti Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli ed Ettore Pirovano, che chiedono ai ministeri economici del governo di «convocare l'azienda e i rappresentanti dei lavoratori al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale».

mercoledì 9 dicembre 2009

DNEWS - 10/12/09 - OLTRE 200 TAGLI ALL'ABB A VANTAGGIO DELL'ESTE, LEGA SCRIVE AI MINISTRI

Ridurre il numero dei lavoratori in Italia per spostare la produzione nella Repubblica Ceca. I parlamentari leghisti non ci stanno e sul caso Abb scrivono ai ministri Sacconi, Scajola e Tremonti per tutelare il lavoro di 248 dipendenti dell’azienda, attivi a Dalmine. «Nei giorni scorsi - scrivono nell’interpellanza - l’azienda ha illustrato ai sindacati un piano di riorganizzazione per lo stabilimento bergamasco di Dalmine, che prevede 248 esuberi di personale; la suddetta riorganizzazione consisterebbe nello spostamento della produzione dallo stabilimento bergamasco di Dalmine a vantaggio di quello della Repubblica Ceca; la delocalizzazione annunciata dal gruppo ABB andrebbe così a colpire una realtà industriale della bergamasca, quella di Dalmine, già profondamente segnata dalla grave crisi economica-occupazionale». Per questo gli i parlamentari Stucchi, Pirovano, Vanalli e Consiglio chiedono ai ministri «se non ritengano necessario convocare l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale e se non ritengano opportuno intervenire con urgenza, qualora venisse attuato il piano illustrato, al fine di accelerare l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali straordinari perilavoratoricoinvolti».

martedì 8 dicembre 2009

BERGAMOSERA -08/12/09 - ABB: I DEPUTATI DELLA LEGA CHIEDONO L'INTERVENTO DEI MINISTRI

ROMA — Il piano di ristrutturazione della ABB di Dalmine che prevede 248 esuberi preoccupa la Lega Nord che per voce dei suoi parlamentari Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri del Lavoro, dello Sviluppo economico e dell’Economia. “Le società del gruppo ABB – si legge nel documento – sono leader nel settore delle tecnologie per l’energia e l’automazione, che consentono ai clienti delle utilities e delle industrie di migliorare le loro prestazioni riducendo al contempo l’impatto ambientale, impiegano più di 120.000 dipendenti in oltre 100 Paesi, mentre in Italia il Gruppo ABB è presente con 5.496 dipendenti in totale dislocati in unità produttive ubicate nel nord e nel centro”. Nei giorni scorsi l’azienda ha illustrato ai sindacati un piano di riorganizzazione per lo stabilimento bergamasco di Dalmine, che prevede 248 esuberi di personale. “La suddetta riorganizzazione consisterebbe nello spostamento della produzione dallo stabilimento bergamasco di Dalmine a vantaggio di quello della Repubblica Ceca. La delocalizzazione annunciata dal gruppo ABB colpisce una realtà industriale della bergamasca, quella di Dalmine, già profondamente segnata dalla grave crisi economica-occupazionale”, sottolineano i deputati della Lega. Per questo chiedono ai ministri “se non ritengano necessario convocare l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale. Se non ritengano opportuno intervenire con urgenza, qualora venisse attuato il piano illustrato, al fine di accelerare l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali straordinari per i lavoratori coinvolti. E infine quali iniziative intendano promuovere, per fare fronte alla crisi industriale e produttiva che da diversi anni investendo pesantemente il comparto manifatturiero lombardo coinvolgendo migliaia di lavoratori della Provincia di Bergamo”.

ECO DI BERGAMO - 08/12/09 - I DEPUTATI DELLA LEGA SU ABB. "URGENTI GLI AMMORTIZZATORI"

Dopo quella presentata dal deputato Pd Antonio Misiani, anche quattro deputati bergamaschi della Lega Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli ed Ettore Pirovano hanno presentato un'interrogazione parlamentare ai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo economico e dell'Economia sulla vertenza aperta all'Abb Dalmine. Dopo aver ricordato che nei giorni scorsi «l'azienda ha illustrato ai sindacati un piano di riorganizzazione per lo stabilimento bergamasco di Dalmine che prevede 248 esuberi di personale», che «la riorganizzazione consisterebbe nello spostamento della produzione dallo stabilimento bergamasco di Dalmine a vantaggio di quello della Repubblica Ceca» e che «la delocalizzazione annunciata dal gruppo Abb colpisce una realtà industriale della bergamasca, quella di Dalmine, già profondamente segnata dalla grave crisi economica-occupazionale», i quattro deputati chiedono ai ministeri economici del governo di «convocare l'azienda e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale». Inoltre, a loro avviso, è «opportuno intervenire con urgenza, qualora venisse attuato il piano illustrato, al fine di accelerare l'iter per la concessione degli ammortizzatori sociali straordinari per i lavoratori coinvolti». I quattro parlamentari leghisti bergamaschi chiedono infine quali iniziative i ministeri «intendano promuovere, per fare fronte alla crisi industriale e produttiva che da diversi anni investono pesantemente il comparto manifatturiero lombardo coinvolgendo migliaia di lavoratori della provincia di Bergamo».

lunedì 7 dicembre 2009

ECO DI BERGAMO - 06/12/09 - VARIANTE, CANTIERI DA SETTEMBRE 2010

Zogno Gremita la sala dell'oratorio per la presentazione del progetto. Stanziati dalla Regione 61 milioni

Ora l'appalto, previsti quattro anni di lavori. Pirovano: informeremo passo per passo dell'iter

Code all´ingresso dell´abitato di ZognoZognoQuanta sia l'attesa per la variante dell'ex statale della Valle Brembana lo ha dimostrato il numeroso pubblico presente alla serata di presentazione del progetto, organizzata da Provincia e Comune di Zogno, alla presenza del presidente dell'Amministrazione provinciale Ettore Pirovano. La sala teatro dell'oratorio parrocchiale era strapiena. Presenti tra il pubblico anche l'ex presidente della Provincia Valerio Bettoni e l'ex assessore Felice Sonzogni, ai quali è stato pubblicamente riconosciuto il lavoro condotto per arrivare alla realizzazione della variante. Erano presenti anche numerosi sindaci della valle, il presidente della Comunità montana della Valle Brembana Alberto Mazzoleni e il consigliere regionale Daniele Belotti (Lega).A fare gli onori di casa il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti: «Da troppi anni si è in attesa di quest'opera che libererà dalla morsa del traffico (circa 23.000 veicoli giornalieri ndr) e dall'inquinamento il capoluogo brembano». Pirovano – seduto accanto a Ghisalberti e al consigliere provinciale e già sindaco di Zogno Angelo Capelli – ha aperto l'incontro con un saluto videoregistrato del presidente della Regione Roberto Formigoni, ribadendo che «ci sarà puntuale informazione sull'iter dell'opera». Poi l'intervento di Renato Stilliti, dirigente dell'assessorato alla Viabilità, che ha ricostruito l'iter dell'opera fino al finanziamento regionale di 61 milioni e mezzo di euro.La variante sarà lunga 4 chilometri e 700 metri; il tracciato si snoderà tra la località Inzogno e la Madonna del Lavello di Ambria, oltre il paese, verso Nord. Tra questi due estremi sono previsti: una galleria di 607 metri, un tratto all'aperto di 380, un'altra galleria lunga un chilometro e 730 metri (sotto il monte di Zogno), un tratto in superficie di un chilometro e 574 metri e il rondò ad Ambria.Ora si procederà con la gara d'appalto e con l'assegnazione dei lavori il cui inizio è previsto per la fine di settembre 2010 con conclusione entro il 2014. Dopo un filmato sulla variante, si è lasciato spazio agli interventi delle autorità. Il sottosegretario regionale Marcello Raimondi ha sottolineato il valore di quest'opera «tra le più significative nel lungo novero di interventi realizzati negli ultimi cinque lustri sul territorio regionale, in un discorso di sinergie quantomai efficaci col territorio nelle quali si sono impegnati nel recente passato la Provincia con il presidente Bettoni e quello della Comunità montana della Valle Brembana Busi e precedentemente il compianto Fabio Locatelli».Hanno di seguito preso la parola il consigliere regionale Giosuè Frosio, l'assessore provinciale Giuliano Capetti, i parlamentari Nunziante Consiglio, Giacomo Stucchi e Pierguido Vanalli, gli assessori provinciali Giorgio Bonassoli e Silvia Lanzani. Ci sono stati ancora interventi del pubblico. Vincenzo Salvini, già sindaco di Mezzoldo, ha raccomandato attenzione per la strada del valico di San Marco mentre il parroco di Somendenna don Giorgio Tironi ha lanciato un allarme: «Prepariamoci al futuro onde evitare che la variante finisca per isolare il paese anziché garantirgli lo sviluppo che potrebbe derivare dalla ritrovata tranquillità viabilistica». E sulla variante intervengono anche il segretario del Pd lombardo Maurizio Martina e il consigliere regionale Giuseppe Benigni: «La variante è un'infrastruttura cruciale per la Val Brembana. La presentazione del progetto definitivo è un passo importante, ora occorre essere rigorosi nel rispetto del cronoprogramma per la realizzazione effettiva dell'opera». Marcello Raimondi e Carlo Saffioti sottolineano il ruolo decisivo della Regione. «Questo è un finanziamento di cui andiamo fieri – dichiara Raimondi -. L'opera era stata inserita nel bilancio approvato dal Consiglio già nel 2008 perché considerata una priorità per la Bergamasca». E Saffioti: «La Regione ha creato le condizioni per il finanziamento dell'opera che contribuirà a migliorare la viabilità di pendolari e turisti, ad avvicinare le nostre stazioni sciistiche a Bergamo, Milano e in generale alla Lombardia».S. T.

venerdì 4 dicembre 2009

DNEWS - 04/12/09 - STUCCHI SPINGE CON IL MINISTERO PER LE ROTTE ANTI RUMORE

Il Comune di Bergamo vuole sperimentare nuove rotte di decollo dall’ae roporto di Orio al Serio per evitare il rumore sulle case più vicine alle piste. La proposta ora è arrivata, attraverso un’interrogazione del deputato leghista Giacomo Stucchi, sul tavolo del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. In pratica si tratta di cambiare in corsa la sperimentazione di nuove rotte partita da alcuni mesi con risultati poco piacevoli soprattutto per i residenti nella porzione più meridionale del quartiere di Colognola. «Gran parte dei velivoli attualmente decollano dalla “testata bravo” - spiega Stucchi -, posta 500 metri più avanti rispetto all’estremità est della pista. L’assessore all’Am bi en te del Comune di Bergamo, Massimo Bandera, ha proposto alla Commissione tecnico aeroportuale di far partire tutti i velivoli dalla cosiddetta “testata alfa”, quella più ad est dei 3 chilometri e 24 metri di pista, in modo che gli aerei possano sorvolare i centri abitati ad un’altezza più ragguardevole, così da provare a limitare il rumore. L’Ente nazionale di assistenza al volo sta valutando tecnicamente lo spostamento in blocco sulla “testata alfa”, forse già per fine anno». Al Ministero la richiesta quindi di «dar seguito in tempi brevi alla proposta del Comune».

