lunedì 1 agosto 2016

ECO DI BERGAMO - 01/08/16 - "SERVONO PIU' RISORSE, UOMINI E MEZZI"

Lo sviluppo delle tecnologie è velocissimo, le persone e i luoghi da controllare aumentano ogni giorno e bisogna trovare più risorse, uomini e mezzi se vogliamo stare al passo con la lotta al terrorismo". A dirlo è Giacomo Stucchi, bergamasco presidente del Copasir. Dall'inizio del 2015 a oggi sono 103 gli espulsi dal ministro Alfano con proprio decreto, tra cui 9 imam. "E' uno strumento previsto dall'ordinamento giudiziario fin dal 2005 che prevede l'espulsione coattiva con rimpatrio immediato e divieto di reingresso, per motivi di sicurezza, di quei soggetti ritenuti attigui ad ambienti radicalizzati e che sostengono la jiad. Il provvedimento vale per tutta Europa ed è una misura preventiva e rapida, mentre nei casi più complessi si va avanti nelle indagini ei tempi sono ovviamente più lunghi". Dopo gli ultimi attentati i controlli sono aumentati? "C'è un monitoraggio di tutte le realtà in cui c'è un'alta presenza islamica. Non si pensi solo alle moschee, che sono meno difficili da osservare, ma a tutti quei luoghi da controllare in quanto siti di ritrovo abituale di cittadini islamici in cui può essere veicolato il messaggio positivo verso la jiad, dai sottoscala ai bar, dai negozi etnici ai centri culturali. I controlli avvengono utilizzando vari mezzi, tecnologici o umani, e servono per capire quanto accade e ciò che viene detto riservatamente". C'è collaborazione da parte del mondo islamico? "Non è ancora sufficiente. Quando qualcuno, ad esempio, condanna ufficialmente un attentato e prende le distanze, c'è chi dice che non è d'accordo - e in quel caso è giusto andare subito ad approfondirne la conoscenza - ma ce ne sono tantissimi che stanno in silenzio. E questo mi preoccupa, perchè il silenzio è sempre ambiguo". Molti attentatori sono "addestrati dal web e la propaganda passa più dai social che dalle moschee. "Facciamo sforzi enormi ma la sfida è impari perchè lo sviluppo delle tecnologie è velocissimo. Per stare al passo dobbiamo avere più risorse, la mole di persone e di luoghi da controllare è aumentata e non si può più fare lo stesso lavoro di prima, garantire cioè la stessa qualità ed efficacia, se non si aumentano il personale e i mezzi: non solo dell'intelligence ma di tutto il comparto sicurezza".