domenica 26 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO 26/10/08 - "UNA VIA A ENIO, EROE PER AIUTARE IL PROSSIMO"

di Massimo Pesenti

Zogno. È stata intitolata ieri mattina a Stabello di Zogno, alla presenza dei familiari e delle autorità civili e militari, la nuova via dedicata ad Enio Salvi, il vigile del fuoco morto in servizio il 15 marzo 2006, a 44 anni. Il pompiere abitava nella frazione zognese con la moglie Danila Sonzogni e padre di Amelia e la sua scomparsa suscitò grande commozione nella comunità zognese. Enio Salvi precipitò da un tetto mentre stava spegnendo le fiamme in un'abitazione di Sedrina. Così da ieri, alle quattro vie che compongono la frazione (Centro, Ere, Camanecchio e piazza Monaci) si aggiunge via Enio Salvi, in corrispondenza della nuova zona residenziale. «È una via dedicata ad un grande eroe che ha donato la vita per aiutare gli altri – ha detto il consigliere regionale Giosuè Frosio –. Un gesto che andava riconosciuto». Era presente anche l'onorevole leghista Giacomo Stucchi che ha evidenziato come Enio Salvi abbia «donato la propria vita per tutti noi. Voglio rivolgere un grande grazie a chi lavora per rendere migliore la società». «Ho ancora limpido il ricordo di quando il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi mi ha invitato per conferire la medaglia d'oro al valor civile a Enio Salvi – ha invece sottolineato il sindaco di Zogno, Angelo Capelli –. Questa cerimonia vuole essere un chiaro segnale di ringraziamento al Corpo dei vigili del fuoco, ma anche a tutte le persone che lavorano per rendere migliore la società». Durante la cerimonia erano pure presenti il comandante della compagnia dei carabinieri di Zogno Filippo Bentivogli, il comandante della locale stazione Mario Musarra, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Verme, i colleghi della caserma dei vigili del fuoco di Zogno, la Giunta comunale, il vicepresidente della Comunità montana Silvano Gherardi, il dirigente scolastico Claudio Gotti accompagnato dalle scolaresche della frazione, il parroco di Zogno don Angelo Vigani per la benedizione e il gruppo alpini del paese. La notte prima dell'inaugurazione, sulla carreggiata e sui nuovi cartelli affissi per l'intitolazione della nuova via, dei vandali hanno tracciato scritte ingiuriose. È subito scattata la denuncia verso ignoti.

mercoledì 15 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 15/10/08 - "STUCCHI: LA UE LASCI GLI STATI PIU' LIBERI"

Giacomo Stucchi, deputato bergamasco della Lega, chiede che l'Unione europea «lasci liberi gli Stati di intervenire anche sull'economia reale», e secondo «le proprie esigenze». Il parlamentare lamenta il fatto che «c'è in queste ore, soprattutto da parte di chi ha interesse (a vario titolo) a spingere il piede sull'acceleratore dell'integrazione europea, la tendenza ad esaltare il ruolo dell'Unione che, nell'ultimo fine settimana a Parigi, si dice abbia ritrovato un'unità d'intenti». Mentre, per Stucchi, «i fatti, a giudicare dall'euforia delle Borse, dicono che gli investitori hanno dato fiducia ai governi». «E allora – domanda l'esponente della Lega – perché non si lasciano gli esecutivi liberi di agire anche sull'economia reale? Perché non cogliere l'occasione per liberare, o almeno allentare, gli Stati membri dai mille lacci e lacciuoli comunitari, che imbrigliano le loro economie?».Per l'Italia, il deputato bergamasco ipotizza interventi «di sostegno alla piccola e media impresa, che soffre tantissimo anche per la contrazione dei consumi».

sabato 11 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 11/10/2008 - "SOCIETA' PARTECIPATE, QUELLE DOMANDE SENZA RISPOSTA"

