mercoledì 22 dicembre 2010

ECO DI BERGAMO - 22/12/10 - STUCCHI (LEGA): ATTENZIONE AI FACINOROSI

«Si ha l'impressione che, tra i giovani, il dibattito sulla riforma universitaria sia contaminato da chi è dedito più a distruggere città che non a costruire il proprio futuro». Così il deputato bergamasco della Lega Giacomo Stucchi

martedì 21 dicembre 2010

ECO DI BERGAMO - 21/12/10 - INVERNIZZI: "VIGILI SUI BUS DA ESTENDERE ALL'HINTERLAND"

«Garanzie di sicurezza per chi viaggia sui pullman non solo in città ma anche nell'hinterland». È la traccia di lavoro con cui il segretario leghista Cristian Invernizzi intende affrontare il 2011. Una linea guida promossa in qualità di assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo. «Questo progetto rappresenta una delle più importanti iniziative che saranno poste in essere a partire dal prossimo anno, che riguarderà la sicurezza sui mezzi pubblici e, nella fattispecie, i pullman di linea». Si sta pianificando, infatti, una mappatura delle fermate dei bus lungo un comprensorio esteso sull'arco di dieci Comuni, che partirà da Dalmine fino a Sorisole e, parallelamente, da Seriate a Ponte San Pietro, coprendo così le due principali direttrici.Presidi alle fermate«Lo scopo – ha dichiarato Invernizzi – è quello di garantire un presidio del territorio e delle fermate degli autobus circa 10/15 volte al mese, tramite un'azione preventiva della polizia locale a sostegno delle utenze più deboli: anziani, donne incinte e bambini». Per questioni numeriche sarà il Comune di Bergamo a ricoprire il ruolo di capofila, forte di un'esperienza già provata e riuscita, che consentirà di agire ad ampio respiro interessando l'intera area dell'hinterland.L'annuncio è stato fatto in occasione della Convention leghista natalizia organizzata domenica in «casa» della Giunta Aldegani a Ponteranica. Tra i partecipanti al pranzo di sezione, c'erano l'europarlamentare Mario Borghezio, gli onorevoli Carolina Lussana, Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio, gli esponenti regionali con l'assessore Daniele Belotti e il consigliere Giosué Frosio.Esperienza positiva«Ponteranica si è dimostrata capace di agire e costruire prescindendo dai soli oneri di urbanizzazione, valorizzando al meglio le risorse interne» ha detto l'assessore regionale all'Urbanistica Belotti commentando la recente approvazione del pgt. E poi ha promosso a pieni voti l'iniziativa proposta da Invernizzi per l'hinterland. «Che porta nei paesi – ha aggiunto Belotti – un'esperienza di sicurezza che ha portato buoni frutti nel capoluogo». Ma anche Ponteranica, in questi mesi, ha lavorato per la sicurezza.Corsi di autodifesaSpicca il ciclo preventivo denominato «Sicurezza percepita», strutturato sia sul piano teorico con conferenze, sia pratico con corsi di autodifesa finanziati dal Comune. Un'iniziativa aperta a tutta la popolazione, con cadenza settimanale, svoltasi nei primi mesi del 2010. «Il tutto – conferma il sindaco Cristiano Aldegani – va a completare un servizio di sicurezza incrementato anche all'interno del paese, con il contributo di quattro nonni vigili e con la realizzazione di una rete collegata a telefoni cellulare per le gestione in loco delle nostre forze dell'ordine». Operazioni, queste, che trovano il consenso anche nei due parlamentari presenti. «Vedo forte coesione e univocità di intenti, Bergamo ha intrapreso la strada giusta» ha dichiarato l'onorevole Giacomo Stucchi. E Carolina Lussana ha aggiunto: «La capacità di saper crescere su ogni fronte é indice di un cammino virtuoso iniziato da tempo, che deve continuare a beneficio del paese e della popolazione che lo abita».

ECO DI BERGAMO - 21/12/10 - UN CUORE PER GUZZANICA "ED ORA UNA PIAZZA PER GLI ALTRI QUARTIERI"

Un luogo di incontro per la comunità. È questo che il vescovo Francesco Beschi si augura possa diventare la nuova piazza di Guzzanica, a Dalmine. Lo ha più volte ribadito nel corso della Messa da lui presieduta nella mattinata di domenica, in occasione della cerimonia di inaugurazione della piazza rimessa a nuovo dopo mesi di lavori. «Che questa piazza possa diventare luogo di incontro e dialogo per coloro che vi passeranno e sosteranno, in quanto questo è il cuore di un centro per l'intera comunità» si è augurato monsignor Beschi, nel corso della celebrazione religiosa che ha preceduto il taglio del nastro da parte del sindaco Claudia Maria Terzi. «È una giornata importante per Dalmine, perché si inaugura un elemento centrale per la vita della comunità di Guzzanica – ha dichiarato il primo cittadino, alla presenza di assessori e consiglieri e dell'ex sindaco Francesca Bruschi, che durante l'ultimo mandato aveva portato avanti il progetto per il rifacimento –. Ci auguriamo che questa sia solo la prima piazza di Dalmine che viene sottoposta a un intervento di rifacimento. La nostra intenzione nei prossimi anni, infatti, è quella di sistemare anche le piazze di Sforzatica Sant'Andrea, Mariano e Sforzatica Santa Maria. Ora l'auspicio è che questa piazza possa realmente diventare uno spazio vivo e d'incontro per coloro che vivono a Guzzanica». A rendere possibile la realizzazione dell'opera, costata complessivamente circa 500 mila euro, sono stati i finanziamenti dalla Camera: «È motivo di grande soddisfazione vedere realizzata quest'opera – ha dichiarato il deputato del Pdl Gregorio Fontana –: ci siamo impegnati molto affinché fossero messi a disposizione i fondi necessari alla sua realizzazione». «Constatare che i fondi che vengono stanziati sono utilizzati per la realizzazione sul territorio di opere come queste è sicuramente una soddisfazione» ha aggiunto il deputato della Lega, Giacomo Stucchi, alla presenza anche del deputato Nunziante Consiglio e degli assessori regionali Marcello Raimondi e Daniele Belotti. La piazza è stata intitolata all'enciclica «Pacem in Terris» di Papa Giovanni XXIII, quale omaggio al pontefice bergamasco. Angelo Roncalli, infatti, nel 1907 era stato economo spirituale in Santa Maria d'Oleno, della quale allora facevano parte anche i quartieri di Guzzanica e Brembo. Il progetto per il restyling della piazza, redatto dall'architetto Davide Cangelli, scomparso nel 2004, e perfezionato dall'architetto Diego Scopelliti, si è dunque concretizzato dopo anni di attesa, apportando anche alcune modifiche al progetto originario, a seguito delle indicazioni dei residenti.

BERGAMO SERA - 21/12/10 - STUCCHI (LEGA): I CONTESTATORI NELLE UNIVERSITA' CERCANO LO SCONTRO

BERGAMO — 

“Spiace dirlo ma si ha l’impressione che il dibattito sulla riforma universitaria in atto nelle facoltà, così come in tutti i luoghi di aggregazione giovanile, sia purtroppo contaminato da chi è dedito più alla distruzione delle città che non alla costruzione del proprio futuro”. Lo scrive il parlamentare della Lega Nord e segretario di presidenza alla Camera dei deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Costoro – continua Stucchi – mirano a trasformare la protesta in sommossa, il confronto in scontro, e vogliono che la contestazione faccia a pugni con la pubblica sicurezza. Macchiare di sangue legittime rimostranze è il loro principale obiettivo, così come lo è il tentativo di uscire dall’isolamento per trasformarsi in avanguardie della protesta sociale, non solo studentesca”. 



venerdì 17 dicembre 2010

BERGAMO SERA - 17/12/10 - STUCCHI (LEGA): IN PARLAMENTO CAPORETTO POLITICA PER IL TERZO POLO

BERGAMO — “La manovra di palazzo per far cadere il premier non è riuscita perché i partiti di governo hanno fatto argine e mantenuto l’appoggio all’esecutivo, sicché per il presidente della Camera, che è stato parte in causa, si pone oggi il serio problema di valutare se restate o meno al suo posto.” Lo scrive il parlamentare della Lega Nord, e segretario di presidenza alla Camera dei deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Il cosiddetto Polo della nazione – continua Stucchi – non può ambire alla guida del Paese, ma molto più realisticamente si tratta di un ripiegamento delle truppe dopo la disfatta del 14 dicembre, una ritirata dopo la Caporetto politica”.

ECO DI BERGAMO - 17/12/10 - SCAMBIO DEGLI AUGURI, CENTINAIA IN PREFETTURA

Rispettando la consuetudine, in occasione delle festività, nel Palazzo del Governo di via Tasso il prefetto Camillo Andreana, con la moglie Marina, ha tenuto il tradizionale ricevimento per lo scambio degli auguri.Un invito accolto da centinaia di persone, tra cui autorità cittadine e provinciali, oltre a esponenti del mondo politico, militare, economico e dell'associazionismo bergamasco. Tra gli intervenuti, il vescovo Francesco Beschi, il senatore Alessandra Gallone, gli onorevoli Antonio Misiani, Giacomo Stucchi e Giovanni Sanga, il questore Vincenzo Ricciardi, il presidente del Tribunale Ezio Siniscalchi, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio. L'Amministrazione provinciale era rappresentata da alcuni assessori. Tra gli intervenuti anche il comandante provinciale dei Carabinieri Roberto Tortorella e quello della Guardia di Finanza, Giancarlo Trotta, con il comandante dell'Accademia Rosario Lorusso, il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti.

ECO DI BERGAMO - 17/12/10 - POSTE, IL RITIRO RACCOMANDATE E' UN'ODISSEA "MOLTI DISAGI"

L'Idv sul servizio spostatoda via Pascoli a Redona«Penalizzato chi non ha l'auto»
Scorgere nella propria cassetta postale la cartolina di avviso per il ritiro di una raccomandata fa sussultare molti cittadini di Bergamo. L'eventuale contenuto non c'entra, è riuscire ad andare a «recuperarla» che per alcuni si trasforma in un'impresa piuttosto ardua. L'operazione, infatti, da marzo di quest'anno può essere effettuato, a seconda del proprio domicilio o nell'ufficio di via Manzù o nell'ufficio postale di via Galimberti, in zona Redona. Ma in questo secondo caso i disagi per gli utenti non sono indifferenti; prima infatti il ritiro era possibile nella centralissima via Pascoli. Tra le due sedi c'è differenza, eccome: la struttura abilitata a rilasciare le raccomandate di via Galimberti, oltre a risultare estremamente decentrata non è servita dai mezzi pubblici.Questo stato di cose, alimentato da cori di protesta da parte degli utenti, ha indotto gli onorevoli bergamaschi dell'Italia dei Valori, Gabriele Cimadoro e Sergio Piffari, a presentare un'interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico per chiedere interventi contro i disagi. «Siamo di fronte a un paradosso – si legge in una nota dell'Italia dei Valori diffusa ieri – , se pensiamo agli anziani e a tutti coloro che non sono muniti di auto proprie e non possono permettersi di chiamare un taxi ogni volta che ricevono della posta speciale».Intervenne anche la LegaQuella dell'Idv è tutt'altro che un'iniziativa isolata. È stata infatti preceduta da una analoga attuata alla fine dello scorso maggio. In tale occasione i deputati della Lega, Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli ed Ettore Pirovano avevano già inviato un'interrogazione a risposta scritta al ministro per lo Sviluppo economico sui disagi provocati dal ritiro centralizzato delle raccomandate, ma anche degli atti giudiziari non consegnati per assenza del destinatario, nella sede postale di via Galimberti. Nell'interrogazione i firmatari chiedevano «se non ritenga opportuno invitare l'azienda Poste italiane a non peggiorare ulteriormente il già carente servizio offerto ai cittadini della provincia di Bergamo». Per quanto riguarda l'area cittadina, prima chi non aveva l'auto riusciva a risolvere il problema prendendo i bus diretti verso il centro, raggiungendo così via Pascoli. Questa possibilità ora non c'è più proprio perché in via Galimberti non passano mezzi pubblici. Senza dimenticare i pendolari che spesso non possono raggiungere questa sede prima che chiuda nel pomeriggio.Polemiche continue In risposta a questi problemi, qualche mese fa era giunta dall'ufficio comunicazione di Poste italiane a Milano una precisazione apparsa come un tentativo di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. «In via Galimberti – diceva la nota – l'operazione di ritiro delle raccomandate è possibile anche al sabato mattina. Inoltre c'è un ampio parcheggio interno». E chi non ha la macchina e deve andare a piedi o preferisce usare i mezzi pubblici? Le lamentele non accennano ad affievolirsi.

mercoledì 15 dicembre 2010

ECO DI BERGAMO - 15/12/10 - CESTI NATALIZI CON I SAPORI OROBICI. GLI AUGURI DELLA LEGA ALLA CAPITALE

Stucchi, Pirovano, Consiglio e Vanalli consegnano i cesti ai sapori orobici ad una funzionaria del Parlamento

Anche per questo Natale i deputati leghisti eletti in Provincia di Bergamo - Ettore Pirovano (Presidente della Provincia), Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno deciso di ringraziare i funzionari e responsabili di alcuni enti, ministeri e del Parlamento per la collaborazione alla soluzione delle problematiche interessanti la comunità orobica donando loro dei cesti contenenti dei prodotti tipici bergamaschi (formaggi vari della Valle Brembana e salumi tra cui il prosciutto crudo di Ardesio). Oltre ai soggetti sopra citati, i cesti di prodotti tipici sono stati recapitati, sempre senza nessuna spesa per le casse pubbliche, anche ad alcuni ristoranti di Roma specializzati nella valorizzazione dei prodotti tipici (come il ristorante Gusto) che si sono resi disponibili alla loro promozione.

