martedì 30 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 30/09/08 - "ZINGONIA AVRA' PIU' CARABINIERI"

Dall'Arma quattro uomini e un'auto come rinforzo: l'organico sale così a 16 L'annuncio da Fontana. Soddisfatti i sindaci: «Ma l'obiettivo resta la tenenza»
Camilla Bianchi
Zingonia - La caserma dei carabinieri di Zingonia sarà potenziata. Sono in arrivo quattro carabinieri ed un'autovettura; in questo modo l'organico complessivo crescerà di un terzo, salendo a 16 unità.
La notizia – accolta con grande soddisfazione dai sindaci di Verdellino, Ciserano e Boltiere – arriva dall'onorevole di Forza Italia Gregorio Fontana, segretario di presidenza della Camera dei deputati e firmatario con i colleghi Antonio Misiani (Pd), Giovanni Sanga (Pd) e Giacomo Stucchi (Lega Nord) di un'interrogazione parlamentare nella quale si sollecitava l'innalzamento a tenenza della caserma dei carabinieri di Zingonia. «Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, con il quale mi sono incontrato oggi (ieri per chi legge ndr) – dice Fontana – ha riconosciuto che un potenziamento dell'attuale organico era necessario e ha concordato con il Capo di Stato Maggiore dell'Arma un massiccio rinforzo». Rinforzo che, disposto nella giornata di ieri dai vertici dei carabinieri, sarà presumibilmente attuato nelle prossime settimane.Riguardo all'elevazione della stazione di Zingonia a tenenza, il ministro La Russa – che nelle settimane scorse aveva spento le speranze dei sindaci dichiarando che il progetto non era realizzabile – ha promesso che «il governo chiederà ai vertici dell'Arma un approfondimento supplementare per meglio valutare la questione». Si punterebbe, insomma, ad evidenziare la situazione di degrado in cui versa l'area di Zingonia in modo che il comando generale dell'Arma dei carabinieri dia il via libera ad un intervento risolutivo per mettere un freno agli episodi di criminalità e illegalità che affliggono la zona.«Sono più che felice – commenta il sindaco di Ciserano , Natale Zucchetti – che sia stato deciso un potenziamento dell'organico, peraltro assolutamente necessario. È la prova che se ci si muove tutti insieme i risultati si ottengono. Ora puntiamo alla tenenza, anche se siamo consapevoli che ci vorrà del tempo per ottenerla». Ieri sera il Consiglio comunale di Verdellino ha votato la mozione pro-tenenza (già approvata dall'assemblea di Ciserano e pronta per essere discussa a breve anche dal Consiglio comunale di Boltiere). Giovanni Bacis, primo cittadino di Verdellino , sottolinea che la necessità primaria del territorio è un presidio costante, 24 ore su 24: «Il potenziamento è un primo passo importante, anzi fondamentale, e ci auguriamo che possa corrispondere alla riorganizzazione del servizio, così da avere i carabinieri sulle nostre strade anche nelle ore notturne». Ma l'obiettivo resta la tenenza. Di qui il protocollo congiunto siglato dai sindaci di Ciserano, Boltiere e Verdellino. «Solo con un presidio costante potremo garantire più sicurezza ai cittadini – dice Bacis –. Per questo chiederemo un incontro al ministro La Russa, per illustrargli la situazione in cui ci troviamo».«Ci siamo mossi tutti insieme per un obiettivo importante – sottolinea Giovanni Testa, sindaco di Boltiere – e siamo felici che il risultato sia arrivato. Ora resta il problema della sorveglianza 24 ore su 24, che solo la tenenza ci potrà garantire. Ribadiamo la nostra massima disponibilità per il raggiungimento dell'obiettivo: Verdellino ha messo il terreno, noi e Ciserano metteremo i soldi per ampliare la caserma».«Credo che il punto sia il potenziamento dell'organico, non tanto che in caserma ci sia un tenente o un maresciallo» dice l'onorevole Fontana, che bolla come «strumentali» le polemiche tra forze politiche sorte a margine della questione della tenenza. «Spero che il centrosinistra adotti un comportamento più responsabile e la smetta con attacchi ingiustificati al governo. In tema di sicurezza – chiosa Fontana – il centrodestra non prende lezioni da nessuno».«Da parte nostra nessuna strumentalizzazione – replicano i sindaci – quel che ci sta a cuore è solo la sicurezza dei cittadini».

lunedì 29 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 29/09/08 - "DISABILI E LAVORO. LA LEGGE E' POCO APPLICATIVA"

di Diego Moratti

Ghisalba. Erano almeno una quarantina gli stendardi di associazioni di disabili, ieri a Ghisalba per la terza giornata provinciale della Federazione delle associazioni nazionali disabili (Fand), che raggruppa le cinque associazioni storiche di rappresentanza e tutela dei disabili bergamaschi, composta da Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), Ens (Ente nazionale sordi), l'Uici (Unione italiana ciechi ipovedenti) e l'Unms (Unione nazionale mutilati per servizio).Con ritrovo alle 8,30 all'area feste in piazza Caduti sul lavoro, è iniziata la cerimonia civile in cui si sono presentate le problematiche comuni alle cinque sigle, legate alle varie tipologie di disabilità. A fare gli onori di casa il sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli, che ha affidato l'apertura dei lavori a Franco Bettoni, presidente dal 2001 della Fand di Bergamo e dal 2006 della Fand regione Lombardia. «Questa è la terza giornata provinciale organizzata dalla federazione per fare il punto con le autorità competenti e le istituzioni del territorio - ha spiegato Bettoni -, e per dare più voce ad alcuni problemi comuni, quali ad esempio le barriere architettoniche in edifici pubblici e privati, l'abuso altrui dei parcheggi dedicati ai disabili, gli incroci e gli impianti semaforici non attrezzati per non vedenti e il mercato del lavoro per disabili e invalidi che è tutelato dalla legge 68 del '99, che però non sempre viene applicata».Durante i lavori è stata sottolineata la collaborazione in atto nei rispettivi ambiti con la Provincia, presente con l'assessore alla Formazione e lavoro Giuliano Capetti; il Comune di Bergamo, presente con il sindaco Roberto Bruni e l'assessore alle Politiche sociali Elena Carnevali e l'Asl, presente attraverso il direttore sociale Massimo Giupponi. Presenti anche i parlamentari Giacomo Stucchi e Giovanni Sanga, mentre per le associazioni sono intervenuti tutti i cinque presidenti provinciali: Giovanni Manzoni (Anmic), Luigi Feliciani (Anmil), Stefano Zanoletti (Ens), Giovanni Battista Flaccadori (Uici) e Claudio Drago (Unms), che hanno lasciato la conclusione dei lavori al presidente nazionale Fand Giovanni Pagano. La mattinata è proseguita con il corteo e la Messa nella parrocchiale di San Lorenzo, dove è stata inaugurata la nuova e attesa rampa di accesso per disabili che permette la salita all'alto pronao colonnato.Al termine della Messa il corteo al seguito della banda «Canonico Cossali» di Ghisalba ha fatto ritorno all'area feste per la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti sul lavoro e per la chiusura della giornata con il pranzo sociale.

domenica 28 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 28/08/09 - MOZIONE PRO-TENENZA. TENSIONE IN CONSIGLIO, POI PASSA