Egregio direttore,dispiace che il presidente della Provincia Bettoni, nel dibattito politico sulle società partecipate, voglia far leva su fattori emotivi come la crisi dell'azienda Legler. Lui sa benissimo, e ancor più l'assessore alle Politiche del lavoro Capetti, come la Lega Nord abbia attivato interventi istituzionali (decine di milioni di euro per i dipendenti di aziende bergamasche in crisi) grazie alla sensibilità e al lavoro dell'on. Stucchi e alle scelte del ministro Maroni.L'intervento che il sottoscritto ha fatto in Consiglio provinciale riguarda l'analisi critica di alcune partecipate, sulla base dei dati di bilancio, da poco disponibili, relativamente al consuntivo 2007.L'Abm Holding (società multiservizi che a sua volta controlla altre società affiliate) presenta un passivo di 711.224 euro, esattamente il terzo anno in perdita dopo il 2006 (perdita di 1.192.764 euro) e il 2005 (perdita di 867.065 euro). A questo aggiungiamo i debiti verso le banche, esattamente 6,04 milioni di euro, un milione in più rispetto allo scorso anno.A tutto questo si deve aggiungere la somma di 180 mila euro come fondo rischi per un corrispettivo di buona uscita a un ex-dirigente.Non dimentichiamoci che i dirigenti/componenti dei Consigli di amministrazione di tutte le società, rappresentanti della Provincia, sono stati scelti direttamente dal presidente Bettoni che ha sempre rivendicato questo diritto, affermando di assumersi tutte le responsabilità. Probabilmente qualcosa non ha funzionato se ci troviamo di fronte a risarcimenti come sopra oppure, come nel caso di Abm2, a una società che ha accantonato nel bilancio 2008 migliaia di euro per un altro contenzioso con un altro dirigente. Tornando all'Abm Holding, in Consiglio provinciale si è voluta evidenziare un'altra lacuna e cioè lo scarso controllo della società stessa (per dovere istituzionale garante delle società affiliate) verso Bergamo Energia Spa che nel bilancio 2007 presenta una perdita di 618.180 euro. Ho comunicato ai consiglieri che la maggior perdita economica era dovuta al mancato incasso dalla Legler oltre che di altri clienti. Ho altresì aggiunto un dubbio sulla validità operativa di Bergamo Energia, società che acquista e vende energia e gas metano; rispetto ad un volume di vendite di 60 milioni di euro e ad un credito per clienti di circa 11 milioni di euro, il margine di guadagno è molto basso (esattamente 1,74 per l'energia e il 2,97 per il gas-metano) rispetto ai rischi di insolvenza dei clienti, così come accaduto per la Legler ed altri nel 2007.Bettoni ha sempre affermato che le società partecipate devono essere totalmente autonome nelle scelte aziendali, pena la scarsa competitività delle stesse; occorre però aggiungere che quando le società vanno in rosso si ricorre al Consiglio provinciale perché deliberi di coprire le perdite.Non abbiamo taciuto in questi anni quando Bettoni ha voluto, come Provincia, fare impresa alla pari e in concorrenza con i privati, in settori poco consolidati come quelli dell'energia, a maggior ragione se in territori distanti come Benevento o Foggia, oppure avendo come soci società di privati con sede in Lussemburgo.Abbiamo sempre ribadito il rischio impresa che un Ente pubblico non può permettersi perché deve garantire altre priorità in termini di servizi. Nel 2006 avevo informato il Consiglio provinciale di una sentenza della Corte di giustizia europea che nelle sue direttive vietava agli Enti Locali di costituire società partecipate che non fossero di servizi, che non fossero controllate direttamente e che avessero sede in posti diversi da quello istituzionale della Provincia di riferimento.La Provincia di Bergamo in questi anni, con il gruppo Abm ha fatto esattamente il contrario, salvo poi adeguarsi alle normative nazionali del decreto Bersani e delle Finanziarie del 2007 e 2008, anche per quanto riguarda le consulenze.Abbiamo chiesto spiegazioni relativamente alla somma di 3 milioni e 369 mila euro erogata dalla Provincia a consulenti esterni nel 2007. Voglio ricordare anche la somma di un milione e 379 mila euro spesa dal gruppo Abm nel 2006 sempre per consulenze «esterne». Personalmente e come gruppo Lega Nord abbiamo sempre voluto dialogare in modo corretto, pur nel confronto dialettico e politico, con gli altri gruppi consiliari, anche di maggioranza che abbiamo sempre apprezzato perché sensibili e attenti alle nostre valutazioni, anche per le società partecipate. Non abbiamo purtroppo trovato lo stesso atteggiamento sulle partecipate nel presidente Bettoni che ha sempre considerato qualsiasi nostro intervento di analisi e di proposta un'interferenza nel suo operare. Di questo siamo dispiaciuti, anche perché riconosco ben volentieri al presidente i meriti e i risultati conseguiti in diversi settori durante il suo mandato, ma riteniamo nostro dovere rappresentare in Consiglio provinciale le istanze dei cittadini bergamaschi che hanno votato Lega Nord e di quelli che ci riconoscono impegno e buona volontà.Nella speranza che questa lettera sia servita a chiarire ai suoi lettori alcuni dubbi e soprattutto a fornire alcune informazioni sul tema trattato, la ringrazio per l'ospitalità. Alberto Piccioli Cappelli capogruppo Lega Nordin Consiglio provinciale

giovedì 9 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 09/10/08 - "STUCCHI (LEGA) CRITICA LA UE: E' LATITANTE"

«Ci si chiede quando e in che misura i crolli finanziari d'Oltreoceano incidano in Europa ma, soprattutto, in che modo gli Stati dell'Ue possano cautelarsi. Al di là delle responsabilità della crisi, ciò che preoccupa di più è la constatazione che l'Unione europea, ancora una volta, continua a dimostrare tutti i suoi limiti». Lo ha detto Giacomo Stucchi, deputato bergamasco della Lega e Segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera. «Come già altre volte in passato - ha aggiunto l'esponente del Carroccio - Bruxelles non è stata in grado di trovare una linea univoca e si è andati in ordine sparso. Alla fine, per rispondere alla crisi, la misura più significativa per la tasche dei cittadini è stata quella dell'innalzamento della soglia minima di garanzia per i depositi bancari. Insomma, la montagna ha partorito il topolino».

