mercoledì 29 febbraio 2012

BERGAMO SERA - 29/02/12 - STUCCHI: NO ALLA TESORERIA UNICA PER GLI ENTI LOCALI

“Come fa la maggioranza parlamentare, Pdl-Pd-Terzo Polo, a far finta di niente dinanzi ad una norma incostituzionale, illiberale e statalista, come quella contenuta nel decreto liberalizzazioni, che obbliga gli enti locali a trasferire subito alla Tesoreria unica il 50 per cento della liquidità e la restante metà entro il prossimo mese di aprile?” E’ quanto si chiede in una nota il deputato bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. “Dire no a questa norma è una battaglia a favore del buon senso ma soprattutto della libertà degli enti territoriali che hanno il diritto a mantenere le loro risorse sul territorio anziché essere costrette a trasferirle a Roma” conclude Stucchi.

lunedì 27 febbraio 2012

ECO DI BERGAMO - 27/02/12 - LEGA RISPOSTA BULGARA DEI MILITANTI. AL VOTO PER I DELEGATI 1.314 SU 1.561

Quella che si dice fede politica. Emma Bartoli, classe 1927, è stata la militante della Lega (anagraficamente) più anziana a presentarsi al seggio di via Berlese, per votare i delegati al congresso provinciale. A 85 anni la «pasionaria» ha voluto dire la sua. Il fortino della Lega a Redona - che ha accolto anche un piccolo rinfresco fatto in casa, con un ultimo scampolo di panettone - è stata una delle otto sedi dove il movimento ha votato - dalle 8,30 alle 12,30 - i 332 delegati che l'11 marzo potranno partecipare al congresso provinciale. Affluenza dell'80% in città, dove allo scadere delle quattro ore di urne aperte si sono presentati 56 dei 72 aventi diritto. In totale - tra Bergamo e provincia (suddivisi nelle Circoscrizioni Valle Seriana, Valle Brembana-Imagna, Isola, Bassa, Media pianura, Laghi e Seriate) - hanno votato 1.314 militanti su 1.561, pari all'84,17%. Praticamente una risposta bulgara, con la gita fuori porta - semmai - rimandata al pomeriggio. Non pervenuto l'ex ministro Roberto Calderoli, il votante più eccellente della circoscrizione cittadina. "Ma è assente giustificato, perché impegnato in Trentino», ne ha subito preso le parti la segretaria cittadina del movimento Luisa Pecce, che ieri ha presidiato il seggio col capogruppo di Palafrizzoni Alberto Ribolla. «Si è svolto tutto molto serenamente, senza intoppi», commentano. Presenti come «sentinelle» anche l'assessore provinciale Silvia Lanzani e quello comunale Enrico Facoetti. Raggiunti all'ora di pranzo anche dal segretario provinciale Cristian Invernizzi e dal deputato Giacomo Stucchi, che hanno votato, però, nelle loro circoscrizioni di appartenenza. Come si diceva la signora Bartoli, che si è presentata in compagnia del suo cagnolino, ed è arrivata a piedi («Ho approfittato del sole per una passeggiata») è stata la votante più su di età; mentre la più giovane è stata Paola Francione di 23 anni. Tra città e provincia, la chiamata alle urne ha riguardato 1.561 militanti in tutto. Tra questi, appunto, ne verranno selezionati 332. «Dagli scrutini di ieri sono già usciti 300 nomi sicuri (i militanti che hanno ricevuto dalle tre alle sei preferenze) – fa il punto Invernizzi – mentre ne ballano circa 32 che ora, a parità di preferenze (due), dovranno essere valutati sull'anzianità di iscrizione al movimento. Tra oggi e domani le operazioni dovrebbero concludersi. Agli eletti, si aggiungeranno i 68 aventi diritto, tra i membri del direttivo provinciale, tutti i segretari di sezione e di circoscrizione, i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali».Sono quindi 400 i delegati che l'11 marzo parteciperanno al congresso provinciale, dove ci sarà la seconda scrematura, quella per scegliere gli inviati al congresso nazionale, che si dovrà fare entro giugno. Salvo deroghe per il segretario in carica Giancarlo Giorgetti (in scadenza del secondo mandato), in pole per la successione c'è il deputato bergamasco Giacomo Stucchi. Nella rosa dei papabili, però, c'è anche l'europarlamentare Matteo Salvini. Entrambi maroniani, è difficile che si arrivi a un duello interno: più facile che uno dei due debba fare un passo indietro. Le alternative sono il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Gibelli o il deputato Davide Caparini. La marcia verso giugno è iniziata.

