martedì 30 settembre 2014

BERGAMOSERA - 30/09/14 - STUCCHI: GLI ANNUNCI DEL PREMIER NON INGANNANO PIU' NESSUNO

Sarà pure, come dice il premier Renzi, che il Jobs act non è rinviabile ma l’impressione è che in questo momento per far andare avanti il governo serva prima di tutto mettere ordine nelle fila del Pd, anziché continuare con nuovi inutili annunci. E’ li infatti che si annidano i principali problemi del presidente del Consiglio, in un partito che non ha mai smesso di celebrare il suo congresso e dove asti e rancori non hanno mai ceduto il passo ad una fattiva ed efficace collaborazione tra le varie correnti. Una condizione, quest’ultima, che potrebbe quasi essere considerata “normale” nella sinistra, ma che tuttavia non può essere ammessa in questo momento di grandissima difficoltà economica per il Paese. Soprattutto in considerazione dell’incapacità di chi è chiamato a risolvere, anziché crearli, i problemi. Basti pensare, per esempio, all’ultima trovata di dare trenta euro al giorno per chi adotta un clandestino e lo ospita a casa sua. Una cosa fuori da ogni logica, che risulta persino difficile immaginare a chi possa essere venuta in mente. Un fatto che la dice lunga su come questo governa aggiri i problemi senza venirne a capo. Ma sembra che Renzi non possa più continuare con la sua politica degli annunci, per dare l’impressione di addivenire a delle soluzioni per i problemi dei cittadini; a testimoniarlo sono anche gli attacchi da parte di organi di informazione, a lui compiacenti sino a qualche mese fa, che però adesso hanno cominciato a dispiegare tutto il loro potenziale per denunciare le incapacità del premier a governare. Non ci sono più alibi, quindi, né giustificazioni di sorta, per annacquare le responsabilità di chi negli ultimi mesi ha fatto solo annunci e proclami. La legge di Stabilità è alle porte e il governo ha l’obbligo di dire chiaramente dove intende reperire le risorse per portare avanti il programma annunciato, dall’estensione degli ammortizzatori sociali al mantenimento del bonus degli 80 euro. La nostra sensazione è che, alla fine della fiera, il risultato sarà quello di mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini.

venerdì 12 settembre 2014

BERGAMONEWS - 12/09/14 - Uccise un ladro in casa, Monella riceve in carcere Calderoli e Stucchi

E' rinchiuso nel carcere di Bergamo da lunedì mattina, quando si è presentato spontaneamente in via Gleno accompagnato dal suo avvocato Enrico MAtropietro e dal figlio 26enne Alberto. Antonio Monella, l'imprenditore 54enne di Arzago d'Adda condannato in via definitiva a 6 anni e 2 mesi di reclusione per aver ucciso a colpi di fucile nel 2006 Ervis Hoxha, un albanese di 19 anni che gli era entrato in casa per un furto con dei complici, dopo essersi costituto in questi giorni sta ricevendo le visite di diverse autorità politiche. Giovedì pomeriggio in via Gleno sono arrivati i senatori bergamaschi della Lega Nord Roberto Calderoli e Giacomo Stucchi: "Personalmenete gli avevo fatto visita già lunedì e martedì. Ormai è due anni che gli sono vicino e si è creato un buon rapporto tra di noi - racconta l'onorevole Stucchi - . Gli ho portato alcune riviste, in questo modo potrà passare un po' di tempo in cella. Abbiamo parlato un po' della sua famiglia, che ovviamente gli manca. Comunque nel complesso è sereno, anche per questo grande sostegno che sente in merito alla sua richiesta di grazia". Lo stesso Monella nel marzo scorso, attraverso l'intervento di alcuni politici, tra i quali Matteo Salvini della Lega Nord, aveva chiesto la grazia al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che però non si è ancora pronunciato. La sentenza irrevocabile di condanna è del 25 febbraio scorso. Nel frattempo gli era stato concesso un differimento di sei mesi della pena detentiva che però era scaduto nei giorni scorsi: "Lui, come tutti noi, è fiducioso sull'esito positivo della richiesta - prosegue STucchi - . Anche il sindaco del suo paese, il segretario provinciale del Partito Democratico Grabriele Riva, dovrebbe esporsi maggiormente in merito. Un po' come abbiamo fatto noi della Lega che abbiamo preparato una mozione apolitica da presentare in tutti Comuni della provincia". Il sentaore Stucchi ha un'idea precisa sulla vicenda Monella: "Dobbiamo fare capire che un uomo svegliato nella notte da tre ladri che dopo aver svaligiato la casa stanno scappando con la sua auto, spara e uno di questi muore dissanguato dopo essere stato abbandonato per strada dai suoi complici, non può essere incriminato per omicidio volontario. Per questo la richiesta di grazia deve essere accolta, in forma totale o parziale. Tra l'altro, non ha ricevuto critiche da nessuna forza politica".

lunedì 8 settembre 2014

ECO DI BERGAMO - 08/09/14 - Monella in cella vicino a Bossetti ma è una collocazione provvisoria

Entrato alle 9,45 nella casa circondariale di via Gleno, Antonio Monella è stato condotto nella cella numero 3 della sezione «nuovi arrivi», una cella in cui c’è solo lui. Di fianco - nella numero 4 -, c’è il presunto killer di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti che però è in regime di isolamento. Perché questa particolare collocazione? Perché le celle per l’isolamento sono nella stessa zona di quelle dove vengono accolte le persone con condanna definitiva, che oltrepassano per la prima volta le sbarre del carcere. Come Monella, che dovrebbe restare nella sezione «nuovi arrivi» per circa una settimana, un periodo di colloqui con il personale del carcere, con lo psicologo, con il medico che fine stabilirà dove il detenuto verrà collocato «definitivamente» da qui a fine 2020. L’imprenditore di Arzago avrà diritto a sei colloqui al mese, con tre persone alla volta, esclusi quelli con gli avvocati, con i consiglieri regionali o con i parlamentari. Due di questi sono entrati in via Gleno tre ore dopo l’imprenditore: i leghisti Giacomo Stucchi e Cristian Invernizzi.

BERGAMO SERA - 08/09/14 - STUCCHI: NON MORTIFICHIAMO LE FORZE DELL'ORDINE

Netta presa di posizione da parte del presidente del Copasir, il senatore bergamasco Giacomo Stucchi, sul blocco degli stipendi alle Forze dell’Ordine e del Sistema Difesa nel suo complesso. “Considero una misura fuori da ogni logica l’annunciato blocco anche per il 2015 degli stipendi alle forze dell’ordine e alle forze armate in generale – dichiara in una nota il senatore della Lega Nord e numero uno del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – rispetto al quale le ultime parziali aperture del governo non danno nessuna garanzia di una revisione di quanto anticipato dal ministro Madia”. Sono molto preoccupato e per questo porrò la questione al premier a latere della sua prossima audizione al Copasir. Il lavoro degli uomini e delle donne in divisa – conclude Stucchi – è fondamentale e andrebbe valorizzato al meglio ma l’ennesimo blocco dei loro stipendi, che non sono certo d’oro né d’argento, significa invece mortificarlo”.