BERGAMO NEWS - 15/12/10 - STUCCHI IN SOPRALLUOGO ALL'AGENZIA DELLE DOGANE

Prosegue l’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale, presieduta dal deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. A conclusione dell’audizione del direttore dell’Agenzia delle Dogane Giuseppe Peleggi, svoltasi in più sedute, la Commissione ha effettuato oggi un sopralluogo nella sede centrale dell’Agenzia delle Dogane a Roma. “Abbiamo fatto una visita – ha precisato il presidente Stucchi – nella Sala Analisi antifrode, dove è stata illustrata l’attività dei controlli che vengono svolti sul territorio dall’Agenzia delle Dogane. Dalla sottofatturazione alla valutazione dei rischi, dalle conseguenze finanziarie all’impatto economico del fenomeno, il fronte della lotta alla contraffazione e alla sottofatturazione è molto vasto e complesso. Ringrazio - ha concluso Stucchi - il direttore dell’Agenzia delle Dogane Giuseppe Peleggi per la illuminante relazione conclusiva, presentata alla Commissione, e per la disponibilità dimostrata anche nella visita di oggi”.

ECO DI BERGAMO - 15/12/10 - E ADESSO AVANTI CON IL PROGRAMMA

I parlamentari bergamaschi del centrodestra«Il voto ha sconfitto l'antiberlusconismo»
«L'esito del voto di fiducia al governo boccia l'antiberlusconismo». Il senatore bergamasco Valerio Carrara (Pdl), legge così il responso della seduta parlamentare di ieri. E, come gli altri parlamentari bergamaschi del centrodestra, sottolinea che ora l'obiettivo è «proseguire il lavoro»: «Questo voto promuove la volontà di chi vuole continuare a fare il proprio dovere, rispettando il mandato degli elettori e il programma. Il Senato conferma ancora una volta di essere il caposaldo di Berlusconi. Per il futuro mi auguro che il buon senso e l'amore per il nostro Paese si concretizzino in un sostegno allargato nella responsabilità della gestione della cosa pubblica».«La maggioranza c'軫Abbiamo avuto la maggioranza dei consensi alle elezioni politiche del 2008, alle Europee del 2009 e alle Regionali del 2010 – è il commento del deputato Gregorio Fontana –. Nonostante la disinformazione di questi giorni, oggi è arrivata la conferma che la maggioranza c'è anche in Parlamento. Resto sconcertato dal fatto che i finiani abbiano bloccato per un mese l'attività del governo – prosegue il parlamentare – Da domani si continua l'attività, per tener fede al mandato affidatoci dagli elettori. Come ha annunciato Berlusconi, da oggi apriremo, in accordo con la Lega, un confronto senza pregiudizi sulle cose concrete che interessano davvero gli italiani».All'ipotesi di un allargamento della maggioranza accenna la senatrice Alessandra Gallone, che, nel ribadire come «la maggioranza si mostri forte nonostante l'uscita di Fli», osserva che «ora si intraprenderanno le azioni che servono a garantire stabilità, soprattutto alla Camera. Lo sguardo va in particolare all'Udc: credo che si possa cominciare ad aprire un dialogo, vista anche la posizione di apertura espressa dalla Lega». Ma ieri è stata anche una giornata di guerriglia intorno a Camera e Senato: «La mia gratitudine va a tutte le forze dell'ordine – dice Gallone –. Sono state esemplari, dimostrando un alto senso del dovere hanno consentito al Parlamento di svolgere in maniera regolare i suoi lavori».«Rasserenare il clima»«Mi auguro che l'importante vittoria del governo segni una tregua – aggiunge Giorgio Jannone -. Gli episodi di violenza dimostrano quanto serva rasserenare il clima, in Parlamento e nel Paese«. Quanto al sì risicato, osserva: «Potrà creare qualche problema, ma non mi spaventa. In molti Paesi, e penso per esempio a Germania e Stati Uniti, si governa anche in situazioni più complesse della nostra».«Alla luce del sole»Passando alle reazioni in casa Lega, da segnalare l'intervento del deputato Giacomo Stucchi, che dal suo blog chiede le dimissioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini: «Le sfide che ci aspettano nell'immediato futuro, dal completamento delle riforme alle misure da adottare per il rilancio dell'economia – scrive - sono troppo importanti e impegnative per poterle affrontare con il virus della faziosità che l'attuale inquilino di Montecitorio ha ormai irreparabilmente iniettato». Stucchi prosegue definendo «straordinario» il risultato a favore del governo e sottolinea «un aspetto, nel dibattito parlamentare degli ultimi giorni, che lo rende ancora più importante per la democrazia: la ferma volontà di Berlusconi, e delle forze politiche che gli hanno rinnovato la fiducia, di mantenere l'evolversi della crisi in Parlamento, alla luce del sole e senza sotterfugi».Per Carlo Saffioti, coordinatore provinciale del Pdl, con il voto di ieri «sono stati sconfitti i giochi di palazzo. È una vittoria straordinaria, che ha impedito che si prevaricasse il voto popolare. Ora torna la piena sintonia fra Parlamento e cittadini». Inoltre, con questo voto, «il bipolarismo non viene abbattuto, ormai è entrato nelle corde degli italiani».

martedì 14 dicembre 2010

BERGAMO NEWS - 14/12/10 - "IL GOVERNO MANGERA' IL PANETTONE MA NON LA COLOMBA"

Calderoli - Il ministro leghista sicuro che ci saranno presto nuove elezioni mentre per Silvana Mura "il voto non cambia la sostanza delle cose, con questi numeri non si può governare".
“Il governo mangia il panettone, ma penso che non mangerà la colomba, perché in mezzo ci saranno le elezioni”. Lo sottolinea all'Adnkronos Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione normativa, lasciando Montecitorio insieme al titolare di via XX settembre, Giulio Tremonti e all'ex sottosegretario Aldo Brancher. Un altro esponente della Lega, Giacomo Stucchi, parla invece di Fini: “Ha vinto la democrazia, ma Fini non più super partes: il risultato favorevole per il Governo - scrive sul suo blog - espresso nella duplice votazione al Senato e alla Camera dei Deputati, è straordinario e c'è un aspetto, nel dibattito parlamentare degli ultimi giorni, che lo rende ancora più importante per la democrazia: la ferma volontà del premier Berlusconi, e delle forze politiche che gli hanno rinnovato la fiducia, di mantenere l'evolversi della crisi in Parlamento, alla luce del sole e senza sotterfugi». «Le sfide che ci aspettano nell'immediato futuro - continua Stucchi - dal completamento delle riforme alle misure da adottare per il rilancio dell'economia, sono però troppo importanti e impegnative per poterle affrontare con il virus della faziosità che l'attuale inquilino di Montecitorio ha ormai irreparabilmente iniettato nelle modalità di adempimento del suo delicato ruolo istituzionale”.Il senatore del Pdl Valerio Carrara ha visto nell'esito del voto di fiducia al Governo la bocciatura dell'antiberlusconismo e “la promozione della volontà di chi vuole continuare a fare il proprio dovere, rispettando il mandato degli elettori ed il programma”. “Il Senato, conferma ancora una volta di essere il caposaldo del governo Berlusconi. Per il futuro - ha concluso Carrara - mi auguro che il buon senso e l'amore per il nostro Paese si concretizzino in un sostegno allargato nella responsabilità della gestione della cosa pubblica”. "Ero certo che avremmo avuto la fiducia»: questa la prima reazione del deputato bergamasco del Popolo della Libertà Gregorio Fontana dopo il voto che ha riconfermato la fiducia al Premier Berlusconi. «Resto sconcertato dal fatto che i finiani abbiano bloccato per un mese l’attività del Governo – afferma il parlamentare – Da domani si continua l’attività di Governo per tener fede al mandato affidatoci dagli elettori. Come ha annunciato il presidente Berlusconi, da oggi apriremo, in accordo con i nostri alleati della Lega, un confronto senza pregiudizi sulle cose concrete che interessano davvero gli italiani ».«Abbiamo avuto la maggioranza dei consensi alle elezioni politiche del 2008, alle europee del 2009 e alle regionali del 2010 – argomenta Fontana – Nonostante la disinformazione di questi giorni, oggi è arrivata la conferma che la maggioranza c’è anche in Parlamento».All’opposizione non danno troppa importanza dell’esito del voto perché “non cambia la sostanza delle cose. Il governo non ha la maggioranza e con questi numeri non può governare, come sarà evidente già a partire da domani con l'esame del decreto rifiuti, ammesso che abbiano il coraggio di portarlo in aula”. Lo afferma la deputata di Idv Silvana Mura. “Se l'opposizione sarà compatta e intransigente -aggiunge- il governo a breve sarà comunque costretto a dimettersi”.

BERGAMO SERA - 14/12/10 - STUCCHI (LEGA): INACCETTABILE UN PRESIDENTE DELLA CAMERA FAZIOSO

ROMA — “Il risultato favorevole per il Governo, espresso nella duplice votazione al Senato e alla Camera dei Deputati, è straordinario e c’è un aspetto, nel dibattito parlamentare degli ultimi giorni, che lo rende ancora più importante per la democrazia: la ferma volontà del premier Berlusconi, e delle forze politiche che gli hanno rinnovato la fiducia, di mantenere l’evolversi della crisi in Parlamento, alla luce del sole e senza sotterfugi”. Lo sostiene il parlamentare bergamasco della Lega Giacomo Stucchi subito dopo l’esito della votazione sulla sfiducia alla Camera. “Le sfide che ci aspettano nell’immediato futuro – continua Stucchi – dal completamento delle riforme alle misure da adottare per il rilancio dell’economia, sono però troppo importanti e impegnative per poterle affrontare con il virus della faziosità che l’attuale inquilino di Montecitorio ha ormai irreparabilmente iniettato nelle modalità di adempimento del suo delicato ruolo istituzionale”.

giovedì 9 dicembre 2010

BERGAMO SERA - 09/12/10 - STUCCHI (LEGA): CRISI PILOTATA? ROBA DA PRIMA REPUBBLICA

BERGAMO — “La proposta di un reincarico al premier appare un vero e proprio ossimoro, dal momento che non si capisce perché il premier dovrebbe dimettersi per poi succedere a se stesso dopo qualche ora”. Lo sostiene il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi.
“A meno che l’intento non sia quello di far cadere il governo in carica per favorirne subito dopo la nascita di un altro con dentro nuove formazioni politiche. Ma, una simile operazione, significherebbe il ritorno ad un stile ed una prassi da Prima Repubblica, quando le crisi pilotate, appunto, servivano per sbarcare qualcuno dal governo e imbarcare qualcun altro, che probabilmente nessuno oggi, a cominciare dal presidente della Repubblica, Napolitano, si sentirebbe di avallare”, continua Stucchi. “La verità è che la situazione sta sfuggendo di mano a Fini, in primis, ma anche ai suoi nuovi alleati, Casini e Rutelli, che pensavano di aver trovato nel presidente della Camera la soluzione per disarcionare il Cavaliere, e invece devono fare i conti con una realtà molto diversa. Insomma, tutto lascia pensare che il terzo polo sia già in grosse difficoltà prima ancora di arrivare alla prova parlamentare decisiva”.

martedì 7 dicembre 2010

BERGAMO SERA - 07/12/10 - STUCCHI: TERZO POLO IN UN VICOLO CIECO. SENZA FIDUCIA, SI VA ALLE URNE

BERGAMO — “I dirigenti del terzo polo si sono sbracciati a presentare alla Camera la mozione di sfiducia contro il Governo, ma l’ora della verità si avvicina ed è come se nel terzo polo si insinuasse sempre più il seme del dubbio”. Lo sostiene il parlamentare della Lega Nord e segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Senza sapere né dove andare a parare in caso di voto sfavorevole al Cavaliere, né con chi allearsi per l’eventuale dopo Berlusconi, i seguaci di Fini e Casini soffrono oggi una specie di crisi di identità politica – continua Stucchi -. Non possono andare da soli, perché non hanno i numeri; non possono contare più di tanto sul Quirinale, perché il presidente Napolitano ha già fatto intendere di non voler avallare un esecutivo del ribaltone; sanno di non convincere nessuno quando parlano di un governo di responsabilità nazionale, o d’armistizio”. “Insomma la sensazione è che l’ex inquilino, e quello attuale, di Montecitorio, si siano messi in un bel vicolo cieco. In ogni caso – conclude il parlamentare leghista – se davvero l’incoscienza di pochi riuscisse nell’intento di far cadere il Governo, allora la parola spetterebbe al popolo”.