mercoledì 8 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 08/10/08 - "STAND E CONCERTI FANNO IL PIENO"

Più di 15.000 le persone che in quattro giorni hanno visitato gli stand della nona edizione della fiera «Brignano che produce expo 2008» inaugurata venerdì scorso dal sindaco Giuseppe Ferri alla presenza del presidente della Provincia Valerio Bettoni e dei due parlamentari della Lega Nord Ettore Pirovano e Giacomo Stucchi. Cinquanta imprenditori di Brignano, e non solo, all'interno della tensostruttura di mille metri quadri allestita sul piazzale di Palazzo Visconti, hanno avuto l'occasione di mostrare i loro prodotti a un pubblico proveniente da tutta la provincia.Grande successo, come si pensava, ha ottenuto anche la prima edizione dell'«Expo di elettronica»: prodotti high tech provenienti dalla Fiera dell'elettronica di consumo di Berlino sono state esposti nelle sale affrescate di Palazzo Visconti. Migliaia le persone che si sono soffermate a osservare stupite televisori Lcd dello spessore di 9,9 millimetri o ad ascoltare il suono prodotto da casse stereo del costo di 30 mila euro l'una.Contando anche le persone accorse a Brignano per assistere agli spettacoli che hanno fatto da corollario alla manifestazione, fra cui i concerti di Enrico Ruggeri e di «Bepi and the Prismas», i visitatori di «Brignano che produce expo 2008» salgono a 30 mila: un record in realtà non inaspettato visto le novità proposte quest'anno all'interno della fiera. Grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino Giuseppe Ferri che nove anni fa ha dato il via alla manifestazione.Pa. Po.

ECO DI BERGAMO - 08/10/08 - "UN ALTRO SI' ALLA TENENZA DELL'ARMA"

Boltiere Anche il Consiglio comunale di Boltiere nella sua ultima seduta ha approvato l'ordine del giorno che impegna il sindaco Giovanni Testa (lista «Vivi Boltiere») a incontrare al più presto il ministro della Difesa Ignazio La Russa per chiedere l'elevazione della caserma dei carabinieri di Zingonia a tenenza. Allo stesso modo si sono già espressi i Consigli comunali di Ciserano e Verdellino. Un «gioco di squadra» necessario dopo il no del ministero all'elevazione a tenenza della caserma, il cui organico è stato potenziato con altri quattro militari e un'auto.Un potenziamento tuttavia non ritenuto sufficiente per alzare il livello di sicurezza nella zona. Per i tre Comuni infatti rimane necessario che la caserma diventi tenenza perché solo così potrà essere operativa 24 ore su 24. Sulla questione avevano presentato un'interrogazione parlamentare anche i deputati del Pd Antonio Misiani e Giovanni Sanga, della Lega Nord Giacomo Stucchi e di Forza Italia Gregorio Fontana alla quale il ministro aveva risposto che a Zingonia non vi sarebbe, in materia di sicurezza, un'emergenza tale da giustificare la presenza di una tenenza. Una risposta mai accettata da Boltiere, Ciserano e Verdellino «Ed è proprio per chiarirgli quale è la reale situazione della zona – ha spiegato in Consiglio il primo cittadino – che vogliamo essere ricevuti dal ministro».A favore dell'ordine del giorno ha votato la maggioranza con il consigliere di minoranza Tiziano Somboli (lista «Punta al centro»). Astensione per Maurizio Testa (An verso Pdl). «Non però in merito al contenuto del documento - ha precisato - quanto al modo in cui la questione è stata strumentalizzata da alcune parti politiche». Non hanno partecipato alla votazione i consiglieri Massimo Lena e Massimo Suardi (lista «Insieme per Boltiere») e Fabrizio Locatelli (Forza Italia verso Pdl) per, a loro dire, i vizi procedurali con i quali è stato presentato dalla maggioranza l'ordine del giorno. Un atteggiamento definito dal primo cittadino «irresponsabile». «Si appellano a questioni superficiali - ha affermato a margine del Consiglio - solo per non entrare nel merito della questione». Secca la risposta di Lena «È il sindaco che utilizza la questione per nascondere il suo immobilismo nell'affrontare gli altri problemi di Boltiere».Pa. Po.

martedì 7 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 07/10/08 - "CIAK, LE SCENE RIVIVONO IN PIAZZA"