Elena Tiraboschi

Ciserano È stata approvata all'unanimità, in Consiglio comunale a Ciserano, la mozione della maggioranza «Solidarietà e progresso per Ciserano» sulla mancata elevazione a tenenza della caserma dei carabinieri di Zingonia. Lo stesso argomento domani andrà in Consiglio a Verdellino (alle 21) e presto anche a Boltiere , gli altri due Comuni coinvolti. Una mozione dopo il «no» del ministro della Difesa Ignazio La Russa all'interrogazione parlamentare bipartisan presentata dai deputati bergamaschi Antonio Misiani e Giovanni Sanga (Pd), Giacomo Stucchi (Lega) e Gregorio Fontana (Pdl). Il rifiuto, per il fatto che l'esigua disponibilità di organico porta a gestire lo stesso in modo più opportuno, i tre sindaci non l'hanno proprio digerito: «A fronte dei dati reali che confermano la diffusa criminalità nella zona, con rilevanti problemi per la sicurezza, e a fronte del fatto che i tre Comuni hanno da tempo previsto nei bilanci appositi finanziamenti per l'elevazione, si chiede al ministro della Difesa di rivedere la sua posizione», questa in breve la mozione. «L'elevazione a tenenza, con l'ampliamento dell'edificio di Verdellino, permetterebbe di avere un maggior numero di carabinieri in servizio 24 ore su 24 anziché solo dalle 7 alle 22: il che significherebbe più sicurezza per il quartiere e non solo – spiega il sindaco Natale Zucchetti –. Nell'attesa di un “sì”, abbiamo fatto richiesta al prefetto di potenziare l'attuale personale della caserma, composto da 12 persone». Nel frattempo Misiani e Sanga hanno richiesto al ministro La Russa, in una lettera scritta, un incontro con i tre sindaci. «Per non fomentare polemiche di carattere politico, la richiesta doveva partire da tutti e quattro i parlamentari coinvolti», ha spiegato Zucchetti all'oscuro della richiesta inoltrata. Polemiche che hanno scaldato gli animi durante la seduta, rischiando di far saltare l'unanimità auspicata da Zucchetti, intenzionato a mantenere pulita la votazione da osservazioni politiche. Il tutto per un apprezzamento fra le righe agli onorevoli del Pd da parte del vicesindaco Enea Bagini, a conoscenza della lettera, che non poteva che scatenare la forte reazione delle due minoranze, Lega e Forza Italia, che hanno sottoposto anche un altro problema. «Siamo d'accordo sull'elevazione a tenenza – hanno spiegato Giampietro Ghislotti della Lega e Gabriele Guarnieri di Forza Italia – ma, come ci ha suggerito l'onorevole Fontana, si corre un rischio: l'incremento del personale che deriverà dall'elevazione, potrebbe comportare una riduzione di organico nelle altre caserme limitrofe». «Non si è mai parlato di precludere altre attività – ha risposto il vicesindaco Bagini – inoltre, ritengo che per coerenza le minoranze avrebbero dovuto votare contro la mozione: il loro cavallo di battaglia è sempre stata la sicurezza ma hanno dimostrato uno scarso interesse sulla questione caserma».

venerdì 26 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 26/09/08 - MORNICO RIMETTE A NUOVO IL CENTRO

di Diego Moratti

Mornico Ha ritrovato la sua piazza, Mornico, rimessa a nuovo dopo 18 mesi di lavori per un totale di ottomila metri quadrati di nuova pavimentazione, comprensivi delle otto vie limitrofe. E l'attesa per questa opera si è vista fin dall'inaugurazione, quando dopo la Messa delle 10,30 una folla di gente si è fermata ad assistere alla benedizione e all'inaugurazione di piazza Sant'Andrea.Dalla stessa chiesa parrocchiale, scendendo la gradinata ristrutturata e ampliata, ci si ritrova direttamente sulla piazza, di fronte alla chiesa Vecchia e al municipio. E all'inaugurazione c'era la banda musicale, che ha allietato la gente disposta attorno al grande spazio pedonale segnato dalla nuova pietra colombino. Il capogruppo di maggioranza della Lega Nord, Gianangelo Bani, ha presentato gli interventi degli ospiti: i primi a prendere la parola sono stati l'onorevole Giacomo Stucchi e il consigliere regionale Daniele Belotti, i quali hanno elogiato il risultato di circa un anno e mezzo di lavori che ha ridato a Mornico uno spazio, come la piazza, che rappresenta il cuore vitale di ogni paese, dove la gente si incontra e dove vengono mantenute la storia e le tradizioni. Un breve intervento è toccato anche a Giuseppe Pedrali, in rappresentanza della ditta che ha finanziato tre quarti dei costi sostenuti, circa 1 milione e mezzo di euro pagati quale standard qualitativo rispetto ai 2 milioni necessari: «Siamo felici di aver contribuito a questa ristrutturazione e speriamo che la nostra collaborazione con Mornico possa continuare per molti anni ancora».Mornico ha anche dedicato quattro nuove vie ad altrettanti personaggi locali da poco scomparsi e il presidente della commissione biblioteca Luca Micheletti ha letto per ciascuno di loro un breve ricordo. Sono largo don Felice Suagher, in corrispondenza del nuovo ingresso dell'oratorio, dedicato al parroco di Mornico che eresse l'oratorio durante il suo mandato (1951-1982). A Gerardo Ianniello, apprezzato medico condotto dal 1951 al 1981, è stato dedicato il «passaggio» che da largo Don Suagher porterà alla nuova lottizzazione Sant'Andrea. All'amata ostetrica Lucia Coter è stato dedicato un altro passaggio che unisce via Bergamo con via Zerra e infine una strada trasversale di via Indipendenza è stata intitolata ad Anita Chiari (1910-1997), stimata per la sua dedizione al volontariato.Il parroco don Angelo Oldrati ha ricordato che anche la parrocchia sta facendo la sua parte per il centro di Mornico, avendo ristrutturato la chiesa parrocchiale, riaperta nel Natale 2007 dopo 14 mesi di ingenti lavori e annunciando la prossima inaugurazione del nuovo oratorio, domenica 19 ottobre, alla presenza del vescovo Roberto Amadei. Dopo la benedizione della piazza, è toccato al sindaco Ermanno Chiodini chiudere i discorsi, sottolineando i due punti cardine della ristrutturazione, che ha compreso il rifacimento di tutti i sottoservizi (fognature, condutture idriche, elettriche e telefoniche), concertando per più di un anno i lavori con tutti gli attori interessati: «Abbiamo scelto una prevalenza di spazi pedonali, lasciando una parte transitabile e a parcheggio per venire incontro alle esigenze dei commercianti. Inoltre abbiamo voluto che dal cono visuale di piazza Sant'Andrea si potesse vedere il nuovo ingresso dell'oratorio, unendo simbolicamente i maggiori centri del paese». Sono seguiti i ringraziamenti allo studio di architettura Alberto Bertasa, al progettista Michele Locatelli, alla ditta esecutrice «Geometra Luca Locatelli», all'assessore ai Lavori pubblici Silvio Cerea e ai dipendenti comunali: a sorpresa il sindaco ha chiamato sul palco la responsabile del settore tecnico Marta Paola Facchinetti e il manutentore comunale Piero Vezzoli, ringraziandoli pubblicamente. Tra le proposte, il banchetto preparato dall'Acam-Associazione commercianti e artigiani Mornico e nel pomeriggio iniziative teatrali per bambini e un divertente laboratorio di aquiloni. Partecipatissimo anche l'open day delle scuole elementari e medie di via Zerra, mentre alla sera si è svolta una sfilata in costumi medievali. E domani alle 21, sfilata di moda a cura dell'Acam.