ECO DI BERGAMO - 04/12/09 - SCALO, ROTTE E RUMORI. RICHIESTA AL MINISTRO

L'onorevole della Lega Nord Giacomo Stucchi ha presentato una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito al «caso» delle rotte dei voli dall'aeroporto di Orio al Serio. L'onorevole Stucchi chiede al ministro se intenda dare seguito in tempi brevi alla proposta del Comune di Bergamo per continuare la sperimentazione delle rotte già in atto. Proprio in virtù di uno sviluppo dello scalo bergamasco, ma nel rispetto delle necessità ambientali, l'assessore all'Ambiente Massimo Bandera, aveva proposto alla Commissione tecnico aeroportuale di far partire tutti i velivoli dalla «testata alfa», quella più ad est dei 3 chilometri e 24 metri di pista, perché gli aerei possano sorvolare i centri a un'altezza più ragguardevole, limitando il rumore.

giovedì 3 dicembre 2009

BERGAMONEWS - 03/12/09 - RUMORE DEGLI AEREI. STUCCHI INTERPELLA IL MINISTRO

Giacomo Stucchi, deputato bergamasco della Lega Nord, ha presentato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli un'interrogazione a risposta scritta per sollecitare una risposta alle richieste del comune di Bergamo sul decollo degli aerei da Orio al Serio in modo da limitare rumore e inquinamento atmosferico ai residenti della zona. Eccola: Interrogazione a risposta scritta Al ministro dei Trasporti e delle InfrastrutturePer sapere, premesso che:- gli abitanti dei comuni limitrofi all’aeroporto di Orio al Serio in Provincia di Bergamo sono da tempo alle prese con problemi di inquinamento acustico e ambientale, che non sono stati risolti dalle nuove rotte che saranno sperimentate fino a marzo 2010; - tali nuove rotte comportano dei benefici ad una parte della popolazione interessata, ma hanno peggiorato la situazione acustica dei residenti nelle zone a sud ovest della città di Bergamo e dei comuni vicini; - gran parte dei velivoli attualmente decollano dalla “testata bravo”, posta 500 metri più avanti rispetto all’estremità est della pista; - l’Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Massimo Bandera, ha proposto alla Commissione tecnico aeroportuale di far partire tutti i velivoli dalla cosiddetta “testata alfa”, quella più ad est dei 3 chilometri e 24 metri di pista, in modo che gli aerei possano sorvolare i centri abitati ad un’altezza più ragguardevole, così da provare a limitare il rumore;- l’Ente nazionale di assistenza al volo (Enav) sta valutando tecnicamente lo spostamento in blocco sulla “testata alfa”, forse già per fine anno;- in una conferenza stampa svoltasi il 1° dicembre 2009 il responsabile della Sacbo, Emilio Bellingardi, ha reso noto che lo scalo di Orio al Serio si avvia a confermare per il 2009 il suo quarto posto nazionale per traffico passeggeri (dopo Fiumicino, Malpensa e Linate e davanti a Venezia) e terzo per le merci;- lo sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio contribuisce ad apportare benefici economico-occupazionali rispetto alla grave crisi che colpisce la bergamasca;se la S.V. intenda verificare la possibilità di voler dar seguito in tempi brevi alla proposta formulata dal Comune di Bergamo, al fine continuare la sperimentazione delle rotte già in atto, in un’ottica di sviluppo del territorio orobico. On. Giacomo Stucchi

BERGAMOSERA -03/12/09 -AEROPORTO: STUCCHI PORTA LA "QUESTIONE DECOLLI" IN PARLAMENTO

ROMA — Sulla questione aeroporto e sul possibile spostamento delle rotte di decollo degli aeromobili per venire incontro alle esigenze dei cittadini, il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi ha presentato oggi in parlamento un’interrogazione a risposta scritta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli. “Gli abitanti dei comuni limitrofi all’aeroporto di Orio al Serio in Provincia di Bergamo sono da tempo alle prese con problemi di inquinamento acustico e ambientale, che non sono stati risolti dalle nuove rotte che saranno sperimentate fino a marzo 2010 si legge nel documento -, tali nuove rotte comportano dei benefici ad una parte della popolazione interessata, ma hanno peggiorato la situazione acustica dei residenti nelle zone a sud ovest della città di Bergamo e dei comuni vicini”. “Gran parte dei velivoli – prosegue Stucchi – attualmente decollano dalla “testata bravo”, posta 500 metri più avanti rispetto all’estremità est della pista. L’Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Massimo Bandera, ha proposto alla Commissione tecnico aeroportuale di far partire tutti i velivoli dalla cosiddetta “testata alfa”, quella più ad est dei 3 chilometri e 24 metri di pista, in modo che gli aerei possano sorvolare i centri abitati ad un’altezza più ragguardevole, così da provare a limitare il rumore”. Sembrerebbe l’uovo di Colombo, se non fosse che il lato est della pista viene utilizzato raramente, solo in condizioni di vento sfavorevoli sul lato normale. L’Ente nazionale di assistenza al volo (Enav) sta valutando tecnicamente lo spostamento in blocco sulla “testata alfa”. Stando alle notizie trapelate finora il trasferimento potrebbe avvenire già per fine anno. D’altronde Bergamo non può rinunciare al suo aeroporto. Il responsabile della Sacbo, Emilio Bellingardi, ha reso noto che lo scalo di Orio al Serio si avvia a confermare per il 2009 il suo quarto posto nazionale per traffico passeggeri (dopo Fiumicino, Malpensa e Linate e davanti a Venezia) e terzo per le merci. E lo sviluppo dell’aeroporto di Orio contribuisce ad apportare benefici economico-occupazionali rispetto alla grave crisi che colpisce la bergamasca. Pertanto Stucchi chiede al ministro di “verificare la possibilità di dar seguito in tempi brevi alla proposta formulata dal Comune di Bergamo, al fine continuare la sperimentazione delle rotte già in atto, in un’ottica di sviluppo del territorio orobico”.

lunedì 30 novembre 2009

BERGAMOSERA - 30/11/09 - MANIFESTAZIONE COLDIRETTI: CENTO TRATTORI IN CENTRO CITTA'

CENTRO CITTA’ — Un baccano infernale ha annunciato domenica mattina l’ingresso in centro città di un centinaio di trattori per la 59esima Giornata del ringraziamento degli agricoltori. La giornata è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione dell’agricoltura bergamasca che, come diversi altri settori, sta vivendo una pesante crisi per la sregolata concorrenza straniera, “pur non ottenendo le stesse attenzioni di meccanica e tessile” denunciano dalla Coldiretti. Penalizzati soprattutto la produzione e il settore delle carni. Oltre a centinai di agricoltori erano presenti alla manifestazione anche il prefetto Camillo Andreana, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, l’assessore provinciale all’agricoltura, i deputati della Lega Nunziante Consiglio e Giacomo Stucchi, i consiglieri regionali Daniele Belotti e Marcello Raimondi, nonché il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi. La festa è stata accompagnata dalla Fanfara degli alpini di Scanzorosciate. La lunga sfilata di trattori per le vie cittadine, ha creato disagi al traffico a metà mattinata con lunghe code in via Zanica, Angelo Maj, Bonomelli.

ECO DI BERGAMO - 30/11/09 - "IL MONDO AGRICOLO IN FORTE CRISI. SERVE AIUTO COME PER IL TESSILE"

Un corteo con il giallo predominante, il colore della Coldiretti, ha vivacizzato ieri il centro città in occasione della giornata provinciale del ringraziamento, giunta alla 59° edizione.Diverse centinaia gli agricoltori, provenienti da tutta la Bergamasca, che hanno voluto essere presenti all'appuntamento tradizionale con i loro veicoli da lavoro. I partecipanti si sono ritrovati a metà mattina al piazzale della Malpensata, da dove sono partiti verso le 10,30, con bandiere e trattori, per raggiungere il centro. Il coloratissimo corteo, che ha invaso viale Papa Giovanni sotto una leggera pioggia, è poi giunto sul Sentierone. A ridosso del teatro Donizetti sono stati parcheggiati circa cento trattori, quelli che il tratto di strada è riuscito a contenere, mentre lungo il tragitto ne sono stati contati quasi il doppio.Oltre agli addetti ai lavori, numerose le autorità che hanno preso parte alla manifestazione, tra le quali il prefetto Camillo Andreana, il sindaco Franco Tentorio, l'on. Nunziante Consiglio, l'on. Giacomo Stucchi, l'assessore provinciale all'Agricoltura Enrico Piccinelli, il consigliere regionale Daniele Belotti, il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi e il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia Marcello Raimondi.«Il mondo agricolo – ha sottolineato Enrico Piccinelli – sta vivendo una crisi abbastanza forte. Mi riferisco in particolare alla produzione del latte. Ma ci sono anche altri comparti in grande difficoltà. Quello delle carni, ad esempio, sta attraversando una situazione drammatica. Nel suo complesso l'agricoltura avrebbe bisogno di ottenere almeno la stessa attenzione ricevuta di recente da settori come la meccanica e il tessile. In caso contrario rischierebbe di andare incontro a una crisi irreversibile, con inevitabili ricadute sull'economia». Nel corso dell'appuntamento c'è stata anche un'applaudita esibizione della Fanfara alpina di Scanzorosciate.Alle 11,30 il vescovo Francesco Beschi ha celebrato la Messa nella vicina chiesa di San Bartolomeo, Messa culminata con la preghiera dell'agricoltore. La funzione è stata concelebrata dal priore della comunità di San Bartolomeo, padre Mario Marini, dal direttore dell'ufficio per la Pastorale del lavoro e consulente ecclesiastico della Coldiretti, don Francesco Poli e da don Antonio Manzoni, predecessore di don Poli nell'incarico. Terminata la cerimonia religiosa il vescovo, dopo aver benedetto gli automezzi, ha pronunciato le seguenti parole: «Padre Santo, a Te sale la voce del popolo che benedice il Tuo nome. Nella Tua benevolenza proteggi i lavoratori e i loro strumenti di lavoro. Fa che mediante la loro operosità e il Tuo aiuto manifestino le meraviglie della creazione, promuovano il progresso dell'intera società a lode della Tua gloria».«Questa giornata – ha detto Giancarlo Colombi – rappresenta un momento di riflessione ma anche di bilanci sull'annata agraria. Siamo nel bel mezzo di una crisi e proprio per questo ci stiamo attivando di conseguenza. Ad esempio è a buon punto un progetto che prevede la messa in campo di un sistema di filiera corta in grado di portare maggiori redditi alle imprese».

domenica 29 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 29/11/09 - FESTA DELLA COLDIRETTI, PICCINELLI: "SI RISCHIA UNA CRISI IRREVERSIBILE"

