martedì 29 settembre 2009

ECO DI BERGAMO - 29/09/09 - L'ISOLA CHE CAMBIA SI INTERROGA SUL SUO FUTURO

Le grandi infrastrutture tra problemi e opportunitàDue giorni di lavori a Filago per gli Stati generali
FilagoCome sarà il futuro dei ventuno Comuni dell'Isola con l'avvento delle due nuove infrastrutture (Brebemi e Pedemontana) che attraverseranno il territorio? Quali opportunità e possibilità potrà avere l'Isola con l'Unione dei Comuni? Sono due delle domande alle quali cercherà di rispondere l'ottava edizione degli Stati generali dell'Isola bergamasca – che avrà per tema «Governare il futuro dell'Isola» – che quest'anno si terrà a Filago e sarà articolato su due convegni: venerdì al castello di Marne e sabato al centro polifunzionale di Filago.Gli Stati generali si concluderanno poi con la grande manifestazione della sfilata dei ventun sindaci – compreso quello di Suisio, che ha recentemente deliberato di rientrare nella Comunità dell'Isola – per le vie di Filago con bande musicali, gruppi storici e folcloristici e majorettes. «Venerdì si parlerà delle due nuove infrastrutture, Brebemi e Pedemontana, che attraverseranno l'Isola, con particolare attenzione alle ricadute positive su viabilità, occupazione e prospettive di sviluppo. Ma si discuterà anche delle problematiche che ne conseguiranno, come aumento del traffico e inquinamento acustico – spiega il presidente della Comunità, Guido Bonacina –. Sabato siamo invitati a ragionare sulle possibilità e sulle opportunità previste dal nuovo statuto regionale. Nel contempo si stanno sviluppando altri progetti: un'azione con le associazioni di categoria, i sindacati e le amministrazioni provinciale e comunali che porterà, anche nell'Isola, alla realizzazione di progetti e programmi per il rilancio economico dell'Isola. La costruzione del "Progetto Isola", con una sperimentazione volta a creare la figura del "temporary manager" a supporto delle piccole imprese, oltre allo "sportello innovazione". E infine la realizzazione dell'"Antenna del lavoro", struttura che dovrà essere da supporto sia dei lavoratori sia delle imprese di categoria». «Ora che il Comune di Suisio è tornato a far parte della Comunità dell'Isola – prosegue soddisfatto Bonacina – posso dire di aver concluso positivamente il mandato con la realizzazione di un punto significativo del programma, che sembrava un sogno: l'adesione di tutti i ventun Comuni alla Cib».Il programma dell'ottava edizione degli Stati generali dell'Isola bergamasca, organizzata dalla Cib e da Promoisola, dal titolo «Governare il futuro dell'Isola», prenderà avvio venerdì al castello di Marne a Filago. Apriranno il convegno il sindaco di Filago Massimo Zonca, il presidente della Cib Guido Bonacina e il presidente di Promoisola Silvano Ravasio. Seguiranno quindi i vari interventi: Giulio Achille De Capitani, presidente del Consiglio regionale lombardo; Ettore Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo; Giacomo Stucchi, segretario di Presidenza della Camera dei deputati; Ercole Galizzi, vicepresidente di Confindustria Bergamo; Silvia Lanzani, assessore alle Infrastrutture della Provincia di Bergamo; Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia; Bruno Bottiglieri, direttore generale della società Brebemi; Fabio Terragni, presidente della società Pedemontana; Gianfranco Bonacina, presidente della Banca di credito cooperativo di Treviglio.Sabato alle 9, al centro polifunzionale in via Locatelli a Filago, si terrà il convegno su «Unione dei Comuni: opportunità e sinergie», con la partecipazione di Alberto Bernini, dirigente del «Rapporto con enti locali» della Regione, Stefano Cofini, del Centro studi di Confindustria Bergamo e i sindaci dell'Isola. Domenica alle 15, al centro polifunzionale a Filago, la chiusura della manifestazione.