BERGAMO SERA - 07/12/10 - STUCCHI: BENE L'ETICHETTATURA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

ROMA — “Il via libera del Senato alla sessione deliberante sul ddl etichettatura per la Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, che considerato i lavori sul Bilancio in corso in quel ramo del Parlamento può essere considerata una procedura eccezionale, è un’ottima notizia. L’etichettatura sui prodotti alimentari, fortemente voluta dalla Lega Nord, è un passaggio fondamentale a tutela dei consumatori ma anche delle aziende produttrici”. Lo ha detto il presidente della Commissione per la lotta alla contraffazione, e parlamentare bergamasco della Lega Nord, Giacomo Stucchi, nel commentare l’iter legislativo del provvedimento. “Di prodotti taroccati – ha aggiunto Stucchi – che nuocciono alla salute dei consumatori non ne possiamo più. La vocazione e le tradizioni agroalimentari dei nostri territori avranno adesso una maggiore tutela”.

lunedì 6 dicembre 2010

ECO DI BERGAMO - 06/12/10 - SPUNTANO MANIFESTI RAZZISTI. MA LA LEGA SI DISSOCIA

Il manifesto contro i marocchini apparso ieri a Brembate SopraBrembate SopraAlcuni cartelli razzisti fanno capolino dopo il fermo di un immigrato per la sparizione di Yara. Poi scompaiono. L'amministrazione comunale si dissocia, e anche la Lega provinciale schiera uno dei suoi vertici per dire che «certi comportamenti fanno danno a tutti» e «non c'è caccia all'uomo». Giacomo Stucchi, deputato leghista, ha voluto essere accanto al sindaco di Brembate Sopra e alla Giunta tutta nella conferenza stampa indetta alla ex colonia elioterapica. Una presenza, quella di Stucchi, che a fianco degli amministratori (il paese da 20 anni è guidato dal Carroccio) vuole essere una presa di posizione forte di fronte ai cartelli razzisti. «Li condanniamo e ci dissociamo», chiosa Stucchi. «Non è questo il modo per affrontare una vicenda simile, dove oltretutto le accuse non sono confermate e le indagini sono in corso». E ripete che «questi comportamenti sono solo dannosi. Non c'è nessuna caccia all'uomo e parlare di "protesta leghista" è strumentale».Intanto il dibattito politico cresce. Le agenzie rilanciano le dichiarazioni di Mario Borghezio (Lega) che dice che «i fatti di questi giorni dimostrano la bontà della nostra proposta: è necessario introdurre un'aggravante per i reati che vengono commessi dai clandestini». Ma ieri, oltre ai cartelli contro i marocchini che «devono andare a casa loro», e all'«occhio per occhio, dente per dente», ci sono anche state dichiarazioni a ruota, proprio vicino alla casa di Yara. Efrem Belussi, asserendo di essere il «referente provinciale dei volontari verdi, quelli che fanno capo a Borghezio», ci va giù pesante: «Appena avremo la certezza che si tratta di un marocchino, organizzeremo una manifestazione qui a Brembate contro i marocchini». La dichiarazione viene ripresa dalle telecamere e annotata sui taccuini dei giornalisti. Ma non è gradita da tutti i presenti, così un residente del paese sbotta: «Ma cosa vuole lei, che non è nemmeno di qui? Viene qui a creare problemi, quando è appena stata chiarita dal sindaco quella che è l'opinione ufficiale del paese...». Sono le 17,30 e il momento di tensione in via Rampinelli si conclude con i due che si allontanano in direzioni opposte. Poco dopo dalla Lega arriva una precisazione: «Belussi è stato espulso dalla Lega tempo fa, dice di essere il referente di un'associazione ma non lo è».

venerdì 3 dicembre 2010

BERGAMO SERA - 03/12/10 - STUCCHI (LEGA) CONTRO IL GOVERNO UN'ARMATA BRANCALEONE

BERGAMO — “Si annuncia già una nuova armata Brancaleone, formata da vecchi e nuovi oppositori del Governo. Contenti loro. In questo quadro è noto come da tempo la Lega Nord auspichi un chiarimento che comporti, se necessario, anche il ricorso al corpo elettorale”. Così il parlamentare della Lega Nord, e Segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Le elezioni – continua Stucchi – sarebbero la via maestra da seguire nel caso in cui la maggioranza, che sino ad oggi ha retto l’azione di Governo, non dovesse essere più tale. Qualsiasi altra ipotesi di esecutivo che non veda Berlusconi premier, o che cacci i vincitori delle ultime elezioni all’opposizione, sarebbe solo un ribaltone. Voluto da chi ha perso le elezioni e sostenuto dai poteri forti che temono gli effetti della rivoluzione copernicana derivante dall’attuazione del Federalismo fiscale”.

giovedì 2 dicembre 2010

ECO DI BERGAMO - 02/12/10 - BERGAMO TROPPO RICCA. MENO FONDI ALL'ATENEO

Beffa nei criteri di ripartizione dei fondi 2010«Così il sottofinanziamento cresce ancora»
La chiama la tassa sul territorio bergamasco, ed è pari a circa 14 milioni di euro. È quanto all'Università degli studi di Bergamo non arriva a causa del sottofinanziamento di cui il nostro ateneo è vittima ogni anno e di cui abbiamo più volte detto: dai 500 ai 1.500 euro per studente in meno dallo Stato rispetto alle altre università italiane comparabili per numero di studenti, docenti e tipologia di facoltà.Tra i 18 atenei italiani che possono contare un numero di studenti e di docenti simile al nostro e una distribuzione analoga delle facoltà, Bergamo è quella che percepisce meno fondi per studente dallo Stato: Trento prende 4.392 mila euro per studente e conta su 14.810 studenti e ben 578 tra docenti e ricercatori. Noi 2.532 mila euro per studente su 14.377 studenti (dati Miur e Anagrafe studenti aggiornati al 2008). Sassari ne riceve 5.115 e Brescia 4.957 con un numero di studenti simile (ma con la facoltà di Medicina che ha finanziamenti diversi).Penalizzati i meritevoliIl dato che inquieta ancora di più purtroppo è che i fondi del 2010, stanziati ma non ancora ripartiti (anche se siamo a fine anno), saranno suddivisi secondo nuovi parametri che penalizzerebbero ancora di più l'Università degli studi di Bergamo. «I fondi – spiega il rettore Stefano Paleari – sono ripartiti secondo una componente parametrale e una quota per riequilibrio dovuto a un sottofinanziamento riconosciuto dallo Stato. Sul 2010, per quel che sappiamo, ma il governo se ne occuperà una volta varata la riforma, la parte del riequilibrio verrà distribuita a seconda del numero di docenti. Chi più ha docenti, più riceve. Per cui noi che abbiamo ottimizzato negli anni le risorse umane saremo penalizzati».Bergamo ricca, meno fondi«Sulla componente parametrica invece sono state cassate alcune voci di premialità che l'anno scorso ci avevano visti ai vertici delle classifiche italiane per merito. Per esempio non verrà considerata una voce di merito come quella del numero di laureati occupati sospesa per la crisi. Noi siamo i primi in Italia: produciamo laureati che trovano lavoro ma questo non è riconosciuto dal Governo. Secondo fattore fortemente penalizzante è la ricchezza del territorio: riceveremo meno perché siamo in zona ricca».Le interrogazioni a vuotoIn questo ultimo anno il problema del sottofinanziamento dell'Università di Bergamo ha interessato anche i politici orobici che hanno a più riprese fatto interrogazioni parlamentari bipartisan cadute nel vuoto. Tre le interrogazioni dei deputati bergamaschi: una di Giorgio Jannone (Pdl), una degli esponenti del centrosinistra Antonio Misiani (Pd), Giovanni Sanga (Pd) e Sergio Piffari (Idv) e una dai leghisti Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli. «Chi – osserva Paleari – tra i nostri politici prenderà a cuore questa delicata questione, renderà un servizio all'Università e ai suoi giovani».

mercoledì 1 dicembre 2010

BERGAMOSERA - 01/12/10 - STUCCHI (LEGA): LE DOGANE ESSENZIALI PER ARGINARE LA CONTRAFFAZIONE

ROMA — Entra nel vivo l’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale, presieduta dal parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. Nel corso dell’audizione del direttore dell’Agenzia delle Dogane Giuseppe Peleggi, che ha avuto luogo oggi a Palazzo San Macuto, è stata presentata una relazione che dà conto dell’organizzazione dell’Agenzia delle Dogane ma anche dello svolgimento del suo ruolo nella lotta alla contraffazione. “Abbiamo acquisito – ha precisato il presidente Stucchi – importanti informazioni sui risultati conseguiti dall’Agenzia delle Dogane in relazione ai sequestri delle merci contraffatte, anche mediante il confronto con le medesime attività nell’ambito dell’Unione europea. L’attività delle dogane – ha concluso Stucchi – costituisce un argine essenziale nella lotta al fenomeno della contraffazione”. I lavori della Commissione sono stati aggiornati a questa mattina alle ore 8,30.

venerdì 26 novembre 2010

BERGAMO SERA - 26/11/10 - STUCCHI (LEGA) SI COMPLIMENTA CON LE FORZE DELL'ORDINE: AVANTI COSI'

BERGAMO — “Desidero esprimere le mie congratulazioni al questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi, e a tutti i collaboratori della questura, per l’arresto di cinque marocchini che spacciavano ingenti quantitativi di cocaina nella bergamasca, e ancora al comandante provinciale dei Carabinieri di Bergamo, Roberto Tortorella, e al Nucleo investigativo dei CC, per aver individuato e assicurato alla giustizia i responsabili, tutti albanesi, della cosiddetta banda del “forellino”, rea di tantissimi furti nelle case dei bergamaschi”. Lo ha detto in una nota diffusa alla stampa il parlamentare bergamasco della Lega Nord, Giacomo Stucchi, nel commentare le recenti operazioni anticrimine condotte dalle forze dell’Ordine in Bergamasca.

giovedì 25 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 25/11/10 - IL PALASPORT DI ALZANO DEBUTTA COL TUTTO ESAURITO

Alcuni momenti dell'inaugurazione del palazzettoAlzanoTiziano PiazzaFra atleti, tecnici accompagnatori e pubblico sugli spalti, oltre 900 persone hanno salutato e applaudito l'inaugurazione del nuovo Palasport di Alzano Lombardo, al suo debutto domenica scorsa. E anche per il futuro si prospetta il tutto esaurito: l'ha anticipato il sindaco Roberto Anelli, anticipando che già «si devono organizzare eventi a invito, tanta è la richiesta di partecipazione».La campanella domenica è suonata alle 17 in un tripudio di colori e suoni, con il sindaco Anelli che ha fatto il suo ingresso in campo insieme alla Giunta e a diverse autorità: i parlamentari Giorgio Jannone, Nunziante Consiglio e Giacomo Stucchi, il presidente della Provincia Ettore Pirovano, l'assessore regionale al Territorio Daniele Belotti. In campo 400 atleti«Il nuovo palasport è stato omologato dal Coni per eventi sportivi anche a carattere nazionale – ha spiegato l'assessore allo Sport Roberto Mazzoleni –. È in grado di ospitare partite di basket e pallavolo di alto livello: non per nulla, a settembre, è stato collaudato dall'Armani Jeans, squadra di basket serie A1 maschile, che vi ha giocato una partita amichevole contro l'Assigeco Lodi. Ma, agonismo a parte, risponde alla voglia di praticare attività sportiva dei circa 3.500 sportivi alzanesi. Oltre che alle centinaia di studenti che finora hanno utilizzato il vecchio palazzetto di via Locatelli». Benedetto dal prevosto monsignor Alberto Facchinetti, che ha fatto dono all'impianto di un crocifisso, il nuovo palasport ha visto alternarsi sul campo, in esibizioni e dimostrazioni delle loro discipline sportive, gli atleti e le atlete di 34 società sportive, oltre agli alunni di quattro istituti scolastici di Alzano: la scuola elementare «San Giuseppe», l'istituto comprensivo, il liceo scientifico «Amaldi». In tutto quasi 400 atleti, presentati dalla speaker Miriam Sonzogni.Plauso a Bertocchi e RuggeriIl sindaco Roberto Anelli ha tracciato le tappe che hanno portato alla consegna del nuovo palasport, presentando gli artefici della sua realizzazione: l'assessore all'Urbanistica Camillo Bertocchi e l'assessore ai Lavori pubblici Pietro Ruggeri. «Un lavoro di squadra, per un'opera che già ci viene invidiata da molti – ha detto il sindaco –. I posti a sedere per i prossimi appuntamenti invernali sono già esauriti. Dobbiamo organizzare eventi a invito, perché c'è la fila per parteciparvi. Alla faccia, quindi, di quanti ci criticavano, dicendo che il palasport non serviva ad Alzano».Durante la giornata di gala sono stati premiati gli atleti alzanesi che si sono distinti nel 2010, con, anche, una premiazione a sorpresa, quella di Luigi Andreini, vecchio custode del palazzetto di via Locatelli e ora coordinatore del nuovo palasport.In calendario ora il Meeting nazionale di ginnastica artistica, organizzato dalla società alzanese Eala per sabato alle 18, con i più grandi campioni nazionali in attività, fra cui tra Igor Cassina, Vanessa Ferrari e Erica Fasana, con due ospiti d'eccezione, Jury Chechi e Antonio Rossi.

mercoledì 24 novembre 2010

BERGAMO SERA - 24/11/10 - STUCCHI: SAVIANO ELENCHI ANCHE I VANTAGGI DEL FEDERALISMO

BERGAMO — “Se c’è una forza politica che si batte, non solo per contrastare le mafie, ma per cambiare in meglio questo Paese, questa è di certo la Lega Nord. Ecco perché suggerirei una nuova puntata di “Vieni via con me” dove si elenchino i vantaggi del federalismo fiscale”. Lo scrive nel suo blog il parlamentare bergamasco della Lega Nord e segretario di presidenza alla Camera dei deputati, Giacomo Stucchi. “Sarebbe un’occasione per ricordare come la Lega Nord, con il federalismo fiscale, ha portato in dirittura d’arrivo la più rivoluzionaria delle riforme possibili, in un Paese in cui – continua Stucchi – nelle istituzioni, da quelle centrali a quelle periferiche, nessuno è mai responsabile di niente. Introdurre criteri e meccanismi per l’individuazione delle responsabilità di eventuali inefficienze amministrative, non è una cosa da poco”.