ECO DI BERGAMO - 26/09/08 - "MORNICO RIMETTE A NUOVO IL CENTRO"

di Diego Moratti

Mornico Ha ritrovato la sua piazza, Mornico, rimessa a nuovo dopo 18 mesi di lavori per un totale di ottomila metri quadrati di nuova pavimentazione, comprensivi delle otto vie limitrofe. E l'attesa per questa opera si è vista fin dall'inaugurazione, quando dopo la Messa delle 10,30 una folla di gente si è fermata ad assistere alla benedizione e all'inaugurazione di piazza Sant'Andrea.Dalla stessa chiesa parrocchiale, scendendo la gradinata ristrutturata e ampliata, ci si ritrova direttamente sulla piazza, di fronte alla chiesa Vecchia e al municipio. E all'inaugurazione c'era la banda musicale, che ha allietato la gente disposta attorno al grande spazio pedonale segnato dalla nuova pietra colombino. Il capogruppo di maggioranza della Lega Nord, Gianangelo Bani, ha presentato gli interventi degli ospiti: i primi a prendere la parola sono stati l'onorevole Giacomo Stucchi e il consigliere regionale Daniele Belotti, i quali hanno elogiato il risultato di circa un anno e mezzo di lavori che ha ridato a Mornico uno spazio, come la piazza, che rappresenta il cuore vitale di ogni paese, dove la gente si incontra e dove vengono mantenute la storia e le tradizioni. Un breve intervento è toccato anche a Giuseppe Pedrali, in rappresentanza della ditta che ha finanziato tre quarti dei costi sostenuti, circa 1 milione e mezzo di euro pagati quale standard qualitativo rispetto ai 2 milioni necessari: «Siamo felici di aver contribuito a questa ristrutturazione e speriamo che la nostra collaborazione con Mornico possa continuare per molti anni ancora».Mornico ha anche dedicato quattro nuove vie ad altrettanti personaggi locali da poco scomparsi e il presidente della commissione biblioteca Luca Micheletti ha letto per ciascuno di loro un breve ricordo. Sono largo don Felice Suagher, in corrispondenza del nuovo ingresso dell'oratorio, dedicato al parroco di Mornico che eresse l'oratorio durante il suo mandato (1951-1982). A Gerardo Ianniello, apprezzato medico condotto dal 1951 al 1981, è stato dedicato il «passaggio» che da largo Don Suagher porterà alla nuova lottizzazione Sant'Andrea. All'amata ostetrica Lucia Coter è stato dedicato un altro passaggio che unisce via Bergamo con via Zerra e infine una strada trasversale di via Indipendenza è stata intitolata ad Anita Chiari (1910-1997), stimata per la sua dedizione al volontariato.Il parroco don Angelo Oldrati ha ricordato che anche la parrocchia sta facendo la sua parte per il centro di Mornico, avendo ristrutturato la chiesa parrocchiale, riaperta nel Natale 2007 dopo 14 mesi di ingenti lavori e annunciando la prossima inaugurazione del nuovo oratorio, domenica 19 ottobre, alla presenza del vescovo Roberto Amadei. Dopo la benedizione della piazza, è toccato al sindaco Ermanno Chiodini chiudere i discorsi, sottolineando i due punti cardine della ristrutturazione, che ha compreso il rifacimento di tutti i sottoservizi (fognature, condutture idriche, elettriche e telefoniche), concertando per più di un anno i lavori con tutti gli attori interessati: «Abbiamo scelto una prevalenza di spazi pedonali, lasciando una parte transitabile e a parcheggio per venire incontro alle esigenze dei commercianti. Inoltre abbiamo voluto che dal cono visuale di piazza Sant'Andrea si potesse vedere il nuovo ingresso dell'oratorio, unendo simbolicamente i maggiori centri del paese». Sono seguiti i ringraziamenti allo studio di architettura Alberto Bertasa, al progettista Michele Locatelli, alla ditta esecutrice «Geometra Luca Locatelli», all'assessore ai Lavori pubblici Silvio Cerea e ai dipendenti comunali: a sorpresa il sindaco ha chiamato sul palco la responsabile del settore tecnico Marta Paola Facchinetti e il manutentore comunale Piero Vezzoli, ringraziandoli pubblicamente. Tra le proposte, il banchetto preparato dall'Acam-Associazione commercianti e artigiani Mornico e nel pomeriggio iniziative teatrali per bambini e un divertente laboratorio di aquiloni. Partecipatissimo anche l'open day delle scuole elementari e medie di via Zerra, mentre alla sera si è svolta una sfilata in costumi medievali. E domani alle 21, sfilata di moda a cura dell'Acam.

mercoledì 24 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 24/09/08 - "LA LEGA? BISOGNA CONOSCERLA"


Stucchi replica a «Repubblica»: non siamo razzisti
«I razzisti sono tra noi, non in Italia soltanto, ma noi dobbiamo chiederci se stiamo facendo abbastanza non solo per combatterli, ma per evitare che si sentano i veri rappresentanti del tempo». Così Stefano Rodotà, ieri su «Repubblica», che, con un articolo tranchant e discutibile, se la prende con la Lega «incubatrice del razzismo». Giacomo Stucchi, deputato bergamasco del Carroccio, gli risponde a muso duro: «Chissà perché tutte le volte che la Lega sta per portare a casa risultati importanti, soprattutto sulle riforme istituzionali, che servono ad un sistema ingessato come il nostro, arriva sempre il solito filosofo benpensante, di sinistra, a dire la sua su cos'è che non andrebbe, e a dispensare gratuitamente patenti di razzismo ad un movimento che neppure conosce, e sul quale farebbe bene a informarsi prima di emettere sentenze». Stucchi, che è segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera, allarga l'orizzonte: «La Lega sta per far decollare in Parlamento il tanto atteso federalismo fiscale, ed ecco che arriva puntuale la reprimenda del professore Rodotà, che non conosce nulla del nostro mondo, ma pretende di poterlo spiegare agli altri». «"La Lega è razzista". In passato - aggiunge il parlamentare bergamasco, polemizzando con l'articolista - troppe volte si è esorcizzata così la possibilità che il cambiamento arrivasse. Per alcuni, abituati a ragionare di un Stato inutile, che serve solo a sperperare il denaro pubblico, decidendone incondizionatamente la destinazione e l'utilizzo, si è trattato naturalmente di un pericolo; per chi non ne può più, e aspetta che si realizzi davvero una svolta, è invece una speranza. La Lega interpreta questo sentimento e, piaccia o meno, prossimamente lo tradurrà in una splendida realtà, a beneficio di tutti i cittadini per bene».

martedì 23 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 23/09/08 - "TAGLI ALL'8 PER MILLE. A BOCCA ASCIUTTA I 13 PROGETTI OROBICI"