giovedì 24 settembre 2009

ECO DI BERGAMO - 24/09/09 - APPUNTAMENTO A BERGAMO

Un modello, quello che è stato sperimentato in edilizia sui temi della bilateralità e della contrattazione, che può essere "esportato" anche in altri settori. È in questo solco che domani si svolgerà allo Starhotel Cristallo Palace di Bergamo (inizio alle 9.30) il convegno sul tema «Bilateralità e contrattazione» organizzato dalla Uil Lombardia e dalla Feneal Uil regionale insieme alla Fondazione Anna Kuliscioff di Milano. L'iniziativa punta ad approfondire i temi e i problemi legati alla questione della bilateralità affinché possa diventare strumento d'importanza crescente nel panorama economico-sociale del nostro Paese. Al convegno parteciperanno oltre a segretario provinciale Uil di Bergamo, Marco Cicerone, e al segretario provinciale Feneal Duilio Magno, anche Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Buozzi, l'europarlamentare Antonio Panzeri, Maurizio Ballistreri, docente di diritto del Lavoro all'Università di Messina, il deputato bergamasco Giacomo Stucchi, Stefano Malandrini, responsabile dell'Area sindacale di Confindustria Bergamo, Franco Marabottini presidente Feneal nazionale, Paolo Ferretti presidente Ance Bergamo, Giuliano Capetti, vicepresidente della Provincia, Angelo Carrara di Imprese & Territorio, e Pia Locatelli, presidente della Fondazione Zaninoni. Le conclusioni saranno affidate al segretario della Uil Lombardia, Walter Galbusera.

mercoledì 23 settembre 2009

ECO DI BERGAMO - 23/09/09 - BILATERALITA' E CONTRATTAZIONE. UN CONVEGNO AL CRISTALLO PALACE

Il modello sperimentato in edilizia sui temi della bilateralità e della contrattazione può essere “esportato” anche in altri settori? In che modo il sindacato può incentivare questa esperienza a favore dei lavoratori? Quali sono le proposte della Uil in merito? E cosa ne pensano le forze sociali? Sono queste alcune delle domande a cui cercherà di dare risposta il convegno sul tema “Bilateralità e contrattazione” che la Uil Lombardia e la Feneal Uil regionale, insieme alla Fondazione Anna Kuliscioff di Milano, organizzano per venerdì 25 settembre, a partire dalle 9.30, presso lo Starhotel Cristallo Palace di via Betty Ambiveri a Bergamo. Grazie al contributo di autorevoli esperti, l’iniziativa si pone l’obiettivo di approfondire la discussione sui temi e i problemi legati alla questione della bilateralità affinché questa possa diventare uno strumento di sempre maggiore importanza nel panorama economico-sociale del nostro Paese. Il convegno, che sarà presieduto dal segretario generale della Uil di Bergamo, Marco Cicerone, sarà aperto dalla relazione di Duilio Magno, segretario provinciale della Feneal e componente della segreteria lombarda, a cui seguirà una tavola rotonda alla quale parteciperanno Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Buozzi, l’europarlamentare Antonio Panzeri, Maurizio Ballistreri, docente del diritto del Lavoro all’Università di Messina, il deputato bergamasco Giacomo Stucchi, Stefano Malandrini, responsabile dell’Area sindacale di Confindustria Bergamo, Franco Marabottini, presidente della Feneal nazionale, Paolo Ferretti, presidente di Ance Bergamo, Giuliano Capetti, vicepresidente della Provincia, Angelo Carrara, di Impresa & territorio, e Pia Locatelli, presidente della Fondazione Zaninoni. Le conclusioni, alle 13, saranno affidate al segretario della Uil Lombardia, Walter Galbusera.

