mercoledì 27 aprile 2011

BERGAMO NEWS - 27/04/11 - LIBIA, LA LEGA SFIDA BERLUSCONI STUCCHI: "NO AI BOMBARDAMENTI"

E’ alta tensione nella maggioranza di governo sulla questione Libia. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha confermato alla Nato la disponibilità di equipaggi pronti al bombardamento. Un’eventualità che la Lega Nord scongiura con tutte le sue forze. A fare la voce grossa è il ministro Umberto Bossi, che ha chiamato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per sincerarsi sulle intenzioni dell’Italia. Roberto Maroni rincara la dose: “Siamo rimasti sorpresi perché nell'ultimo Consiglio dei ministri Berlusconi era contrario ai bombardamenti. Noi non cambiano idea da un giorno all'altro. I bombardamenti intelligenti, per definizione, non esistono”.“Noi non vogliamo mettere a repentaglio l’alleanza di governo – spiega il parlamentare bergamasco del Carroccio Giacomo Stucchi – la questione vera che non riusciamo a capire come mai non venga compresa la gravità delle conseguenze soprattutto per il nostro paese: andiamo incontro ad un’immigrazione selvaggia. La gente comune, che noi ascoltiamo tutti i giorni nelle strade, nelle piazze, non è d’accordo con il bombardamento. Questo tipo di azioni, pur essendo condivise a livello politico internazionale, devono essere capite principalmente dalla gente”. Il ministro Maroni apre all’eventualità del voto in aula proprio sulla questione Libia. “penso che sia una soluzione giusta, non siamo lì continuamente a dire di sì. L’ha detto anche Bossi: a volte una scelta coraggiosa è anche dire di no, soprattutto quando è un “no” pesante. Il segretario federale è stato molto chiaro”. Qualche esponente leghista ha definito l’Italia una colonia francese. “D’altronde non siamo stati noi ad avviare questo conflitto, ma inglesi e francesi. Perché dobbiamo essere impelagati in mille guai anche per colpa loro? Alla fine pagheremo noi il prezzo della guerra”.

BERGAMO SERA - 27/04/11 - STUCCHI: SULLE AMMINISTRATIVE BERSANI METTE LE MANI AVANTI

BERGAMO — “Sarà per i sondaggi sfavorevoli, o forse per aver semplicemente avvertito l’umore nero del suo elettorato in questi giorni di campagna elettorale, fatto sta che il segretario del principale partito di opposizione, Pierluigi Bersani, mette già le mani avanti sul risultato delle prossime Amministrative”. Così il parlamentare della Lega Nord, e segretario dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Un fatto – continua l’esponente leghista – che diviene ancor più significativo se si considera l’occasione scelta per fare certe riflessioni e cioè la riunione coi candidati sindaci del Pd. In quella sede Bersani ha tenuto a precisare di non cercare spallate a queste amministrative ma un segnale molto chiaro che cambi l’agenda del Paese. Insomma, un approccio – conclude Stucchi – che la dice lunga sull’aspettativa che il Partito Democratico ripone nella prossima consultazione elettorale”.

mercoledì 20 aprile 2011

BERGAMO SERA - 20/04/11 - STUCCHI (LEGA): UNA REVISIONE DEI TRATTATI NON E' TABU'

ROMA — “Dopo la Grecia e l’Irlanda anche il Portogallo ha chiesto l’aiuto economico dell’Ue per uscire dalla crisi. L’Italia sino ad oggi ha retto all’impatto della crisi economica grazie ad una politica rigorosa sui conti pubblici, attuata sin dal primo giorno di insediamento del governo in carica, ma anche per merito di un sistema produttivo basato per lo più sulla piccola e media impresa, che noi vorremmo aiutare ed incentivare sempre più. Non vorremmo però mai essere messi nelle condizioni di non poterlo fare perché le nostre risorse devono servire a rimpinguare il banco dei pegni dell’Ue”. Così il parlamentare della Lega Nord, e segretario dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Ecco perché – continua l’esponente del Carroccio – non deve essere un tabù la possibilità, già annunciata peraltro dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, di una revisione dei trattati Ue che non sono un totem immutabile ma, al contrario, una naturale evoluzione dei rapporti economici e sociali tra gli Stati membri dell’Ue. Non capirlo – conclude Stucchi – è segno di una miopia politica che potrebbe costare cara”.

lunedì 18 aprile 2011

SIENA FREE.IT - 18/04/11 - MERCOLEDI' 20 APRILE PRESENTAZIONE DEL "PATTO DEL BUONGOVERNO"