Diverse centinaia gli agricoltori, provenienti da tutta la Bergamasca, che domenica 29 novembre hanno voluto essere presenti alla 59esima Giornata del ringraziamento con i loro veicoli da lavoro. A ridosso del Donizetti sono stati parcheggiati circa cento trattori, quelli che il tratto di strada è riuscito a contenere, mentre lungo il tragitto ne sono stati contati quasi il doppio. Oltre agli addetti ai lavori, numerose le autorità che hanno preso parte alla manifestazione tra le quali il prefetto Camillo Andreana, il sindaco Franco Tentorio, l’on. Nunziante Consiglio, l’on. Giacomo Stucchi, l’assessore provinciale all’Agricoltura Enrico Piccinelli, il consigliere regionale Daniele Belotti, il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi e il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia Marcello Raimondi. «Il mondo agricolo – ha sottolineato l'assessore Piccinelli – sta vivendo una crisi abbastanza forte. Mi riferisco in particolare alla produzione del latte. Ma ci sono anche altri comparti in grande difficoltà. Quello delle carni, ad esempio, sta attraversando una situazione drammatica. Nel suo complesso l’agricoltura avrebbe bisogno di ottenere almeno la stessa attenzione ricevuta di recente da settori come la meccanica e il tessile. In caso contrario rischierebbe di andare incontro ad una crisi irreversibile, con inevitabili ricadute sull’economia». Alle 11,30 il vescovo Francesco Beschi ha celebrato la Santa Messa nella chiesa di San Bartolomeo, culminata con la preghiera dell’agricoltore. La funzione è stata concelebrata dal priore della comunità di S. Bartolomeo, padre Mario Marini, dal direttore dell’ufficio per la pastorale del lavoro e consulente ecclesiastico della Coldiretti, don Francesco Poli, e don Antonio Manzoni che ha preceduto Poli nell’incarico. Terminata la cerimonia religiosa il vescovo, dopo aver benedetto gli automezzi, ha pronunciato le seguenti parole: «Padre Santo, a Te sale la voce del popolo che benedice il Tuo nome. Nella Tua benevolenza proteggi i lavoratori e i loro strumenti di lavoro. Fa che mediante la loro operosità e il Tuo aiuto manifestino le meraviglie della creazione, promuovano il progresso dell’intera società a lode della Tua gloria». «Questa giornata – ha detto Giancarlo Colombi – rappresenta un momento di riflessione ma anche di bilanci sull’annata agraria. Siamo nel bel mezzo di una crisi e proprio per questo ci stiamo attivando di conseguenza. Ad esempio è a buon punto un progetto che prevede la messa in campo di un sistema di filiera corta in grado di portare maggiori redditi alle imprese».

venerdì 27 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 27/11/09 - LATTE CONFRAGRICOLTURA E CIA PORTANO LA PROTESTA A ROMA

Confagricoltura e Cia che insieme all'Associazione produttori latte (Aintprolaca) hanno organizzato nei giorni scorsi numerosi presidi in Bergamasca per sottolineare le difficoltà dei produttori di latte cambiano palcoscenico: giovedì oltre mille agricoltori, per lo più lombardi, si ritroveranno a Roma per organizzare un presidio in piazza Montecitorio.«Abbiamo raggiunto l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini distribuendo oltre 5 mila bottiglie di latte contenenti i messaggi fondamentali della nostra protesta - ha detto Paolo Gatti, presidente dell'Associazione produttori latte, facendo il punto sulle agitazioni -. Inoltre, i numerosi esponenti politici intervenuti ai presidi (tra gli altri, gli onorevoli Di Pietro, Cimadoro, Piffari, Rota, Misiani, Pezzotta, Stucchi, Vanalli) hanno avuto modo di confrontarsi con gli agricoltori e i dirigenti sindacali»«Dobbiamo ringraziare gli imprenditori agricoli - ha aggiunto Dario Vitali, presidente della Sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Bergamo - che hanno partecipato numerosi alle manifestazioni. Un ringraziamento particolare è dovuto a quegli agricoltori che hanno partecipato a titolo personale, condividendo i motivi della mobilitazione». Un riferimento questo alla Coldiretti, che non ha dato adesione alla manifestazione.E in materia di rapporti tra organizzazioni agricole il presidente di Confagricoltura Bergamo, Renato Giavazzi, ha rilanciato un appello all'unità: «La grave situazione di crisi in cui versa il settore agricolo non consente più che si disperdano energie preziose a causa di divisioni tra le rappresentanze del mondo agricolo: dobbiamo mettere da parte senza indugio questioni di appartenenza storica e costituire un'unica forte rappresentanza del mondo agricolo bergamasco e nazionale. È ciò che chiedono a gran voce gli agricoltori».Positivo anche il commento di Piero Bonalumi, presidente bergamasco della Confederazione italiana agricoltori: «La nostra mobilitazione, insieme a quelle organizzate contemporaneamente in altre province lombarde, ha contribuito a far riaprire il tavolo delle trattative per il prezzo del latte alla stalla. La buona notizia è che un incontro tra gli industriali di Assolatte e le rappresentanze agricole regionali è già previsto per il 10 dicembre. L'auspicio è che si possa porre rimedio al nefasto accordo siglato qualche tempo fa tra Assolatte e Coldiretti di Brescia, che ha indirizzato tutti i caseifici lombardi verso il pagamento agli allevatori di un prezzo indicativo di 0,31 euro per litro di latte, a fronte di un prezzo reale di mercato che potrebbe attestarsi fin da ora intorno a 0,38 euro».

giovedì 26 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 26/11/09 - SCUOLA IN BRASILE, FONDI DALLA REGIONE

Verdello In arrivo 40.000 euro per i progetti dell'onlus «Amigos per sempre»

La scuola realizzata grazie ai fondi di «Amigos per sempre»VerdelloDalla Regione 40.000 euro per i progetti dell'onlus «Amigos per sempre» di Verdello. Trentamila sono già stati erogati e serviranno a realizzare un allevamento avicolo e per ampliare una scuola a Cariambà, in Brasile, nella foresta amazzonica. I 10.000 euro restanti saranno versati all'associazione alla conclusione dei lavori, previsti per l'autunno 2010.«Le nostre azioni in Brasile sono il frutto di una costante raccolta fondi, attraverso mercatini e serate musicali, alcune organizzate anche con le scuole del paese – ha spiegato il presidente di "Amigos per sempre" Severino Paratico –. Per quest'ultimo aiuto, invece, dobbiamo ringraziare l'onorevole Giacomo Stucchi che si è preso a cuore i nostri progetti, fino a portarli in prima persona al Pirellone».L'associazione, nata nel 2000 dall'impegno di alcuni soci dell'Avis, fin dagli inizi si è mossa a fianco della congregazione missionaria delle suore di Santa Teresinha, che opera nel cuore della foresta amazzonica. «Aiutare i popoli in difficoltà. È questa l'idea che mi ha spinto a mobilitarmi – ha commentato il parlamentare Stucchi –. Appoggiare l'associazione non significa solo condividere un'idea, ma portare avanti una politica che non li costringa a emigrare». «Si tratta di un finanziamento molto importante che darà un forte impulso al nostro impegno in Brasile – ha continuato Paratico –. Con i fondi arrivati vogliamo ampliare la prima scuola da noi edificata, la "Casa dos Anjos", frequentata da duecento bambini dai 4 agli 11 anni e costruire nelle vicinanze anche un allevamento di polli e galline, utile a garantire l'alimentazione degli scolari di questo istituto e di un altro, la scuola "Amigos para sempre" alla periferia della cittadina di Braganca che ospita altri duecento scolari».Marina Ghidotti

ECO DI BERGAMO - 26/11/09 - POSTAMAT IN TILT, RAFFICA DI ADDEBITI FANTASMA

Bagnatica L'azienda: l'inconveniente è già risolto, i soldi tornano al loro posto. Parlamentari bergamaschi scrivono al ministro

BAGNATICAMigliaia di euro spariti, il conto «in rosso» e impossibilità di pagare con il bancomat o prelevare contanti. Una situazione che ieri ha fatto venire i sudori freddi a molti correntisti di Banco Posta in diverse zone d'Italia e anche nella Bergamasca: emblematico il caso segnalato da una casalinga di Bagnatica che non solo si è vista scomparire dal postamat 3.700 euro, ma si è trovata addirittura con debito di 121 euro.Poste Italiane ieri mattina ha comunicato che «in seguito ad un'anomalia contabile alcune transazioni effettuate recentemente con la carta postamat potrebbero aver generato un addebito superiore a quello effettivo», poi nel tardo pomeriggio ha annunciato di aver ripristinato il programma informatico che gestisce le operazioni di prelievo e pagamento: tutti gli addebiti fantasma, dunque, saranno annullati e i correntisti ritroveranno i soldi al loro posto. Poste Italiane ha anche annunciato che invierà una lettera in cui sarà confermato il saldo contabile corretto.Tra i correntisti che ieri nella nostra provincia hanno fatto i conti con l'«anomalia contabile» c'è anche una casalinga di Bagnatica, Maria Augusta Agazzi di 55 anni, che ha raccontato: «Sono andata in farmacia a Costa Mezzate verso le 10,30 per acquistare dei medicinali e non sono riuscita a pagare col postamat: è comparso per ben due volte il messaggio "transazione negata". Così sono andata all'ufficio postale e ho scoperto che dal mio conto erano spariti 3.700 euro e che avevo addirittura un debito di 121 euro. Gli addetti mi hanno spiegato che c'era stato un inconveniente a Roma, cosa che mi è stata confermata poi anche telefonando al numero verde di Poste Italiane».A quanto si è potuto apprendere il disguido tecnico avrebbe fatto «saltare» la virgola dei decimali, aggiungendo due zeri in più ad ogni operazione: per esempio, chi aveva speso 37,10 euro si è trovato un addebito di 3710 euro. Il problema non ha riguardato tutti i correntisti, ma solo quelli che hanno eseguito operazioni negli ultimi giorni.Nel tardo pomeriggio di ieri Poste Italiane ha annunciato di aver «provveduto al ripristino del regolare funzionamento del software che gestisce le operazioni di prelievo e pagamento con la carta Postamat», aggiungendo che «le anomalie riscontrate sulle transazioni sono derivate dall'aggiornamento della piattaforma tecnologica». Poste Italiane, si legge nella nota diffusa ieri, «si scusa con i propri clienti e garantisce che sui conti non sarà calcolato alcun addebito. Nei prossimi giorni invierà una lettera alla clientela in cui sarà confermato il ripristino del saldo contabile corretto».Nel frattempo i parlamentari bergamaschi Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli hanno presentato un'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico per chiedergli «quali misure intenda intraprendere al fine di tutelare i correntisti di Poste Italiane, ripristinare tempestivamente i corretti saldi ed evitare il ripetersi di simili disagi», evidenziando anche che il sito Internet delle Poste lo scorso 10 ottobre era stato attaccato da pirati informatici.Emanuele Biava

domenica 22 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 22/11/09 - VIRGO FIDELIS, FESTA DEI CARABINIERI. IL VESCOVO: GRAZIE PER IL VOSTRO SERVIZIO