di Fausta Morandi

Nessuna delle proposte bergamasche sarà finanziata Misiani e Sanga (Pd): «Presa in giro per i contribuenti»
Nubi nerissime si addensano su tredici progetti di varia natura messi in cantiere da comuni, parrocchie e organizzazioni non governative orobiche. La cassa piange, e da Roma non arriveranno i fondi richiesti per sostenere ristrutturazioni di edifici sacri o pubblici e azioni umanitarie in Asia e America latina. Le cattive notizie si evincono dallo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri, presentato alle Camere per il parere, che ripartisce i fondi dell'otto per mille di pertinenza statale per il 2008. Quest'anno a devolvere l'otto per mille allo Stato sono stati il 7,6% degli italiani, dando vita a un «tesoretto» di 1 miliardo e 34 milioni di euro. Di questi, 89 milioni sarebbero dovuti andare, a livello nazionale, a progetti di conservazione dei beni culturali, lotta alla fame nel mondo, assistenza ai rifugiati e interventi sulle calamità naturali. Il decreto 93 del 2008, tuttavia, ha dirottato gran parte di queste risorse sulla copertura delle mancate entrate derivanti dall'abolizione dell'Ici sulla prima casa. Risultato: per i progetti dell'otto per mille rimangono solamente 3,5 milioni di euro, da spartire tra decine di richieste in tutta Italia.restauri rimandatiE Bergamo, con i suoi 22 progetti, 13 dei quali avevano ottenuto parere favorevole al momento della partecipazione al bando e coltivavano quindi la speranza di essere almeno in parte finanziati, rimane a bocca asciutta. Si dovranno aspettare tempi migliori, o cercare risorse altrove, per diversi restauri di chiese ed edifici storici sparsi qua e là per la Bergamasca: dalla chiesa vecchia di Ponte San Pietro al castello medievale di Barbò, a Pumenengo, dalla parrocchiale di Santa Caterina, in città, al maniero visconteo di Pagazzano. E poi la basilica di Santa Maria in Valvendra, a Lovere, la chiesa di San Michele Arcangelo, a Pezzolo, la Torre del Borgo di Villa D'Adda, una villa neoclassica a Verdello. Tra le chiese bisognose di restauri che avevano avuto parere favorevole alla concessione dei fondi, anche quelle di Vilmaggiore e Vilminore di Scalve. Nulla di fatto pure sul fronte della lotta alla denutrizione: restano in attesa di finanziamento il programma del Celim per l'incremento della produzione di latte nel dipartimento di Cochabamba, in Bolivia, e quello del Cesvi per la sicurezza alimentare nel Myanmar. L'elenco dettagliato dei progetti, con le cifre che avrebbero potuto essere versate da Roma, si trova nella tabella qui a fianco. Risorse che però, per il momento, rimangono inaccessibili.il pd: «inammissibile»«È una inammissibile presa in giro per i contribuenti che avevano destinato allo Stato l'otto per mille: soldi che dovevano finanziare progetti di valenza sociale e culturale, mentre il governo li ha impropriamente utilizzati per coprire l'abolizione dell'Ici sulla prima casa – sbotta Antonio Misiani, deputato del Pd –. È un'amara delusione per i soggetti bergamaschi che hanno presentato domanda, che non vedranno un euro pur avendo ottenuto, in 13 casi su 22, parere favorevole. Non è un bel segnale, anche perché arriva dopo una manovra estiva che non ha portato in provincia di Bergamo nemmeno un euro». Rincara la dose Giovanni Sanga, deputato del Pd: «È un fatto negativo che lo sforzo propositivo di tante realtà del territorio bergamasco sia rimasto senza risposte concrete: se i 60 milioni stanziati dal governo di centrosinistra non fossero stati cancellati da Tremonti, le cose sarebbero andate diversamente. E dire che questo doveva essere un governo che tutelava particolarmente gli interessi della nostra comunità».«momento difficile»Dai parlamentari di centrodestra arriva l'impegno a recuperare attraverso altre strade i fondi perduti: «Stiamo valutando le disponibilità e cercheremo delle soluzioni alternative all'otto per mille per finanziare i progetti bergamaschi, che hanno tutti una loro dignità e meritano di ottenere le risorse richieste – assicura l'azzurro Giorgio Jannone –. D'altra parte, purtroppo, maggioranza e opposizione sono consapevoli del momento difficile che il Paese sta attraversando. Mi permetto di ricordare a Sanga e Misiani che il loro governo ha tagliato i fondi per il cinque per mille, che tanti cittadini avevano destinato ad associazioni di volontariato, e che per recuperarli abbiamo dovuto fare le barricate. Queste critiche, mosse da loro, rischiano di cadere nel ridicolo».«risorse dalla finanziaria»Sicuro di un esito comunque positivo della vicenda il leghista Giacomo Stucchi: «In Finanziaria saranno destinati dei fondi per gli interventi "minori", nell'ordine di qualche centinaio di migliaia di euro. Quelle risorse, in Bergamasca, potranno essere utilizzate per la copertura dei progetti che erano stati valutati positivamente nel bando dell'otto per mille». Sulle ragioni del taglio sull'otto per mille, Stucchi spiega: «L'abolizione dell'Ici doveva essere compensata; quei soldi non sono stati tolti senza motivo, ma sono legati a un reale beneficio che si è voluto portare ai cittadini eliminando l'imposta sulla prima casa. Ricordo, tra l'altro, che nei due anni di governo di centrosinistra a Bergamo sono arrivati 100 mila euro di otto per mille, mentre con il nostro precedente governo le risorse erano nell'ordine dei milioni di euro».

venerdì 19 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 19/09/08 - "E' SCONTRO GOVERNO-CGIL. IL PD: SCONFITTA PER TUTTI"

Berlusconi: gravi responsabilità, forse volevano questo Epifani: niente capri espiatori. Bersani: adesso nervi saldi

ROMA La speranza, alla vigilia dello scadere dell'ultimatum, era che, nonostante le molte critiche sull'operazione, l'esito della trattativa su Alitalia fosse positivo. E così, quando la Cai (Compagnia aerea italiana) ritira l'offerta, il Partito democratico preferisce, alle barricate di Antonio Di Pietro e all'attacco frontale contro il governo, la via dell'opposizione responsabile. «Ora bisogna tenere i nervi saldi, c'è spazio per evitare il fallimento», è la linea del partito, annunciata da Pierluigi Bersani dopo essere stata concordata telefonicamente con il segretario Walter Veltroni, che si trova a New York: davanti alla prima vera difficoltà del governo, il Pd si trova ad un bivio: denunciare le responsabilità dell'esecutivo, Berlusconi in primis, per approfittarne politicamente, o indicare una via di uscita per evitare il baratro della compagnia di bandiera.«silvio spregiudicato»«Berlusconi è l'unico colpevole e purtroppo questo è l'esito di un'operazione spregiudicata», è la premessa di Bersani come di Anna Finocchiaro, che poi aggiungono a dispetto degli annunci pessimisti del Cavaliere: «Non siamo davanti a un baratro, è possibile rimettere nel solco la procedura». Per evitare il fallimento, dice il Pd, è indispensabile che il commissario Augusto Fantozzi prenda in mano le redini, come fece Enrico Bondi per Parmalat, alieni i beni non essenziali di Alitalia per mandare avanti la compagnia mentre con un nuovo avviso pubblico si cerchi il salvatore, che sia in Italia o all'estero. «Hanno perso tutti. Non c'è niente da applaudire e niente di che rallegrarsi», è l'analisi amara di Enrico Letta, al quale ancora brucia il no dei sindacati alla soluzione «lungimirante e vantaggiosa» di Air France-Klm.Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) si dice pronto a far partire una denuncia perché «ci sono delle violazioni della legge nella procedura di vendita», mentre Pier Ferdinando Casini (Udc) è convinto che «questo sia il momento di rimboccarsi le maniche e di dare ciascuno il proprio contributo».«fallimento? vedremo»Berlusconi riceve la notizia via telefono da Gianni Letta pochi minuti dopo il suo rientro da San Giugliano di Puglia: «La situazione è drammatica. Siamo di fronte a un baratro. Ci sono pesantissime responsabilità della Cgil e dell'associazione piloti che valuteremo». Il premier va anche oltre, parla di responsabilità «politica» e aggiunge: «Non vorrei che questa fosse la soluzione che qualcuno ha auspicato». Berlusconi non si sbilancia sull'eventuale prospettiva di «fallimento» e preferisce limitarsi a dire: «Vedremo, ora voglio approfondire la situazione».Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi rivolge «un «sincero apprezzamento» a «Cisl, Uil e Ugl, che hanno avuto il coraggio di assumere una posizione responsabile», mentre sul «fronte del no» Sacconi afferma che «purtroppo, nonostante la evidente alternativa del fallimento che ora si prospetta, hanno prevalso, in alcuni, una cinica logica politica del tanto peggio tanto meglio, e in altri, l'illusione di impossibili interventi pubblici (diretti o indiretti) o di inesistenti soluzioni alternative capaci di riprodurre i vecchi privilegi. Purtroppo per i lavoratori interessati e per il Paese, si apre ora la strada che porta al fallimento». «Oltre che amareggiato – dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli – , sono davvero stupefatto dal comportamento dei piloti che in un sol colpo rischiano di far fallire Alitalia, di non salvare 1.550 loro colleghi, di perdere complessivamente 15.000 posti di lavoro e di fare un favore alla sinistra che li ha strumentalizzati». «Qualcuno mi spieghi cosa c'è da applaudire se migliaia di persone vanno a casa» commenta Giacomo Stucchi, deputato bergamasco della Lega Nord, alla notizia degli applausi dei dipendenti Alitalia per il fallimento della trattativa: «La sensazione è che in questa vicenda siano in atto molte strumentalizzazioni, sia da parte di alcuni organizzazioni sindacali, espressioni di categorie forti, come quella dei piloti, sia di alcune forze politiche di opposizione, che intendono cavalcare la protesta dei lavoratori, incuranti delle conseguenze sul piano economico e sociale». «Allibito alle immagini di giubilo dei dipendenti Alitalia» si dice anche il senatore del Carroccio Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti: «Evidentemente pensano che in qualche modo il carrozzone mangiasoldi verrà comunque salvato dall'ennesimo intervento di Stato».sindacati divisiLa vicenda Alitalia avrà effetti pesanti sul sindacato italiano, che esce spaccato dalla serrata trattativa. La storia di questi ultimi giorni della vertenza è stato un susseguirsi di nuove alleanze, scomposizione di vecchi riti e nuovi protagonisti, con la promozione al tavolo a pieni voti del segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini. Dunque, nuove e strane alleanze: quella tra la Cgil di Guglielmo Epifani (convinto della necessità del coinvolgimento e del consenso di tutti) e i piloti dell'Anpac, l'associazione vicina alla destra un tempo chiamata «Aquila Selvaggia» per le modalità di lotta intraprese. Ma anche con l'ala dura del Sdl (personale di terra e di volo).Ad usare toni drammatici non appena giunta la notizia del ritiro dell'offerta da parte della Cai è il segretario generale dell'Uil, Luigi Angeletti, che parla di catastrofe «sociale», ma anche «sindacale»: «Mi ricorda la vicenda Fiat di 30 anni fa, ma ancora peggio: Alitalia era morta e qualche mio collega si accinge a fare il becchino». Parole meno incisive, ma non meno pesanti da parte del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che da sempre ha salutato più che favorevolmente la discesa in campo della cordata capeggiata da Colaninno: «È stata la follia di pochi e di alcune sigle sindacali che hanno portato alla chiusura delle trattative». Ma la Cgil, additata dal governo come colpevole del «baratro» insieme ai piloti, non ci sta a fare il capro espiatorio: «Il governo e il presidente del Consiglio – replica Epifani - si assumano le proprie responsabilità per come hanno gestito tutta la vicenda e la trattativa con le parti sociali. La Cgil si è assunta per intero le proprie responsabilità per evitare il fallimento della compagnia».