Le forze che sostengono la candidatura di Alessandro Nannini presentano alla cittadinanza e alla stampa il programma elettorale della coalizione e la Carta dei Valori. Sarà presentato mercoledì 20 aprile alle ore 16.30 presso l’hotel Garden il “Patto del Buongoverno”, il programma amministrativo della coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Alessandro Nannini. “Un programma che vede la convergenza delle sensibilità umane, prima ancora che politiche e culturali, di tutte le forze che compongono la coalizione - afferma Alessandro Nannini -, “che sarà integrato da una Carta dei Valori che abbiamo condiviso e che ispirerà la nostra gestione amministrativa, nel solco di quello che è stato da sempre il Buongoverno di Siena”. L’evento vedrà la presenza del coordinatore e del vice coordinatore regionale del Popolo della Libertà, gli onorevoli Massimo Parisi e Riccardo Migliori, il legato federale per la regione Toscana della Lega Nord, on. Giacomo Stucchi, i vertici provinciali e comunali del Pdl e della Lega Nord di Siena, il presidente del Movimento per la Difesa della Senesità, professor Gianluca Messa, che interverranno insieme al candidato sindaco Alessandro Nannini. Contestualmente saranno presentati anche i candidati della lista civica “Io Amo Siena”.

venerdì 15 aprile 2011

BERGAMO SERA - 15/04/11 - STUCCHI (LEGA): DOPO LA SCONFITTA IL PD RIPRENDA IL CONFRONTO

“Dopo l’ennesima sconfitta parlamentare, e preso atto che con questi numeri a favore del centrodestra non esistono le condizioni per dare una spallata al Governo, speriamo che il Pd riprenda il cammino del confronto sulle riforme e non continui invece nel prosieguo della legislatura a leggere in aula la Costituzione”. Lo ha detto il parlamentare della Lega Nord, e Segretario dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi, a margine dei lavori parlamentari. “Sarebbe mortificante – ha poi aggiunto l’esponente del Carroccio – per i parlamentari del Pd e deprimente per il Parlamento, così come per tutti i cittadini”.