«Preghiamo perché il lavoro e la missione dei carabinieri sia sempre sostenuta dalla luce e dalla forza». Sono state queste le prime parole del vescovo Francesco Beschi ieri mattina nella Messa in onore della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma dei Carabinieri. Nella chiesa di San Bartolomeo numerose sono state le autorità militari presenti, fra queste il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Roberto Tortorella insieme al vicecomandante colonnello Giacinto Prencipe affiancato dagli altri comandanti delle varie compagnie territoriali. Fra i politici il vicesindaco Gianfranco Ceci e il parlamentare della Lega Nord Giacomo Stucchi. «Preghiamo – ha detto il vescovo nell'omelia – per il servizio che questi militari rendono all'intera comunità bergamasca. Senza dimenticare tutti i carabinieri caduti». La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Pio XII proclamò ufficialmente Maria «Virgo Fidelis patrona dei carabinieri», fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al tempio e anniversario della «Battaglia di Culqualber». Con la Virgo Fidelis, l'Arma celebra anche la «Giornata dell'orfano», istituita nel 1996, che rappresenta per i carabinieri e per l'Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell'Arma dei carabinieri un'occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti.

mercoledì 18 novembre 2009

DNEWS - 18/11/09 - GIUNTA INTERCETTATA, INTERPELLANZA AD ALFANO E MARONI

Dopo la segnalazione del sindaco di Azzano San Paolo, di una seduta di giunta registrata probabilmente con un telefonino da una persona esterna alla compagine di governo, la palla passa alla politica. I parlamentari della Lega Nord Stucchi, Pirovano, Consiglio e Vanalli hanno fatto un ’interpellanza ai ministri Alfano e Maroni per sapere «se intendono verificare i preoccupanti fatti di Azzano, al fine di accertare se il caso denunciato dal sindaco Pergreffi corrisponde ad una violazione di norme in vigore ed in particolare dell’articolo 326 del Codice penale, relativo alla rivelazione e all’utilizzazione di segreti d’ufficio e se non ritengano opportuno intervenire al fine di intraprendere, con i mezzi e le modalità proprie, iniziative adeguate per l’individuazione dei responsabili, tutelando la libertà, la democrazia e la sicurezza delle istituzioni». La registrazione, non autorizzata ed eseguita all’insaputa dei membri della giunta di Azzano, probabilmente effettuata con sistemi elettronici o magnetici, si trovava in possesso di un privato cittadino; si tratta di una chiave Usb che è stata fatta trovare davanti alla farmacia di piazza IV novembre; il sindaco non ha escluso che altre registrazioni riguardanti altre sedute possano essere state effettuate; tale episodio sembrerebbe un atto intimidatorio, forse un avvertimento, nei confronti dell’Amministrazione comunale.

BERGAMOSERA - 18/11/09 - SPIONAGGIO ALLA GIUNTA. IL CASO AZZANO APPRODA IN PARLAMENTO

ROMA — Approda in parlamento il caso di spionaggio avvenuto durante una seduta della giunta comunale di Azzano San Paolo. Il deputato della Lega Giacomo Stucchi, insieme ai colleghi Guido Vanalli, Nunziante consiglio e Ettore Pirovano, ha presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio Berlusconi, al ministro dell’Interno Maroni e al titolare della Giustizia Alfano in cui chiede” di verificare i preoccupanti fatti al fine di accertare se il caso denunciato dal sindaco Pergreffi corrisponde ad una violazione di norme in vigore ed in particolare dell’articolo 326 del Codice penale, relativo alla rivelazione e all’utilizzazione di segreti d’ufficio”. ” Il sindaco del Comune di Azzano San Paolo Simona Pergreffi – si legge nel documento – ha convocato per lunedì 16 novembre 2009 una conferenza stampa, per chiarire una spiacevole situazione che ha interessato l’Amministrazione e ha reso noto che all’inizio del mese di novembre l’amministrazione, venuta a conoscenza della possibile esistenza di una registrazione che avrebbe dovuto riguardare una riunione di Giunta, ha segnalato i fatti al Comando dei Carabinieri di Stezzano (BG) e sporto denuncia contro ignoti”. “Tale registrazione non autorizzata ed eseguita all’insaputa dei presenti – continua l’interpellanza- probabilmente effettuata con sistemi elettronici o magnetici, si trovava in possesso di un privato cittadino. Si tratta di una chiave USB che è stata fatta trovare, da mani ignote, davanti alla farmacia di piazza IV novembre. Il sindaco non ha escluso che altre registrazioni riguardanti altre sedute possano essere state effettuate. Tale episodio, molto grave, sembrerebbe un atto intimidatorio, forse un avvertimento, nei confronti dell’Amministrazione comunale, eletta democraticamente”. Per questo, Stucchi chiede un intervento del governo “al fine di intraprendere, con i mezzi e le modalità proprie, iniziative adeguate per l’individuazione dei responsabili, tutelando la libertà, la democrazia e la sicurezza delle istituzioni”.

ECO DI BERGAMO - 18/11/09 - GIUNTA SPIATA AD AZZANO, INTERPELLANZA A ROMA

AZZANO. Con un'interpellanza scritta, gli onorevoli leghisti Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli, hanno richiesto formalmente ieri sera un intervento del presidente del Consiglio, del ministro della Giustizia e di quello dell'Interno sulle registrazioni illecite di una riunione della Giunta del Comune di Azzano San Paolo.Intanto continuano le indagini dei carabinieri di Stezzano sul giallo denunciato pubblicamente lunedì, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco di Azzano, Simona Pergreffi. La registrazione audio resta nelle mani delle forze dell'ordine, al lavoro per trovare il bandolo della matassa, di un groviglio che non smette di fomentare le chiacchiere dei cittadini del comune alle porte di Bergamo.È proprio l'interpellanza a riassumere la situazione di fatto: la convocazione della conferenza stampa del sindaco Pergreffi che ha reso noto lunedì lo spiacevole episodio venuto a conoscenza dell'amministrazione all'inizio del mese di novembre. Si tratta dell'esistenza di una registrazione che avrebbe dovuto riguardare una riunione di Giunta segnalata al Comando dei Carabinieri di Stezzano, a cui ha fatto seguito una denuncia contro ignoti. «La registrazione – spiegano i parlamentari leghisti – non autorizzata ed eseguita all'insaputa dei presenti, probabilmente effettuata con sistemi elettronici o magnetici, si trovava in possesso di un privato cittadino. Si tratta – confermano – di una chiave Usb che è stata fatta trovare da mani ignote davanti alla farmacia di piazza IV Novembre».«Si tratta – ribadiscono – di un episodio molto grave, sembrerebbe un atto intimidatorio, forse un avvertimento, nei confronti dell'Amministrazione pubblica, che è stata democraticamente eletta. Il sindaco non esclude che altre registrazioni riguardanti altre sedute possano essere state effettuate». Chiedono poi ai ministri Alfano e Maroni di verificare i «preoccupanti fatti esposti al fine di accertare se il caso denunciato dal sindaco Pergreffi corrisponde a violazione di norme in vigore e in particolare dell'articolo 326 del Codice penale, relativo alla rivelazione e all'utilizzazione di segreti d'ufficio». Sollecitano poi un intervento «per individuare i responsabili, tutelando la libertà, la democrazia e la sicurezza delle istituzioni». Intanto non trapelano altri particolari su chi sia l'autore del gesto e il motivo che l'ha spinto a spiare la Giunta, dunque, rimane un mistero, la cui soluzione resta aggrappata alle ricerche dei Carabinieri.

martedì 17 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 17/11/09 - GIUNTA SPIATA, IL GIALLO DELLA CHIAVETTA USB

Azzano, la Lega denuncia: episodio preoccupanteNella registrazione l'ipotesi di una farmacia comunale

AZZANO.La «chiave» del giallo è nelle mani dei carabinieri di Stezzano ed è tutta digitale. È una chiavetta Usb sulla quale qualcuno ha salvato la registrazione di una seduta di giunta e che è stata fatta trovare, da mani ignote, davanti alla porta della farmacia di piazza IV Novembre. Nella giunta gli assessori avevano discusso sull'ipotesi di aprire una farmacia comunale. Avevano valutato l'opportunità dell'operazione e per farlo avevano anche stimato i guadagni della farmacia esistente. Proprio quella di piazza IV Novembre davanti alla quale è stata lasciata la chiavetta incriminata. I carabinieri, che stanno tentando di ricostruire l'accaduto, non hanno ancora un'ipotesi di reato sulla quale basare le indagini. Ma per la Lega, che governa il paese, il caso è chiaro: «è un episodio grave» ha detto il sindaco Simona Pergreffi, che non è scesa nei particolari della vicenda, ma si è limitata a denunciare la diffusione della registrazione. Con lei si sono mossi anche i parlamentari. Oggi Giacomo Stucchi, deputato della Lega Nord, presenterà un'interpellanza ai ministri dell'Interno, Roberto Maroni e della Giustizia, Angelino Alfano, per chiedere di verificare se il caso denunciato dal sindaco corrisponde a una violazione dell'articolo 326 del Codice penale, relativo alla rivelazione e all'utilizzazione di segreti d'ufficio.Audio sotto sequestro«Lo riteniamo un episodio preoccupante e molto grave che attenta alla libertà e alla democrazia: all'inizio di novembre siamo venuti casualmente a conoscenza di una registrazione non autorizzata di una seduta della Giunta – spiega la prima cittadina –. La registrazione, fatta all'insaputa dei presenti in sala Giunta, sarebbe stata effettuata con sistemi elettronici o magnetici ed era in possesso di un privato cittadino. Abbiamo così deciso di denunciare l'episodio ai carabinieri di Stezzano, che hanno sequestrato l'audio e stanno ora svolgendo tutte le dovute indagini. Evidentemente qualcuno potrebbe aver pensato che la discussione avvenuta in quella sede poteva in qualche modo influenzare o lenire quest'amministrazione, ma ci sentiamo di dire che alcuna intimidazione può avere effetto, in quanto non esiste nessun contenuto da celare, gli argomenti discussi nelle riunioni di Giunta potrebbero essere tranquillamente trattati in assemblee pubbliche, se non fosse per la delicatezza di alcune questioni protette dalla privacy. Per di più, in quella specifica circostanza, l'ordine del giorno della riunione non prevedeva argomenti di particolare importanza».«Atto deplorevole»«Chiunque abbia pensato di far male a questa amministrazione non l'ha in alcun modo delegittimata, è un atto deplorevole e ignobile» ha aggiunto l'avvocato Claudia Terzi, sindaco di Dalmine, intervenuta alla conferenza stampa indetta ieri dal sindaco di Azzano.«Ho ritenuto utile chiarire pubblicamente una situazione tanto spiacevole – ha continuato Pergreffi –. Siamo confortati dalla solidarietà espressa da entrambe le minoranze, sia dal gruppo di "Noi per Azzano", che da "Insieme per Azzano futura" e spero che si ponga fine a eventuali strumentalizzazioni e tentativi di intaccare un'amministrazione eletta democraticamente e che continuerà a fare il proprio lavoro serenamente, per il bene della comunità e fiduciosa dell'esito delle indagini».Il sindaco: gesto da punireLa Giunta si dimostra serena, anche se tuttavia ancora non è escluso che siano state registrate anche altre sedute più importanti, magari riguardanti le scelte urbanistiche sul territorio. «Il gesto sembrerebbe un atto intimidatorio, forse un avvertimento – ha commentato Stucchi –. Chiederò una particolare attenzione al caso perché i responsabili siano adeguatamente puniti. Sappiamo che l'amministrazione sta lavorando bene e sta facendo delle scelte che qualcuno forse può non condividere, ma si tratta di normali rapporti e confronti politici da affrontare in Consiglio comunale, non sicuramente ricorrendo a iniziative da condannare, anche a livello penale».Marina Ghidotti

lunedì 16 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 16/11/09 - AZZANO, LA DENUNCIA DEL SINDACO: "LA GIUNTA E' STATA SPIATA"

