mercoledì 17 ottobre 2012

BERGAMO SERA - 17/10/12 - STUCCHI (LEGA): MONTI EVITI SCELTE DEVASTANTI PER I CITTADINI

“Se dovessimo fare una classifica dei provvedimenti più odiosi contenuti nella legge di Stabilità il premio lo vincerebbe di certo il taglio retroattivo degli sconti Irpef. L’effetto retroattivo, che ostinatamente il governo non ha voluto scongiurare, nonostante i pressanti e unanimi appelli di tutte le forze politiche e delle rappresentanze di categorie, viene peraltro introdotto infischiandosene del principio di irretroattività stabilito dallo Statuto del Contribuente”. Così in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. “A questi motivi di preoccupazione – continua l’esponente leghista – c’è poi da aggiungere l’incertezza generale e le differenziazioni anche significative all’interno dell’esecutivo, che caratterizzano l’azione di Palazzo Chigi in questa delicata fase. Un motivo in più per convincere la strana maggioranza che appoggia Monti a non limitarsi ad una semplice presa d’atto in Parlamento. Dinanzi a scelte devastanti, che costituirebbero per i cittadini e l’economia l’ennesima doccia scozzese, non si può restare indifferenti”. “La Lega Nord – conclude Stucchi – è quindi pronta a dare battaglia affinché sia licenziato un provvedimento più giusto invitando tutte le altre forze politiche ad agire ascoltando le reali esigenze dei cittadini e non le sirene dei poteri forti”.

martedì 9 ottobre 2012

IL GIORNALE DI BERGAMO - 09/10/12 - STUCCHI: "GIU' LE MANI DALLE AUTONOMIE"

L'esponente leghista contro modifiche al Titolo V della Costituzione

"Se le cose stessero così, se davvero il disegno di legge di riforma costituzionale del Titolo V al vaglio del governo contenesse certe misure (dall'introduzione della clausola di supremazia per le materie concorrenti tra Stato e Regioni al ritorno al controllo legislativo dello Stato di gran parte delle funzioni oggi di competenza delle Regioni), allora la Lega Nord si metterebbe di traverso per sbarrare la strada al ritorno del centralismo romano mascherato dal tecnicismo di un governo che ha fatto solo disastri". Lo dichiara l'onorevole Giacomo Stucchi (Lega Nord) dopoi progfetti di modifica legati agli scandali nelle autonomie locali, dal Pirellone alla Regione Lazio. "Il Titolo V va cambiato, lo abbiamo detto tante volte, ma non nel senso di un ritorno al passato - aggiunge Stucchi - con lo Stato che controlla tutto e dirige ogni cosa. Quest'esperienza, per fortuna, l'abbiamo lasciata alle nostre spalle, ad eccezione del mostruoso debito pubblico (questa conseguenza purtroppo non passa con un colpo di spugna!) che quel sistema centralista ha prodotto e del quale ancora oggi paghiamo le conseguenze. Dinanzi alle degenerazioni che l'autonomia territoriale ha prodotto, soprattutto in alcune regioni del centro e del sud, è fuori discussione l'esecrazione totale per gli episodi di malaffare e di corruzione; ma questo non c'entra nulla con il federalismo e in alcun modo tali fatti possono essere letti come una diretta conseguenza del processo di decentramento amministrativo. Se solo questo governo ci avesse ascoltato, e in questi mesi avesse completato il federalismo fiscale e adottato da subito i costi standard, ladri e malfattori non avrebbero più potuto prosperare. Imputare oggi al federalismo certe storture è da irresponsabili, per non aggiungere altro. La strana maggioranza che appoggia il Professore non può avallare uno scempio costituzionale, qual è quello prospettato dal governo con la riforma del Titolo V, che mira a riconsegnare nelle mani dello Stato il controllo su tutto. Abbiamo già visto, in questi tristi mesi di governo Monti, quali disastrose conseguenze abbiano avuto sull'economia e sulla vita dei cittadini alcuni provvedimenti tipicamente 'centralisti' (dalla riforma delle pensioni a quella sul lavoro, dall'introduzione dell'Imu alla miriade di tasse introdotte dai tecnici), e posso assicurare che la Lega Nord si batterà sino all'ultimo minuto utile di questa legislatura per cambiarli in Parlamento; mai e poi mai, però, consentiremo a Monti di comandare a casa nostra. Se Palazzo Chigi intende proseguire sulla strada della restaurazione del centralismo la Lega Nord oltre ad essere movimento di dialogo e di confronto sarà anche, dentro e fuori il Parlamento, movimento per la salvaguardia della libertà".

mercoledì 3 ottobre 2012

BERGAMO SERA - 03/10/12 - STUCCHI: L'ANALISI DEL GOVERNO HA DELL'INCREDIBILE

“La nota di Palazzo Chigi, con la quale si riferisce sullo stato di attuazione delle principali riforme varate dal governo, divise in sette capitoli (Salva Italia, Cresci Italia, Semplificazione, Semplificazione fiscale, Lavoro, Spending review e Sviluppo), ha davvero dell’incredibile”. Lo sostiene il vicesegretario federale della Lega Nord Giacomo Stucchi.“Già la definizioni appaiono improprie, dal momento che più che ‘Salva o Cresci Italia’ si dovrebbe parlare di ‘Affonda Italia’. A dirlo non è la Lega Nord ma tutti i dati economici che registrano una disoccupazione da record, un tasso di chiusura delle aziende senza precedenti e una difficoltà di accesso al credito, da parte di quelle che sono ancora a galla, che non eguali nella storia recente. Ma c’è di più e riguarda il giudizio della Corte dei Conti che proprio oggi ha sentenziato che ‘austerità e aumento delle tasse sono una cura costosa e inefficace’. Il presidente Giampaolino, intervenendo nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla nota di aggiornamento del Def, non ha usato mezzi termini e ha denunciato gli ‘effetti perversi dal corto circuito tra crescita e tasse’ aggiungendo poi che è ‘difficile sostenere una nuova manovra’. Così mentre Palazzo Chigi – conclude Stucchi – vanta fantasmagorici risultati sul piano della crescita, i dati reali dicono che è incorso la massima recessione per i consumi delle famiglie e che una famiglia su tre ‘taglia’ la spesa ed elimina frutta e verdura. Alla faccia del Cresci Italia!”.