giovedì 14 aprile 2011

NOVE DA FIRENZE - 14/04/11 - MOSCHEA IN CENTRO, RAZZANELLI FA IL SONDAGGIO

Firenze - “Il 20% dei nostri concittadini non vuole neppure sentir parlare del centro islamico a Firenze. Solo il 6% è pronto per un accoglienza indiscriminata”, ha detto capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli.“Il dato più eclatante che emerge dal sondaggio effettuato dall’Istituto Freni su ‘Accoglienza degli immigrati sbarcati a Lampedusa e sulla proposta progettuale della Moschea’ è rappresentato da quel 20% di fiorentini che di moschee a Firenze non vuole neppure sentir parlare, mentre la maggioranza dei nostri concittadini boccia il progetto presentato per la realizzazione della moschea in centro e condivide la proposta della Curia Fiorentina di piccoli luoghi di culto sparsi sul territorio. Importante inoltre che il 38% degli intervistati condivida l’operato del governo sull’emergenza immigrazione, con la concessione di un permesso provvisorio di soggiorno”. Questo il commento del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli, che ha presentato questa mattina i risultati del sondaggio insieme al deputato della Lega Giacomo Stucchi e ad esponenti del partito in Regione (il capogruppo Antonio Gambetta Vianna) e in Provincia (il capogruppo Marco Cordone).Al quesito “Cosa dovrebbe fare lo stato italiano nei confronti di questi immigrati irregolari”, il 38 % degli intervistati condivide l’operato del governo con la concessione di un permesso provvisorio di soggiorno per superare l’emergenza (alla cui scadenza rientra in vigore la normale legislazione per l’immigrazione). Mentre il 28% vorrebbe che fossero accolti in strutture controllate senza la concessione del permesso di soggiorno provvisorio. Il 17 % chiede un espulsione immediata. Quindi un 83 % della città chiede comunque un controllo serio su questi migranti–clandestini.Solo una quota minoritaria di fiorentini (6%) ritiene ormai superate le frontiere e matura l’accoglienza indiscriminata.“La soluzione – ha commentato Razzanelli – non è quella di accogliere indiscriminatamente tutti. Per superare l’emergenza dei paesi del Nord Africa occorre utilizzare i fondi che oggi vengono spesi per mantenere da noi queste persone per investimenti nei loro luoghi d’origine, dove le prospettive di sviluppo sono molto maggiori che da noi, dove ormai il lavoro manca anche per gli italiani”.Riguardo alla moschea di Firenze, il livello di informazione risulta molto elevato arrivando al 71%; a conferma dell’ importanza del tema, solo il 16% degli intervistati si è dichiarato all’oscuro della richiesta della comunità islamica. Solo il 22% dei fiorentini è però a conoscenza del progetto dell’Architetto Napolitano. Tra chi lo conosce il 66 % boccia con un netto rifiuto la proposta, e solo l’8 % ne è pienamente convinto.Ancora più significativo un altro dato, che emerge dalla risposta al quesito se l’intervistato sarebbe interessato a partecipare al percorso di dibattito pubblico della Regione. Il 71% dei fiorentini non è interessato a partecipare a questa iniziativa. La proposta della comunità islamica di avviare un processo di partecipazione alle proprie scelte in materia del luogo di culto viene accolta con favore solo dal 29 % dei fiorentini.Riguardo alla collocazione, il 55 % degli intervistati preferirebbe che la moschea si collocasse all’esterno del centro storico. Per una minoranza (21%) può essere costruita in qualsiasi parte della città, mentre per il 20 % dei fiorentini il ‘no’ è tassativo. Alcuni, il 4%, ritengono che la decisione sia di competenza della comunità musulmana.Infine la maggioranza dei fiorentini (46 % contro il 34 %) la vuole eventualmente fuori dal centro. E per il 20 %, di moschea in centro o in periferia “no se ne parla nemmeno”.“Il problema, qui – ha notato Razzanelli – non è tanto la costruzione della moschea in sé, quanto il capire che cosa succede al suo interno. L’esperienza di altre città italiane dimostra che il centro di culto diventa occasione di ‘auto-segregazione’ della comunità, invece di favorirne l’integrazione con la nostra società. E questo davvero non possiamo permetterlo”.L’onorevole Stucchi ha sottolineato come sia “importante la percentuale del 20% di assolutamente contrari alla moschea. Ciò che comunque è inaccettabile è ciò che accade in alcune città, dove le comunità islamiche stabiliscono le proprie moschee in luoghi impropri, saltando le procedure delle amministrazioni locali; le regole devono valere per tutti” e riguardo al fenomeno dell’immigrazione a Lampedusa come questo sia “un problema non solo italiano ma europeo”.Gambetta Vianna ha invece sottolineato come “la Lega Nord sia comunque contraria all’apertura di una moschea a Firenze. Non solo infatti i luoghi di culto già esistenti sono più che sufficienti ad ospitare i credenti musulmani, ma non possiamo accettare che si costruiscano nuove moschee finché non verrà affermato il principio di reciprocità”. Concetto, questo, sottolineato infine anche da Cordone, che ha poi affermato, riguardo all’emergenza clandestini: “in Toscana il fenomeno si sarebbe potuto gestire molto meglio se si fosse realizzato un CIE. Noi della Lega diciamo: sì ai profughi ma no ai clandestini”.

mercoledì 13 aprile 2011

BERGAMO SERA - 13/04/11 - STUCCHI: SULL'IMMIGRAZIONE SERVE PIU' PRAGMATISMO

BERGAMO — “L’Ue non ci sta più bene alle condizioni date e l’Italia in questo momento deve pensare un po’ meno a mandare in giro per il mondo i propri soldati e un po’ di più a difendere i suoi confini. Si tratta di un esigenza ancor più avvertita oggi che l’emergenza immigrazione clandestina è evidente in tutta la sua possibile virulenza, così come del resto il ministro dell’Interno Maroni aveva ampiamente previsto.” Lo ha detto il parlamentare della Lega Nord, e segretario di presidenza alla Camera dei deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Se abbandoniamo ipocrisie e strumentalizzazioni politiche – continua Stucchi – esiste un modo pragmatico per guardare al problema: pattugliamento delle coste, anche in collaborazione con Paesi rivieraschi, unitamente ai rimpatri costanti dei clandestini. Entrambi le misure costituiscono una difesa, e al contempo un deterrente, per scongiurare che altre decine di migliaia di persone si riversino sulle nostre coste.