Sul caso stanno indagando i carabinieri di Stezzano e martedì 17 novembre il parlamentare bergamasco leghista Giacomo Stucchi interesserà con un'interpellanza anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e quello alla Giustizia, Angelino Alfano. Sta di fatto che il sindaco di Azzano San Paolo, Simona Pergreffi, leghista, ha denunciato ai militari dell'Arma che una seduta della Giunta municipale dello scorso ottobre sarebbe stata registrata da un privato cittadino, di cui peraltro l'amministrazione conoscerebbe anche l'identità. Di più, nel corso della conferenza stampa indetta per rendere nota la denuncia, non è stato detto. Il sindaco di Azzano non ha voluto dire quale sia la seduta di Giunta oggetto di regsitrazione nè quale fosse l'ordine del giorno della seduta stessa, anche se pare non ci fosse nulla di particolare. Non si sa nemmeno se la registrazione sia soltanto audio o anche video, ma il sindaco ha comunque precisato che non sono state trovate cimici o strumentazioni simili nel corso di un controllo effettuato in sala Giunta. Maggioranza e opposizioni sarebbe compatte nel condannare l'episodio e pronte a fare fronte comunque in questa vicenda.Il tutto sarebbe nato dall'insistenza con cui in paese girava la voce che un residente conoscesse per filo e per segno cosa la Giunta municipale si fosse detta nel corso di una riunione delle scorse settimane. Dopo alcune verifiche, la decisione di denunciare l'episodio ai carabinieri di Stezzano.

BERGAMO NEWS.IT - 16/11/09 - GIUNTA SPIATA, IL SINDACO DI AZZANO: "NON ESCLUDO ALTRE REGISTRAZIONI"

Il caso - Registrazione di una conversazione di Giunta in possesso di un privato. Il sindaco: "Atto intimidatorio e attentato alla libertà, fiducia nei carabinieri". Stucchi: interesserò i ministri Maroni e Alfano.
“Non ci faremo intimidire da atti che attentano alla libertà”: il sindaco di Azzano San Paolo Simona Pergreffi commenta così il caso di spionaggio che riguarda la sua Giunta “Sono in corso le necessarie indagini da parte dei carabinieri. E non escludo che possano esserci state altre registrazioni oltre a quella che ha sollevato il caso. Credo che tali intimidazioni non debbano avere alcun effetto. Le nostre scelte politiche e amministrative sono a disposizione di tutti, perché manteniamo la massima trasparenza di contenuti. Le minoranze mi hanno manifestato la loro solidarietà e ho molto apprezzato”.“Confidiamo nel corso della giustizia e nel lavoro delle autorità competenti” ha aggiunto l’avvocato del Comune di Azzano San Paolo, Claudia Terzi (che è anche sindaco di Dalmine). Mentre il deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi ha riferito che “già da domani mi attiverò con le segreterie dei ministeri dell’Interno e della Giustizia per chiedere di verificare se ad Azzano non vi sia stata una palese violazione dell’articolo 326 del codice penale, relativo alla rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Pare di essere di fronte ad un atto intimidatorio che potrebbe essere un avvertimento. Chiederò una particolare attenzione al caso”.Il sindaco Pergreffi non ha voluto fornire ulteriori particolari della vicenda. “Le indagini sono naturalmente coperte da segreto e come tali vanno rispettate. Io posso dire che un privato cittadino di Azzano San Paolo, dall’inizio di novembre, ha diffuso la voce di essere in possesso di una registrazione delle conversazioni svoltesi durante una seduta di Giunta. Una trascrizione precisa, parola per parola. In quella circostanza che è stata registrata l’ordine del giorno della Giunta non prevedeva argomenti particolari o delicati. Il privato cittadino che aveva la registrazione, da quanto mi risulta, non ha mai avuto particolari interessi politici. Dopo la scoperta della registrazione nell’aula della Giunta non abbiamo trovato nessuna cimice o altri strumenti particolari”.

BERGAMOSERA - 16/11/09 - AZZANO, SPIATA LA GIUNTA LEGHISTA. STUCCHI: CASO IN PARLAMENTO

AZZANO SAN PAOLO — “Nulla da nascondere. Quello che ci spaventa è che ci sia qualcuno, nell’ombra, pronto a commettere certi atti intimidatori. Ma non escludo che oltre a quella ora in mano agli inquirenti ci siano altre registrazioni di sedute di Giunta”. Simona Pergreffi, sindaco leghista di Azzano San Paolo, non ha voglia di spendere troppe parole sul fantomatico caso di spionaggio da lei stessa denunciato. La traccia audio di una riunione dell’esecutivo azzanese è misteriosamente finita nelle mani di un privato cittadino, con qualche gola profonda lestissima a seminare in paese voci incontrollate. Ed è proprio per porre fine a ipotesi peregrine e chiacchiere da comari che il primo cittadino si concede a telecamere e taccuini: “Qualcuno insinua che siamo sotto controllo per chissà quali irregolarità, ma i Carabinieri li abbiamo chiamati noi – premette -. All’inizio di novembre un cittadino mi ha detto di avere a disposizione una registrazione non autorizzata. Ho avvisato le autorità, che hanno sequestrato il materiale e stanno eseguendo le indagini”. Massimo riserbo su nomi e circostanze del fattaccio, anche se dietro all’inestricabile spy story del ricco paese suburbano potrebbero celarsi interessi contrari alle scelte urbanistiche dell’attuale amministrazione, insediatasi nella primavera scorsa. Ad Azzano, infatti, oltre al Piano di Governo del Territorio già agli atti c’è in ballo il cosiddetto Polo del Lusso, giunto all’iter finale con regolare Accordo di Programma depositato in Regione ma attualmente bloccato da alcuni ricorsi al Tar. Pergreffi non conferma né smentisce: “Non posso rivelare il contenuto della registrazione né la data della Giunta in oggetto. Comunque all’ordine del giorno non c’erano argomenti di rilievo per la pianificazione territoriale. Ogni seduta è verbalizzata, e se non ne vengono divulgate registrazioni è perché spesso si trattano dati sensibili per la privacy, quali ad esempio nomi di azzanesi destinatari di interventi di assistenza sociale”. Ma che la faccenda sia tutt’altro che una bega di condominio lo dimostra l’interesse suscitato nei pezzi grossi del Carroccio. Parola del deputato Giacomo Stucchi, che prefigura una violazione del segreto d’ufficio: “Domani presenterò un’interpellanza ai ministri Alfano e Maroni per un supplemento d’indagine, e per verificare se ci siano gli estremi per contestare l’articolo 326 del codice penale. L’accaduto ha il sapore di un avvertimento, di una bieca minaccia: Azzano è al centro di scelte strategiche, ereditate dalla maggioranza precedente ma condivise pienamente dalla Lega”. E Claudia Terzi, sindaco di Dalmine nonché segretario di circoscrizione del movimento padano, invita a sgombrare il campo da dubbi: “Si tratta di un atto deplorevole, un attentato contro la democrazia e la libertà”. Oltre alla solidarietà del suo partito, il sindaco incassa quella delle minoranze. L’ex sindaco Leonio Callioni (“Noi per Azzano”, ora assessore ai Servizi sociali a Bergamo) non c’è, e allora ad esprimerla è Andrea Ferrari, capogruppo di “Insieme per Azzano futura”: “L’unico luogo deputato al confronto nell’interesse del paese è il consiglio comunale. Speriamo che la vicenda venga chiarita”.

mercoledì 11 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 11/11/09 - TEST ANTIDROGA PER CINQUE: SUPERATO

Test antidroga con risultato negativo. I deputati leghisti Ettore Pirovano, Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio, la senatrice del Pdl Alessandra Gallone e il deputato del Pdl Giorgio Jannone si sono sottoposti all'esame delle urine e dei capelli: il risultato definitivo è atteso fra una settimana ma gli è già stato consegnato un certificato che garantisce la loro negatività. «Ho accettato la provocazione – ha detto la senatrice Gallone - perché non ho nulla da nascondere. Lo considero un atto morale e di trasparenza nei confronti dei cittadini».

ECO DI BERGAMO - 11/11/09 - PARLAMENTO DISOCCUPATO? "SI' SVUOTATO". "NO, LAVORIAMO"