sabato 25 febbraio 2012

L'ECO DI BERGAMO - 25/02/12 - MORTO A CUBA. DOMANI IL CORPO DELL'ARTIGIANO ARRIVERA' IN ITALIA

Ieri è stato l'ennesimo triste giorno per i tre familiari di Roberto Avelli: hanno infatti effettuato il riconoscimento della sua salma all'Istituto di medicina legale dell'ospedale dell'Avana, la capitale cubana dove si trovano da quattro giorni. Una prassi di rito necessaria anche per avviare le pratiche di rimpatrio del feretro dell'artigiano di Mozzanica, morto in circostanze tragiche a Holguin lo scorso 14 febbraio, precipitando dal secondo piano della questura cittadina. La salma sarà trasportata con un aereo che partirà oggi (alle 16 ora locale, le 22 in Italia) dallo scalo internazionale «Josè Martì» dell'Avana con meta Milano Malpensa, dove atterrerà alle 10,30 di domani. A Cuba dal 6 febbraio. Una permanenza breve quella in terra cubana della sorella, del cognato e del cugino di Roberto, atterrati mercoledì pomeriggio per incontrare le autorità locali e avere maggiori chiarezze. Chiarezze, soprattutto sulla dinamica, che tardano ancora ad arrivare. Di certo – secondo le autorità – c'è che Roberto Avelli non è precipitato per un cedimento strutturale della sede della «Inmigración y extrangerìa» di Holguin, ma la sua caduta è da ricollegare ad altre cause. Il falegname quarantunenne, in vacanza a Cuba dal 6 febbraio, è spirato per le gravi ferite riportate alla testa nella caduta, nonostante l'immediato intervento chirurgico al quale era stato sottoposto nell'ospedale di Holguin: una morte causata da «trauma cranico encefalico», come risulta dal referto dell'autopsia. Il feretro di Roberto arriverà in Italia domani mattina mentre i tre familiari giungeranno alla Malpensa qualche ora più tardi. A tenere i contatti con loro anche ieri è stato anche il sindaco di Mozzanica, Massimo Alloni: «Purtroppo potrebbero esserci dei problemi sullo sdoganamento del feretro nella giornata festiva per l'assenza dell'ufficiale sanitario – ha detto Alloni – e quindi mi sto muovendo affinché Roberto possa finalmente fare ritorno a casa». Mercoledì i funerali. Intanto il parroco di Mozzanica, don Giuseppe Bernardi Pirini, ha confermato che i funerali del falegname si svolgeranno mercoledì pomeriggio. «I familiari ora sono più sereni per il fatto che riportano la salma a casa – ha spiegato il sindaco – e restano fiduciosi sul prosieguo dell'attività investigativa». Una morte in parte ancora avvolta nel mistero, soprattutto per quanto riguarda la dinamica, sulla quale anche il parlamentare bergamasco leghista Giacomo Stucchi chiede chiarezza. Ieri ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro degli Esteri, il bergamasco Giulio Terzi. Chiede «se gli inquirenti locali stiano svolgendo tutte le indagini necessarie all'accertamento dei fatti che hanno portato alla morte di Roberto Avelli, e in particolare se le autorità italiane possano essere tempestivamente messe al corrente di quanto emergerà».