BERGAMO SERA - 23/09/09 - POSTE DI ZOGNO A RISCHIO CHIUSURA: LA LEGA CHIEDE L'INTERVENTO DI TREMONTI E SCAJOLA

BERGAMO — La vicenda delle Poste di Zogno, in perenne carenza di personale e a rischio chiusura, approda in Parlamento. ll deputato della Lega Giacomo Stucchi, insieme ai colleghi Nunziante Consiglio, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola e al ministro per l’Economia Giulio Tremonti. “Premesso che numerosi uffici postali della Provincia di Bergamo soffrono ormai da anni di una grave carenza di personale – si legge nel documento – corrisponde al vero che Poste Italiane ha previsto entro breve la chiusura del turno pomeridiano di alcuni uffici postali della Provincia di Bergamo, tra cui figurerebbe anche quello di Zogno?”. Si tratterebbe di un grave danno per il paese della Val Brembana che ha sempre collaborato con l’ufficio postale di Zogno, attraverso l’affidamento di alcuni servizi di riscossione dei tributi. Anche in virtù del fatto che il Comune di Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana, nonché sede di numerosi uffici pubblici, attività commerciali e industriali e di un polo scolastico superiore, solo quest’ultimo frequentato da più di mille studenti. “La paventata chiusura – denunciano i leghisti – arrecherebbe un enorme disagio alla popolazione e alla Amministrazione comunale di Zogno (BG), ma anche un cospicuo inferiore introito nella casse di Poste Italiane SpA (e non solo), costringendo gli utenti ad indirizzarsi verso forme di pagamenti alternativi”. I parlamentari della Lega chiedono dunque ai ministri “quali provvedimenti intendano intraprendere, al fine di evitare gli ulteriori previsti disagi nella Provincia di Bergamo riguardanti l’erogazione dei servizi postali”.

domenica 20 settembre 2009

ECO DI BERGAMO - 20/09/09 - DOPO IL SUCCESSO SERBAPLAST, SERINA PENSA AL BIS

È doppia la festa per la Serbablast srl, l'azienda di Zorzone di Oltre il Colle specializzata nella produzione di serramenti in pvc, che ieri ha inaugurato la nuova sede di Rosolo di Serina e ha festeggiato i 25 anni di attività.Una sfida per il titolare Ubaldo Balzi, affiancato nella conduzione dell'azienda dai figli Laura e Mauro, quella di potenziare l'attività rimanendo in Valle Brembana, che ha vinto anche grazie al sostegno dell'amministrazione comunale. Il Comune di Serina, infatti, nel 2006 ha attuato a proprie spese un piano di lottizzazione d'ufficio, assumendosi i costi delle autorizzazioni ambientali e idrogeologiche ed esentando l'azienda dagli oneri di urbanizzazione e dai costi tributari. Un modello vincente che il sindaco leghista, Michele Villarboito, vorrebbe replicare: «Al momento sono in trattativa con due aziende meccaniche bergamasche per offrire loro gli stessi sgravi fiscali se si insedieranno nel nostro comune, chiedendo in cambio garanzie occupazionali per i nostri concittadini», ha detto a margine della cerimonia. Per la realizzazione di un eventuale stabilimento, l'amministrazione mette a disposizione un'area di proprietà del Comune di 10 mila metri quadri, di cui circa 6 mila edificabili. «Condizione necessaria per l'insediamento – ha precisato Villarboito – è che l'azienda sia virtuosa dal punto di vista ambientale e si impegni a rimanere sul territorio».Per quanto riguarda la Serbablast, invece, il taglio del nastro della nuova sede, già operativa da gennaio di quest'anno, è spettato al ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, a cui è seguita la benedizione di don Marco Ghilardi, vicario parrocchiale di Serina. Proprio Calderoli ha precisato che «di solito vengo nelle valli perché un'impresa ha chiuso e c'è un problema occupazionale da affrontare, ma in questo caso sono qui per un'azienda che cresce, creando un trend che inverte l'onda di crisi». Erano presenti all'inaugurazione anche diversi esponenti della Lega fra cui il parlamentare bergamasco Giacomo Stucchi, Daniele Belotti e Giosuè Frosio, rispettivamente presidente della Commissione Formazione professionale e membro della Commissione Attività produttive in consiglio regionale, l'assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Silvia Lanzani, in rappresentanza del presidente di Via Tasso Ettore Pirovano, oltre ai sindaci di Oltre il Colle, Rosanna Manenti, e di Cornalba, Laura Bianchi.Balzi, che ha fondato l'azienda nel 1984 (la prima finestra in pvc usciva dallo stabilimento di Zorzone il 15 settembre di quell'anno), era visibilmente emozionato e ci ha tenuto a ringraziare «la mia famiglia, i miei preziosi collaboratori, dipendenti e fornitori e il sindaco di Serina». A parlare per i dipendenti, in tutto 45, di cui circa la metà occupati nel nuovo stabilimento, è stata la targa che i lavoratori hanno donato alla famiglia Balzi per i 25 anni di attività, dove campeggia la scritta: «Serbaplast, il tuo successo è il nostro futuro». Proprio a breve si dovrebbero concretizzare nuove assunzioni: si parla di circa tre persone, dopo le cinque assunte di recente, a sottolineare il legame dell'azienda con il territorio, dato che la quasi totalità dei dipendenti è della zona.