Il Parlamento negli ultimi sei mesi ha approvato 47 leggi e, di queste, 36 sono d'iniziativa del governo: Camera e Senato sembrerebbero, quindi, ormai chiamate a ratificare solo le proposte legislative dell'esecutivo. È quanto emerge da un'inchiesta di «Repubblica» che ha preso in esame il lavoro del Parlamento negli ultimi sei mesi. Secondo alcuni risultati dell'indagine, la Camera avrebbe lavorato con una media di diciotto ore alla settimana ed il Senato si sarebbe fermato a poco più di otto ore. E questo mentre nelle Commissioni sono fermi 1.621 disegni di legge al Senato e 2.606 alla Camera. Dati che fanno discutere e che vedono su fronti opposti anche i parlamentari bergamaschi di maggioranza e opposizione.Gregorio Fontana, del Popolo della libertà, osserva che «fare tante leggi non significa sempre fare bene. Il governo punta alla delegificazione del nostro sistema: servono meno leggi, ma più chiare e in coerenza con l'indirizzo politico per il quale i cittadini ci hanno votato». L'intervento del governo sulla vita parlamentare «è un modo per coordinare e rendere più trasparente e coerente l'azione amministrativa. I decreti legge del governo sono stati modificati 1.013 volte, i disegni di legge 1.448 voti: il Parlamento ha potuto fare il suo lavoro. In 18 mesi abbiamo approvato 113 leggi, il governo Prodi 70». Giorgio Jannone, del Pdl, pone l'accento sulla necessità di «riformare il bicameralismo perfetto o, quanto meno, cambiare i regolamenti parlamentari: in ogni legislatura il numero dei provvedimenti governativi approvati in aula è sempre stato superiore a quelli d'iniziativa parlamentare. Per questo occorrono le riforme». «Il lavoro dei parlamentari – aggiunge Jannone – non è solo quello svolto in Aula, ma anche quello necessario per scrivere e preparare le proposte di legge, le interrogazioni, e quello svolto nel proprio Collegio elettorale».Il senatore Valerio Carrara, del Pdl, contesta i dati dell'indagine: «Non sono d'accordo. Non è vero che in Senato si lavora poco: i senatori sono presenti e sono impegnati in Aula e nelle Commissioni. Quando si governa, ci sono emergenze che richiedono interventi urgenti: di fronte ad un'opposizione non costruttiva, si è costretti ad intervenire con decreti del governo; ma in Aula c'è spazio anche per discutere delle iniziative legislative dei parlamentari». Anche Giacomo Stucchi, della Lega Nord, pone l'accento sul bicameralismo perfetto: «È vero che in questa legislatura il governo ha avuto una predominanza, ma una legge proposta dall'esecutivo viene sostenuta da chi è in maggioranza, mentre su una proposta legislativa parlamentare c'è un confronto più ampio ed è anche più difficile concludere l'iter di approvazione in entrambi i rami del Parlamento». Riguardo al lavoro in aula, Stucchi ricorda che «i tempi si sono ridotti anche perché è diminuito il numero dei gruppi parlamentari e, quindi, degli interventi. Il lavoro parlamentare non si riduce solo alla presenza in Aula, ma anche all'impegno nelle Commissioni e sul territorio». Di parere diverso i parlamentari dell'opposizione. «I lavori del Parlamento – osserva Giovanni Sanga del Pd – risentono pesantemente della scelta del governo di assumersi anche l'iniziativa parlamentare attraverso i disegni di legge, quando non si procede con decreti legge o con voti di fiducia: ciò limita la libertà del Parlamento di lavorare sulle proposte di legge dei deputati. Ci sono migliaia di proposte legislative che non vengono discusse neppure in Commissione, perché non c'è la necessaria copertura finanziaria». «Oggi c'è un peso del governo eccessivo sul Parlamento – conclude Sanga –, ma questa è una condizione voluta: in gioco c'è una diversa concezione della forma di vita democratica; c'è chi ritiene il Parlamento il centro della vita del Paese e chi pensa di dover andare verso una forma di Stato presidenzialista, con un modello di democrazia più plebiscitario che parlamentare». Antonio Misiani, del Pd, ritiene «veritieri i numeri pubblicati da "Repubblica": sono la conseguenza del processo di svuotamento del Parlamento, chiamato solo ad approvare i provvedimenti del governo che procede con voti di fiducia. Il pallino della vita parlamentare è ormai in mano all'esecutivo. Il Parlamento non lavora più o poco per responsabilità del governo che impone i suoi disegni di legge e non dà copertura finanziaria alle proposte di legge dei parlamentari». Anche Gabriele Cimadoro, dell'Italia dei valori, osserva che «il governo procede ormai a colpi di fiducia senza dare la possibilità di discutere in aula e di affrontare altri provvedimenti. Il Parlamento è sotto scacco del governo e delle sue imposizioni. Il lavoro in aula è ridotto a poche ore perché ormai ci sono da approvare solo i provvedimenti del governo. Non si può discutere d'altro».

martedì 10 novembre 2009

BERGAMONEWS - 10/11/09 - STUCCHI, PIROVANO E CONSIGLIO: NEGATIVI AL NARCOTEST














































Tre deputati bergamaschi leghisti, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano (che è anche presidente della Provincia) e Nunziante Consiglio, la senatrice del Pdl Alessandra Gallone e il collega di partito Giorgio Jannone si sono sottoposti volontariamente al test antidroga. Che consiste nell'esame delle urine e dei capelli. L'esito definitivo si avrà nell'arco di un paio di settimane, ma subito dopo il prelievo è stato assegnato ai tre parlamentari un certificato che garantisce la loro "negatività" nei confronti di sostanze stupefacenti. Il leader di Via Tasso aveva già annunciato nei giorni scorsi la propria disponibilità al narcotest, invitando anche il collega sindaco di Bergamo Franco Tentorio, più scettico nei confronti di queste che a lui paiono "più esibizioni" che vera necessità. Dal canto suo Giacomo Stucchi annuncia non solo la propria disponibilità concreta, ma vorrebbe che simili prove venissero effettuate a sorpresa: "E' vero che il test dei capelli risale indietro nel tempo, ma chi volesse mostrarsi 'immacolato' potrebbe prepararsi ed evitare di assumere droga nei giorni precedenti il test. Che invece va fatto a sorpresa". Intanto comunque, conclude Giacomo Stucchi "la nostra è già una dimostrazione di trasparenza nei confronti degli elettori e dei cittadini italiani".

BERGAMONEWS - 10/11/09 - GALLONE, STUCCHI E JANNONE PRONTI AL TEST ANTIDROGA

Parlamentari bergamaschi - Martedì Alessandra Gallone, Giorgio Jannone e Giacomo Stucchi, si sottoporranno al narcotest che è stato avviato oggi, lunedì per i parlamentari. Martedì 10 novembre Alessandra Gallone, senatrice bergamasca del Pdl, Giacomo Stucchi, deputato della Lega e Giorgio Jannone, deputato del Pdl, si sottoporranno al narcotest avviato lunedì per i parlamentari italiani. Sono questi due finora questi i bergamaschi che hanno annunciato di aderire alla campagna, una campagna che, a dire il vero, sta spaccando trasversalmente la politica nazionale. Da una parte chi come Ignazio La Russa, ha già effettuato le analisi con risultato negativo: "Giusto che i politici si sottopongano volontariamente ai test volontari antidroga". Dall'altra il presidente dei deputati Pdl Claudio Cicchitto: "Si tratta di una ossessiva attenzione per la vita privata dei politici. Non aderisco a quest'operazione". E ancora il leader dell'Udc Pierferdinando Casini che, come Antonio Di Pietro, presidente dell'Idv, vorrebbe il test obbligatorio per legge. Anche Alessandra Gallone ritiene giusto che il test sia obbligatorio: "Ma non solo per i politici, anche per tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche, dall'insegnante al magistrato al medico. Mi spiace però che per qualche caso particolare si stia generalizzando e mi spiace che l'immagine dei politici in Italia sia sempre più negativa: io faccio parte di tre commissioni e vi assicuro che lavoro dalla mattina alla sera. Non credo di essere l'unica parlamentare, anzi". La senatrice Gallone la scorsa settimana in un programma televisivo (su RaiDue) ha accettato di essere analizzata: "Ho consegnato un capello: mercoledì tornerò in trasmissione e mi daranno l'esito."

ECO DI BERGAMO - 10/11/09 - LA SFIDA TRA I SARTI FA VOLARE L'ASTA. E L'ASINO RINGRAZIA

Il concorso a Sant'Omobono per aiutare la materna. Due abiti acquistati a 900 e 650 euro a colpi di rilanci

Sant'Omobono. Un gioco al rilancio per aggiudicarsi preziosi abiti in velluto di seta, impreziositi da paillettes o strass. Fino alla quotazione più alta di 900 euro: tanto è stato venduto all'asta il vestito più originale della sfilata «Crea un'abito per Sant'Omobono», allestita per il quarto anno dall'assessorato al Turismo in onore del patrono del paese e protettore dei sarti.Un défilé tenutosi, causa maltempo, nel cineteatro di Cepino, anziché nella piazza di Mazzoleni davanti alla scuola materna, tradizionale scenario della manifestazione. Ma il teatro era ugualmente gremito per assistere alla passerella delle modelle e all'asta degli abiti, il cui ricavato è andato in beneficenza alla scuola materna parrocchiale (anche gli abiti non venduti all'asta sono poi stati acquistati, per un totale di circa 5.000 euro, più altri 2.000 offerti dal market Ld di Mazzoleni).«Un giusto modo per rendere omaggio al nostro patrono – ha detto il parroco don Massimo Peracchi – ricordando il lavoro di Sant'Omobono e la sua carità».Ventiquattro gli abiti in gara, confezionati da sarte di tutta la provincia e indossati dalle modelle. Sul palco, a presentare, Gisella Donadoni, volto noto di Mediaset, e Corrado Cacioli: a fare spettacolo anche le allieve dell'Accademia arte Bergamo che hanno proposto alcune coreografie e lo showman e cantante Marco Urbisci. Quindi la sfilata dei 24 abiti, eleganti, originali o per tutte le occasioni, ovvero i tre criteri a cui doveva attenersi la giuria, composta dall'assessore provinciale all'Expò Silvia Lanzani, dalla sarta Franca Roncelli, da Antonio Donnanno, autore di libri di moda, da Micaela Mazza in rappresentanza dell'Associazione artigiani Bergamo e dal giornalista de «L'Eco di Bergamo» Giovanni Ghisalberti.E per assegnare il primo premio, quello per l'abito più elegante, c'è voluta un'ulteriore votazione della giuria. Alla fine il titolo è andato a pari merito a «Mary confezioni» di Calusco, per un abito nero lungo impreziosito da strass, indossato da Barbara Personeni, 26 anni, di Sant'Omobono, e all'atelier «Desideri - abiti da sposa» di Gazzaniga, per un abito grigio perla in crêpe satin e tulle con paillettes, indossato da Jessica Sibella, 31 anni, di Rota d'Imagna. Terzo - ma prima dello spareggio con lo stesso punteggio delle prime due - si è classificato l'abito da sera in velluto di seta realizzato da Mariarosa Tironi di Prezzate di Mapello.Ad aggiudicarsi il premio per l'abito più originale i giovanissimi Chiara Bonetti di Nese di Alzano (ex alunna dell'istituto Caniana) e Simone Paratico di Verdello (studente del Caniana), per l'abito definito «Alfa e omega della moda» con tessuti comuni accostati a materiali di recupero quali giornali e bottiglie di plastica, indossato da Debra Agnes di Bergamo.Infine il terzo premio è andato a Nicolina Santaniello di Sant'Omobono, per l'abito per tutte le occasioni: un vestito pantalone con scollatura a cappuccio di tessuto cady di raso, indossato da Maura Locatelli di Corna Imagna.Ma prima delle premiazioni (a cui hanno preso parte, tra gli altri, oltre agli amministratori locali anche il presidente del Consiglio regionale Giulio De Capitani e l'onorevole della Lega Nord Giacomo Stucchi), si è svolta l'asta degli abiti in concorso. Con la quotazione record di 900 euro per l'abito più originale e, quindi, di 650 euro per il vestito più elegante, confezionato da «Mary» di Calusco (acquistato dal consigliere regionale Giosuè Frosio).Infine i ringraziamenti delle autorità e dell'«anima» organizzatrice del concorso, l'assessore al Turismo Vanessa Frosio, rivolti a sponsor, volontari e patrocinatori. La festa per il patrono Sant'Omobono proseguirà venerdì e sabato, tra cerimonie religiose, stand e fuochi d'artificio.