venerdì 24 febbraio 2012

ECO DI BERGAMO - 24/02/12 - INTERROGAZIONE DI STUCCHI SULLA MORTE A CUBA DI AVELLI

L'onorevole Giacomo Stucchi ha presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro per gli Affari esteri in merito alla morte del bergamasco Roberto Avelli a Cuba per sapere se gli inquirenti locali stiano svolgendo tutte le indagini necessarie per accertare i fatti. Ecco il testo dell'interrogazione. Per sapere, premesso che: è deceduto a Cuba mercoledì 15 febbraio 2012 il sig. Roberto Avelli, un falegname quarantunenne di Mozzanica (BG), precipitato dal secondo piano di un edificio di Holguin, città dove si trovava in vacanza dal 6 febbraio 2012; la caduta fatale sembra sia da ricollegarsi al crollo di una parete o al cedimento di un balcone, ma non vengono fornite notizie ufficiali; le autorità locali hanno riferito all'Ambasciata italiana a Cuba e all'Unità di Crisi della Farnesina che ipotizzano un suicidio, non suffragato da nessuna testimonianza o prova ufficiale; il cadavere di Avelli è stato rinvenuto la mattina di mercoledì 15 febbraio 2012 alle ore 11.17 dalla polizia di Holguin, nei pressi di un edificio preposto ai visti per gli stranieri e al permesso di uscita per cubani, in pratica una Questura, nei cui uffici pare si trovasse Avelli; la tesi del suicidio non convince i familiari e quanti lo conoscevano, anche perché lo stesso Avelli aveva acquistato un biglietto aereo per anticipare il rientro in Italia al 13 febbraio 2012, ma in aeroporto non è mai arrivato; se gli inquirenti locali stiano svolgendo tutte le indagini necessarie all'accertamento dei fatti che hanno portato alla morte del sig. Roberto Avelli, in particolare se le autorità italiane siano tempestivamente messe al corrente di quanto emerge dalle indagini.

mercoledì 22 febbraio 2012

BERGAMO SERA - 22/02/12 - STUCCHI (LEGA): PD, PDL E UDC IN UN VICOLO CIECO

“I partiti che sostengono il governo Monti, Pd, Pdl e Udc, si sono resi corresponsabili di tantissime decisioni sbagliate dalle quali adesso è davvero difficile prendere le distanze. Forse questo aiuta a spiegare perché oggi trovino difficoltà sia a costruire alleanze credibili alle elezioni amministrative, sia ad individuare sul territorio candidati vincenti disposti a scommettersi coi loro simboli”. Così in una nota il deputato bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. “L’esito delle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni locali – continua Stucchi – sarà determinante per capire come evolverà il prosieguo della legislatura ma la sensazione è che attualmente la maggioranza si sia cacciata in un vicolo cieco”.

giovedì 16 febbraio 2012

L'ECO DI BERGAMO - 16/02/12 - SEGRETARIO LEGA. STUCCHI IN POLE MA TIFA GIORGETTI

Giacomo Stucchi c'è, ma tifa Giancarlo Giorgetti. Il deputato bergamasco (dopo che è sfumata la sua successione a Marco Reguzzoni come capogruppo alla Camera) conferma i rumors che lo danno tra i papabili alla segretaria nazionale della Lega, ritenendo, però, l'attuale reggente come il miglior timoniere anche per il futuro. Il congresso lombardo della Lega è annunciato entro giugno, dopo la tornata delle amministrative e dopo i congressi provinciali (quello orobico l'11 marzo, a stretto giro di boa dalle Primarie del 26 febbraio, per la scelta dei delegati). Intanto si è scatenato il toto-leader e nella rosa se la giocherebbero in cinque: il bergamasco Giacomo Stucchi (sponsorizzato dalla base locale), l'europarlamentare milanese Matteo Salvini, il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Gibelli, il deputato bresciano Davide Caparini e, appunto, il segretario in carica, Giancarlo Giorgetti. Che - per la cronaca - sta esaurendo il secondo mandato (è alla guida del movimento lombardo dal 2002) e quindi, da Statuto, non sarebbe più ricandidabile. Salvo deroga. Ed è quella che auspica Stucchi, ritenendo il Giorgetti tris «la soluzione migliore». «Non che gli altri siano meno validi o che io mi tiri indietro – precisa Stucchi –, ma Giorgetti è un "gioiellino" che dobbiamo tenerci, una persona pragmatica, che non gioca con l'immagine ma parla con i fatti. È stato all'altezza di tante questioni». Secondo Stucchi la continuità non sarebbe in contrasto con la richiesta di rinnovamento della base: «Giorgetti ha 44 anni, è un giovane che però ha già maturato un'esperienza istituzionale che gli permette di reggere una segreteria impegnativa come quella lombarda». Il dato anagrafico accomuna i cinque competitors (Stucchi è classe 1969, Gibelli classe 1968, Giorgetti 1966, Caparini 1967 e Salvini 1973), così come i buoni rapporti con Roberto Maroni e Roberto Calderoli (oltre che con Bossi: Davide Caparini è figlio di Bruno, proprietario del castello di Ponte di Legno dove il senatùr trascorreva le vacanze). Entrature fondamentali in questo momento anti-cerchista.Benedetta Ravizza