ECO DI BERGAMO - 24/11/10 - ASSE INTERURBANO FINALMENTE L'APERTURA FINO A MAPELLO

Gentile direttore, ho appreso da «L'Eco di Bergamo» nei giorni scorsi che, con grande sorpresa anche dei nostri sindaci, l'Anas ha annunciato l'apertura (è in programma domani, ndr) dell'asse interurbano nel tratto che andrà ad inserirsi direttamente e finalmente sulla Briantea tra Ponte San Pietro e Mapello. E questa volta pare proprio vero: infatti in questi giorni fervono i lavori di sistemazione credo conclusivi della segnaletica, protezioni e illuminazione, anche se l'esperienza ci insegna a «non dire gatto se non l'hai nel sacco»! Non mi pare vero: come avete ben relazionato per l'ennesima volta nell'articolo che dava questo sorprendente annuncio, l'attesa é stata proprio estenuante! Non voglio essere troppo lungo, pertanto giungo al dunque: mi auguro che a nessuno venga in mente di organizzare festeggiamenti ed inaugurazioni di quest'opera che arriva a noi dopo anni e anni di ritardo. Non é proprio necessario: ve lo assicuro! Ognuno di noi cittadini la inaugurerà per conto proprio percorrendo le prime volte questa manciata di chilometri con tutta l'emozione delle grandi novità tanto attese. E non mi pare che ci sia proprio bisogno, in questo triste momento della storia politica nazionale, di vedere qualche passerella dei nostri politici. Attenzione: non voglio togliere il merito a chi si é dato veramente da fare in tutti questi anni contro (purtroppo spesso proprio «contro») l'Anas o per risolvere i numerosi problemi più o meno tecnici emersi negli anni. Ricordo bene gli interventi di tanti: l'on Giacomo Stucchi, l'on. Giuliana Reduzzi, l'ex presidente della Comunità dell'Isola Guido Bonacina e tanti altri ancora. Ma faccio a tutti la proposta di inaugurarla privatamente, senza cerimonie che in questo caso suonerebbero veramente male. Confesso che mi spiace proprio proporre di annullare un momento pubblico che potrebbe avere un bel significato celebrativo, credetemi. Ma questa volta proprio non credo sia il caso né tantomeno necessario.Anzi, mi permetto di fare una proposta: investiamo il tempo e le risorse economiche di una eventuale inaugurazione del nuovo tratto di asse interurbano in un incontro pubblico sul tema della mobilità dei nostri territori o - meglio ancora - per iniziare a programmare gli indispensabili interventi non più dedicati alla gomma, ma alle rotaie (si legga: metropolitana leggera Calusco-Bergamo-Seriate oppure Lecco-Bergamo) che spero diventino il prossimo punto all'ordine del giorno dei nostri amministratori. E se serve una mano in tal senso contate pure sulla mia partecipazione ed il mio aiuto; vi assicuro che qualche amico sensibile a questi temi e disponibile a dare una mano volontariamente lo trovo facilmente!Marco Zanchi Mapello

martedì 23 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 23/11/10 - FILIERA CORTA E AREE VERDI BIO GLI STUDENTI LANCIANO L'EXPO

Un distributore automatico di prodotti orobici, ma anche promozione della filiera corta e delle aree verdi destinate alle colture locali. Sono i progetti vincitori del bando «I giovani e l'Expo».Sono stati premiati ieri al liceo Mascheroni i ragazzi fra i 15 e i 25 anni che hanno accolto con entusiasmo la sfida. All'iniziativa hanno partecipato le scolaresche degli istituti di Zogno, Natta, Turoldo, Cantoni, Agrario, Alberghiero di San Pellegrino e Mascheroni e numerosi rappresentanti politici, dell'associazionismo e del mondo della scuola e dell'università, tra cui il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, il rettore dell'Università degli studi di Bergamo, Stefano Paleari, il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Bergamo, Luigi Roffia, i deputati Nunziante Consiglio, Paolo Grimoldi e Giacomo Stucchi, gli assessori provinciali Fausto Cararra, Silvia Lanzani, Giorgio Bonassoli. Ed ancora: Renato Ravasio, presidente degli Istituti Educativi, Fabio Marazzi del consiglio di amministrazione della società Expo e Carlo Vimercati, presidente della Fondazione comunità bergamasca onlus. Ospite della manifestazione anche il Bepi, ovvero Tiziano Incani, accolto con una vera e propria ovazione da parte degli studenti. Ad aggiudicarsi il primo premio di 3.000 euro é stata Arianna Aresi, per il progetto «MangiamBe», che consiste nell'installazione di distributori automatici per i prodotti locali, scelti sulla base delle proprietà nutrizionali. Al secondo posto si é classificato il progetto «Bergamizie» di Marta Musitelli e Flavia Pellegrinelli, che prevede la realizzazione di stand di degustazione di prodotti tipici locali di alta qualità presentati secondo lo stile del food design.Terzi classificati sono stati Fabio Drago e Emanuele Maria Muretto per il progetto «Risanamento colturale» che mira a recuperare alcune aree degradate della città, riconvertendole in aree verdi destinate alle colture locali e di promozione della filiera corta, e a pari merito, Marco Invernici, Alberto Sicuso e Dan Vavassori per il progetto «Il Chicco» sulla cultura del mais. «Ringrazio gli organizzatori per aver compreso la mia idea – ha sottolineato la vincitrice Arianna Aresi – e penso che sia realizzabile in tempi brevi, ovvero entro il 2015. Si tratta di un'opportunità per Bergamo di andare oltre i propri confini e raggiungere un numero più ampio di consumatori».

giovedì 18 novembre 2010

BERGAMO NEWS - 18/11/10 - "LA 'NDRANGHETA HA FATTO AFFARI ANCHE SULLA A4"

Saviano - Lo scrittore ha scatenato le proteste della Lega parlando di mafie al Nord. Nell'elenco di opere che hanno favorito la 'Ndrangheta ha segnalato anche la quarta corsia.

Roberto Saviano ha scatenato l'ira della Lega parlando a "Vieni via con me" del potere della 'Ndrangheta in Lombardia. Ed è di oggi (17 novembre) la pubblicazione della nuova relazione della Direzione investigativa antimafia che parla di crescente potere mafioso nel Nord Italia. Una relazione arrivata nel bel mezzo della polemica tra lo scrittore napoletano e la Lega Nord, nella quale si è introdotto anche il deputato bergamasco del Carroccio Giacomo Stucchi. Durante la trasmissione di lunedì sera Roberto Saviano ha fatto esplicitamente riferimento all'inchiesta della magistratura che a fine luglio, sull'asse tra Reggio Calabria e Milano, ha portato all'arresto di 300 persone, di cui 180 solo in Lombardia. E parlando di quell'inchiesta lo scrittore ha reso noto un elenco di opere realizzate, o ancora da realizzare, sulle quali la stessa 'ndrangheta avrebbe messo gli occhi o avrebbe già fatto affari. Tra esse c'è anche la quarta corsia dell'A4, un'infrastruttura realizzata praticamente nei tempi previsti, che ha accorciato e non di poco i tempi di percorrenza tra Bergamo e Milano.L'ira del ministro dell'Interno Roberto Maroni nei confronti di Saviano è scattata soprattutto per la citazione di un pranzo tra Pino Neri, considerato la nuova mente della 'Ndrangheta in Lombardia, e Angelo Ciocca, consigliere regionale della Lega eletto a marzo al Pirellone con un numero impressionante di preferenze: 19 mila. "Un consigliere che andò a pranzo ma non risulta affatto indagato" ha specificato Saviano.

ECO DI BERGAMO - 18/11/10 - BONI: VENGA DA NOI IN CONSIGLIO A MOSTRARCI LE PROVE

MILANO«Se Saviano ha delle prove che confermano le accuse che ha rivolto alle istituzioni lombarde, può benissimo venire in Consiglio regionale e renderci edotti delle sue informazioni». È l'invito che Davide Boni, presidente leghista del Consiglio regionale della Lombardia, rivolge allo scrittore Roberto Saviano dopo le polemiche per il suo intervento alla trasmissione «Vieni via con me». Boni già martedì aveva minacciato di ricorrere a vie legali, in qualità di presidente dell'assemblea, per l'accostamento fatto da Saviano tra le istituzioni lombarde e la 'ndrangheta.«Mentre il ministero dell'Interno e le Forze dell'ordine lavorano quotidianamente per stroncare il giro di affari di boss e malavitosi – aggiungeva ieri Boni in una nota – sarebbe grave e irresponsabile se qualcuno ne sapesse di più dello Stato e decidesse di tacere. Per questo le istituzioni hanno bisogno di cittadini che collaborano attivamente per cambiare questo Paese, non di chi getta il macigno e nasconde la mano». Da qui l'invito a Saviano in Consiglio regionale, messo «al centro – conclude l'esponente leghista – di sospetti gravissimi, teorie che attualmente non hanno alcun riscontro nella realtà».«Apprezziamo l'invito rivolto dal presidente Boni e attendiamo Saviano più che volentieri, perché riconosciamo il ruolo che ha sempre svolto nella ricerca e nella diffusione delle verità sulle mafie e sulle loro ramificazioni in tutta Italia», afferma Luca Gaffuri, capogruppo del Partito democratico in Regione Lombardia, raccogliendo l'invito rivolto a Saviano da Boni. «Ci chiediamo però – aggiunge Gaffuri – se le parole di Boni non risuonino come una sorta di retromarcia rispetto alla presa di posizione di ieri (martedì, ndr), quando aveva minacciato di querelare Saviano».Giacomo Stucchi, parlamentare leghista, difende a spada tratta il ministro: «Se Saviano è libero di ingiuriare e calunniare la Lega Nord, mistificando peraltro gli eccezionali risultati che Maroni ha raggiunto nella lotta alla criminalità, allora lo siamo anche noi di ritenere che, nella migliore delle ipotesi, lui stia giocando la parte del "burattino della sinistra", la quale non avendo né idee né facce presentabili da mostrare al pubblico, utilizza uno scrittore di successo per fare quel lavoro sporco che da sola non avrebbe la capacità di compiere».

mercoledì 17 novembre 2010

BERGAMO NEWS - 17/11/10 - "LA 'NDRANGHETA HA FATTO AFFARI ANCHE SULLA A4"

Saviano - Lo scrittore ha scatenato le proteste della Lega parlando di mafie al Nord. Nell'elenco di opere che hanno favorito la 'Ndrangheta ha segnalato anche la quarta corsia.
Roberto Saviano ha scatenato l'ira della Lega parlando a "Vieni via con me" del potere della 'Ndrangheta in Lombardia. Ed è di oggi (17 novembre) la pubblicazione della nuova relazione della Direzione investigativa antimafia che parla di crescente potere mafioso nel Nord Italia. Una relazione arrivata nel bel mezzo della polemica tra lo scrittore napoletano e la Lega Nord, nella quale si è introdotto anche ildeputato bergamasco del Carroccio Giacomo Stucchi. Durante la trasmissione di lunedì sera Roberto Saviano ha fatto esplicitamente riferimento all'inchiesta della magistratura che a fine luglio, sull'asse tra Reggio Calabria e Milano, ha portato all'arresto di 300 persone, di cui 180 solo in Lombardia. E parlando di quell'inchiesta lo scrittore ha reso noto un elenco di opere realizzate, o ancora da realizzare, sulle quali la stessa 'ndrangheta avrebbe messo gli occhi o avrebbe già fatto affari. Tra esse c'è anche la quarta corsia dell'A4, un'infrastruttura realizzata praticamente nei tempi previsti, che ha accorciato e non di poco i tempi di percorrenza tra Bergamo e Milano.L'ira del ministro dell'Interno Roberto Maroni nei confronti di Saviano è scattata soprattutto per la citazione di un pranzo tra Pino Neri, considerato la nuova mente della 'Ndrangheta in Lombardia, e Angelo Ciocca, consigliere regionale della Lega eletto a marzo al Pirellone con un numero impressionante di preferenze: 19 mila. "Un consigliere che andò a pranzo ma non risulta affatto indagato" ha specificato Saviano.