Fino a domenica. E oggi la presentazione della kermesse a Roma

La rassegna «Dedicato ad Ermanno Olmi», che inizierà domani a Palosco per terminare in crescendo domenica, ha ottenuto il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali, di quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali, della Regione, della Provincia e del Parco Oglio Nord, di cui Palosco fa parte.Oggi, tra l'altro, nella sede dell'Arciconfraternita dei bergamaschi a Roma, si terrà la conferenza di presentazione della kermesse paloschese, con Elisabetta Olmi, figlia del regista, Maria Teresa Brescianini e il figlio Massimo Fratus, rispettivamente interpreti della vedova Runk e del piccolo Pierino, l'assessore alla Cultura di Palosco Mario Mazza; gli onorevoli Carolina Lussana e Giacomo Stucchi; Alma Grandin, responsabile ufficio di rappresentanza della Provincia di Bergamo a Roma, e il moderatore Emiliano Facchinetti. La manifestazione, dunque, prende il via domani alle 20,30 al palatenda allestito dietro la chiesa parrocchiale, vicino al centro storico, con la proiezione di alcuni spezzoni di film e con una conferenza che metterà al centro gli ex attori del paese e di altri Comuni della Bassa. Seguirà, in piazza Manzoni, una «polentada», in collaborazione con l'associazione alpini di Palosco.Giovedì, alle 20,30 sempre al palatenda, si terrà un momento di approfondimento dal titolo «Suoni, immagini e parole. Palosco tra '800 e '900: il centro e le cascine», organizzato dall'associazione per la ricerca storica «Palusco», in collaborazione con l'associazione musicale «Arthur Rubinstein» e la Scuola civica di pianoforte, che cureranno la parte musicale.In piazza Manzoni sarà allestita un'osteria d'epoca (in regia l'associazione alpini), che rimarrà attiva anche nelle serate successive.Venerdì, alle 20,30 ancora al palatenda, l'associazione «Arthur Rubinstein» e la Scuola civica di pianoforte metteranno in scena il concerto popolare «Dedicato al maestro Ermanno Olmi», con musiche tratte dal film e canzoni tipiche del passato bergamasco.Sabato, poi, la corale «Amici della musica» di Palosco interpreterà il concerto popolare «Canti e incanti di una volta», con inizio alle 20,30 al palatenda. Alle 22, in piazza Manzoni, seguirà una gara di palo della cuccagna.Il cuore della manifestazione sarà domenica, quanto andrà in onda la rievocazione storica del film di Olmi. Dalle 10,45, in piazza Castello verranno allestite le mostre «Lavori e abiti d'altri tempi», mentre dalle 15 piazza Manzoni, dove venne registrata la scena della festa di paese de «L'albero degli zoccoli», si animerà come nella pellicola, con una giostra di cavalli ottocentesca funzionante, i suonatori di organetti, i burattini, le bancarelle. Tutto sarà nella posizione esatta come nella pellicola di Olmi.Alle 18,30 Agripromo offrirà una degustazione di prodotti tipici bergamaschi, mentre alle 20,30 l'Amministrazione comunale premierà i protagonisti del film. Seguirà uno spettacolo di balli popolari italiani.La direzione artistica dell'evento è stata affidata a Marco Maffi, giovane paloschese che nel 2006 si è laureato in Scienze dell'educazione all'Università di Bergamo con una tesi sui racconti popolari bergamaschi. «Il progetto è nato con l'intento non solo di rievocare il film e di rendere omaggio ad Ermanno Olmi – racconta Maffi –, ma anche con quello di "saldare un debito": il paese di Palosco prima d'ora non aveva mai organizzato nulla per celebrare "L'albero degli zoccoli", se si esclude il ventennale. All'interno delle mostre organizzate, l'obiettivo è anche quello di riflettere, utilizzando i nuovi linguaggi mediali, sulla memoria del film, il passato pensato con metodi di divulgazione propri del presente e del futuro, tra le diverse generazioni di spettatori». Mario Mazza, ideatore della manifestazione in veste di assessore alla Cultura di Palosco, è soddisfatto del risultato raggiunto: «Sono stati mesi di lavoro molto intenso, che è stato svolto sia dall'assessorato ma soprattutto, con impegno e merito, da gran parte dai volontari delle associazione del paese, che ringrazio di cuore».Il sindaco Massimo Pinetti spiega: «Ovviamente abbiamo invitato alla rassegna anche il maestro Olmi, che ci ha purtroppo risposto che non potrà essere presente per motivi di salute. Ci ha detto che saluta con affetto i suoi attori e amici, e tutto il paese al quale è molto legato. E ha voluto sottolineare che si sente accanto a Palosco per festeggiare i valori umani dei nostri padri e nonni, gli stessi che ha voluto riproporre nel suo film-capolavoro».R. P.

ECO DI BERGAMO - 07/10/08 - "GIOVANE VIOLENTATA DOPO LA DISCOTECA. COETANEO IN CELLA"