mercoledì 15 febbraio 2012

BERGAMO SERA - 15/02/12 - STUCCHI (LEGA): IL GOVERNO BRANCOLA NEL BUIO

BERGAMO — “Si brancola nel buio sul fondo perequativo, così come non è dato ancora sapere se e quanto si potrà andare in deroga al patto di stabilità per i Comuni. Insomma non sfugge a nessuno come al momento, in queste condizioni, non ci sia un sindaco nel nostro Paese che può abbozzare uno straccio di bilancio attendibile”. Così in una nota il deputato bergamasco della Lega Nord, Giacomo Stucchi. “Tutto dai servizi sociali ai trasporti, dal servizio di raccolta dei rifiuti agli asili nido, e quindi in definitiva la qualità della vita di tutti i cittadini, è incerto. Facile immaginare, quindi, come la primavera, oltre al tanto agognato aumento delle temperature, porterà anche una sventagliata di nuove tasse, soprattutto sulla casa, per le quali dovremo ringraziare il governo Monti e i partiti che lo sostengono”, conclude Stucchi.

martedì 14 febbraio 2012

ECO DI BERGAMO - 14/02/12 - TREVIGLIO INSIEME A CASSANO E CREMA PER SALVARE IL TRIBUNALE

Superare i confini provinciali ampliando così il bacino di riferimento e valutare un accorpamento degli uffici giudiziari di Treviglio, Cassano e Crema. Questa la proposta condivisa da avvocati, parlamentari e sindaci, in campo per scongiurare la possibilità che il tribunale e l'ufficio del giudice di pace di Treviglio chiudano i battenti. L'idea è emersa ieri pomeriggio durante l'incontro nel municipio trevigliese dedicato alle istanze da portare all'attenzione della commissione giustizia della Camera, in attesa che entro aprile, come annunciato, venga predisposta la bozza con i criteri rivolti alla riorganizzazione degli uffici giudiziari. La preoccupazione che la sezione distaccata e il giudice di pace spariscano è diffusa tra gli avvocati della zona, che sulla carta sarebbero costretti a fare riferimento al tribunale di Bergamo. Proprio per scongiurare questa ipotesi, è stata lanciata la proposta di accorpamento dei tre uffici giudiziari, che andrebbero a incrementare il bacino d'utenza, ottimizzando il lavoro e magari riducendo le spese, come auspicato dai contenuti del decreto legge. Per valutare il caso di Treviglio ieri era presente l'onorevole del Pd, Anna Rossomando, componente della commissione giustizia della Camera. Il parlamentare e avvocato torinese ha sottolineato come i parametri per stabilire le annunciate chiusure dei tribunali debbano tenere conto di criteri non solo numerici: «Bisogna anche considerare la tipologia di territorio, la presenza delle realtà industriali ma anche il tasso di criminalità. Tutti elementi sui quali ragionare per ribadire l'importanza di un tribunale in zona».Presente anche l'onorevole leghista Nunziante Consiglio che recentemente, con i deputati Giacomo Stucchi e Pierguido Vanalli, ha presentato un'interrogazione scritta al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro della Giustizia per chiedere lumi al governo su come intenda «conservare la sezione distaccata di Treviglio». «Per numeri e tipologia di territorio gli uffici giudiziari di Treviglio devono rimanere aperti – ha detto – e comunque il decreto che punta a spendere meno e avere più efficienza, nasce male». Alla riunione c'era una decina di sindaci dei 41 comuni che fanno capo al tribunale di Treviglio, il cui sindaco, Giuseppe Pezzoni, ha spiegato: «Abbiamo contatti con il presidente del tribunale di Bergamo e serve che tutti i comuni si adoperino per evitare, anche a proprio carico e in proporzione, la soppressione di tribunale e giudice di pace». D'accordo sul mantenimento delle strutture giudiziarie ma non sulle spese da accollarsi i sindaci di Casirate, Luigia Degeri e di Canonica, Graziano Pirotta: «Siamo stanchi che di fronte alle minime difficoltà tutto venga addebitato ai comuni. Non possiamo in questo momento sobbarcarci un costo del genere e quindi è necessario valutare nuovamente la questione».