lunedì 9 novembre 2009

BERGAMONEWS - 09/11/09 - GALLONE, STUCCHI E JANNONE PRONTI AL TEST ANTIDROGA

Martedì 10 novembre Alessandra Gallone, senatrice bergamasca del Pdl, Giacomo Stucchi, deputato della Lega e Giorgio Jannone, deputato del Pdl, si sottoporranno al narcotest avviato lunedì per i parlamentari italiani. Sono questi due finora questi i bergamaschi che hanno annunciato di aderire alla campagna, una campagna che, a dire il vero, sta spaccando trasversalmente la politica nazionale. Da una parte chi come Ignazio La Russa, ha già effettuato le analisi con risultato negativo: "Giusto che i politici si sottopongano volontariamente ai test volontari antidroga". Dall'altra il presidente dei deputati Pdl Claudio Cicchitto: "Si tratta di una ossessiva attenzione per la vita privata dei politici. Non aderisco a quest'operazione". E ancora il leader dell'Udc Pierferdinando Casini che, come Antonio Di Pietro, presidente dell'Idv, vorrebbe il test obbligatorio per legge. Anche Alessandra Gallone ritiene giusto che il test sia obbligatorio: "Ma non solo per i politici, anche per tutti coloro che svolgono funzioni pubbliche, dall'insegnante al magistrato al medico. Mi spiace però che per qualche caso particolare si stia generalizzando e mi spiace che l'immagine dei politici in Italia sia sempre più negativa: io faccio parte di tre commissioni e vi assicuro che lavoro dalla mattina alla sera. Non credo di essere l'unica parlamentare, anzi". La senatrice Gallone la scorsa settimana in un programma televisivo (su RaiDue) ha accettato di essere analizzata: "Ho consegnato un capello: mercoledì tornerò in trasmissione e mi daranno l'esito".

domenica 8 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 08/11/09 - L'ARTIGIANATO E' L'ANIMA DELLA FUTURA RIPRESA

«La crisi economica è soprattutto una crisi di valori. Ecco perché sono tornati di moda la piccola impresa e l'artigianato. Oggi è alla ribalta tutto quello che silenziosamente in tutti questi anni ha garantito la coesione sociale, ha assicurato sviluppo economico, ha prodotto benessere per le famiglie e per le comunità territoriali». Remigio Villa, presidente dell'Unione artigiani di Bergamo, ha uno scatto d'orgoglio nel leggere lo spartito della crisi che attanaglia anche il comparto artigiano, e ne dà un'interpretazione che richiama tutti a trarre lezione da quanto è avvenuto partendo «dalla bufera finanziaria». «Dobbiamo tornare all'etica del lavoro, alla passione per ciò che si produce, ai risultati ottenuti con il sacrificio, la serietà e l'impegno», ha precisato ieri, durante il suo intervento all'assemblea dell'associazione imprenditoriale di Piazza Matteotti, riunitasi alla Fiera di Bergamo per celebrare i sessant'anni di attività, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, il consigliere regionale Carlo Saffioti e il sottosegretario del Pirellone Marco Pagnoncelli, il deputato Giacomo Stucchi, i senatori Alessandra Gallone e Valerio Carrara. «Al governo non chiediamo nulla di speciale – ha proseguito Villa –. Semplicemente vogliamo che la crisi diventi l'occasione per sbloccare le riforme strutturali, più volte annunciate, che sollecitiamo da tempo». E qui l'imprenditore ha snocciolato una serie di interventi ritenuti indispensabili. A cominciare dalla «valorizzazione del ruolo delle piccole e micro imprese, la riduzione del peso della burocrazia, l'eliminazione dei ritardi della giustizia, la semplificazione degli adempimenti e la riduzione della pressione fiscale, la scuola e la formazione». In sostanza «gli artigiani dicono sì a interventi su misura per la realtà imprenditoriale e no ad un Paese a taglia unica. Sì alla libera iniziativa imprenditoriale, all'assunzione del rischio e all'innovazione, alla concorrenza che riduce i costi. No all'assistenzialismo, alla rigidità del mercato del lavoro, alle rendite di posizione». «Inoltre – ha proseguito – occorre ritrovare fiducia nel rapporto tra banche e imprese, che deve essere ricostruito all'insegna della collaborazione. L'imprenditore non può essere considerato soltanto una pratica da "misurare" con gli aridi parametri di Basilea 2». Villa ha anche ribadito la validità del «matrimonio» con Confindustria, «che ha dato vita a livello nazionale ad Assoartigiani, con l'obiettivo di dare una casa comune alle imprese artigiane già presenti nel sistema confindustriale». E che la «liaison» funziona lo ha dichiarato anche Alberto Barcella, presidente di Assolombarda: «Mettere insieme sinergie e servizi si è rivelata una mossa efficace nell'interesse dell'attività manifatturiera e dell'economia bergamasca». Concetto sostenuto anche da Carlo Mazzoleni, presidente di Confindustria Bergamo, che ha ricordato «l'importanza, all'interno della filiera produttiva, del tessuto connettivo composto da una miriade di imprese artigiane».Il richiamo alla necessità di dar corso alle riforme strutturali è stato colto da Michele Tiraboschi, economista e collaboratore del ministro Sacconi, che ha comunque affermato l'esistenza di una «sensibilità verso le imprese artigiane. Tant'è che sono in realtà numerose le riforme realizzate (e probabilmente è dovuto a ciò se l'Italia in questo momento è in testa nella ripresa): a partire dal potenziamento degli ammortizzatori sociali, che prima potevano essere utilizzati solo dalle grandi imprese. Oggi è grazie ad essi se le aziende possono sostenere i loro collaboratori quando ce n'è bisogno. Se fossero stati eliminati, per essere sostituiti dall'indennità di disoccupazione, ci troveremmo come negli Stati Uniti, dove i disoccupati hanno raggiunto il 10% della forza lavoro». È di questi giorni, inoltre, l'emanazione di un decreto a firma di Sacconi (che attende ora il via libera del ministro dell'Economia Tremonti) in base al quale, ha spiegato Tiraboschi, le imprese che lo riterranno opportuno potranno richiamare dalla cassa integrazione i lavoratori «pagando loro solo il 20% del salario, con la restante parte che continuerebbe a gravare sugli ammortizzatori sociali». Ma sono anche altri gli interventi adottati per abbattere i costi delle imprese. «È stato fatto un lavoro enorme per la semplificazione burocratica (con l'eliminazione, ad esempio dei libri paga e matricola), l'adozione dei buoni lavoro per l'impiego, senza contratto, dei giovani fino a 25 anni. È stato rivitalizzato l'istituto dell'apprendistato, che è tornato ad essere uno strumento per trasferire saperi e competenze».«Se il nostro Paese ha retto alla crisi – ha precisato a sua volta Pasquale Viespoli, sottosegretario al ministero del Lavoro – ciò è dovuto alla sua cultura e alla profondità valoriale che caratterizza le piccole realtà (comuni, imprese), che l'ondata di modernismo voleva spazzare via». «Dentro la crisi – ha proseguito – è stata scoperta la centralità del lavoro, dell'economia reale, della persona». Elementi che hanno indotto «il governo ad intervenire con coerenza per impedire che si fermasse il flusso del credito alle imprese, per preservare il capitale umano in attesa della ripresa, per dare avvio agli investimenti pubblici necessari per dare forza alla ripresa economica. Anche gli interventi sulla cassa integrazione in deroga sono stati previsti a sostegno delle Pmi per evitare la perdita di capitale umano».

sabato 7 novembre 2009

GIORNALE DI COMO - 07/11/09 - MADE IN ITALY E TRACCIABILITA': "E' L'ORA DELLE DECISIONI"

Como - Mancano pochi giorni alla conversione in Legge, prevista per il 25 novembre, del Decreto Legge 135/2009 (pubblicato in GU il 25 settembre scorso) che nell'articolo 16 riporta l'introduzione del marchio «Made in Italy e prodotti interamente italiani». Per discutere dell'argomento della tutela delle merci italiane dalla concorrenza straniera attraverso i marchi d'origine e la tracciabilità , Cna Como organizza il convegno «Made in Italy, Interamente italiano, tracciabilità : è l'ora delle decisioni!» che si terrà sabato 14 novembre alle 9.30, presso la sede di viale Innocenzo XI. Saranno presenti i parlamentari che si sono occupati della questione Made in Italy, onorevoli Giacomo Stucchi e Andrea Lulli e i parlamentari comaschi. «L'identificazione delle produzioni totalmente realizzate in Italia è la via maestra per assicurare continuità alla grande capacità del nostro Paese di realizzare prodotti di altissima qualità ».

ECO DI BERGAMO - 07/11/09 - L'UNIONE ARTIGIANI DI BERGAMO FESTAEGGIA I SESSANT'ANNI

«La crisi economica è soprattutto una crisi di valori. Ecco perché sono tornati di moda la piccola impresa e l’artigianato». Così Remigio Villa, presidente dell’Unione artigiani di Bergamo, ha dato la sua lettura della crisi che attanaglia anche il comparto artigiano durante il suo intervento all’assemblea dell’associazione.«Oggi è alla ribalta - ha proseguito - tutto quello che silenziosamente in tutti questi anni ha garantito la coesione sociale, ha assicurato sviluppo economico, ha prodotto benessere per le famiglie e per le comunità territoriali». E ancora: «Dobbiamo tornare all’etica del lavoro, alla passione per ciò che si produce, ai risultati ottenuti con il sacrificio, la serietà e l’impegno».Per celebrare i sessant’anni di attività sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, il consigliere regionale Carlo Saffioti e il sottosegretario del Pirellone Marco Pagnoncelli, il deputato Giacomo Stucchi, i senatori Alessandra Gallone e Valerio Carrara. «Al governo non chiediamo nulla di speciale – ha proseguito Villa –. Semplicemente vogliamo che la crisi diventi l’occasione per sbloccare le riforme strutturali, più volte annunciate, che sollecitiamo da tempo». Come la valorizzazione del ruolo delle piccole e micro imprese, la riduzione del peso della burocrazia, l’eliminazione dei ritardi della giustizia, la semplificazione degli adempimenti e la riduzione della pressione fiscale, la scuola e la formazione.

venerdì 6 novembre 2009

BERGAMONEWS - 06/11/09 - STUCCHI GUIDA I PARLAMENTARI "AMICI DELLA BIRRA"