giovedì 18 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 18/09/08 - "STUCCHI (LEGA): SI APPLICHI LA PENA MASSIMA"

«Sono veramente stizzito dagli omicidi scoperti ieri mattina in provincia di Bergamo a danno delle due badanti ucraine, soprattutto dopo che ho appreso che il presunto colpevole aveva già dato segnali di follia qualche tempo fa, quando aveva tentato di uccidere la moglie dalla quale era separato da anni». Lo dichiara Giacomo Stucchi, deputato della Lega. «Ora – prosegue – bisogna accertare le responsabilità di Anacleto Roncalli, ex marito bergamasco di una delle due vittime, che si è spontaneamente consegnato ai carabinieri, per costituirsi. E, anche se ormai pare chiaro si tratti di un delitto a sfondo passionale, chiedo ugualmente ai giudici di applicare la pena massima. Abbiamo avuto la dimostrazione della necessità di nuovi interventi normativi che tutelino adeguatamente donne e bambini».

domenica 14 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 14/09/08 - "LEGA E SINDACO. E' GUERRA DI COMUNICATI"

Stezzano Continua la polemica sullo stipendio del segretario comunale di Stezzano, innescata da un'interrogazione parlamentare del deputato della Lega Giacomo Stucchi. Dopo la lettera del sindaco Stefano Oberti, a difesa della legittimità degli emolumenti e dei risultati conseguiti dal direttore generale, ora interviene la sezione locale del Carroccio, che attacca: per i leghisti, Oberti si è contraddetto dicendo che il segretario percepiva lo stesso stipendio ad Albino, fatto poi negato. «Perché dovremmo continuare a pagare gli assessori – sostiene la Lega – se abbiamo un direttore generale così efficiente e intraprendente? Dopotutto la Giunta costa come da bilancio circa 100 mila euro: potremmo risparmiare anche questi soldi. Il sindaco è stato lasciato solo da tutti, anche dal suo gruppo politico, perché nulla di ciò che ha fatto è difendibile. La verità è che Oberti non ha saputo amministrare e questa vicenda ne è una dimostrazione: nessun rigore nella voce delle spese, nessun contenimento dei costi ma aumenti generalizzati di tasse, e noi queste cose le stiamo dicendo da quattro anni». Sindaco e Giunta hanno invece acquistato uno spazio a pagamento su «L'Eco», intitolato «La forza della ragione», che elenca le opere e i servizi realizzati. «La Lega non ha mai accettato di aver perso le elezioni - dice tra l'altro l'inserzione - e non avendo motivi né idee per contrastare la nostra amministrazione, ha avviato la nuova campagna elettorale infangando sindaco e Giunta. Ciò che distingue noi bergamaschi è la lealtà e la concretezza: per questo vi invitiamo a ragionare sui fatti che parlano chiaro, diventando tutti voi i giudici del nostro operato».S. Ba.

ECO DI BERGAMO - 14/09/08 - "PROTESTA COMPRENSIBILE, SIAMO CON I SINDACI"

di Camilla Bianchi
I sindaci dell'area di Zingonia non vogliono i parlamentari bergamaschi all'inaugurazione del palasport di Ciserano? «Protesta più che comprensibile» secondo i deputati del Pd Antonio Misiani e Giovanni Sanga, fautori dell'interrogazione parlamentare bipartisan – che porta anche le firme di Giacomo Stucchi (Lega Nord) e Gregorio Fontana (Forza Italia) – per elevare a tenenza la caserma dei carabinieri di Zingonia, richiesta rispedita al mittente dal ministero della Difesa.«La risposta data dal ministro La Russa alla nostra interrogazione è puramente formale, inconsistente e non si fa carico dei problemi della nostra terra» dice Sanga, secondo il quale è giusto che i sindaci chiedano un incontro con il ministro per un chiarimento. «In campagna elettorale abbiamo assistito a grandi proclami sulla sicurezza – prosegue il parlamentare del Pd –, poi sono arrivati i tagli, proprio quando i poliziotti scendevano in piazza per far sapere che non hanno più strumenti per operare. L'incapacità di questo governo nel definire azioni di intervento mi pare evidente, così come mi sembra chiaro che l'esecutivo non conosce e non segue i problemi della Bergamasca. L'ha dimostrato con la manovra di luglio, che non ha previsto un solo euro per le infrastrutture del nostro territorio». I prossimi passi? «Torneremo a porre il problema all'attenzione dei ministri dell'Interno e della Difesa e ci rivolgeremo anche al presidente del Consiglio. Faremo il possibile per evidenziare le esigenze del territorio e portarle all'attenzione di chi governa».Misiani afferma che «la protesta dei sindaci contro lo Stato centrale è comprensibile. Quella di Zingonia è la realtà più critica della provincia in fatto di sicurezza e degrado ma evidentemente il problema non è chiaro al ministero della Difesa. Ho fatto recentemente un sopralluogo con il sindaco di Ciserano – aggiunge il deputato – e so bene quanto si siano impegnati i primi cittadini di quella zona, con i pochi mezzi che hanno a disposizione, per cambiare la situazione. Ma da soli non possono farcela. La riposta di La Russa lascia interdetti per primi noi firmatari dell'interrogazione. Non c'è conoscenza diretta del problema che viene ampiamente sottovalutato. La verità è che non ci sono fondi per la sicurezza e con gli ultimi tagli per tre miliardi di euro la situazione è precipitata. Altro che impronte ai bambini rom e militari nelle città, qui si tratta di consolidare i presìdi sul territorio e non ci sono i soldi per farlo».Ma i parlamentari bergamaschi non mollano. «Scriveremo al ministro per chiedergli un incontro e continueremo a lavorare insieme agli amministratori locali – dice Misiani –. È importante che su questo tema ci sia unità d'intenti fra le forze politiche; la sicurezza dei cittadini, non è di destra nè di sinistra. Continueremo su questa strada».

venerdì 12 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 12/09/08 - "STIPENDIO D'ORO, SOLIDARIETA' DA ROGNO"