giovedì 9 febbraio 2012

ARENA DI VERONA.IT - 09/02/12 - ELETTRODOMESTICI "FANTASMA" COMPRATI ON LINE E MAI RICEVUTI

Verona. L'occasione era di quelle ghiotte: vendita on line di elettrodomestici a prezzi decisamente inferiori a quelli dei negozi. Peccato però che, una volta ordinati i pezzi e pagati in anticipo tramite bonifico bancario, la merce non sia mai arrivata. Un «disguido» che ha accomunato 270 persone in tutta Italia, compresi alcuni veronesi, che si sono riuniti in un gruppo su Facebook per denunciare la vicenda e, forse, recuperare qualcosa delle somme pagate per gli elettrodomestici «fantasma». A raccontare la disavventura via web è Maria Rosaria Menini (su Facebook è Rosy Menini), veronese: « Cercavo un pulitore a vapore di una nota ditta nazionale, lo scorso dicembre, e ho trovato un negozio on line che lo proponeva a 389 euro anziché i 640 del negozio. Ho anche fatto delle verifiche preliminari su Ciao.it, un sito che confronta i prezzi, e l'acquisto mi era sembrato vantaggioso. Così ho ordinato il pezzo e mi è arrivata una mail di risposta con i dati per effettuare il bonifico bancario. Avrei dovuto già insospettirmi in quel momento, visto che questo negozio on line non accettava pagamenti con la carta di credito. Purtroppo ho pagato ma non ho più visto nulla. Poi ho scoperto, facendo ricerche in Internet, che siamo circa 200 persone che hanno acquistato dal negozio on line Madhitech di Pietro Vandalo, negozio di Elettrodomestici e elettronica e che gli articoli non sono mai arrivati». La ditta, precisa la signora Menini, «ha partita Iva inattiva. Nei primi giorni di gennaio è stato creato un Gruppo su Facebook, attualmente formato da oltre 270 persone». Il riferimento è www.facebook.com/groups/madhitech/. «È stata creata una lista di che raccoglie tutti i dati delle persone, 202, che hanno effettuato acquisti, nonché data e luogo della denuncia, 95», aggiunge Maria Rosaria Menini, «ed è anche stata presentata un'interpellanza parlamentare da parte dell'onorevole Giacomo Stucchi deputato della Lega Nord. Il giornalista Roberto Fabrucci, truffato anche lui, ha realizzato un'intervista a Stucchi e su Madhitech. Inoltre Le Iene su Italia 1, hanno, su nostre richieste, preso a cuore il caso e intervistato Pietro Vandalo, mandando in onda il servizio curato da Pablo Trincia, nella puntata di giovedì 2 febbraio». Sono già 96 le persone che hanno denunciato alla Polizia postale, ai carabinieri ed alla Guardia di finanza dei rispettivi luoghi di residenza, e fatto segnalazione al sito www.ciao.it. Dopo il 2 febbraio, data della puntata delle Iene, il sito dà errore e non è più raggiungibile. «Da segnalare inoltre che la comunicazione sia telefonica che on line è stata spesso impossibile, nonostante due numeri di cellulare, assistenza pubblicizzata sul sito via chat, sempre off-line. Negli ultimi giorni anche gli orari di apertura del servizio sono stati notevolmente ridotti, per non dire inesistenti», conclude la signora Menini. «Parecchie persone hanno chiesto di recedere dal contratto, chiedendo il rimborso, cosa che non è arrivata, ed anche chi ha inviato la raccomandata se l'è vista tornare indietro perchè nella fantomatica sede legale non c'è nessun commercialista. Qualcuno è andato personalmente a verificare al numero civico specificato nel sito Internet. Non ultime anche le Iene».