BERGAMO NEWS - 17/11/10 - "SAVIANO BURATTINO DELLA SINISTRA"

Stucchi (Lega) - Il parlamentare bergamasco: "Se Saviano è libero di ingiuriare la Lega, anche noi siamo liberi di ritenerlo un burattino della sinistra".
“Se Saviano è libero di ingiuriare e calunniare la Lega Nord, mistificando peraltro gli eccezionali risultati che il ministro dell’Interno Maroni ha raggiunto nella lotta alla criminalità, allora lo siamo anche noi di ritenere che, nella migliore delle ipotesi, lui stia giocando la parte del “burattino della sinistra”, la quale non avendo né idee né facce presentabili da mostrare al pubblico, utilizza uno scrittore di successo per fare quel lavoro sporco che da sola non avrebbe la capacità di compiere”. Così il Presidente della Commissione per la lotta alla contraffazione, e parlamentare della Lega Nord, il bergamasco Giacomo Stucchi commenta, in un articolo pubblicato sul suo blog, il mancato riconoscimento da parte della Rai del diritto di replica chiesto dal ministro Maroni.

martedì 16 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 16/11/10 - ABITI ALL'ASTA, 5.000 EURO PER I RAGAZZI DISABILI

Sant'Omobono: teatro esaurito per il concorso del patronoPrimo premio al vestito realizzato da un'impiegata di Pedrengo

Sant'OmobonoUna vetrina per la sartoria artigianale bergamasca e una grande iniziativa di solidarietà.La quinta edizione del concorso-sfilata «Crea un abito per Sant'Omobono», andato in scena domenica pomeriggio in un affollatissimo teatro Ideal di Cepino, ha voluto premiare la fantasia e l'abilità di decine di sarti orobici, professionisti e dilettanti, ma anche di tanti studenti dell'istituto Caniana di Bergamo. E, nello stesso tempo, grazie all'asta degli abiti, contribuire a un progetto scolastico a favore di ragazzi disabili.Assegno da mille euroAncora una volta la manifestazione, allestita dall'assessorato comunale al Turismo nell'ambito delle feste patronali e presentata da Gisella Donadoni e Corrado Cacioli, ha fatto centro. Con un record di partecipazione: ben 45 gli abiti in concorso, arrivati da tutta la provincia. Il primo premio di mille euro è andato all'abito «adatto per tutte le occasioni» realizzato da Rosangela Gregis di Pedrengo, con un diploma di stilista e modellista in tasca ma impiegata, emozionatissima sul palco.La versatilità dell'abito, da lungo trasformabile in tailleur, indossato da Angela Lombardoni di Albano, ha convinto la giuria composta dalla stilista Imelde Bronzieri Cavalleri, dal docente universitario di disegno industriale Alessandro Ubertazzi, dall'assessore provinciale all'Expo Silvia Lanzani, da Stefano Gritti, in rappresentanza degli artigiani di Bergamo e da Giovanni Ghisalberti, giornalista de «L'Eco di Bergamo».Abito originale dal CanianaIl secondo premio di 500 euro (offerti da Enzo Autoscuole) e un gioiello realizzato dal gruppo orafi degli artigiani di Bergamo, per l'abito più elegante, è stato realizzato dalla sartoria di Enrica Bonifaccio di Bonate Sopra: indossato da Cristina Amaglio di Colere si ispirava a Audrey Hepburn di «Colazione da Tiffany».Il terzo premio (una beauty day a Villa Ortensie), per l'abito più originale, è andato all'estro di tre studenti della terza classe di indirizzo Moda dell'istituto Caniana: Luca Botter di Villa di Serio, Michelle Moretti di Gorle e Greta Salvi di Ranica.L'abito, indossato dalla quindicenne Rossella Corti di Stezzano, ha colpito per asimmetria, scollatura e per il cinturone in vita. A conclusione della sfilata (con abiti impreziositi dai gioielli degli orafi bergamaschi) l'asta di beneficenza: protagonisti in sala soprattutto politici e amministratori leghisti, dagli onorevoli Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio al consigliere regionale Giosuè Frosio all'avvocato Roberto Arnoldi, ospite di programmi tivù nazionali. Anche Umberto Bossi, arrivato a sfilata iniziata ma in ottima forma e prodigo di baci alle modelle, non si è lasciato scappare un abito per la moglie, abito poi premiato come il più elegante. Circa 5.000 euro, alla fine, quanto raccolto grazie alla vendita di 25 abiti.Il grazie degli amministratoriA conclusione i ringraziamenti: dell'assessore Vanessa Frosio, «anima» della manifestazione, e di amministratori e politici, del sindaco Ivo Sauro Manzoni, del consigliere provinciale Matteo Malighetti e dell'assessore regionale Giulio De Capitani.«Cinque anni fa siamo partiti in sordina e con la difficoltà di trovare le sarte partecipanti – ha detto il sindaco –. Oggi siamo qua con un teatro pieno e ben 45 abiti. Segno che la manifestazione ha fatto centro».

lunedì 15 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 15/11/10 - ABITI ALL'ASTA STILE HEPBURN PER IL SENATUR

«Di mia moglie non conosco bene la taglia, ma le piacerà...». Scherza Umberto Bossi sul palco di Sant'Omobono dove, su proposta del consigliere regionale leghista Giosuè Frosio, ha assistito alla sfilata di abiti disegnati e realizzati da sarte bergamasche. «Crea un abito per Sant'Omobono» ha finalità benefica e a fine sfilata i vestiti vanno all'asta. Uno, dal sapore Audrey Hepburn, l'ha acquistato proprio il Senatur per la moglie. Il leader leghista in Valle Imagna ha anche portato le stiliste che curano Miss Padania: magari, chissà, nascerà una joint-venture. Un evento fra la moda e la politica, ieri, con lo stato maggiore leghista in prima fila (anche nell'acquisto). Con Frosio e l'assessore provinciale all'Expo Silvia Lanzani («Per questi abiti si utilizzano anche materiali riciclati e questo si sposa appieno con l'attenzione al pianeta che è alla base dell'Expo», afferma Lanzani, che era anche in giuria), i deputati Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio, il presidente della Provincia Ettore Pirovano, il segretario provinciale Cristian Invernizzi e diversi amministratori.

giovedì 11 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 11/11/10 - "ECOSVILUPPO" LA SOLIDARIETA' E' ANCHE IMPRESA

A Stezzano cooperativa per l'igiene ambientale Da 9 soci nel '95 a 40. E gli occupati sono 123 Il direttore: l'impegno per gli altri vince la crisi
«Per essere un agente di cambiamento sociale bisogna essere una vera impresa, per fare della solidarietà sociale bisogna prima far quadrare il bilancio». Introduce così Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà Lombardia e membro del consiglio di amministrazione di «Ecosviluppo», il convegno al Kilometro Rosso di Stezzano che ha festeggiato i 15 anni di vita della cooperativa sociale di tipo B nata proprio a Stezzano nel 1995 e specializzata nei servizi di igiene ambientale. A festeggiare, insieme ai tanti soci e volontari, il direttore della cooperativa, Fausto Gritti, il presidente di Confcooperative Bergamo Sergio Bonetti, il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi, l'assessore provinciale all'Istruzione, formazione e lavoro, Enrico Zucchi, il sindaco di Stezzano Elena Poma, il presidente del Comitato carcere e territorio Valentina Lanfranchi, Carlo Barzaga, docente alla Facoltà di Economia di Trento e Alessandro Ronchi, direzione Industria, artigianato, edilizia e cooperazione della Regione. Un compleanno che segna anche l'importante crescita e l'esperienza tecnica e imprenditoriale consolidata di una realtà legata al territorio e dedita soprattutto all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Creata nel '95 con 9 soci e 3 inserimenti lavorativi, la cooperativa conta oggi una quarantina di associati e 123 persone occupate, di cui oltre 40 in situazione di fragilità. In costante crescita non è solo l'attività ma anche il bilancio e gli investimenti: dalle prime esperienze di raccolta differenziata, la cooperativa è oggi una realtà competitiva, dalla gestione delle aree ecologiche al trasporto dei rifiuti, alla differenziazione di riciclabili. Gli investimentiIl tutto grazie a investimenti come un parco automezzi sempre rinnovato: nel 1999 «Ecosviluppo» possedeva 15 mezzi senza particolari dotazioni tecniche, oggi sono circa 90, tutti altamente specializzati. L'obiettivo che si pone la cooperativa è lavorare per il bene comune: la crescita non deve essere solo economica ma anche e soprattutto sociale, in un momento – quello della crisi – complesso per tutti. «Grazie all'impegno quotidiano, "Ecosviluppo" non solo ha potuto superare il periodo più cupo della crisi globale, ma ha ottenuto risultati positivi a dimostrazione che la solidarietà e la ricerca della coesione sociale sono un'occasione di sviluppo», ha spiegato Gritti. E per dimostrare la forte attenzione della cooperativa al locale è stato consegnato al parroco di Stezzano, don Mauro Arizzi, un assegno che «Ecosviluppo» devolve per i lavori del nuovo oratorio.

lunedì 8 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 08/11/10 - STOP AL PARCO EOLICO AVERARA RINGRAZIA

Una piccola comunità con una grande storia. Così l'assessore provinciale alla Cultura, Giovanni Milesi, ha definito Averara, che ha ospitato ieri una delegazione provinciale per le celebrazioni del 4 Novembre. Una presenza che ha voluto essere, per la Provincia, il segno della vicinanza delle istituzioni alle realtà di montagna, e per il Comune di Averara l'espressione di ringraziamento per quanto svolto dal presidente Ettore Pirovano nella questione del parco eolico. Le celebrazioni sono iniziate con la Messa, presieduta dal prevosto don Lorenzo Grigis. Nel ricordo di un passato recente che ha visto il sacrificio di tanti soldati per la causa della libertà, don Lorenzo ha ricordato anche l'evento importante dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sottolineando il valore dell'unità e della pace. «L'armonia tra i popoli nasce dove il Signore è guida e riferimento – ha detto nell'omelia –. L'Unità rappresenta la volontà di camminare insieme nella ricerca del bene comune e questa festa è l'occasione per ripensare al senso di responsabilità e di corresponsabilità di ciascuno». Davanti al monumento ai Caduti, il sindaco Angelo Cassi ha auspicato la continuità della memoria, soprattutto per i più giovani. «Molti di noi – ha detto – hanno avuto genitori e nonni che hanno vissuto direttamente sulla loro pelle gli eventi tragici della guerra. Quei fatti li abbiamo sentiti dalla loro voce. Ora sta a noi tramandarli ai più giovani, perché il passato non venga dimenticato». L'assessore Milesi ha ricordato Averara nella storia locale. «Qui, nei secoli, si sono svolte vicende dense di grandi tensioni, dove si sono intrecciati interessi commerciali e religiosi. Averara fu capace però di vivere un lungo periodo di pace e prosperità, grazie a uomini intelligenti che seppero rendere la comunità protagonista della vita di quel tempo. Quando si usa la ragione dell'uomo, la pace è possibile». Alla commemorazione sono intervenuti anche gli onorevoli Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio (Lega Nord), il consigliere provinciale Matteo Oriani (Pdl) e il presidente della Comunità montana Alberto Mazzoleni. Il sindaco ha invitato le autorità a un pranzo comunitario. Alla festa è giunto il presidente Pirovano. «Lo stop al parco eolico ha visto il lavoro di molti – ha spiegato –. È una lunga filiera, fatta da bergamaschi di cui ci si può fidare». Pirovano ha portato prodotti tipici della Bassa e della zona di Ardesio, oltre alle cravatte con i colori di Bergamo e all'Atlante storico che ha donato agli amministratori e alla comunità di Averara.

venerdì 5 novembre 2010

BERGAMOSERA - 05/11/10 - L'AFFONDO DI BRENO (Cdo): LA SERVITEC NON SERVE PIU'

Il presidente della Cdo Rossano Breno
BERGAMO — La platea era quella delle grandi occasioni. E così il presidente della Compagnia delle opere Rossano Breno non si è lasciato sfuggire la possibilità di mostrare la forza e la compattezza della sua associazione che è, a tutti gli effetti, uno degli assi portanti dell’economia bergamasca e non solo. Ecco dunque l’affondo: “Basta con gli intermediari. Sovrastrutture come la Servitec non servono più, i fondi devono essere attribuiti direttamente alle imprese”. Il diciottesimo compleanno della Compagnia delle opere è un’affermazione della presenza sul territorio di un’associazione che conta 2500 iscritti. Davanti a 700 imprenditori, a deputati (i leghisti Stucchi e Consiglio), il sindaco di Bergamo Franco Tentorio e il presidente della Provincia Ettore Pirovano, i consiglieri regionali Marcello Raimondi, Maurizio Martina e Carlo Saffioti e il delegato Marco Pagnoncelli, tanti assessori e consiglieri provinciali e comunali, esponenti politici, della finanza, del credito e delle associazioni, riuniti nella sala Caravaggio del polo fieristico di via Lunga, Breno ha sferrato un attacco a Servitec, la “innovation company” che avrebbe dovuto far da punto di riferimento della tecnologia e della conoscenza e crocevia essenziale per progetti in campo energetico, ambientale e territoriale. Al tavolo dei relatori anche Pier Aldo Bauchiero, direttore Lombardia Intesa Sanpaolo e Giulio De Metrio chief executive di Sea-Aeroporti di Milano. Partendo dall’esperienza di Mario Preve, presidente della Riso Gallo che attraverso un’impresa familiare lunga 150 anni ha creato una delle più grandi aziende del mondo nel suo settore – “andando a vendere riso ai cinesi”, ha detto Breno – il presidente della Cdo è stato categorico: “Se davvero vogliamo crescere sul fronte dell’innovazione, occorre che i fondi vengano attribuiti direttamente alle imprese, senza più intermediari. Strutture come Servitec non servono più. Sono dei filtri che non hanno più ragione d’essere. Le risorse legate allo sviluppo devono andare subito in circolo, per far decollare la ricerca in azienda”. Applausi scroscianti, mentre nelle prime file qualcuno “trasaliva”. Per la cronaca, la Servitec è una società partecipata al 31,5 per cento dalla Camera di Commercio, per il 30 per cento dalla Provincia, per il 14 da Confindustria Bergamo. Tutte le altre associazioni – Dalmine, Università, artigiani, Ascom, Cna, Confesercenti, Coldiretti, Confagricoltura, Apindustria, Confcooperative,Tenaris, sindacati, Cassa Rurale di Treviglio, Ubi Banca e Cesap, hanno partecipazioni quantitativamente minori. “Questo territorio e gli imprenditori sono passati attraverso la crisi, ma per la ripresa ora serve un’unità d’intenti perché solo insieme si può fare meglio”. Ma le parole usate ieri sera lasciano poco spazio a compromessi. Nei prossimi giorni, Bergamosera pubblicherà un ampio speciale con tutti i video dell’evento.