di Vittorio Attanà

A Seriate, i due si erano conosciuti ballando Lui le ha offerto un passaggio. Poi l'aggressione. Seriate. Si sono conosciuti in discoteca, a Seriate, poi lui si è offerto di darle un passaggio. Invece di portarla a casa, l'ha condotta contro la sua volontà in un parcheggio vicino al cimitero e lì, nell'auto, l'ha violentata. Con quest'accusa un cittadino italo-dominicano di 22 anni, B. L. R., è finito in carcere nel fine settimana. I carabinieri l'hanno fermato poche ore dopo la denuncia sporta dalla vittima, una diciannovenne brasiliana, regolare, di Bergamo. Secondo quanto è stato ricostruito dagli investigatori dell'Arma, la giovane sudamericana sabato sera era andata a ballare in una discoteca di Seriate. Lì avrebbe conosciuto un giovane italo-dominicano, mai visto prima. Hanno ballato – ha detto la ragazza – e scambiato due parole, niente più. Tant'è che lei non sapeva neppure il suo nome. A serata conclusa, il giovane si sarebbe offerto di accompagnarla a casa e lei ha accettato. Ma anziché portarla a casa, il ragazzo ha fatto una deviazione e l'ha condotta in un parcheggio vicino a un parco, nei pressi del cimitero di Seriate. Lei ha raccontato che in quel luogo, fermata la macchina, il giovane le avrebbe impedito di uscire, l'avrebbe immobilizzata e quindi sottoposta a violenza sessuale. Dopo circa una mezz'ora il giovane dominicano avrebbe fatto scendere dall'auto la ragazza brasiliana, che si è allontanata a piedi e ha raggiunto da sola la sua abitazione. Domenica mattina verso le 11 si è presentata dai carabinieri di Bergamo Bassa, alla caserma di via Novelli, e ha sporto denuncia. Dalla descrizione dettagliata del suo aggressore, i carabinieri hanno subito trovato analogie con il profilo di un giovane italo-dominicano, già noto per piccoli reati. I militari sono andati a cercarlo a casa, in città, ma non c'era. Hanno provato al domicilio di un suo conoscente, a Seriate, e lo hanno trovato: riconosciuto dalla giovane brasiliana, il presunto aggressore è stato sottoposto a fermo per violenza sessuale e portato in carcere, in via Gleno, dove ora si trova in attesa dell'interrogatorio di convalida da parte del gip. Ai carabinieri lui avrebbe detto di non c'entrare nulla con il fatto e di non essere responsabile di quanto gli veniva contestato. Nelle prossime ore potrà spiegare al giudice la sua versione dei fatti. La ragazza sudamericana è stata invece accompagnata in ospedale, per le cure del caso.Si tratta del secondo episodio di violenza sessuale denunciato nel giro di dieci giorni in provincia, dopo l'aggressione di una ragazza a Urgnano, per cui è finito in carcere un giovane indiano clandestino. «Sono episodi gravi – ha dichiarato Giacomo Stucchi, deputato della Lega – da ostacolare con qualsiasi mezzo, perché generano stati di ansia e paura. Chiedo ai giudici di applicare sempre la pena massima prevista per questi ignobili reati e chiedo alle forze dell'ordine il massimo impegno per contrastare tale inaccettabile fenomeno».

lunedì 6 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 06/10/08 - PRESENTATO LO STATUTO REGIONALE "UN PASSO VERSO L'AUTONOMIA"

di Francesco Lamberini

Rendere i cittadini partecipi di cambiamenti importanti, che caratterizzeranno il futuro della Lombardia. Con questo spirito è approdato, ieri in piazza Pontida, il «tir» con il materiale informativo sul nuovo statuto regionale. Quest'ultimo è stato approvato dal Consiglio del Pirellone nel maggio scorso ed è entrato in vigore il 1° settembre. Quella di Bergamo è solo una delle tappe organizzate nelle 12 città capoluogo per presentare quella che è considerata la carta costituzionale della Regione.In mattinata, in piazza Pontida, i consiglieri regionali bergamaschi hanno incontrato gli studenti di alcune classi delle superiori illustrando loro le finalità dei cambiamenti in atto. Alle 17,30 l'iniziativa è entrata nel vivo attraverso un dibattito sul nuovo Statuto d'autonomia, moderato dal giornalista de l'Eco di Bergamo Dino Nikpalj, che ha visto per protagonisti alcuni rappresentanti politici del nostro territorio: Giuseppe Benigni (Pd), Giosuè Frosio (Lega), Giulio De Capitani (presidente del Consiglio regionale), Marco Brembilla (presidente del Consiglio comunale di Bergamo in rappresentanza del sindaco Roberto Bruni), Battista Bonfanti (Pd), Marcello Raimondi (Forza Italia), Nunziante Consiglio (Lega) e Marcello Saponaro (Verdi).Mescolati fra il pubblico, accorso numeroso, c'erano anche il viceprefetto Lucio Marotta, il sindaco di Zogno Angelo Capelli, il primo cittadino di Mornico Ermanno Chiodini, Daniele Belotti e Giacomo Stucchi, rispettivamente consigliere regionale e deputato della Lega. Presente anche il segretario provinciale del Carroccio, Cristian Invernizzi.«Abbiamo fatto un grosso sforzo – ha Giuseppe Benigni – per riuscire a dotare la Regione di uno Statuto che mi auguro le permetta di esercitare quell'autonomia che il processo di federalismo fiscale e rafforzato potrà darle. Perché noi abbiamo bisogno di autonomia. Dobbiamo poter defiscalizzare, ad esempio per aiutare le imprese artigiane. È altrettanto importante favorire eventuali insediamenti in Lombardia in settori importanti e strategici che riguardano l'energia rinnovabile». Ha riflettuto Marco Brembilla: «Non è tagliando le risorse alle amministrazioni locali che si possono risolvere i problemi». «Lo Statuto – ha affermato Frosio – che oso definire una "carta costituzionale", ma molto più elastica della Costituzione italiana, dobbiamo portarla nelle scuole e nelle istituzioni, affinché sia condivisa, ma anche per raccogliere eventuali apporti, perché possa soddisfare le esigenze dei cittadini, nel miglioramento della vita».E Raimondi ha ricordato che «la Lombardia è una regione che ha bisogno di questa autonomia, perché ha grosse potenzialità. C'è forte sproporzione fra quanto dà allo Stato e quanto da esso riceve». «Con il nuovo Statuto – ha sottolineato Saponaro – il cittadino avrà più diritti». «Spero che questo sia solo l'inizio – ha concluso Giulio De Capitani – di una partecipazione maggiore allo Statuto in Lombardia, a cominciare proprio dalle scuole». L'appuntamento è proseguito alle 19 con un intrattenimento musicale, che ha visto protagonista la cantante Alexia, offerto dalla società A2A.