martedì 15 settembre 2009

ECO DI BERGAMO -15/09/09 - "LA PEDEMONTANA TORNI IN GALLERIA"

Filago. I sindaci dei Comuni di Brembate, Filago, Capriate San Gervasio, Madone, Bottanuco, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Terno d'Isola, Chignolo d'Isola, Osio Sotto e Boltiere hanno inviato all'Amministrazione provinciale un documento nel quale chiedono che «il progetto definitivo della Pedemontana reintegri il tracciato in galleria, come previsto dal progetto preliminare avallato dal Cipe. Il tracciato dovrà essere realizzato nelle forme e nei modi per preservare l'integrità ambientale del bosco del Bedesco e del bosco dell'Itala e l'attuale livello di rischio industriale per le aziende esistenti». Il documento – reso noto ieri – si riferisce alla alla parte finale della tratta «D» del progetto di Autostrada Pedemontana Lombarda, e sottolinea che «il progetto definitivo deve essere redatto in modo tale da garantire che l'infrastruttura rispetti gli obiettivi irrinunciabili di qualità ambientali e di sicurezza relativamente ai rischi indotti sul territorio dalla presenza di un'autostrada per la quale non si prevede una regolamentazione rispetto al transito di veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e di eliminazione dei condizionamenti imposti alle normali attività produttive e alle prospettive di crescita di tali poli produttivi (Bayer, Far-Farcoll, Ecolombardia 4, Dsm, Bozzetto) che possono pregiudicare il mantenimento dei livelli occupazionali e il loro sviluppo». Il progetto definitivo della tratta bergamasca, con una trasformazione da galleria a viadotto, secondo i sindaci «crea notevoli interferenze con alcuni comparti residenziali, con aree di pregio ambientale e i poli industriali». Il documento è il risultato degli incontri che si sono svolti da giugno a settembre, coordinati dal sindaco di Filago Massimo Zonca. In particolare, a fine agosto c'è stato un confronto al quale erano presenti il deputato leghista Giacomo Stucchi e il neo assessore alle Grandi opere della Giunta provinciale Silvia Lanzani, che hanno chiesto ai sindaci e ai responsabili delle aziende di preparare le osservazioni che evidenzino le criticità del tracciato. Ora il documento passa al vaglio della Giunta provinciale e, in caso di approvazione, sarà oggetto di discussione con i responsabili e tecnici della Pedemontana.

martedì 8 settembre 2009

ECO DI BERGAMO - 08/09/09 - CURNO "ACCENDE" LA CENTRALE

Lotta agli incendi boschivi. Curno«C'è bisogno di educazione al rispetto dell'ambiente. Gli incendi si prevengono con la cura del territorio. Non crediamo tanto a episodi orchestrati dalla malavita organizzata, quanto alla presenza di persone emarginate, pastori e agricoltori, che esprimono il loro disagio con gesti estremi. Aiutiamo queste persone a recuperare i valori della nostra ruralità». È questo l'appello di Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato che ieri - accompagnato da Andrea Fiorini, capo del Centro operativo e Ugo Mereu, comandante regionale del Corpo Forestale della Lombardia - è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del centro operativo antincendio boschivo per la Lombardia. I nuovi locali, benedetti dal vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, sono stati ricavati dalla ristrutturazione di un'area dell'immobile di via Galilei a Curno dove ha sede il Corpo forestale.Due saranno le strutture ospitate: al piano terra la centrale operativa di emergenza ambientale (che si affiancherà a quella già presente nella capitale), con tredici persone coordinate da un responsabile a cui perverranno le segnalazioni per emergenze ambientali, incendi boschivi e per interventi di protezione civile e pubblico soccorso. La seconda, al primo piano, sarà invece una sala multifunzionale con 70 posti a sedere e attrezzature informatiche: sarà sede di corsi di formazione e aggiornamento per gli operatori della Forestale, ma anche di corsi base per le squadre antincendio degli enti locali e per l'educazione ambientale nella scuola.«Ho trovato nella macchina pubblica e soprattutto nel Corpo Forestale - ha precisato Mario Mantovani, Sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, intervenuto con il primo cittadino di Curno, Angelo Gandolfi accompagnato dalla sua Giunta, il parlamentare Giacomo Stucchi e il prefetto di Bergamo, Camillo Andreana - tanta competenza, efficienza e impegno».Ma la centrale operativa 1515, inaugurata ieri non sarà solo il punto di riferimento di tutte le strutture periferiche operanti in Lombardia. «Quest'opera - ha precisato il comandante regionale, Ugo Mereu - rappresenta il primo baluardo di quello che in futuro il corpo forestale rappresenterà. Siamo e saremo un presidio ancor più presente sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini dal punto di vista ambientale e agroalimentare».Mariagrazia Mazzoleni