domenica 10 aprile 2011

ECO DI BERGAMO - 10/04/11 - MARONI: UN MODELLO I NOSTRI VOLONTARI

Il ministro dell'Interno ospite in Provincia elogia e ringrazia la Protezione civile bergamasca«Professionisti della solidarietà che manca in Europa. La vostra forza? Sui territori, non a Roma» Benedetta Ravizza«Incarnate quel modello di solidarietà che manca a livello europeo». Roberto Maroni ringrazia ed elogia la Protezione civile bergamasca, raccolta nel cortile della Provincia con centinaia di rappresentanti in pettorina gialla. Nonostante il tour de force diplomatico degli ultimi giorni, il ministro dell'Interno è sorridente, stringe mani e si concede per le foto. È venuto apposta per i volontari, e loro ricambiano con molti applausi, in fila per uno scatto. «È da tanto tempo che non parlo da un camion, mi ricorda i primi tempi eroici della Lega», esordisce dal palco semi-improvvisato. C'è anche spazio per un siparietto col presidente di Via Tasso, collega di Parlamento, oltre che di partito, entrambi strumentisti. Ettore Pirovano cerca di sistemare una cassa che rimbomba, e il titolare del Viminale scherza: «Anche lui è musicista, se ne intende di spie e microfoni. Ma se continua così lo faccio arrestare».I temi però sono seri. «Siete professionisti della solidarietà – va avanti il ministro –. Se c'è qualcuno in difficoltà lo aiutiamo, non diciamo all'Aquila "noi siamo di Bergamo, affari vostri". Non funziona così. L'esempio che ognuno di voi incarna andrebbe portato in Europa». La forza vera della Protezione civile, aggiunge (unico passaggio marcatamente lumbard), «non sta negli uffici a Roma con i generali, bensì sui territori, nei Comuni, nelle città».La visitaMaroni è arrivato a Bergamo poco prima delle 9,30, in anticipo sulla tabella di marcia. Le vie limitrofe alla Provincia sono blindate. Un gruppo di contestatori lo aspetta, in tempo per srotolare lo striscione «Respingiamo Maroni», poi viene allontanato. Il ministro è accompagnato dal deputato Giacomo Stucchi. Ad aspettarlo, oltre a Pirovano, l'assessore provinciale alla Protezione civile Fausto Carrara e regionale Romano La Russa, gran parte della Giunta e dei consiglieri provinciali (soprattutto di maggioranza), Daniele Belotti e Roberto Pedretti dal Pirellone. Arriva anche il primo cittadino Franco Tentorio. Sotto i portici di via Tasso il ministro si intrattiene con il questore Vincenzo Ricciardi, chiede come sta la famiglia di Yara Gambirasio, se sta riuscendo a tornare alla normalità e a recuperare la privacy. Stessa domanda che porrà al sindaco di Brembate Diego Locatelli. Con l'onorevole Carolina Lussana, invece, Maroni parla della recente bocciatura da parte della Consulta delle ordinanze dei sindaci. «Le faremo diventare legge», dice. Un saluto affettuoso a Mirko Tremaglia, seduto in prima fila ad ascoltarlo, e al presidente degli alpini Antonio Sarti, al quale ammette: «Io però ho fatto il fante». A un vigile del fuoco (il cui Corpo nazionale fa riferimento al ministero dell'Interno) assicura «la vicinanza del governo, anche per ottenere più uomini e più mezzi». Unici rappresentanti delle opposizioni avvistati, esponenti dell'Idv con il deputato Gabriele Cimadoro.Gli interventiAl microfono interviene il prefetto Camillo Andreana, per riaffermare la stretta collaborazione tra «Prefettura e Provincia nel caso di emergenze» e «la straordinaria capacità dei bergamaschi di dedicarsi al prossimo». Alberto Cigliano, dirigente provinciale della Protezione civile, dà un solo numero: «Lo zero. Le zero volte che i nostri volontari hanno detto no quando c'è stato bisogno di loro, notte e Natale compresi». «Perché la solidarietà è nei cromosomi dei bergamaschi e i bergamaschi sono orgogliosi di voi volontari», insistono Pirovano e Carrara. A rappresentare la Protezione civile, quello che ormai è diventato un simbolo: Mario il volontario (titolo anche di una pubblicazione della Provincia). Da lui in regalo al ministro la polo e il crest della Protezione civile, con un appello: «Giovani raccogliete il testimone di noi vecchi, perché questa storia non può finire. E lei ministro, torni presto a Bergamo, dov'è benvenuto, per vederci all'opera».