venerdì 3 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 03/10/08 - "VA IN ALTO BRIGNANO CHE PRODUCE"

di Patrik Pozzi

Ci sarà anche il cantautore Enrico Ruggeri a «cantare» l'intraprendenza dei commercianti e degli industriali che quest'anno partecipano al «Brignano che produce - Expo 2008». La fiera, voluta nove anni fa dal Comune per offrire ai produttori locali un'importante vetrina commerciale, si aprirà questa sera nella cornice di Palazzo Visconti. Fino a lunedì 40 stand di aziende bergamasche del settore meccanico, dell'elettronica e del mobile, occuperanno il cortile del maniero. A loro si affiancherà anche una novità: il 1° Expo Elettronica. Nelle sale affrescate del primo piano del palazzo verranno presentate le novità dell'elettronica di consumo, provenienti direttamente dalla Fiera di Berlino. E non solo: l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Ferri, ha affidato al maestro Giuliano Ottaviani, nativo di Foligno, la realizzazione di una scultura in vetroresina, ricoperta da foglie di vero oro, che con i suoi 12 metri di altezza svetterà nei pressi della rotatoria di via Treviglio: intitolata «Evoluzione e progresso» e sponsorizzata dai produttori brignanesi, sarà collocata sopra la fontana nel parcheggio del cimitero: «Proprio dall'acqua – spiega lo scultore – nascono cinque figure stilizzate, che punteranno verso l'alto in uno slancio verso il progresso e la produttività». «La scultura – spiega il sindaco – sarà il simbolo dell'impegno di tutti gli imprenditori locali, grazie ai quali anche la nostra comunità è potuta crescere». «La scultura sarà la più alta della Lombardia», dice l'onorevole Giacomo Stucchi.Ad animare l'Expo, concerti e spettacoli teatrali come «Energie» della compagnia «Teatro per caso» che stasera, alle 20.30, aprirà la fiera. Dopo l'inaugurazione di stasera alle 20.30, a cui parteciperanno anche i deputati Ettore Pirovano e Giacomo Stucchi, della Lega Nord, tutti gli stand saranno aperti al pubblico. Sotto la tensostruttura allestita nel cortile di Palazzo Visconti, saranno presenti ditte locali del settore del mobile, della meccanica e dell'elettronica, stand delle associazioni di settore, come l'Associazione artigiani di Bergamo, aziende agricole, ristoratori, parrucchieri, autosaloni (come Bonaldi Motori che presenterà la nuova Volkswagen Scirocco), autofficine e agenzie di viaggio, che trasformeranno «Brignano che produce Expo 2008» in una grande festa del commercio. Per il 1° Expo Elettronica, le più grandi case produttrici del mondo (Sony, Sharp, Samsung, Panasonic, Kenwood, Harman/Kardon) esporranno i loro prodotti. Novità assoluta, televisori Lcd wireless dallo spessore di 9,9 millimetri. E casse stereo del costo, non proprio abbordabile, di 60.000 euro, capaci di riprodurre una qualità di suoni mai ascoltata prima d'ora.Gli stand domani e domenica rimarranno aperti dalle 10 alle 20,30. L'attenzione, quindi, sarà rivolta agli espositori, provenienti anche dalle province di Milano, Brescia e Piacenza. Voluta appena eletto dal sindaco Ferri, la fiera nel suo primo anno aveva contato circa 2.000 visitatori che col passare delle edizioni sono arrivati a più di 10.000. Quest'anno si punta ai 30.000. Contribuiranno i concerti, gratuiti: domani alle 20,30 Enrico Ruggeri, Gatto Panceri, Daniele Battaglia e Dennis, domenica sera «Bepi and the Prismas» e «Ginger Brew e D.B. Band». Domenica, alle 11, alla presenza del ministro Roberto Calderoli, verrà scoperta la scultura. La fiera si concluderà lunedì con apertura degli stand, alle 15, e chiusura alle 21.

