martedì 31 marzo 2009

ECO DI BERGAMO 31/03/09 - LA TORRE DEL SOLE SBARCA IN TV

L'osservatorio ospiterà uno studio di registrazione di Rai Gulp

Brembate Sopra. Novità in vista per l'osservatorio astronomico «La Torre del Sole» di Brembate Sopra che domenica scorsa ha celebrato il primo compleanno. Il direttore Davide Dal Prato ha proposto, per quest'anno, la realizzazione di una nuova sala per accogliere i ragazzi delle scuole, un ristorante e una biblioteca di astronomia. Proposte fatte proprie dall'Amministrazione comunale. A queste novità si è aggiunta anche quella annunciata da Daniele Belotti, presidente della Commissione regionale Cultura.Belotti ha informato che Rai Gulp (canale televisivo della Rai visibile gratuitamente sul satellite) vuol realizzare uno studio di registrazione programmi dentro l'osservatorio. «Dovete solo mettere a loro disposizione uno spazio - ha detto Belotti -. L'occasione è data dall'anno dell'astronomia ma anche da ciò che offre il vostro parco astronomico. Sarà per Brembate Sopra una pubblicità gratuita nazionale». Sindaco e direttore della Torre del Sole hanno quindi accettato la proposta.I festeggiamenti si sono svolti nella sala del planetario, dove è stato messo in mostra il modello della tuta spaziale utilizzata dagli astronauti della Nasa quando con l'Apollo 11 arrivò sulla Luna, il 24 luglio 1969. A ricevere gli ospiti c'erano il sindaco Diego Locatelli e il presidente della Polisportiva Dino Bellini, che ha in gestione la Torre del Sole. Tra le autorità l'onorevole Giacomo Stucchi, il consigliere regionale Daniele Belotti e i rappresentanti delle associazioni. «L'osservatorio astronomico ha ottenuto un grande successo - ha detto il sindaco -. Quest'anno le prospettive sono ancora migliori e questo grazie anche al direttore Dal Prato, a Pier Rinaldi e tutto lo staff». Dino Bellini, a nome della Polisportiva, si è detto orgoglioso di gestire una struttura così speciale, mentre Davide Dal Prato ha parlato delle numerose visite delle scolaresche, oltre 400 giunte da tutto il nord Italia: «Questo è un punto di partenza perché vogliamo nel breve futuro realizzare altre attrazioni astronomiche: meridiane, globi dei pianeti, pendolo di Foucauld». Il vicesindaco Giacomo Rota ha promesso che farà quanto richiesto, oltre a realizzare un ristorante, una biblioteca (sopra la reception) e una nuova sala per le scuole. Angelo Monzani