sabato 9 aprile 2011

ECO DI BERGAMO - 09/04/11 - MARONI: EUROPA DOVE SEI? LA SOLIDARIETA' E' UN NOSTRO MODELLO

«I nostri volontari incarnano la solidarietà, ma questo è ciò che manca all'Europa». Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni giunto a Bergamo per una visita lampo ha espresso così tutta la sua delusione - per usare un eufemismo - di fronte al comportamento del Vecchio Continente davanti alle tragedie e al problema dell'immigrazione.Maroni, di fatto, ha detto che l'Italia è rimasta sola, mentre gli altri Stati d'Europa stanno alla finestra. Nel cortile di via Tasso, accompagnato dal parlamentare Giacomo Stucchi, il ministro è salito su un camioncino per parlare ai volontari della Protezione Civile.«E' dai tempi eroici dei primi comizi della Lega che non salivo su un camioncino - ha esordito Maroni -. Ringrazio i volontari che davvero incarnano la solidarietà fatta di concretezza e non parole, ed è ciò che manca all'Europa. In ogni caso noi chiediamo all'Italia di essere solidale». «L'Europa si fa vanto di grandi principi - ha sottolineato - ma quando deve dimostrare che c'è solidarietà questo non avviene. La collaborazione che mostra il popolo italiano manca un po' invece in Europa. Vogliamo portare in tutto il mondo il modello italiano che si basa sul fatto che quando qualcuno è in difficoltà noi lo aiutiamo, non diciamo agli aquilani in difficoltà: "noi siamo di Bergamo non vi aiutiamo"». Maroni ha insistito sul sistema italiano che si basa soprattutto sulla professionalità e la solidarietà della protezione civile. Questo spirito di solidarietà in Europa dovrebbe essere più diffuso - ha aggiunto - in Italia c'è ed è un esempio di come si gestiscono le emergenze, con l'aiuto reciproco e la solidarietà: tutto questo non mi pare sia molto diffuso in Europa». «Nelle difficoltà la protezione civile interviene esprimendo un principio di solidarietà che deve essere alla base della convivenza civile - ha concluso il ministro - ed è quello che ci aspettiamo avvenga anche in Europa». Maroni ha scambiato strette di mano con tutti. Incontrando il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi ha chiesto della famiglia di Yara. Non sono mancati saluti con il capo degli alpini Antonio Sarti e naturalmente il Presidente della Provincia Ettore Pirovano e il sindaco di Brembate Sopra Diego Locatelli.Prima dell'arrivo del ministro, un gruppetto di giovani ha tentato di mettere in atto una contestazione.

BERGAMO NEWS - 09/04/11 - MARONI: ITALIA LASCIATA SOLA DALL'EUROPA

Il ministro - Il titolare dell'Interno di fronte ad una platea di volontari della protezione civile bergamasca, ha ribadito la sua posizione critica nei confronti dell'Europa. Ha ribadito la sua posizione critica nei confronti dell'Europa sull'emergenza immigrazione e in particolare sull'emergenza dei profughi in arrivo in Italia, in particolare a Lampedusa, dalla Libia. Roberto Maroni, ministro dell'Interno in visita questa mattina a Bergamo (9 aprile), ha parlato nel cortile di via Tasso, tra le sedi della Provincia e della Prefettura, di fronte ad una folta platea di volontari della protezione civile invitati all'incontro dall'assessore competente, il giovane Fausto Carrara. "I nostri volontari incarnano la solidarietà. Ma è proprio il senso di solidarietà che in questa fase manca all'Europa", secondo il ministro dell'Interno. "Siamo rimasti soli sull'emergenza immigrazione" ha aggiunto. Al suo fianco, su un furgone della protezione civile, c'era anche il parlamentare leghista Giacomo Stucchi. Durante la visita il ministro ha anche parlato con il questore Vincenzo Ricciardi, al quale ha chiesto notizie sullo stato d'animo della famiglia di Yara Gambirasio.

venerdì 8 aprile 2011

BERGAMO SERA - 08/04/11 - STUCCHI (LEGA), L'OPPOSIZIONE FA SOLO BAGARRE POLITICA

BERGAMO — “Dinanzi alle emergenze in atto c’è chi nell’opposizione sembra non preoccuparsi più di tanto e anzi continua nella sua opera di demolizione della funzione legislativa del Parlamento che vorrebbe vedere impantanato su questioni di lana caprina”. E’ quanto scrive il parlamentare della Lega Nord, e Segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “La strategia della bagarre politica – continua Stucchi – è l’unico obiettivo che vecchi e nuovi oppositori del Governo si sono prefissati”.