ECO DI BERGAMO - 05/11/10 - ECOSVILUPPO UN CONVEGNO PER CELEBRARE 15 ANNI DI LAVORO

Stezzano.Lavorare per il bene comune: questo l'obiettivo che la cooperativa sociale Ecosviluppo di Stezzano porta avanti da quindici anni.E proprio per festeggiare il quindicesimo anno di attività, la cooperativa organizza il convegno «Ecosviluppo, quindici anni di lavoro e solidarietà».L'iniziativa si terrà domani a partire dalle 15 al Kilometro Rosso di Stezzano. A tracciare un bilancio, dalle prime esperienze di raccolta differenziata all'attuale attività di impresa di Ecosviluppo, sarà il direttore della cooperativa, Fausto Gritti.Oltre ai saluti delle autorità, tra cui il presidente di Confcooperative Bergamo Sergio Bonetti, interverranno, tra gli altri, alla tavola rotonda che prenderà il via alle 16, il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi, Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà Lombardia ed Enrico Zucchi, assessore all'Istruzione, formazione e lavoro della Provincia di Bergamo.Il convegno – spiega il volantino di presentazione – «è un'occasione per rileggere il percorso imprenditoriale e sociale realizzato in questi anni». Un percorso nel quale il lavoro «è la chiave di accesso all'integrazione e opportunità di promozione umana».

giovedì 4 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 04/11/10 - STUCCHI: CASO DIFFICILE SCELTA GIUSTA

«Il mio plauso va all'amministrazione comunale e al sindaco, perché è stata fatta una scelta di equilibrio in una situazione complicata. Si è scelto di conciliare gli interessi e i bisogni del singolo, con una bambina coinvolta, con gli interessi della comunità e le sue regole». Giacomo Stucchi, deputato della Lega, è stato uno dei destinatari delle lettere di Anselmo Zamblera. Insieme all'amministrazione di Grumello, del suo stesso colore politico, ha esaminato il caso. Non entra nel merito della nuova deroga: "Il Comune, vista la situazione, si è mosso in modo giusto".

ECO DI BERGAMO - 04/11/10 - "GLI EROI ANONIMI DELL'INDUSTRIA" GIBELLI ELOGIA GLI IMPRENDITORI

«La Regione Lombardia si regge su tanti eroi anonimi della sua industria». Lo ha detto Andrea Gibelli, vicepresidente della Regione e assessore all'Industria e all'Artigianato, nel corso del sesto momento dell'Assessorato Itinerante, che ha fatto tappa all'azienda «Plastik» di Albano Sant'Alessandro. Un'impresa che, attraverso l'impegno di ben tre generazioni della famiglia Cattaneo, si sta imponendo nella produzione di pannolini e materiale igienico che esporta in molti paesi d'Europa; dalla fine del 2011 produrrà anche nell'Africa settentrionale dove sta portando già da tempo i suoi prodotti. Proprio questa sua capacità di essere impresa e famiglia è stata al centro delle considerazioni dello stesso vicepresidente. «Regione Lombardia - ha aggiunto Gibelli - punta molto a non separare il lavoro e la produzione con il welfare: ovvero con la capacità di un nucleo familiare di portare avanti un progetto industriale. Il collegamento forte azienda-famiglia è assolutamente un elemento decisivo per far crescere l'impresa nella nostra regione e per garantirgli una forte capacità di affermazione. Solamente con rapporti ben saldi si riescono a superare i momenti di crisi che ancora attanagliano le nostre economie. Ed è proprio per queste ragioni che la nostra istituzione deve saper costruire dei pacchetti utili per far ben operare il trinomio impresa, lavoro e famiglia».«Ogni persona della famiglia persa nel sistema produttivo - ha spiegato Gibelli - è una perdita irrecuperabile e questo non ce lo possiamo permettere». Le caratteristiche della Plastik sono state presentata da Gianangelo Cattaneo sia nei dettagli tecnici sia per quanto riguarda la sua capacità di innovare e di trovare collaborazioni con importanti istituti universitari nell'ambito della ricerca e delle nuove tecnologie. Al termine dell'incontro il vicepresidente è stato accompagnato in una visita al sito produttivo bergamasco che dà lavoro ad oltre 200 operai. Gibelli ha inoltre affermato di voler «chiedere un confronto non solo con il Ministero dello sviluppo economico del nostro Paese, ma anche con gli organi europei di Bruxelles, perchè è necessario che l'Unione prenda atto dell'urgenza di salvaguardare i suoi motori economici e la Lombardia è uno di questi». Dopo la «Plastik» di Albano Sant'Alessandro, l'assessore all'Industria e Artigianato ha visitato il «Mollificio Bergamasco» che produce molle tecnologicamente avanzate. Con 82 dipendenti e strumenti di ultimissima generazione l'azienda sta avviando piani industriali per incrementare i mercati. A dirigere l'impresa 5 cugini, che hanno tratto dal binomio famiglia-lavoro la forza necessaria per diventare leader in questo settore; una coalizione, quella di impresa e famiglia, che per il vicepresidente di Regione Lombardia «ha letteralmente salvato non solo il nostro territorio dalla crisi, ma anche tutto il Paese». Di fronte alle richieste degli imprenditori il responsabile regionale delle attività produttive ha voluto rimarcare come «i finanziamenti pubblici sui distretti abbiano, in realtà, favorito il Sud».«Chiedo - ha detto Gibelli - che il rapporto tra Nord e Sud in tema di finanziamenti venga proporzionato a favore di quei territori in cui le imprese che producono esistono davvero. Basta con le invenzioni. In alcune parti del Paese la realtà è stata drogata proprio dal finanziamento pubblico. E lo si vede perché, ad esempio al Sud, la crisi è stata sicuramente meno sentita rispetto al Nord, dove gli impianti di produzione esistono davvero». L'assessore, accompagnato dagli amministratori e dall'onorevole Giacomo Stucchi, presidente della Commissione parlamentare contro la contraffazione, ha poi visitato gli impianti.

mercoledì 3 novembre 2010

ECO DI BERGAMO - 03/11/10 - DISABILI, IN DUEMILA IN ATTESA DI UN LAVORO

Ne hanno diritto per legge, ma la crisi frena le aziende Parcheggi, senza l'ordinanza del Comune fioccano le multe

Un parcheggio riservato ai disabili«Rispetto e pari dignità». È quello che chiedono a viva voce i disabili bergamaschi, è quello per cui lotta ogni giorno Giovanni Manzoni, presidente dell'Anmic (Associazione mutilati e invalidi civili) di Bergamo.Ridare dignità a chi la perde ogni giorno tra un gradino troppo alto e pensiline non a norma, tra un lavoro che non c'è e pensioni di invalidità troppo basse, tra parcheggi che dovrebbero essere garantiti ai disabili e che invece vengono costantemente occupati da chi due passi a piedi se li potrebbe tranquillamente fare. Inutile ricordare che questi ultimi anni sono stati segnati da una forte crisi economica e occupazionale e i segnali di ripresa sono molto deboli. Va da sé quindi che la «conquista» di un posto di lavoro diventa un trofeo ambito da tutti, in particolare dai duemila disabili che in provincia di Bergamo lo attendono da anni.Il lavoro come diritto «Il diritto al lavoro per i disabili, sancito dalla legge 68, difficilmente potrà diventare una realtà in questo momento – spiega Giovanni Manzoni – perché le aziende non assumono. Nel frattempo ci accontenteremmo che ciascuno facesse la propria parte, a partire dalla Provincia, cui è demandato il compito di avviare i disabili al lavoro, ma che di fatto non esercita questo suo potere, con il risultato che i disabili non sono avviati al lavoro e le aziende inadempienti non vengono sanzionate. Poi chiediamo alla Regione di verificare l'efficacia degli stanziamenti che mette a disposizione per l'avviamento al lavoro dei disabili, perché a nostro avviso, si spende troppo in inutili corsi di formazione, lasciando solo le briciole agli interventi per l'azione del collocamento vera e propria. Inoltre, abbiamo l'impressione che i dati statistici siano falsati dal fatto che un certo numero di invalidi viene conteggiato più volte, cioè ad ogni cambiamento del posto di lavoro che talvolta avviene nel giro di pochi mesi». Di tutto questo e di molto altro si è parlato anche al nono congresso provinciale dell'Anmic sul tema «Protagonisti nella società» a cui erano presenti autorità cittadine e provinciali come Luciana Fratus della segreteria della Cgil, i parlamentari Giovanni Sanga, Giacomo Stucchi e Sergio Piffari, Ferdinando Piccinini segretario della Cisl di Bergamo, Enrico Zucchi assessore provinciale all'Istruzione. Per la Regione c'erano Marcello Raimondi, assessore regionale, e il consigliere Mario Barboni. I fronti apertiL'Anmic di Bergamo si sta dando da fare, ha seguito con grande attenzione l'avvio della tranvia Bergamo-Albino, facendosi portatrice di osservazioni e suggerimenti, mentre rimane ancora irrisolto il problema dell'accessibilità alle pensiline della stazione Autolinee che non prevedono gli scivoli per l'accesso delle carrozzelle e delle persone con difficoltà deambulatorie. Un accordo molto positivo è stato raggiunto invece con l'aeroporto di Orio al Serio per risolvere il problema dell'utilizzo abusivo dei parcheggi riservati ai disabili. Si tratta di un notevole successo da ricondurre alla determinazione dell'Anmic, alla sensibilità e disponibilità della direzione aeroportuale e al comando provinciale dei carabinieri che ha disposto adeguati controlli. Quindi la battaglia dei disabili non si ferma, e più decisi che mai, chiedono a gran voce di veder riconosciuti i loro diritti. Le leggi ci sono, bisogna solo ricordare ogni giorno agli amministratori i torti cui bisogna porre rimedio, ad esempio le barriere architettoniche. Aspettando l'ordinanzaC'è poi il capitolo parcheggi. Non bastavano i furbi e gli incivili che approfittano dello spazio disabili libero per piantare l'auto ed evitare così di pagare una manciata di euro. E non bastavano nemmeno i casi di abuso del contrassegno, purtroppo ancora molto diffusi. C'è anche il problema della legge. La Cassazione, infatti, l'anno scorso ha accolto il ricorso di un vigile di Palermo, sostenendo che è compito dei singoli Comuni permettere ai disabili di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu nel caso in cui i posti dedicati siano occupati. Ebbene, da allora moltissimi Comuni hanno adeguato il loro regolamento.Ma non Bergamo, nonostante una delegazione dell'Anmic abbia già sollecitato l'amministrazione comunale su questo argomento. In attesa dell'ordinanza che dovrebbe riportare giustizia, intanto, fioccano le multe.Fra. Ma.