martedì 7 febbraio 2012

ECO DI BERGAMO - 07/02/12 - FIERA DI ARDESIO. LE CAPRE PIU' BELLE SONO DI VALGOGLIO

I vincitori della Fiera della capra di Ardesio Sono dei fratelli Michele e Cristian Chioda di Valgoglio, allevatori per hobby, le capre salite sul podio alla Fiera di Ardesio. La capra Azzurra, di Michele, è stata eletta dal giudice della fiera, il veterinario Lisa Pirovano, regina della mostra, mentre il becco Fiocco, di Cristian, è stato nominato re della manifestazione. Nonostante il freddo intenso, con la colonnina di mercurio che segnava 11 gradi sottozero, l'affluenza di espositori, per la maggior parte hobbysti, e di visitatori venuti da tutta la valle Seriana è stata più che soddisfacente. Tra il pubblico il presidente della Provincia Ettore Pirovano, l'onorevole Giacomo Stucchi, l'assessore all'Agricoltura della Comunità Montana Ivan Caffi, il presidente del Parco delle Orobie Yvan Caccia e il sindaco di Ardesio, Alberto Bigoni. «Una partecipazione così numerosa – ha detto il sindaco – premia gli sforzi che la Pro loco e i volontari hanno compiuto per la buona riuscita della manifestazione. Interessante il convegno che ha preceduto l'iniziativa, grazie al quale è emerso come l'allevamento di capre e la produzione di formaggi caprini sia importante per l'economia della montagna e come sia necessario il rispetto del territorio per la sopravvivenza delle attività tradizionali». «Il bello di un evento come questo – hanno commentato Pirovano e Caffi – è vedere come un sempre maggior numero di giovani stia tornando alle tradizioni; e questo non può che far piacere». Circa 200 le capre in esposizione di allevatori dell'alta e bassa Valle Seriana e della Valle Camonica. A dare una mano al giudice di gara Pirovano nella classificazione degli animali i veterinari Giuseppe Imberti, Danilo Frosio e Stefano Gusmini i quali hanno constatato come «le capre in esposizione , per lo più meticce, fossero qualitativamente di buon livello». Soddisfatto, naturalmente, il presidente della Pro loco Simone Bonetti: «L'evento – ha affermato – ha anche consentito ai visitatori di assaggiare prodotti tipici della montagna come i salumi del Botto e di ammirare norcini e coltellinai in azione. Ma anche di ascoltare buona musica e di compiere giri in carrozze d'epoca per le vie del centro storico». Tra la capre a due denti si è classificata prima quella di Natalino Pasini di Valgoglio, che si è anche aggiudicato il primo premio per la capra con quattro denti. Per i becchi di due denti primo premio a Ivan Pasini di Valgoglio, e a Zenone Zucchelli di Clusone per quelli a quattro denti.Enzo Valenti

sabato 4 febbraio 2012

ECO DI BERGAMO - 04/02/12 - L'INTERVISTA GIACOMO STUCCHI DEPUTATO DELLA LEGA NORD "LA LEGA DICA BASTA A CHI PENSA AI PROPRI INTERESSI"