giovedì 26 marzo 2009

ECO DI BERGAMO - 26/03/09 - I BERGAMASCHI FEDERAILSMO. OK DA LEGA E PDL. GUARDINGHI I DEMOCRATICI, PEZZOTTA DICE NO

di Gianluigi Ravasio
Soddisfazione, ma anche consapevolezza che la fase più delicata della riforma verrà dopo la sua approvazione definitiva da parte del Senato, prevista per il prossimo mese: il giorno dopo il via libera della Camera al riforma sul federalismo fiscale, i parlamentari bergamaschi di centrodestra sottolineano la necessità di tradurre ora la riforma in concreto attraverso i decreti legislativi che il governo dovrà emanare. Dal canto suo il Pd, che sul provvedimento si è astenuto, osserva che si tratta di un provvedimento che, a breve, avrà scarse ricadute e aspetta il governo al varco dei decreti. Savino Pezzotta, dell'Udc, unica forza ad aver votato contro, bolla la riforma come una «spot elettorale».«Siamo soddisfatti per il risultato ottenuto - commenta il deputato leghista Giacomo Stucchi -. Dopo la prima approvazione al Senato, il testo è stato perfezionato alla Camera. Ora aspettiamo il passaggio definitivo a Palazzo Madama. È un risultato ottenuto grazie allo sforzo di ricercare punti d'incontro con le altre forze politiche». Dopo l'approvazione definitiva, spiega Stucchi, «entro un anno e mezzo verranno emanati i decreti legislativi: i più semplici entro breve tempo, mentre per i più complessi servirà più di tempo. Ma qualcosa è già stato messo a punto». «Ora - prosegue Stucchi - c'è la necessità di dimostrare la bontà del federalismo fiscale e i suoi reali benefici. Bisogna fare in modo che non venga annacquato: è la fase più delicata, il momento delle scelte responsabili. Anche gli amministratori locali erano ormai consapevoli che non si poteva continuare come negli ultimi anni: questa è una riforma indispensabile». Gregorio Fontana, parlamentare del Pdl, sottolinea che «la riforma approvata fa parte di un pacchetto di riforme istituzioni che la maggioranza vuole portare avanti: il federalismo fiscale è una prima tappa per un Paese più moderno ed efficiente. Agli enti locali viene assegnato il principio di responsabilità in un quadro di solidarietà e questo è importante per superare il sistema della spesa storica che ha causato tanti sprechi». Inoltre, prosegue Fontana, «i cittadini potranno controllare più da vicino i loro amministratori. Sono soddisfatto anche per l'atteggiamento dell'opposizione che riconosce le nostre giuste posizioni». Giovanni Sanga, del Pd, ricorda che il «federalismo fiscale è previsto dal titolo V della Costituzione voluto dal centrosinistra: noi siamo favorevoli alla sua introduzione. Ci siamo astenuti perché il provvedimento contiene alcuni interrogativi: da un punto di vista operativo la sua attuazione è rinviata ai decreti legge dei prossimi anni. Questa riforma, oltre a riprendere alcuni principi costituzionali, in realtà non attua nulla». «Siamo a favore della responsabilizzazione dei centri di spesa - aggiunge Sanga - e di norme per evitare sprechi e tenere sotto controllo la finanza pubblica: ma per questo bastava una legge sulla finanza pubblica e non sul federalismo fiscale. Si poteva varare un norma che consentisse interventi più incisivi nel breve periodo». Antonio Misiani, pure del Pd, osserva che «il nostro voto di astensione è un segno di apertura su un testo profondamente cambiato rispetto a quello iniziale proposto dal governo: sono stati recepiti oltre 70 nostri emendamenti; ora siamo vicini alla proposta che era del governo Prodi e delle Regioni. Ci siamo astenuti - chiarisce Misiani - perché questo è un disegno di legge delega: siamo contrari a deleghe in bianco. Ora aspettiamo il governo al varco: il tempo della propaganda è finito e aspettiamo fatti concreti riguardo alla finanza per i Comuni. L'esecutivo sta, infatti, paralizzando gli enti locale sul tema degli investimenti e nell'ambito sociale. Questi sono i temi sui quali vogliamo misurare l'inversione di tendenza vera».Savino Pezzotta, deputato dell'Udc, osserva che «un confronto sul federalismo fiscale avrebbe richiesto la volontà di uscire da una discussione elettoralistica. Quello approvato è uno spot elettorale: non c'è un disegno organico, non c'è uno statuto delle autonomie, non c'è un'architettura istituzionale. Noi siamo per un federalismo fiscale vero, nella chiarezza d'impostazione. Quella votata è, invece, una delega in bianco al governo che deciderà come e quando applicarla. C'è il rischio che si creino squilibri tra le realtà più forti e quelle più deboli e di moltiplicare i centri di spesa».«In questo momento di crisi economica - aggiunge Pezzotta - abbiamo discusso per molto tempo di una riforma che, se tutto andrà bene, entrerà in vigore tra anni: era più urgente discutere delle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Non siamo contro le autonomie locali, ma contro questo modello di federalismo fiscale che ci sembra una bandierina messa in campo per la prossima sfida elettorale».