ECO DI BERGAMO - 03/10/08 - "MAXIFONDI A CATANIA E ROMA FRONTE LOMBARDO DI PROTESTA"

di Benedetta Ravizza

Il presidente Formigoni: sorprendenti, ho chiesto una verifica ai miei uffici Stucchi: col federalismo stop ai regali. Fontana: Pd tace sul disastro di Veltroni
Caso Catania, atto secondo. Dopo la polemica sollevata dal Pd, il centrodestra risponde. Sotto al fuoco incrociato la delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che stanzia 140 milioni a fondo perduto per tamponare il maxidebito delle Giunte siciliane in carica dal 2000 al 2008 sotto la guida del sindaco azzurro Umberto Scapagnini. Per i deputati democratici bergamaschi Giovanni Sanga e Antonio Misiani si tratta di «uno schiaffo ai comuni virtuosi, una bruttissima prova di federalismo al contrario e un'evidente contraddizione con la campagna antisprechi e antifannulloni del ministro Brunetta». Ora Lega e Pdl mettono i puntini sulle «i», rispedendo al mittente come un boomerang le accuse: «Proprio il disegno di legge sul federalismo fiscale chiuderà con queste "elargizioni", che, fino a prova contraria, riguardano anche Roma. Il Pd, infatti, non dice che il Cipe ha stanziato pure 500 milioni per aiutare la Capitale a uscire dal tunnel nel quale è entrata negli anni dell'amministrazione veltroniana». E avvertono: «Chi sbaglia d'ora in poi pagherà».Formigoni: chiesto verificheIntanto però anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, dello stesso colore politico dell'esecutivo nazionale, definisce «sorprendenti» i fondi di emergenza concessi ai comuni di Roma e Catania. «Non si capisce sulla base di che cosa questi stanziamenti sono stati previsti – dice il leader del Pirellone –. Ho chiesto ai miei uffici di approfondire e di farmi sapere su quali capitoli si è deciso il finanziamento. Per carità, conosciamo tutti la situazione amministrativa dei comuni di Catania e Roma, ma ci sono anche altri comuni nel Paese che hanno manifestato queste difficoltà». Verifiche a parte, Formigoni valuta comunque positivamente la riforma per il federalismo che sembra giunta alla fase finale. «Siamo alla vigilia o forse proprio al D-Day – annuncia –. Il cammino del federalismo è un cammino complesso. Oggi si parla di federalismo fiscale ma ci dovrà essere spazio per il federalismo istituzionale». Stucchi: E' in gioco molto di più. E proprio col federalismo fiscale, secondo il deputato leghista e segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera, Giacomo Stucchi, «stride l'annunciata elargizione di 140 milioni di euro per salvare Catania dal crac finanziario». L'esponente del Carroccio, infatti, distingue due fronti di discussione. Uno tecnico. «Una volta approvata la riforma sul federalismo fiscale – precisa – sarà praticamente impossibile per qualsiasi ente locale fare ricorso a "elargizioni" straordinarie da parte dello Stato per mettere a posto i propri conti. Ogni Comune dovrà pensare per sé, perché avrà gli strumenti, primo fra tutti quello della leva fiscale, per poterlo fare. Abbandonare "la spesa storica" per adottare quella standard significa infatti ottimizzare i bisogni di ogni Comune, ma anche responsabilizzare la classe dirigente che amministra». E qui si arriva al punto due. «Col federalismo si adotta inoltre un principio, purtroppo in disuso ma che deve diventare basilare, che chi sbaglia paga. I cittadini di Catania, o di qualsiasi altra parte si dovessero verificare dissesti di questo tipo, dovrebbero essere i primi a pretendere giustizia, amministrativa e dove occorra anche penale».Fontana: Pd ipocrita, via veltroniUn principio da cui parte anche il deputato del Pdl Gregorio Fontana: «Coprire gli errori di una cattiva gestione non è mai una buona politica. È dunque condivisibile la sorpresa con cui Formigoni ha accolto la notizia dei fondi concessi a Roma e Catania. Bisognerà capire come si articolerà concretamente l'erogazione». Ma detto questo, l'onorevole azzurro definisce «un capolavoro di ipocrisia e cinismo e un maldestro tentativo di fare appello alla base elettorale della Lega» la polemica del centrosinistra. «Si parla giustamente di Catania e delle gravissime responsabilità del mio collega di partito Scapagnini – puntualizza – ma nulla si dice dello sforzo richiesto alle nostre casse per porre rimedio ai disastri compiuti a Roma dall'amministrazione guidata dal leader dell'opposizione, già sindaco della Capitale, Walter Veltroni. Il Pd usa due pesi e due misure perché il curriculum vitae di Veltroni è davvero imbarazzante per il centrosinistra». Fontana ricorda quindi che «il disegno di legge sul federalismo prevede premi per le amministrazioni efficienti e penalità per quelle inefficienti. Si propone, ad esempio, l'ineleggibilità degli amministratori responsabili degli enti locali per i quali sia stato dichiarato il dissesto finanziario. Se questa norma fosse già in vigore, Scapagnini e soprattutto Veltroni sarebbero fuori dalla politica».comuni virtuosi in rivoltaMa in attesa che le nuove norme entrino in vigore, i Comuni «virtuosi» sono in rivolta. Accese le reazioni dei sindaci di Torino Sergio Chiamparino e di Firenze Leonardo Dominici, che è anche presidente dell'Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani): «È vergognoso assicurare 500 milioni a Roma e 140 a Catania prima che tutti gli altri Comuni abbiano il dovuto». Protesta a cui si unisce l'assessore al Bilancio di Palafrizzoni Dario Guerini: «I 140 milioni regalati al Comune di Catania per ripianare il maxibuco di bilancio e per salvarlo dal dissesto, al di là dell'arbitrarietà dell'erogazione, rappresentano una provocazione per tutti quei comuni, come il nostro, che riescono a mantenere gli equilibri di bilancio con dolorose politiche di contenimento della spesa e con la vendita di pezzi del patrimonio, per compensare i drastici tagli dei trasferimenti statali, la mancata restituzione delle risorse dovute all'abolizione dell'Ici sulla prima casa e l'errata previsione sulla rivalutazione degli immobili rurali». Dopo la polemica dei deputati bergamaschi del Pd Giovanni Sanga e Antonio Misiani, il centrodestra replica. Nel mirino i 140 milioni stanziati dal governo per tamponare il maxibuco di bilancio della Giunta siciliana del sindaco azzurro Scapagnini. Secondo i Democratici «uno schiaffo ai Comuni virtuosi e un federalismo al contrario». Anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni li ha definiti «sorprendenti», chiedendo delle verifiche. La Lega intanto contrattacca: «Col federalismo fiscale stop alle "elargizioni". Chi sbaglia pagherà», fa presente il deputato Giacomo Stucchi. E il collega del Pdl Gregorio Fontana: «Il Pd tace sui 500 milioni dati a Roma per sanare il disastro causato dall'ex sindaco Walter Veltroni».