sabato 30 ottobre 2010

ECO DI BERGAMO - 30/10/10 - CONTRAFFAZIONE E PIRATERIA STUCCHI GUIDA L'INCHIESTA

Un punto di riferimento nella battaglia all'illegalità economica e alla concorrenza sleale: è stata costituita alla Camera dei deputati la «Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale».Presidente è stato eletto il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. La nomina ha raccolto consensi anche tra le fila dell'opposizione. «Ringrazio i colleghi della commissione per la fiducia nei miei confronti», ha rimarcato Stucchi. «Esorto tutti – ha proseguito – a mettersi al lavoro nell'ambito dei compiti e delle prerogative che il Parlamento riconosce alla commissione». L'esponente del Carroccio ha, quindi, sottolineato come «le aziende e i cittadini si aspettano un contributo rilevante nella lotta al fenomeno della contraffazione e della pirateria ai danni delle attività commerciali. La Commissione dovrà essere punto di riferimento nella battaglia all'illegalità economica e alla concorrenza sleale».Nel frattempo si è tenuta a Lamezia Terme una riunione dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) per discutere di legalità: l'assemblea ha, tra l'altro, approvato un documento contenente analisi, proposte e richieste avanzate al governo in tema di difesa della legalità nell'attività amministrativa. «L'insediamento della Commissione parlamentare sulla contraffazione – ha commentato Stucchi – non poteva avere migliore viatico del documento approvato a Lamezia Terme dall'Anci, che dà mandato al presidente Sergio Chiamparino di sottoscrivere gli impegni per la realizzazione del Programma nazionale anticontraffazione. «Troveremo modi e tempi – ha aggiunto – per una proficua collaborazione con l'Anci nella lotta alla contraffazione». Giacomo Stucchi, 41 anni, è già stato presidente della XIV Commissione per le Politiche dell'Unione europea della Camera durante la legislatura dal 2001 al 2006; attualmente ricopre l'incarico di segretario dell'Ufficio di presidenza di Montecitorio. La commissione d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale è costituita da 21 deputati: 8 del Pdl, 7 del Pd, 2 della Lega Nord, un parlamentare per ognuno dei gruppi di Futuro e libertà, Idv, Udc e gruppo misto. Fanno parte della commissione, tra gli altri, anche i parlamentari bergamaschi Gabriele Cimadoro (Idv) e Giovanni Sanga (Pd). Gianluigi Ravasio

mercoledì 27 ottobre 2010

BERGAMO SERA - 27/10/10 - CONTRAFFAZIONE: STUCCHI ELETTO PRESIDENTE COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA

ROMA — Il deputato bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi, già presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue della Camera, dal 2001 al 2006, e attuale Segretario dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio, è stato eletto, anche con alcuni voti dell’opposizione, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta che sarà impegnata nella lotta alla contraffazione in ambito commerciale. “Ringrazio i colleghi per la fiducia – ha detto il neopresidente subito dopo l’elezione – ed esorto tutti a mettersi a lavoro nell’ambito dei compiti e delle prerogative che il Parlamento riconosce alla Commissione. Le aziende e i cittadini si aspettano un contributo rilevante nella lotta al fenomeno della contraffazione e della pirateria ai danni delle attività commerciali”. “La Commissione – ha concluso Stucchi – dovrà essere punto di riferimento nella battaglia all’illegalità economica e alla concorrenza sleale”.

martedì 26 ottobre 2010

ECO DI BERGAMO - 26/10/10 - "E' LA SFIDA DEL FUTURO" "SI, MA PESI SU TUTTI"

Sono contrastanti le reazioni del mondo politico bergamasco riguardo alle posizioni espresse dall'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, durante il suo intervento di domenica scorsa alla trasmissione televisiva di Fabio Fazio «Che tempo che fa». Se il Popolo della libertà vede nelle parole dell'amministratore delegato del Lingotto l'indicazione delle sfide del futuro, il Carroccio pone l'accento sulle specificità del mondo del lavoro del Nord del Paese. Partito democratico e Italia dei valori rimarcano invece la mancanza di una politica industriale nel Paese e la necessità di interventi per la ripresa economica che non pesino soltanto sui lavoratori.«Quella indicata da Marchionne – sottolinea Gregorio Fontana, parlamentare del Pdl – è una strada obbligata. Il modello di Pomigliano è moderno e collegato alle esigenze del territorio per rispondere ai bisogni di lavoratori e imprenditori». La posizione dell'amministratore delegato di Fiat, prosegue Fontana, «è la sfida del futuro del nostro Paese, che il governo e le organizzazioni sindacali responsabili devono raccogliere per rendere più competitivo il sistema Italia».Gli incentivi alla Fiat«Credo nel progetto di Marchionne e lo sostengo – ha commentato il ministro Roberto Calderoli –, però non con queste sue uscite da Fazio. Anche perché Marchionne non può oggi venire a dire ciò che dice quando in realtà anche durante il suo periodo la Fiat ha ricevuto gli incentivi del governo». «Ciascuno ha dato – ha sostenuto Calderoli – e ciascuno ha ricevuto. È evidente che qualcosa la Fiat ha ricevuto, e quindi la frase che la Fiat farebbe meglio senza l'Italia, Marchionne avrebbe fatto meglio a non dirla». Giacomo Stucchi, parlamentare della Lega, dal canto suo ricorda che «il problema vero non è che la Fiat farebbe meglio senza l'Italia, ma senza la nostra burocrazia. Non c'è da scandalizzarsi per quanto Marchione ha detto». Tuttavia, aggiunge Stucchi, il top manager del Lingotto «non deve giudicare tutti i lavoratori allo stesso modo: quello che non riesce a ottenere a Pomigliano fa parte della cultura lavorativa del Nord già da vent'anni. I nostri lavoratori non cercano il conflitto, ma la collaborazione, grazie anche a un sindacato più realista. A livello locale vedo un sindacato, Cgil compresa, più responsabile».Giovanni Sanga, parlamentare del Pd, osserva che «Marchionne pone questioni note, come la produttività e la competitività. Il Paese è privo di una politica industriale che da tempo il Pd chiede». Ma il Marchionne del Lingotto, prosegue Sanga, «dimentica il ruolo avuto dal nostro Paese e dai lavoratori nel successo della Fiat e nei suoi momenti più difficili. Oggi è giusto portare i salari a livelli europei legandoli alla produttività, ma senza far venir meno tutele e diritti dei lavoratori. Dietro al discorso di Marchionne c'è la sfida su contrattazione decentrata e nuove relazioni industriali da cogliere senza però paragonare lavoro e tutele del nostro Paese a realtà come Cina o Polonia». Salari e produttivitàAntonio Misiani, pure parlamentare del Pd, sottolinea che «quelle di Marchionne sono considerazioni che devono far riflettere; toccano le questioni della competitività e del rilancio dell'economia. Ma questo riguarda anche gli imprenditori: i problemi della competitività non possono essere caricati solo sulle spalle dei lavoratori». «Il Paese – aggiunge Misiani – deve raccogliere la sfida di legare salari e produttività. Occorre un patto sociale che chiami in causa istituzioni pubbliche e parti sociali; su questi temi i limiti non sono solo di politica o sindacato: anche gli imprenditori devono fare un riflessione profonda».Marchionne, osserva Gabriele Cimadoro, parlamentare dell'Idv, «è persona seria. Il suo intervento mi è sembrato in buona fede e quello che dice ha un senso di verità; per questo vorrei dargli credito. I veri problemi riguardano la fiscalità, l'evasione, la crisi economica; c'è un ritardo sulla politica industriale e abbiamo bassi livelli di produttività». La battuta di Marchionne sulla Fiat che «senza l'Italia farebbe meglio», conclude Cimadoro «è grave fatta da un italiano; ma l'amministratore delegato di Fiat ha il coraggio di dirlo. Non dobbiamo essere né presuntuosi, né permalosi. Se non c'è una politica industriale seria non ci sono le condizioni perché si venga a investire da noi».

venerdì 22 ottobre 2010

GIORNALE DI BERGAMO.COM - 22/10/10 - RABBIA "VALBREM" IN CORTEO. OPERAI, SINDACI E CONSIGLIERI REGIONALE CHIEDONO AL GOVERNO

Marcia della disperazione da Lenna a Piazza Brembana per i 117 dipendenti della Valbrem, che la casa madre svizzera Ronal vorrebbe chiudere entro gennaio, a tre anni dall’acquisizione firmata nel 2007 con il gruppo Mazzucconi. La battaglia per salvare una delle tre ultime, grandi aziende metalmeccaniche della Val Brembana - le altre sono SMI e Cms - sta mobilitando anche le forze politiche e dopo l’intervento del Pd, che chiede misure di disincentivazione contro la Ronal, ieri è stata la volta della Lega Nord, in campo con un’interrogazione firmata dagli onorevoli Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli e rivolta al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e al vicepremier Giulio Tremonti (Economia). «Quello della Valbrem è l’ennesimo scempio economico che si verifica nella Provincia di Bergamo - ha commentato l’onorevole Consiglio dopo l’incontro con i lavoratori, ieri mattina nella sede della Comunità montana - ci impegneremo a salvaguardare l’economia delle nostre Valli e il reddito dei nostri lavoratori, che pagano decisioni strategiche aziendali non sempre giustificate. Abbiamo presentato con gli altri deputati bergamaschi della Lega Nord un atto di sindacato ispettivo, con il quale chiediamo al ministro Sacconi e al ministro Tremonti che si faccia chiarezza sull’annunciata decisione della chiusura degli stabilimenti di Lenna e Presezzo e si tutelino i lavoratori coinvolti. Inoltre - conclude l’onorevole Consiglio - tali gravi scelte imprenditoriali rischierebbero di vanificare il positivo ritorno socioeconomico sotteso allo sforzo sostenuto dalla Lega Nord in Regione Lombardia e in Provincia di Bergamo per la costruzione di importanti infrastrutture in Valle Brembana». Oltre a ribadire la desertificazione industriale dell’area, l’interrogazione prende le mosse dall’accordo sottoscritto nel 2009 con i sindacati per un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva, comunque, il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna, chiedendo a Tremonti e Sacconi di invitare la Ronal a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati. «Serve assolutamente prorogare la cassa in deroga fino al 2011 - dichiarano Margherita Dozzi della Fiom e Gianfranco Maifredi della Fim - per consentire ai lavoratori di agganciare una nuova fare di cigs nei prossimi due anni».

BERGAMO NEWS - 22/10/10 - E' STUCCHI IL DEPUTATO PIU' ATTIVO TRA I BERGAMASCHI

Parlamento - Il politico della Lega è al decimo posto tra gli onorevoli che lavorano di più nella classifica stilata da "L'Espresso".

Il luogo comune vede il bergamasco sgobbone e gran lavoratore. Una considerazione che trova conferma anche in Parlamento, secondo la classifica de “L’Espresso” sui deputati e senatori che lavorano di più. Nella Top Ten di Montecitorio, in decima posizione, troviamo Giacomo Stucchi della Lega Nord con un indice di attività del 4.28 (un indice puramente quantitativo che prende in esame il numero e la tipologia e di atti prodotti dai parlamentari in modo da poterli confrontare tra di loro). Gli altri bergamnaschi navigano attorno alla metà della classifica, l'ultimo, ma è 463° su 630 è l’onorevole Gregorio Fontana del Pdl. Tra i senatori non ci sono orobici di spicco, il primo che s'incontra nella particolare hit parade è Valerio Carrara (Pdl) che occupa la posizione numero 110.

ECO DI BERGAMO - 22/10/10 - I DEPUTATI LEGHISTI INTERROGANO IL MINISTRO

I deputati Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli (Lega Nord) hanno presentato un'interrogazione a risposta orale al ministro del Lavoro e al ministro dell'Economia e delle Finanze sulla chiusura annunciata dalla Ronal della Valbrem che mette a rischio 117 posti di lavoro (96 a Lenna e 21 a Presezzo).Nel documento si ricorda che la cessazione dell'attività «colpirebbe duramente la comunità brembana, in particolare la zona dell'alta valle, già seriamente in difficoltà e gravemente impoverita del tessuto produttivo» e che alla Valbrem è in corso «cassa in deroga» fino al 26 novembre, dopo che a luglio era terminato il periodo di cassa integrazione straordinaria. La chiusura inoltre è stata paventata nonostante che l'azienda avesse sottoscritto con i sindacati «un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva comunque il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna».Ai ministri si chiede se «intendono invitare la multinazionale Ronal, proprietaria di Valbrem, a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l'istituzione di un tavolo di confronto, richiamandola al doveroso rispetto dell'accordo siglato nel 2009, cui far partecipare anche i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte oltre che quelli dei lavoratori, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati».

BERGAMO NEWS - 22/10/10 - "FELICE PER IL RISULTATO, RINGRAZIO I MIEI STAFF DI ROMA E DI BERGAMO"

Stucchi - "Ma per raggiungere obiettivi concreti l'impegno personale molte volte non basta", le parole del leghista, nella top ten dei parlamentari più attivi.