sabato 14 marzo 2009

ECO DI BERGAMO - 14/03/09 - SERVIZIO 187 DI TELECOM. LETTERA DI BETTONI E BRUNI

Come promesso il presidente della Provincia Valerio Bettoni e il sindaco di Bergamo Roberto Bruni, sono intervenuti sulla vicenda del Servizio 187 Telecom Italia di Bergamo i cui 64 dipendenti dovrebbero essere trasferiti a Brescia nell'ambito di un piano di riorganizzazione nazionale. Bettoni e Bruni hanno scritto al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, oltre che ai ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro e per le Semplificazioni, al presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri e ai parlamentari bergamaschi per sollecitare un «intervento finalizzato a creare le condizioni per la revisione del piano industriale» di Telecom «che consenta la permanenza del Servizio di assistenza clienti nella nostra città».Intanto ieri, nell'ambito dello sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali contro il piano di riassetto del gruppo Telecom Italia si è svolta una manifestazione anche nel centro di Bergamo che ha coinvolto gran parte dei lavoratori: «Siamo soddisfatti dell'adesione che l'iniziativa di protesta ha registrato - spiegano dal sindacato -. stimiamo intorno al 90% l'adesione allo sciopero. Una dimostrazione concreta della preoccupazione verso il futuro che, oltre alla specifica situazione del Servizio 187 di Bergamo, è trasversale in tutta l'azienda.Per sollecitare una soluzione i deputati della Lega Nord Consiglio Nunziante, Giacomo stucchi, Ettore Pirovano e Giacomo Vanalli hanno preannunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare.

ECO DI BERGAMO - 14/03/09 - TAVOLE ROTONDE FEDERALISMO? IL DIALOGO LEGA-PD CADE SUGLI INVITI

E il dialogo tra Lega e Pd (o leggasi il contrario, Pd verso Lega) cadde sugli inviti. Il tema è quello caro alle parti, il federalismo, declinato nella sua accezione fiscale. Proprio ieri, mentre le commissioni Bilancio e Finanze della Camera licenziavano il disegno di legge delega, facendo dire al deputato democratico bergamasco Antonio Misiani «grazie anche al contributo di proposta del Pd abbiamo fatto un bel passo in avanti», il segretario provinciale del Carroccio, Cristian Invernizzi, inviava un comunicato piccato. Si legge: «In occasione dell'incontro a Treviglio, previsto stasera (ieri, ndr) e organizzato dal Pd sul tema del federalismo fiscale, il senatore leghista Massimo Garavaglia non potrà essere presente, a causa di errori organizzativi a noi non imputabili, non essendogli pervenuta alcuna conferma di invito». Il fatto di per sé potrebbe essere archiviato come un disguido, ma c'è un precedente datato solo 6 marzo, venerdì scorso. In quell'occasione il rendevouz si teneva in piazza Cittadella, a cura del circolo Pd di Città Alta, e a fare da contraltare a Misiani era prevista la presenza dell'onorevole leghista Ettore Pirovano (con il suo nome già bello che stampato su manifesti e volantini). Ma anche in quell'occasione la Lega aveva dato forfait. Perché, scrive ancora Invernizzi, «il Pd non ha mai confermato né all'onorevole né tanto meno alla nostra segreteria l'invito. Appreso dell'incontro solo il giorno stesso, abbiamo immediatamente inoltrato lettera di giustifica appositamente motivata». Insomma, i lumbard, «essendo sempre impegnati sul territorio», esigono almeno un certo protocollo e preavviso per le tavole rotonde, «dato che al tema ci teniamo e non intendiamo sopportare le conseguenze di errori organizzativi imputabili ad altri partiti». Il pr della situazione dall'altra parte è proprio Misiani, a cui i circoli si erano affidati per fare da tramite con i rappresentanti leghisti. Il deputato Pd cade dalle nuvole. «Ma questi sono fuori dal mondo - dice -. È colpa nostra se loro non vengono? Visto che non c'è stato nessun errore organizzativo - Pirovano aveva avuto un'indisponibilità all'ultimo e Garavaglia era stato avvertito di ora e luogo per tempo - l'impressione è che vogliano sottrarsi a un confronto». Per la cronaca, martedì a Villa d'Adda tutto si è svolto regolarmente: il deputato leghista Giacomo stucchi e il segretario regionale del Pd Maurizio Martina hanno parlato di «Quale federalismo per il tuo Comune». Benedetta Ravizza