mercoledì 1 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 01/10/08 - "NON C'E' UNANIMITA' SULLA TENENZA"

di Elena Tiraboschi

VERDELLINO Niente unanimità, come accaduto a Ciserano, ma passa comunque, a Verdellino, la mozione sulla mancata elevazione a tenenza della caserma dei carabinieri di Zingonia. Nel documento si richiede al ministro della Difesa Ignazio La Russa di rivedere la sua posizione di diniego riguardo all'elevazione, a fronte dei dati sulla criminalità e la sicurezza nel quartiere posseduti dai Comuni di Boltiere, Verdellino e Ciserano .A votare contro la mozione sono stati i tre dell'opposizione di Forza Italia (lista «Tutti insieme con…»): Virgilio Pizzaballa, Vincenzo Valois e Riccardo Mazzola. Un rifiuto di carattere politico, e non una resistenza all'elevazione della caserma, alla quale sono favorevoli, visto anche il voto positivo dell'anno scorso quando si è approvato il protocollo d'intesa fra i tre Comuni per l'elevazione. Il no dell'opposizione è giunto anche a seguito della notizia dell'incremento dell'organico della caserma data dall'onorevole Gregorio Fontana (Pdl), firmatario con i colleghi Antonio Misiani (Pd), Giovanni Sanga (Pd) e Giacomo Stucchi (Lega Nord) dell'interrogazione parlamentare nella quale si sollecitava l'innalzamento a tenenza della caserma e alla quale il ministro aveva risposto negativamente. Fontana, a seguito di un incontro con La Russa, ha annunciato l'arrivo in tempi brevi di quattro militari e di un'auto, così che l'organico della stazione di Zingonia raggiungerà un totale di 16 unità. «Votiamo contro – ha spiegato Pizzaballa – perché si tratta di una mozione prettamente di carattere politico che va contro il governo attuale, quando in realtà è proprio questo governo che ci ha ascoltato. Il precedente esecutivo di centrosinistra non si è mai interessato della questione, mentre in tre mesi di governo di centrodestra abbiamo fatto passi avanti, e lo dimostra la recente notizia di Fontana, che rende inutile questa mozione». «Votare a favore della mozione significherebbe mancare di rispetto ai nostri parlamentari che si sono impegnati in maniera intangibile per questa caserma – ha aggiunto il consigliere Valois –. Ritengo che il risultato ottenuto al momento, quattro unità in più e un'auto, sia eccezionale: un domani si penserà alla tenenza. L'importante è che si sia fatto già qualcosa per la sicurezza dei cittadini».Di altro parere il sindaco Giovanni Bacis, lista «Continuità e progresso Verdellino-Zingonia 2006»: «Il potenziamento di organico comunicato da Fontana non può che farci piacere, ma riteniamo che il monitoraggio del territorio 24 ore su 24, che si può avere solo con l'elevazione a tenenza, sia fondamentale. Per questo mi sembra giusto votare a favore della mozione: l'obiettivo rimane la tenenza». A dimostrarsi favorevole alla mozione, oltre alla maggioranza, è stata l'opposizione di Alleanza Nazionale. Nei prossimi giorni sarà il Consiglio di Boltiere ad esprimersi a riguardo.