«Una scelta che ha conseguenze politiche devastanti e danneggia l'immagine del movimento»: Giacomo Stucchi, parlamentare bergamasco ed esponente di spicco della Lega Nord, non usa giri di parole per criticare i deputati colleghi di partito che hanno presentato ricorso contro la riduzione dei vitalizi parlamentari. Tra i 26 deputati che si oppongono al taglio 15 sono stati eletti con il Carroccio: di questi, chiarisce Stucchi, nove durante il proprio mandato parlamentare hanno lasciato il movimento e hanno concluso la legislatura in un altro gruppo politico, tre non hanno più incarichi istituzionali per la Lega ormai da anni, mentre uno è ancora iscritto alla Lega, ma senza incarichi attivi; solo due sono ancora in carica: Oreste Rossi, deputato sino al 2000 e ora europarlamentare, e Daniele Molgora, attuale parlamentare e presidente in carica della Provincia di Brescia. Come giudica la scelta dei leghisti che hanno presentato ricorso? «Faccio parte di un gruppo di deputati della Lega che, per quanto riguarda i vitalizi, subirà uno scalone tra i dodici e i sedici anni. Ma a nessuno di noi è passato per l'anticamera del cervello di presentare un ricorso per difendere un privilegio. La nostra gente ci ha mandato in Parlamento per difendere gli interessi dei cittadini e non certamente quelli nostri. Noi in pensione ci andremo solo quando avremo vinto la nostra battaglia di libertà, che non è certamente quella del vitalizio romano. È ora dire "basta" a tutti coloro che pensano al proprio misero interesse e danneggiano l'immagine del movimento. Sono persone che non riescono a capire, o forse lo sanno ma non gliene importa nulla, che le loro scelte non sono personali, ma hanno una valenza politica devastante». Sulla questione la vostra base sembra piuttosto in fermento. «In questi giorni a Brescia è stata minacciata una raccolta firme per espellere Molgora nel caso in cui non ritiri il ricorso presentato». Quindi la Lega prende le distanze dai ricorrenti? «Il nostro capogruppo alla Camera, Gianpaolo Dozzo, e Roberto Maroni hanno dichiarato che è un errore opporsi alle scelte sui vitalizi e hanno sottolineato che le scelte di queste persone non possono essere condivise. Ci si augura che ritirino il ricorso. Personalmente sostengo pure che tutti i parlamentari dovrebbero percepire la pensione a 65 anni, in modo indipendente dal numero delle legislature, e non come con l'attuale sistema, che prevede la possibilità dei sessant'anni con due o più legislature e dei 65 con un mandato parlamentare. Se anche noi passiamo al sistema contributivo e diciamo di essere uguali agli altri dipendenti pubblici che vanno in pensione a 65 anni, non vedo perché per noi ci sia la possibilità di andare a sessant'anni. La Lega ha scelto di sostenere in modo convinto il nuovo sistema; si tratta dell'applicazione di un principio di buon senso che oggi, con la riforma Fornero, vale per tutti gli altri dipendenti pubblici e privati». In questo momento in cui i sentimenti di antipolitica e contro la casta sono diffusi, non sarebbe opportuno dare un forte segnale di cambiamento con tagli consistenti? «Questa settimana abbiamo, comunque, ridotto l'indennità. Abbiamo fatto passare il principio che metà delle spese che vengono liquidate per il cosiddetto portaborse devono essere giustificate. E dalla prossima legislatura tutto l'importo dovrà essere giustificato. Ricordo, inoltre, che i parlamentari della Lega versano al partito più di tremila euro al mese. Qualcosa si sta facendo; si può fare ancora di più». Ma nel frattempo, anche tra voi, qualcuno fa scelte diverse. «Spero che almeno Molgora si renda conto di quello che ha fatto e possa, così, ritirare il ricorso. Sto vedendo sui social network tanta brava gente che si sta arrabbiando e che richiama i deputati e gli esponenti della Lega, anche quelli non più in carica, ai princìpi fondanti il nostro movimento. E questo mi fa piacere».Gianluigi Ravasio