“Faccio semplicemente quello che devo fare senza pubblicizzarlo troppo. Se ho raggiunto questo risultato devo ringraziare anche il mio staff di Roma e Bergamo: ho una segreteria che lavora in maniera eccezionale e ho persone che mi suggeriscono gli interventi come i sindaci e presidenti di associazione che incontro costantemente sul territorio bergamasco”. Giacomo Stucchi, al decimo posto nella classifica dei deputati che lavorano di più secondo “L’Espresso”, tiene il basso profilo e spiega a cosa sta lavorando in questo momento. “Oltre ai temi orobici, ora ci sono due proposte per agevolare la condizione degli invalidi civili che diventeranno legge presto – spiega -. Cosa mi chiedono i sindaci? Per prima cosa mi raccontano i problemi reali e pratici con cui devono fare i conti ogni giorno e mi chiedono delle soluzioni pratiche”. In futuro la mole di lavoro aumenterà ancora (“La prossima settimana diventerà presidente di una nuova commissione, quella “anti-contraffazione”) ma ciò che conta per Stucchi sono i risultati: “E’ inutile produrre molte scartoffie, l’importante è raggiungere degli obiettivi concreti; a volte ci si arriva, altre no, perché il risultato finale non dipende solo dall’impegno personale”.

giovedì 21 ottobre 2010

ECO DI BERGAMO - 21/10/10 - CONSIGLIO (LEGA): ALTRO SCEMPIO ECONOMICO

Terminato il raduno organizzato a Lenna, a cui hanno partecipato anche i lavoratori della Valbrem davanti l'azienda, l'on. Nunziante Consiglio, deputato del Carroccio, ha ribadito la necessità di mantenere la produzione negli stabilimenti bergamaschi : «E' l'ennesimo scempio economico che si verifica nella Provincia di Bergamo. Ci impegneremo a salvaguardare l'economia delle nostre Valli e il reddito dei nostri lavoratori, che pagano decisioni strategiche aziendali non sempre giustificate» – continua l'on. Consiglio – «Abbiamo presentato oggi con gli altri deputati bergamaschi della Lega Nord un atto di sindacato ispettivo, a prima firma dell'on. Giacomo Stucchi, con il quale chiediamo al Ministro Sacconi e al Ministro Tremonti che si faccia chiarezza sull'annunciata decisione della chiusura degli stabilimenti di Lenna e Presezzo dalla proprietà della Valbrem e si tutelino i lavoratori coinvolti». «Inoltre - aggiunge infine l'on. Consiglio – tali gravi scelte imprenditoriali rischierebbero di vanificare il positivo ritorno socio economico sotteso allo sforzo sostenuto dalla Lega Nord in Regione Lombardia e in Provincia di Bergamo per la costruzione di importanti infrastrutture in Valle Brembana». Presenti alla riunione anche il Consigliere Regionale Frosio della Lega Nord, l'Assessore Provinciale Milesi, il Presidente della Comunità Montana della Valle Brembana, i sindaci ed altri esponenti.

lunedì 18 ottobre 2010

ECO DI BERGAMO - 18/10/10 - SCUOLA DI MAGISTRATURA NON APERTA LE OPPOSIZIONI INTERPELLANO TENTORIO

Un contratto d'affitto pagato per due anni per una proprietà mai utilizzata. La Scuola superiore di Magistratura a Bergamo torna al centro dell'attenzione, e delle polemiche, con un'interpellanza a risposta orale consegnata negli scorsi giorni a Palazzo Frizzoni e sottoscritta da tre consiglieri comunali dell'opposizione: Giuseppe Mazzoleni dell'Udc, Elena Carnevali del Pd e l'ex sindaco Roberto Bruni della Lista Bruni.«Considerando che il Comune di Bergamo non ha prorogato il contratto di locazione alla scadenza del 30 settembre e sottolineando come il Comune di Bergamo e la Provincia avevano prontamente accolto le sollecitazioni dell'ex Ministro Castelli alla rapida individuazione di una sede per la Scuola di Magistratura in quanto un ritardo nel reperimento dei locali avrebbe comportato il rischio della assegnazione della sede della prestigiosa istituzione ad altra città - si legge nel testo dell'interpellanza - si chiede al sindaco di conoscere i tempi di avvio della Scuola di Magistratura». Questo considerando che, «stando alle dichiarazioni del Ministro Calderoli dell'agosto scorso avrebbe dovuto aprire i battenti “in autunno, come tutte le scuole”» continuano i tre politici che interpellano Tentorio anche sulle «responsabilità del Ministero della Giustizia per i ritardi nell'avvio della Scuola di Magistratura e lo sperpero di denaro pubblico originato dagli impegni disattesi dello stesso Ministero della Giustizia».Con questa interpellanza, inoltre, si vuole conoscere «l'ammontare esatto delle spese sostenute dal Comune di Bergamo per il 50% del canone di locazione dei locali siti in Via Garibaldi per il periodo dall'01/10/2008 al 30/09/2010» oltre che sapere se il primo citatdino «intende avviare, in accordo con la Provincia di Bergamo, un'azione di responsabilità per il recupero delle spese inutilmente sostenute per il pagamento del canone d'affitto per locali mai utilizzati».Si chiede inoltre di far luce sulla sede definitiva della scuola: «Se è tuttora da considerarsi valida la previsione di collocare la sede definitiva della Scuola di Magistratura presso il Palazzo Lupi di proprietà dell'Agenzia del Demanio - continuano i tre consiglieri - o se, anche alla luce delle travagliate vicende vissute, l'attuale collocazione non debba più essere considerata soltanto provvisoria», ma anche se «per il fatto che non è stato rinnovato dal Comune il contratto di locazione, ciò significa il totale abbandono della presenza della Scuola Superiore della Magistratura a Bergamo».La vicenda della Scuola di Magistratura a Bergamo è abbastanza complessa e tutto ha inizio quattro anni fa quando l'allora ministro della Giustizia Roberto Castelli indicò le sedi per la nuova struttura dedicata alla formazione dei magistrati: Bergamo per il Nord, Latina per il Centro e Catanzaro per il Sud. Nella nostra provincia inizialmente si puntò sul Collegio Celana, poi l'operazione fallì e si decise di ripiegare su Palazzo Lupi, una volta pronto: nell'attesa venne identificata come sede provvisoria un'ala del Collegio Sant'Alessandro in città. L'affitto venne sostenuto da Provincia e Comune di Bergamo, per un importo complessivo di 242.800 euro all'anno, più 50 mila forfettari per le spese di gestione. Con il governo Berlusconi attualmente in carica, il ministro della Giustizia Angelino Alfano mandò i vertici del ministero a chiudere la pratica Bergamo. Per funzionare, la scuola aveva però bisogno del Comitato direttivo: i 5 membri indicati dal ministero di Giustizia (Pietro Pelingieri, Angelo Del Vecchio, Chiara Cacciavillani, Fernanda Contri e Alberto Macchia) erano in carica dal 2007, appena varata la legge istitutiva dei corsi, mentre di quelli del Csm, fino alla dichiarazione del ministro Calderoli, non c'era traccia. Il deputato bergamasco Gregorio Fontana (Pdl) decise quindi di promuovere un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché venisse data piena attuazione all'istituzione della Scuola superiore della magistratura. L'appello venne sottoscritto anche dal presidente della Provincia Ettore Pirovano, dal sindaco Franco Tentorio e da alcuni parlamentari, tra cui Giorgio Jannone, Giacomo Stucchi, Alessandra Gallone e Nunziante Consiglio. Il Pd, dal canto suo, tramite i deputati bergamaschi Antonio Misiani e Giovanni Sanga, presentò alla Camera due interrogazioni parlamentari sull'avanzamento dell'iter della Scuola di magistratura, peraltro senza ottenere risposta dal ministro Alfano. La vicenda fu anche al centro di aspre polemiche durante la seduta del Consiglio provinciale di fine giugno, quando il presidente Pirovano rispose a un'interpellanza sulla questione e, a distanza, agli interventi dell'ex inquilino di via Tasso Valerio Bettoni e di Palafrizzoni Roberto Bruni (che lo accusavano di essere più impegnato a difendere Roma che a prodigarsi per portare qui i corsi di alta specializzazione), sottolineando che vi erano alcune falle negli atti amministrativi approntati dalle precedenti amministrazioni di via Tasso e Palazzo Frizzoni. Ora questa nuova interpellanza che vuole nuovamente smuovere le acque per avviare l'iter definitivo che permetta di insediare ufficialmente la scuola.

venerdì 15 ottobre 2010

BERGAMO SERA - 15/10/10 - LA LEGA: DIFENDIAMO IL NOSTRO TESSILE, NO AIUTI AL PAKISTAN

ROMA — La Lega è contraria ad estendere gli aiuti economici alle imprese tessili e d’abbigliamento del Pakistan che non si trovano nelle aree alluvionate. E’ quanto emerge da un’audizione che i deputati Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Gianluca Pini e Giovanni Fava hanno chiesto al presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea Mario Pescante. “La Commissione europea ha concordato le decisioni nell’ambito delle politiche di aiuto umanitario verso il Pakistan, a seguito degli ultimi eventi alluvionali” si legge nel documento inviato a Pescante. “Ma occorre far presente che le imprese pakistane del settore tessile e abbigliamento non insistono su aree alluvionate, ma al contrario si tratta di un’industria in piena efficienza, che metterebbe in crisi l’occupazione e l’ottima reputazione che ancora corona il made in Italy nel mondo”.

mercoledì 13 ottobre 2010

ECO DI BERGAMO - 13/10/10 - IL CASO INDESIT FINISCE SU LA 7 STASERA "EXIT" IN DIRETTA DA BREMBATE

«Exit», programma di approfondimento giornalistico de La7 nella serata di mercoledì 13 ottobre a partire dalle 21.10 si occuperà di lavoro, crisie conomica e precarietà e si collegherà anche con la Bergamasca.Al centro dell'attenzione il caso Indesit. La trasmissione condotta da Ilaria D'Amico si collegherà in diretta con Brembate Sopra dove i lavoratori dell'azienda stanno scioperando. Al microfono della giornalista Francesca Nava alcuni dipendenti, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil Mirko Rota, Ferdinando Iuliano e Angelo Nozza, l'onorevole Giacomo Stucchi, il sindaco Diego Locatelli e il vicesindaco Giacomo Rota, oltre al consigliere comunale Sergio Gandi, del gruppo Economia e lavoro del Pd Bergamo.

lunedì 11 ottobre 2010

ECO DI BERGAMO - 11/10/10 - MORTI SUL LAVORO, BERGAMO TERZA "I SOPRAVVISSUTI? DIMENTICATI"

DalmineDesirée CividiniLe morti sul lavoro hanno toccato nel 2009 il minimo storico. Secondo i dati Inail, mai dal dopoguerra (dal 1951, inizio delle rilevazioni statistiche) i numeri erano stati così bassi. Significa che sulla sicurezza l'Italia si è mossa, ma che certo non si può abbassare la guardia: l'anno scorso le donne e gli uomini morti nei luoghi di lavoro sono stati 1.050 (complessivamente gli infortuni 790 mila). Più colpita la Lombardia, con tre province che guidano la triste classifica delle morti bianche: Milano, poi Brescia e Bergamo. Qui dal 2008 al 2009 gli infortuni sono scesi da 18.593 a 12.838, ma quelli mortali sono purtroppo invariati: 19 l'anno scorso, altrettanti quello precedente.La guardia deve rimanere altissima. È questo l'appello lanciato ieri, a Dalmine, nel corso della 60ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro: un'occasione per l'Anmil – Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro –, per richiamare l'attenzione sulla gravità del fenomeno e sui numeri sempre troppo alti delle vittime. La giornata commemorativa, iniziata con la Messa di suffragio per i Caduti e proseguita con la cerimonia civile, si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime nei luoghi di lavoro. «Siamo qui – ha esordito il presidente provinciale Anmil, Luigi Feliciani – perché non possiamo accettare che l'infortunio sia al centro dell'attenzione mediatica solo quando si muore, per essere poi declassato a un "requisito" per interventi sociali, e nemmeno in prima fila, come la riserva delle assunzioni obbligatorie. Non chiediamo più soldi, non vogliamo interventi a pioggia. Chiediamo scelte chiare su questo terreno, in funzione delle quali proporci con impegno finanziario, professionale e appassionata partecipazione dei soci. Non dimentichiamo – ha proseguito il presidente di fronte a una folta platea che ha raggiunto il Teatro civico in corteo –, che l'infortunio è un'esperienza che tocca ogni anno quasi 900 mila persone. Un'esperienza sempre dolorosa, fatta di cure, rieducazione, disagio familiare ed economico, oltre che dell'attesa di un indennizzo quasi mai corrispondente alle attese». Un pensiero condiviso anche dalla direttrice di Inail Bergamo, Maria Aurelia Lavore, e dall'assessore provinciale a Istruzione, Formazione e Sicurezza sul lavoro, Enrico Zucchi, il quale ha puntato l'attenzione sulla necessità di «continuare a fare in modo che le aziende investano in formazione e prevenzione anche in un momento di crisi come quello attuale». Concetto ribadito da Angelo Cortinovis, responsabile Sicurezza e lavoro della Uil, il quale ha anche invitato a riprendere l'attività, da tempo ferma, del tavolo della legalità e della sicurezza. «La politica – ha commentato il consigliere regionale Mario Barboni – deve fare la sua parte e in maniera trasversale: non c'è colore politico dietro a un infortunio». «La sicurezza – ha aggiunto Ferdinando Piccinini, segretario generale Cisl – è un elemento essenziale della qualità del lavoro. Ecco perché sarebbe utile introdurre un sistema per premiare le imprese virtuose e penalizzare quelle che non investono sulla sicurezza». A sottolineare l'importanza del ricollocamento nel mondo del lavoro è intervenuto l'onorevole Giovanni Sanga, componente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, presente insieme agli onorevoli Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio: «Non basta essere vicini agli infortunati al momento dell'incidente, ma occorre accompagnarli in un percorso più complesso, che li porti a essere reinseriti nel mondo del lavoro – ha dichiarato Sanga, socio onorario Anmil –. Bergamo da questo punto di vista vive una situazione piuttosto buona, ma l'impegno deve essere costante e l'attenzione deve rimanere alta».