Stezzano Dall'Alto Sebino solidarietà a Stezzano. Il sindaco di Rogno Guerino Surini scrive per far sapere il suo appoggio al collega dell'hinterland cittadino e per esprimere «apprezzamento alle capacità morali e professionali di Giovanni Barberi Frandanisa, segretario del Comune di Rogno dal 1995 al 2002». Il manager, attualmente in carica nel Comune di Stezzano proprio con le mansioni di segretario e direttore generale, è finito al centro dell'attenzione mediatica per lo stipendio d'oro: 247 mila euro lordi all'anno. Il caso è stato sollevato da un'interrogazione parlamentare del deputato leghista Giacomo Stucchi, che ha denunciato: «Prende più di Napolitano e Berlusconi».In difesa delle competenze e qualità professionali del segretario è già intervenuto il sindaco di Stezzano Stefano Oberti (lista civica di centrosinistra Stezzano 99) – «Il segretario costa al Comune 247.521,66 euro all'anno, con lo stipendio tabellare identico al precedente incarico nel Comune di Albino. Ciò che differisce è l'indennità di direttore generale frutto di una libera contrattazione prevista dalla legge. Lo stipendio netto annuo in busta paga del dottor Barberi è di 92.135 euro» –, che ora trova la solidarietà di Surini.«Qualche mese fa - scrive il sindaco di Rogno - quando il mio Comune era sprovvisto della figura di segretario comunale-direttore generale, la prima persona contattata è stata Giovanni Barberi Frandanisa, purtroppo inutilmente. Avendo lavorato con lui quando ero assessore comunale, conosco l'eccezionale valore professionale che gli compete e i benefici, anche economici, derivati dalla sua oculata gestione e attenta attività quale direttore generale. Voglio ribadire la mia vicinanza al sindaco Oberti e solidarietà a Barberi Frandanisa».Intanto anche la Corte dei Conti, tramite fax, ha chiesto lumi al Comune di Stezzano. La magistratura contabile, deputata al controllo delle finanze e delle spese degli enti pubblici, ha inviato formale richiesta al Comune di Stezzano della documentazione relativa alla busta paga d'oro del segretario generale. È il primo passo per l'avvio di un'istruttoria: si chiedono regolamenti, statuto, situazione dell'organico, carte che il Comune deve inviare entro 10 giorni. Anche se per il momento non c'è alcuna contestazione formale. Secondo il contratto nazionale vigente, infatti, lo stipendio del direttore generale di un Comune è frutto di una libera contrattazione tra sindaco e professionista, a differenza di quello di segretario che deve rispettare alcuni parametri, tra cui quello demografico. In autunno è prevista l'entrata in vigore del nuovo contratto che fisserà dei tetti.

giovedì 11 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 11/09/08 - "SICUREZZA A ZINGONIA, NUOVO APPELLO"

Ciserano. È una ferita aperta nel territorio di Zingonia, quella lasciata dal «no» del ministero dell'Interno al potenziamento della stazione dei carabinieri. A questo proposito sabato mattina i tre sindaci di Ciserano, Boltiere e Verdellino si riuniranno per valutare e prendere delle decisioni in merito alla bocciatura del provvedimento che avrebbe dovuto elevare a tenenza la stazione dei carabinieri di Zingonia. Le motivazioni del rifiuto infatti non convincono: lo stato della sicurezza e dell'ordine pubblico di Zingonia non risulterebbe così grave, dicono al ministero, da giustificare il potenziamento della sua stazione dei carabinieri che, se elevata a tenenza, avrebbe potuto contare su un maggior numero di militari in servizio 24 ore su 24, anziché solo durante le ore diurne. Il sindaco di Ciserano, Natale Zucchetti, s'è detto sorpreso: «La situazione è ben differente da quella che sembra avere fotografato il ministero». Lo scorso ottobre i tre Consigli comunali avevano approvato un protocollo di intesa con cui s'impegnavano a mettere a disposizione area e soldi, più di 500.000 euro, per l'ampliamento dell'attuale edificio, a Verdellino. Dopo avere accennato alla questione in un incontro pubblico sulla sicurezza a Boltiere, sabato alle 10,30, nel municipio di Ciserano, i sindaci spiegheranno come reagiranno al «no» da parte del ministero. In particolare, la mattinata verterà sulle risposte alle due interrogazioni presentate da alcuni deputati bergamaschi in merito all'elevamento a tenenza della stazione: la prima durante la legislatura del governo Prodi e la seconda a firma dei deputati del Pd Antonio Misiani e Giovanni Sanga, e di Giacomo Stucchi della Lega, presentata lo scorso maggio.E. Tir.

ECO DI BERGAMO - 11/09/08 - STEZZANO, IL SINDACO "DIRETTORE SUPERPAGATO MA CI FA RISPARMIARE"

di Benedetta Ravizza

Oberti replica all'attacco di Stucchi: più vantaggi per il Comune Ma anche la Corte dei Conti chiede lumi. Volantino della Lega

Stezzano Superpagato? «Lo stipendio è meritato, visto i risparmi e i guadagni che ha portato al Comune. Si cerchino altrove gli sprechi, iniziando magari dagli stipendi e dalle agevolazioni dei parlamentari». Il sindaco di Stezzano Stefano Oberti (lista civica di centrosinistra Stezzano 99) passa al contrattacco e difende il suo segretario generale, con funzioni di direzione generale, Giovanni Barberi Frandanisa, finito in una bufera mediatica per la busta paga d'oro: 247 mila euro lordi all'anno. «Più delle indennità di Berlusconi e Napolitano», ha denunciato il deputato leghista Giacomo Stucchi, sollevando, con un'interrogazione parlamentare, il caso che è finito anche sotto la lente della Corte dei Conti. La magistratura contabile, infatti, con un fax ha chiesto informazioni agli uffici comunali, senza avanzare, per il momento, alcuna contestazione formale.«ottimo manager»Il sindaco, preso d'assalto da tv e stampa nazionali (ancora oggi telecamere e microfoni stazioneranno in municipio per alcune trasmissioni), con un lungo comunicato dice «stop alle strumentalizzazioni» e mette nero su bianco le «medaglie» di Barberi Frandanisa. Oberti sottolinea la qualità delle prestazioni del supermanager nei 20 mesi di collaborazione col Comune: «Assicura una presenza costante e continua, necessaria per affrontare i gravi problemi irrisolti lasciati in eredità dalla precedente amministrazione leghista».Cita la questione della centrale termoelettrica e della riorganizzazione dell'ente comunale, fino ai problemi legati all'esclusione dall'area critica e alla convenzione per il centro natatorio.Senza contare, ricorda il sindaco, gli introiti portati alle casse comunali: «Più di 3 milioni di euro con la convenzione urbanistica per il centro commerciale nella zona ex Rb; un maggior canone di concessione per la distribuzione del gas metano; un contributo di 1,5 milioni (anziché di 600 mila) da Rfi per la nuova fermata dei treni; un contributo regionale di 179 mila euro per riqualificare via Mascagni; 70 mila euro dalla Regione per l'iniziativa Mobilityme. Ha inoltre permesso di avviare il procedimento di gara per l'ampliamento delle scuole utilizzando l'innovativa formula del leasing immobiliare, che consente di realizzare l'opera rispettando il patto di stabilità».In merito alle cifre e al confronto con quanto Barberi percepiva nel precedente incarico al Comune leghista di Albino, Oberti precisa: «Il segretario costa al Comune di Stezzano 247.521,66 euro annui, con lo stipendio tabellare identico al precedente incarico. Ciò che differisce è l'indennità di direttore generale, frutto di una libera contrattazione prevista dalla legge». E infine la frecciatina a Stucchi: «Mi auguro che che non si limiti a strumentalizzare una situazione locale, peraltro gestita nel pieno rispetto delle normative vigenti, ma promuova interventi concreti per il contenimento della spesa pubblica a tutti i livelli. Sono pienamente d'accordo sulla necessità di prestare massima oculatezza nell'utilizzo dei fondi pubblici».«Crediti non riscossi»Ma la Lega non è intenzionata ad abbassare i toni, e scalda i muscoli in vista delle elezioni del 2009 (nel 2004 perse il governo del paese per 25 voti). Il gruppo locale del Carroccio ieri ha distribuito a Stezzano un volantino dove, oltre a ricordare il caso del segretario strapagato, denuncia «i crediti del Comune non riscossi da Stezzano 99». «Ammontano a 419.732 euro (consuntivo 2007) – si legge nella nota leghista – e di essi non si ha notizia. A rimetterci sono soprattutto anziani e disabili, perché nell'ultimo anno il sociale ha subito tagli nei servizi per 120 mila euro circa». La campagna d'autunno è cominciata.