lunedì 7 settembre 2009

ECO DI BERGAMO - 07/09/09 - PRIMA PIETRA PER LA PISCINA

Cologno Inaugurati anche gli impianti sportivi dedicati a Facchetti
Cologno. Dopo il presidente operaio, il sindaco muratore. È stato infatti il primo cittadino Roberto Legramanti, armato di cazzuola, cemento ed elmetto, a posare, sabato sera, la prima pietra del centro natatorio di Cologno al Serio, che sorgerà all'interno dei nuovi impianti sportivi intitolati a Giacinto Facchetti. Impianti che pochi istanti dopo la posa della prima pietra delle piscine sono stati a loro volta inaugurati con un triplice taglio del nastro: l'ingresso dello «stadio», e i due campi da calcio in erba sintetica intitolati ad Achille e Cesare Bortolotti. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza della signora Giovanna, moglie di Facchetti e, in rappresentanza dell'Atalanta e dei Bortolotti, di Giacomo Randazzo. Ad entrambi, il Comune ha poi donato una targa di ringraziamento. Presente anche la delegazione polacca del Comune di Tarnowo Podgrone, guidata dal loro sindaco, con cui Cologno ha dato il via all'iter di gemellaggio, avvenuto con l'ufficializzazione di una lettera d'intenti avvenuta la mattina in Consiglio comunale.«Il nuovo centro natatorio - ha detto Legramanti - sarà all'avanguardia, dotato di tutte le migliori tecnologie e di un grande centro benessere, e servirà non solo Cologno ma molti comuni della zona e non solo. Dopo aver sofferto per i problemi avuti nella realizzazione dei campi da calcio, con le piscine abbiamo deciso l'affidamento ai privati, come la società Sangalli, capofila dell'associazione temporanea d'impresa, che ha già realizzato diversi impianti del genere ed è garanzia di serietà. Con gli appalti pubblici le opere si sa quando iniziano ma mai quando finiscono».Diversi gli esponenti del Carroccio presenti all'inaugurazione degli impianti, come i deputati Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, il consigliere regionale Daniele Belotti e l'assessore provinciale Silvia Lanzani.Diverse anche le partite di calcio che si sono giocate in serata, e a cui hanno partecipato amministratori locali, tra cui diversi sindaci dei Comuni vicini, ex giocatori dell'Atalanta, esponenti di aziende e anche il cantante Bepi con la sua band.