E' del bergamasco Giacomo Stucchi, deputato della Lega Nord, l'iniziativa di dare vita ad un curioso Club dei parlamentari amici della Birra. Un'associazione che a prima vista potrebbe far pensare ad un circolo di beoni, ma che in realtà mira a sostenere le ragioni di chi produce la bevanda bionda. La crisi si è fatta sentire anche in questo settore. Le vendite sono scese del 40 per cento. AssoBirra, l'associazione di categoria che riunisce le società produttrici, si è rivolta a Stucchi per chiedergli di farsi promotore dell'iniziativa che al momento vede coinvolti 32 fra deputati (c'è anche Gabriele Cimadoro dell'Italia dei Valori) e senatori. Il Club dei parlamentari amici della birra, infatti, viene costituito con l’idea di creare un luogo di incontro e riflessione, aperto a tutti gli eletti nel Parlamento italiano interessati ai principali ambiti che riguardano l’industria della birra in Italia, da quelli più squisitamente legati alla cultura della birra fino alle problematiche alcol correlate. L’obiettivo principale è quello di far conoscere e riscoprire la birra come bevanda alimento, naturale e moderatamente alcolica, ricca di storia, tradizione, fascino, versatile nelle sue infinite possibilità di abbinamento a seconda dei diversi stili, compatibile con la dieta mediterranea e il concetto di sana e corretta alimentazione. L’industria della birra ha dimostrato da sempre e ancora più in questi ultimi anni una crescente consapevolezza del ruolo che il mondo della produzione delle bevande alcoliche può avere nell’opera di prevenzione dai rischi alcol correlati e di promozione di un consumo moderato e responsabile di alcol, tanto più credibile quanto appunto proveniente da chi di mestiere lo produce e lo commercializza. E' proprio questa convinzione si esplica in una sentita responsabilità sociale d’impresa, che si declina in codici etici delle aziende, in una comune alcohol policy promossa dall’associazione di categoria, in una tensione verso sempre più rigorosi e specifici processi di autoregolamentazione nella comunicazione commerciale, nell’attenzione costante verso temi come la salute pubblica, l’ambiente, il benessere dei nostri collaboratori e lo sviluppo economico dell’intera comunità nazionale. Partendo da queste premesse nasce la volontà di rilanciare un forte canale di dialogo con le istituzioni ed in particolare con quelle parlamentari, consci di rappresentare un settore industriale con un fatturato annuo di circa 2,5 miliardi di euro e che con il suo indotto sviluppa nel complesso un’occupazione di circa 135.000 persone, una grande e diversificata comunità di individui e aziende che dalle grandi multinazionali arriva fino ai produttori artigianali dei micro birrifici, molto ben ramificata su tutto il territorio nazionale. Il Club dei parlamentari amici della birra punta ad organizzare visite guidate alle aziende birrarie, seminari, incontri, degustazioni di prodotto ed ad inviare periodicamente ai suoi membri informazioni sul mondo della birra, con un’agenda sui principali appuntamenti istituzionali e non che la riguardano. Il progetto nasce sotto l’egida di AssoBirra (www.assobirra.it), l’associazione di categoria che raggruppa anche le aziende maltarie e riunisce tutte le aziende industriali che producono e commercializzano birra insieme ad una rappresentanza in crescita di produttori artigianali, che complessivamente coprono più del 98% della produzione di birra nazionale e rappresentano oltre il 75% della birra consumata in Italia, con l’obiettivo di tutelare gli interessi del settore e del prodotto, nella consapevolezza delle criticità connesse ad un consumo non responsabile della birra in quanto bevanda alcolica. AssoBirra è membro delle principali associazioni europee che raggruppano i produttori di birra e malto e grazie alla sua presenza in questi network si impegna a collegare il Club dei parlamentari amici della birra al Bier Club del Parlamento europeo, promosso da The Brewers of Europe, l’associazione dei produttori di birra europei.

ECO DI BERGAMO - 06/11/09 - DOMENICA SARTI IN GARA DA TUTTA LA PROVINCIA. GLI ABITI VANNO ALL'ASTA

Sant'Omobono Terme. Domenica la piazza di Mazzoleni ospiterà la sfilata di moda per onorare la memoria di Omobono Tucenghi, il santo di Cremona protettore di sarte, sarti e mercanti di stoffe, patrono di Sant'Omobono e della parrocchia di Mazzoleni.Il défilé «Crea un abito per Sant'Omobono», che si terrà per il quarto anno consecutivo, è organizzato dall'amministrazione comunale (assessorato al Turismo) con il patrocinio e il contributo della Regione e la collaborazione dell'Associazione artigiani nell'ambito delle iniziative per la festa patronale.La manifestazione inizierà alle 14,30 e sarà presentata da Gisella Donadoni, già speaker dei telegiornali di BergamoTv e ora volto di Canale 5, che potrà contare sulla collaborazione dell'artista Corrado Cacioli. Le modelle, che indosseranno i 25 abiti in gara, confezionati dalle mani di sarte, sarti professionisti e dilettanti scenderanno dalla scalinata della scuola materna per sfilare sulla passerella sotto lo sguardo della giuria composta dalla stilista Cinzia Rocca; da Silvia Lanzani, assessore provinciale alle Grandi infrastrutture e all'Expo; Antonio Donnanno, autore di pubblicazioni di moda; Giovanni Ghisalberti, giornalista de «L'Eco di Bergamo», e Alfredo Perico dell'Associazione artigiani di Bergamo.I giudici dovranno stilare una classifica. Il primo premio andrà all'abito più elegante: il vincitore riceverà 500 euro messi in palio da «Enzo Autoscuola», un gioiello realizzato dagli orafi artigiani bergamaschi e un buono al centro benessere Ventasun di Gessate. Il secondo premio (beauty day per due persone alla Villa delle Ortensie) andrà alla sarta o sarto che avrà confezionato il vestito più originale. Il terzo premio (una settimana in un residence offerto dal negozio d'informatica «Punto Biz») andrà al miglior abito da indossare in ogni occasione.Le modelle, che saranno pettinate da Dany coiffeuse di Sant'Omobono e «Pj style» di Ponte Giurino, indosseranno i gioielli realizzati dagli Artigiani orafi di Bergamo. Hanno assicurato la loro presenza l'onorevole Giacomo Stucchi, il consigliere regionale Giosuè Frosio e il presidente degli Artigiani di Bergamo Angelo Carrara, il vicepresidente del Consiglio provinciale Matteo Malighetti, il sindaco di Sant'Omobono Ivo Sauro Manzoni e il parroco don Massimo Peracchi.La sfilata sarà accompagnata da musiche e danze dell'Accademia arte di Bergamo e parteciperà lo showman Marco Urbisci. I vestiti in gara saranno poi messi all'asta. Il ricavato andrà alla parrocchia di Mazzoleni. «Questa è una manifestazione a cui l'amministrazione comunale tiene in modo particolare – spiega l'assessore al Turismo Vanessa Frosio – per lo scopo benefico che la caratterizza. Il ricavato sarà devoluto alla scuola materna». In caso di maltempo la sfilata si terrà al cinema Ideal di Cepino. La festa patronale proseguirà il 13 novembre con le cerimonie religiose, il quadrangolare di calcio organizzato dal Comune, lo spettacolo di burattini e la degustazione di prodotti tipici nella tensostruttura che sarà allestita sul piazzale «Fumata bianca 28 ottobre 1958». Nel pomeriggio del 14 novembre l'inaugurazione dei campi da calcio in sintetico; alle 20,30 concerto di musica celtica e con «Sivlì» sul piazzale «Fumata bianca» e alle 21,30 i fuochi d'artificio.

martedì 3 novembre 2009

IL BERGAMO - 03/11/09 - CRISI, SENZA LAVOROSONO 10MILA. I SINDACATI: LA SITUAZIONE E' GRAVE

La crisi economica non accenna a passare. Anzi, nei prossimi mesi potrebbe peggiorare. È questo il parere dei sindacati confederali bergamaschi che ieri hanno incontrato i parlamentari e i politici orobici per fare il punto sulla situazione. Secondo i dati diffusi da Cgil, Cisl e Uil, sono circa 10mila i lavoratori, impiegati in oltre 100 aziende, che hanno perso il posto a causa della difficile congiuntura economica. E si teme che nel 2010 altre 5mila persone resteranno senza lavoro. In nove mesi, nella Bergamasca, sono state fatte 15 milioni e 457mila ore di cassa integrazione, il triplo rispetto alle ore totali del 2008. Numeri da capogiro per un territorio che da sempre è considerato tra i più floridi e produttivi del Paese. Numeri che, come ha sottolineato il segretario provinciale della Cgil Luigi Bresciani, «devono farci agire in modo che nessuno venga messo fuori dalla propria azienda». Per questo, come ha spiegato Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl, «è necessario che tutti i soggetti dell'economia bergamasca si interroghino sul futuro e sulle prospettive, sulle scelte da assumere ora su come sviluppare nuove vocazioni produttive e sul sostegno dei lavoratori coinvolti attraverso un mix tra ammortizzatori sociali, riqualificazione e servizi per il lavoro». Quel che serve, hanno detto i sindacalisti, è un tavolo operativo strategico coordinato dalla Provincia che coinvolga tutti, istituzioni, attori sociali, economici e finanziari del territorio. Proposta che è stata condivisa dai politici presenti all'incontro al Centro congressi Giovanni XXIII. In sala c'erano, per il Pd, Antonio Misiani, Giovanni Sanga, Beppe Benigni, Marcello Saponaro, per l'Idv Sergio Piffari, per il Pdl Gregorio Fontana, Alessandra Gallone, Giorgio Jannone, Enrico Zucchi, Mauro Ceruti, per la Lega Giacomo Stucchi, Battista Bonfanti, Daniele Belotti e per l'Udc Savino Pezzotta. «Occorrono - ha ricordato Piccinini - grande coesione e impegno da parte della politica e delle istituzioni locali per mettere in campo tutti gli strumenti possibili per sostenere i lavoratori e le famiglie coinvolte dalla crisi. In questo senso le ultime elaborazioni sull'andamento dei flussi del mercato del lavoro locale mettono in evidenza la tendenza negativa con un saldo passivo tra assunzioni e cessazioni a giugno 2009 di oltre 7mila lavoratori. Ne sono coinvolti tutti i settori, emerge infatti anche un dato fortemente negativo sul versante del terziario e dei servizi. Da evidenziare inoltre che le cessazioni hanno coinvolto per il 24% lavoratori immigrati. Questo pone un problema in prospettiva di come ridefinire le politiche sul versante dell'integrazione sociale di famiglie di immigrati residenti ormai da anni nel nostro territorio». Per sensibilizzare il territorio al problema della crisi i sindacati hanno promosso, per il
prossimo 20 novembre, un'assemblea pubblica aperta a tutti e per sabato 12 dicembre una “marcia per il lavoro”. Una manifestazione che vedrà i sindacati finalmente uniti. Una giornata diversa da quella prevista per il prossimo venerdì quando, da una parte della città, ci sarà la manifestazione della Fiom Cgil contro contratto dei metalmeccanici sottoscritto da Fim Cgil e Uilm Uil (con comizio finale del segretario nazionale Gianni Rinaldini) mentre dall'altra ci sarà l'assemblea nazionale dei delegati Fim e Uilm con i segretari nazionali Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.