ECO DI BERGAMO - 11/09/08 - "SCUOLA IN RICORDO DI RAVASIO: LOTTO' PER I DISABILI"

di Laura Ravelli

Ex direttore didattico, si impegnò contro le barriere architettoniche e per garantire i diritti di tutti

È stata una grande festa, domenica, per i 370 alunni della scuola elementare di Grumello, per le loro famiglie e tutta la comunità. Una giornata all'insegna dell'inaugurazione del nuovo plesso scolastico, ma anche della commozione per aver intitolato l'edificio a Paolo Ravasio, per 15 anni direttore didattico. Il nuovo polo scolastico, in via IV Martiri di Lovere, ricavato dall'ampliamento del vecchio edificio «Don Belotti» e costato 2,5 milioni di euro, tra fondi comunali, regionali e statali, è stato inaugurato alla presenza di oltre mille persone tra insegnanti, autorità, personale scolastico e studenti. Entusiasta il sindaco Alessandro Cottini per aver realizzato l'unione delle elementari del paese. «Sono molto emozionato perché la scuola unita mi stava a cuore fin dai miei primi anni di amministrazione – ha detto –. I nostri bambini oggi potranno giocare, diventare grandi e imparare insieme». La scuola è stata intitolata, per volere del sindaco e del personale scolastico, a Paolo Ravasio, che si è battuto per i diritti dei bambini e per introdurre i ragazzi disabili nelle scuole. Ha organizzato instancabilmente attività parascolastiche, di assistenza e di inserimento a scuola degli alunni disabili, assumendo personale specializzato. E per i suoi amati studenti delle scuole speciali ha promosso vacanze al mare e in montagna. Era impegnato anche a livello istituzionale in Commissioni della Provincia e del provveditorato. Per la sua preziosa opera era stato anche nominato cavaliere al merito della Repubblica, su segnalazione del Comune di Grumello. È morto nel dicembre 1979, nella sua casa di Bergamo. Aveva 49 anni. «Ravasio, nonostante la malattia che l'ha colpito da giovane, ha dato tutto per i suoi ragazzi – ha continuato il sindaco –. Si è battuto contro le barriere architettoniche. Oggi, per me, è un onore dedicare a lui questa splendida scuola».Presente all'evento la vedova Teresa Albina Fornoni Ravasio che, con grande commozione, ha sottolineato la sua gioia di vedere il marito ricordato in un luogo a cui ha dedicato la vita. Dopo l'Inno d'Italia e l'alzabandiera, l'inaugurazione. E per il taglio del nastro, il sindaco, ha scelto il piccolo grumellese Nicolò Carini, di 4 anni. Presenti anche gli onorevoli leghisti Giacomo Stucchi ed Ettore Pirovano, il consigliere regionale Daniele Belotti, l'ispettore tecnico del ministero scolastico Giovanni Sciacovelli, la dirigente scolastica Laura Ferretti, gli amministratori comunali, i sindaci dei paesi vicini, Piero Danesi in rappresentanza del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Luigi Roffia e il cavaliere Ezio Foppapedretti, cittadino onorario di Grumello. E dopo la festa tra giochi e intrattenimenti, lunedì è suonata la prima campanella nella nuova scuola. Tutti gli ambienti sono stati inaugurati, tranne la sala mensa che verrà scoperta dagli alunni nelle prossime settimane, quando comincerà il tempo prolungato.Nel frattempo per la destinazione della vecchia scuola «Nembrini» di via San Siro non ci sono novità: la palestra è rimasta aperta per i corsi pomeridiani e serali del Csi, mentre il resto dello stabile è al momento chiuso e fino a quando arriveranno notizie su un eventuale utilizzo. Dai tavoli della maggioranza in Consiglio comunale era stata accennata la possibile trasformazione della struttura in caserma per ospitare la Guardia di finanza, ma per il momento non sono ancora arrivate conferme.

martedì 9 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 09/09/08 - DIRETTORE SUPERPAGATO «I CONTI NON TORNANO»

di Benedetta Ravizza

Stucchi: a Stezzano compenso molto più alto che ad Albino Il sindaco Oberti: capacità incontestabili, verificherò le cifre
Stezzano «I conti non tornano. Mi sono state date cifre diverse. Farò le opportune verifiche». Il sindaco Stefano Oberti è frastornato. In poche ore Stezzano, il suo Comune, è diventato il simbolo nazionale dei dirigenti strapagati. A sollevare il caso un'interrogazione parlamentare del deputato leghista Giacomo Stucchi. Secondo i dati del lumbard, il segretario-direttore generale di Stezzano, Giovanni Barberi Frandanisa, percepisce un compenso lordo annuo di 247 mila euro. «Più delle indennità di Napolitano e Berlusconi», attacca la Lega, che sbatte tra l'altro lo «stipendio d'oro» sulle colonne de La Padania. È la valanga verdepadano che si abbatte sul governo del paese di 12 mila abitanti dell'hinterland cittadino, perso nel 2004 per un pugno di voti: 25 schede di scarto (e le sentenze favorevoli di Tar e Consiglio di Stato che hanno respinto i ricorsi del Carroccio), infatti, l'hanno fatta spuntare alla lista civica di centrosinistra «Stezzano 99» guidata proprio da Oberti. Che ora si ritrova però tra le mani una bella patata bollente.«Stezzano non è albino»Ai leghisti che gli fanno le pulci, il primo cittadino di Stezzano, infatti, inizialmente replica: «Il nostro attuale direttore generale è lo stesso che fino a gennaio 2007 ha lavorato, alle medesime condizioni economiche, nel Comune di Albino, retto dalla Lega». Ma il collega seriano Piergiacomo Rizzi smentisce categoricamente: bilancio 2006 alla mano, risulta infatti che al Comune di Albino il segretario-direttore generale Barberi Frandanisa sia costato 150.104 euro (in particolare: 102.805 di retribuzione complessiva, 19.989 di diritti di segreteria, 14.729 di retribuzione consortile, 43.614 di oneri contributivi e Irap a carico dell'ente; a cui va sottratto il rimborso di 30.633 euro del Comune consorziato di Oltre il Colle). «Quando sono arrivato nel 2004 – spiega Rizzi – l'ho confermato per poi dargli il benservito visto che le pretese economiche diventavano troppo esose». «Come si evince – aggiunge Stucchi – la spesa a carico dei cittadini albinesi è stata di circa 100 mila euro inferiore rispetto a quella gravante sugli stezzanesi, per la stessa figura professionale. Le affermazioni di Oberti sono false». Ed è qui che il sindaco di Stezzano, finora difensore a spada tratta della professionalità del suo manager, capisce che qualcosa non quadra: «I conti non tornano, verificherò. Ho avuto numeri diversi».contratto «libero»Evidentemente qualche passaggio nel contratto con Barberi Frandanisa va chiarito. In generale, la nomina del segretario-direttore di un Comune spetta al sindaco. E la sua retribuzione consta di tre voci: una parte fissa, una parte variabile a seconda del numero degli abitanti, e una parte «libera» per la funzione aggiuntiva di direzione generale, per cui l'attuale contratto nazionale non fissa dei tetti. Nella procedura adottata a Stezzano, quindi, non c'è alcuna irregolarità. Si tratta semmai di valutare l'opportunità politica di una busta paga che, secondo i dati dell'Unione nazionale dei segretari di Bergamo, supera la media provinciale, che si aggira sotto i 100 mila euro. «Le competenze amministrativo-giuridiche di Barberi-Frandanisa non si discutono, anche grazie a lui l'amministrazione ha raggiunto degli obiettivi. È stato scelto proprio in virtù delle sue competenze», assicura Oberti, stupendosi anche di come «un gigante come la Lega attacchi così una lista civica». Per poi ammettere però, in serata, che i calcoli ora vadano un po' rifatti: «Ho chiesto tutti i documenti». Tanto che sembra che lo stesso segretario-direttore generale di Stezzano abbia avanzato l'ipotesi di un'autoriduzione del 50% della propria indennità di direttore generale, proponendo che tale somma, venga destinata, a scelta del sindaco, o alla riduzione della spesa del personale o a favore del nuovo oratorio.