mercoledì 2 settembre 2009

L'ECO DI BERGAMO -2/09/09- CLANDESTINI, C'E' IL GIUDICE PER LE URGENZE

«Guardi, in un modo o nell'altro la situazione verrà risolta». Non si fascia la testa prima del tempo, Vincenzo Fiorentino, coordinatore dei giudici di pace di Bergamo. Il reato di clandestinità introdotto dal pacchetto di sicurezza, secondo i timori di alcuni potrebbe intasare di lavoro i magistrati onorari dal 15 settembre, e cioè dopo la sospensione feriale. Spetterà a loro, infatti, giudicare gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno non ancora incappati nel decreto di espulsione. «E chi lo sa se saremo davvero oberati di lavoro? - frena Fiorentino -. Questa è una legge nuova, non possiamo fare previsioni».Ma non è menefreghismo, quello del coordinatore, semmai prudenza. Perché, in realtà, al primo piano del tribunale hanno già cominciato a organizzarsi: dal 15 settembre entrerà in funzione il giudice di pace per le direttissime, un magistrato reperibile 24 ore su 24 che dovrà occuparsi dei casi più urgenti. Il «pacchetto» non prevede infatti una dilatazione del fermo per il reato di clandestinità ed è così probabile che la polizia giudiziaria ricorra al fermo per identificazione, che per gli stranieri dura 24 ore. Un giorno per trattenere gli extracomunitari privi di documenti, dopo di che - se non li si porta davanti al giudice di pace - verranno rilasciati (in caso non ci sia posto nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione) e muniti di un invito a presentarsi in tribunale che difficilmente verrà accolto, visto che rischiano fino a 10 mila euro di multa e l'espulsione.«Col giudice di pace per le direttissime - osserva Fiorentino - possiamo risolvere il problema delle urgenze. Sarà comunque la Procura a stabilire quali casi sono urgenti e quali no». Sui paventati aumenti di costi per la giustizia, il coordinatore tiene a precisare che gli onorari dei giudici di pace non incideranno assolutamente: «Abbiamo un forfait per 120 udienze l'anno a testa. Se ne facciamo 200, ce ne pagano comunque 120».Vero però che compensi per interpreti e spese varie potrebbero incidere negativamente: una disdetta per il già poco florido bilancio della giustizia, tanto più se si pensa che si lavorerà per comminare contravvenzioni salatissime a gente spesso impossibilitata a pagare. «Il fine di questo pacchetto non è certo quello di fare cassa - ribatte Gregorio Fontana, deputato del Pdl -. Il reato di clandestinità è stato introdotto non tanto e non solo per applicare le sanzioni, ma per rendere più facili e rapide le espulsioni. È una norma nuova che andrà applicata con la massima umanità, ma anche con la massima decisione perché il problema dell'immigrazione clandestina va risolto. E poi, se vogliamo fare i conti della serva, agli italiani costa di più un clandestino che delinque di un rimpatrio. Faremo in modo di trovare più risorse per i viaggi di rimpatrio e per i Cie e lavoreremo tramite gli accordi internazionali per facilitare il ritorno al paese d'origine dei clandestini. L'importante è che il pacchetto sicurezza sia stato approvato, poi verificheremo se apportare delle modifiche».Certo del fatto che le posizioni saranno rivedute è Giovanni Sanga, deputato del Pd: «Questa legge è tutta una contraddizione e in più i suoi meccanismi andranno a paralizzare il sistema giudiziario. Prevedo che in poco tempo verrà rivista. Del resto il centrodestra è partito dicendo che non ci sarebbero stati più clandestini e ora siamo già alla sanatoria per colf e badanti, con qualcuno che vorrebbe estenderla a chi ha un lavoro».Il messaggio del «pacchetto» per Giacomo Stucchi, deputato della Lega Nord, è uno solo: «Bisogna che passi il concetto che il clandestino qui in Italia è in una condizione di illegalità. Poi, certo, la legge è nuova e col tempo passibile di miglioramenti. Ma se non viene attuata come facciamo a dire se funziona o meno? Non credo, inoltre, che andrà a intasare il funzionamento della giustizia. Accertare il reato di clandestinità è elementare, non è un processo per omicidio».Non ne è così sicuro Antonio Misiani, parlamentare Pd: «Le conseguenze sull'apparato giudiziario ci saranno, inutile nasconderlo. La legge va ripensata con meno ideologia e più senso della realtà. Ma per il centrodestra è più importante la propaganda: sbandiera la campagna dei respingimenti dei barconi senza accorgersi che l'85% degli immigrati entra da Nord, spesso col visto turistico. Inutile introdurre il reato di clandestinità se poi non ci sono i soldi per rimpatriare i clandestini. Credo che questo pacchetto sicurezza sarà una grida manzoniana, destinata a rimanere inapplicata».