martedì 10 marzo 2009

ECO DI BERGAMO - 10/03/09 - DIPENDENTI DELLA CASSERA RICEVUTE DA STUCCHI E CAPETTI

Ancora un incontro per le 31 lavoratrici della Cassera di Bergamo: a convocarle il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi, già protagonista in passato di interventi a favore dell'economia bergamasca. «Stucchi ha dimostrato di aver preso a cuore la situazione - spiega Sergio Licini di Femca-Cisl -. Le lavoratrici hanno spiegato le loro difficoltà, trovando un interlocutore attento». Stucchi, insieme all'assessore provinciale Giuliano Capetti (che ieri ha ricevuto a sua volta le dipendenti), sta cercando di capire se esistono le condizioni per riuscire ad ottenere, accanto alla cassa straordinaria (che resta probabile), un'integrazione al reddito, attraverso la cassa in deroga, per le lavoratrici part time (sarebbero 20 sulle 31 a rischio mobilità). «La cassa in deroga - spiega Stucchi - è uno strumento flessibile, che ci permette utilizzi anche molto innovativi: ci auguriamo che possa essere una strada praticabile per queste lavoratrici».

lunedì 9 marzo 2009

ECO DI BERGAMO - 09/03/09 - CASSERA, SI STUDIA UN'INTEGRAZIONE AL REDDITO PER I PART TIME

Un’integrazione al reddito con la cassa in deroga, almeno per quelle lavoratrici della Cassera (sarebbero 20 su 31) con contratto part time. È l'ipotesi sulla quale sta lavorando il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi, che ha incontrato le dipendenti dell'azienda di Bergamo, in crisi da tempo. Le dipendenti rischiano la mobilità dal prossimo mese di aprile: Stucchi, già protagonista in passato di interventi a favore dell’economia bergamasca, le ha incontrate per valutare possibili interventi. «Stucchi ha dimostrato di aver preso a cuore la situazione - spiega Sergio Licini di Femca-Cisl -. Le lavoratrici hanno spiegato la loro condizione, le loro difficoltà, trovando un interlocutore attento». Ora Stucchi, insieme all’assessore provinciale Giuliano Capetti, sta cercando di capire se esistono le condizioni per riuscire ad ottenere, accanto alla cassa straordinaria di un anno (che resta ancora un’ipotesi probabile), quell'integrazione che potrebbe dare ossigeno alle lavoratrici part time.

mercoledì 4 marzo 2009

L'ECO DI BERGAMO -04/03/09- CASSERA, AMAREZZA E ORGOGLIO

Amarezza, delusione, ma anche orgoglio: questi i sentimenti emersi ieri mattina durante l'assemblea alla Cassera, dopo che il sindacato aveva in pratica sospeso le trattative a fronte di una netta chiusura da parte della proprietà sugli incentivi. «Le lavoratrici hanno manifestato ieri tutta la loro delusione per questo mancato riconoscimento da parte aziendale - hanno spiegato i rappresentanti sindacali-: sono persone che hanno lavorato vent'anni per questa società e adesso vengono ripagate in questo modo. Con la stessa determinazione hanno però invitato noi sindacati a non cedere in questo momento così delicato, esigendo un rispetto che non si può comprare con due briciole: hanno mostrato una grande dignità in un momento delicatissimo della loro vita lavorativa». Ora la vertenza si sposta a Milano: dopo la metà del mese arriverà la convocazione dell'Agenzia Regionale perché è comunque ancora in gioco la cassa integrazione straordinaria per 31 lavoratrici che rischiano la mobilità già dal prossimo 7 aprile. Prima però il deputato leghista Giacomo Stucchi ha chiesto per lunedì un incontro con le dipendenti dell'azienda di abbigliamento per capire se ci sono i margini per intervenire in sedi istituzionali. Nelle stesse ore il sindacato ha proclamato uno sciopero in fabbrica per dare un ulteriore segnale di mobilitazione.