lunedì 8 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 08/09/08 - "STUCCHI: A STEZZANO SEGRETARIO PAGATO PIU' DI BERLUSCONI"

di Stefano Bani
STEZZANO Lo stipendio del segretario comunale, nonché direttore generale, del Comune di Stezzano finisce sui banchi del Parlamento. Il deputato della Lega Giacomo Stucchi, che è anche segretario di presidenza della Camera, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio e ai ministri dell'Interno e dell'Economia, criticando la cifra che il Comune bergamasco ha stanziato nel bilancio di previsione 2008 per la retribuzione del direttore generale, pari a 247.031,92 euro lordi. «Questa retribuzione, addirittura superiore a quella di Silvio Berlusconi che tra indennità parlamentare e di funzione, e stipendio da premier prende 212 mila euro lordi annui – spiega Stucchi – risulta incompatibile con la politica di contenimento della spesa pubblica richiesta dal governo. Tutti i politici, almeno a parole, sottolineano la necessità del contenimento della spesa pubblica, della lotta agli sprechi e invitano a sane e virtuose gestioni di bilancio sia a livello centrale che negli enti locali, e invece in alcuni casi, tra cui Stezzano, che conta circa 12.500 abitanti, gli amministratori “superpagano” alcuni dipendenti utilizzando fondi reperiti tramite le tasse pagate dai cittadini». Nell'interrogazione parlamentare, Stucchi chiede ai ministri interpellati se siano a conoscenza di questo fatto e se di conseguenza «ritengano urgente intervenire per rivedere il sistema di controllo sulla spesa pubblica in tutti i livelli istituzionali, potenziando il ruolo della Corte dei conti, affinché, salvaguardando il prezioso principio dell'autonomia decisionale degli amministratori, sia garantita una corretta gestione delle risorse». Non è la prima volta che a Stezzano lo stipendio del nuovo direttore generale, in carica da un anno, finisce al centro delle polemiche. In sede di bilancio di previsione, il gruppo di minoranza della Lega aveva infatti criticato la maggioranza di Stezzano 99, parlando di «schiaffo alla povertà». L'assessore al Bilancio Daniele Vitali aveva replicato che l'aumento di stipendio rispetto all'anno precedente era dovuto al fatto che l'ex segretario era part-time mentre l'attuale lavora a tempo pieno, e che l'indennità stanziata era in linea con quanto previsto dalla legge. «Il nostro attuale direttore generale – spiega il sindaco Stefano Oberti – è lo stesso che fino a gennaio 2007 ha lavorato, alle medesime condizioni economiche, per il Comune di Albino, governato dalla Lega. Mi sembra quantomeno discutibile che sia proprio la Lega a sollevare la polemica quando allora non aveva detto una parola, visto che l'indennità era la stessa e in più la pagavano loro. “Stezzano merita un segretario a tempo pieno e non a part-time” ci diceva la minoranza leghista all'inizio del nostro mandato. Hanno cambiato idea?». «Sono comunque favorevole - aggiunge il sindaco - a un'azione dei parlamentari per una riduzione dei compensi massimi a tutte le figure che operano negli enti pubblici». E fa notare: «Ci sono segretari che lavorano contemporaneamente in più Comuni ed enti pubblici, essendo magari anche sindaci e amministratori: se sommiamo tutte le indennità ci accorgeremmo che la cifra spesa è la stessa».

venerdì 5 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 05/09/08 - "APPELLO DEI SINDACI PER LA TENENZA A VERDELLINO"

di Gianluigi Ravasio

«La caserma dei carabinieri va potenziata» I parlamentari bergamaschi invitati a fare squadra
VERDELLINO La stazione dei carabinieri di Verdellino deve essere potenziata ed elevata a tenenza: questa la richiesta, forte e compatta, rilanciata durante l'assemblea pubblica sul tema della sicurezza promossa mercoledì scorso dall'amministrazione comunale di Boltiere.All'incontro, coordinato dal sindaco Giovanni Testa, sono intervenuti il parlamentare del Partito democratico Antonio Misiani e l'assessore alla Sicurezza del comune di Bergamo Dario Guerini. Numerosi gli amministratori locali presenti in sala: sono intervenuti, tra gli altri, i sindaci di Ciserano Natale Zucchetti e di Verdellino Giovanni Bacis. Durante la serata è emersa da più parti la necessità di insistere nella richiesta di un potenziamento della caserma di Verdellino: la richiesta è arrivata dopo che nei giorni scorsi il ministero dell'Interno, in un'informativa inviata all'Arma dei carabinieri, aveva espresso parere negativo sulla questione.L'assemblea è stata, inoltre, l'occasione per analizzare il recente decreto Maroni, per fare il punto sui problemi della sicurezza dell'area e, grazie all'intervento del comandante della polizia locale di Boltiere Giuliano Vitali, sugli interventi messi in campo dall'amministrazione comunale di Boltiere. Il sindaco Testa ha, tra l'altro, sottolineato la «necessità di tenere alta l'attenzione sul tema sicurezza. Occorre puntare sulle regole, sulla costruzione di relazioni improntate al rispetto e sulla repressione». Guerini ha rimarcato luci e ombre del decreto Maroni: «Consente ai sindaci di emettere ordinanze – ha osservato –, ma poi ci sono problemi per farle rispettare a causa delle mancanza di risorse e mezzi a disposizione». Guerini ha sottolineato la necessità di «lavorare anche sul versante della prevenzione, della cultura e delle politiche giovanili». Misiani ha criticato «i tagli alle risorse e agli organici delle forze dell'ordine» e ha invitato i parlamentari bergamaschi a «fare squadra per evitare che le forze dell'ordine a Bergamo vengano ulteriormente impoverite». Il parlamentare Pd ha posto l'accento sulla necessità di «una riorganizzazione delle forze dell'ordine e della polizia locale; occorre ripristinare la certezza della pena e costruire una seria politica di sicurezza sul territorio».Durante la serata è stata pure lanciata la proposta di un coordinamento tra i sindaci della zona per emettere ordinanze in tema di sicurezza che poi possano essere effettivamente fatte rispettare. Il sindaco Zucchetti ha rilanciato la necessità di un potenziamento della caserma dei carabinieri: «Questo territorio ha bisogno di essere presidiato – ha rimarcato –. Puntavamo molto sulla trasformazione della caserma a tenenza: dobbiamo ripresentare la domanda e i nostri parlamentari su questa questione devono fare squadra». Una richiesta sostenuta anche da altri amministratori locali e dal sindaco Bacis. «Sulla tenenza – ha sottolineato Misiani – eravamo tutti d'accordo prima e lo siamo ancora adesso: la tenenza deve essere realizzata». Misiani ha ricordato l'interrogazione bipartisan presentata alla Camera nella passata legislatura e riproposta nel maggio scorso con la quale si chiede la trasformazione a tenenza della caserma di Verdellino. L'interrogazione è stata sottoscritta, sia la prima che la seconda volta, da parlamentari bergamaschi di maggioranza e opposizione: oltre che da Misiani, come primo firmatario, anche da Giovanni Sanga del Pd, Giacomo Stucchi della Lega Nord e da Gregorio Fontana del Popolo della libertà. «Non abbiamo ancora avuto risposte ufficiali – ha rimarcato Misiani –. Ma se la risposta sarà negativa lo riterremo un errore. E la domanda dovrà essere ripresa».