sabato 15 febbraio 2014

ECO DI BERGAMO - 15/02/14 - LEGA:SVUOTACARCERI E GOLPE ROMANO. LA PROTESTA DAVANTI ALLA PREFETTURA

Quanto sta accadendo è un colpo di Stato: per la terza volta avremo un presidente del Consiglio non votato dai cittadini». Così Roberto Calderoli, intervenuto al presidio leghista contro lo «svuota carceri» davanti alla Prefettura, si è scagliato verso ultime manovre politiche nazionali, senza risparmiare neppure il presidente della Repubblica. Calderoli, ricordando che a breve ci sarà il processo per le offese al ministro Cécile Kyenge, ha annunciato: «Se mi condannano mi candido alle europee». Davanti a un centinaio di manifestanti, armati di fiaccole e bandiere, Calderoli puntato l’indice contro gli immigrati clandestini: «Mandiamoli a casa loro a scontare la pena», guardando alla Svizzera come un esempio. Tra i militanti, al sit-in hanno preso parte anche altri esponenti politici, come i parlamentari Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio e Cristian Invernizzi, e ancora, sindaci, consiglieri e assessori regionali. Dall’alto di una sedia, il segretario bergamasco del Carroccio Daniele Belotti ha «aperto» il comizio: «Dobbiamo far vedere che non siamo come gli altri, noi non siamo quelli che hanno votato per scarcerare migliaia di delinquenti, non siamo quelli che vogliono portare qui migliaia di immigrati».

giovedì 13 febbraio 2014

IL GIORNALE DI BERGAMO - 13/02/14 - STUCCHI, LA STAFFETTA E' L'ULTIMO DEI PROBLEMI

Il leghista presidente del Copasir parla di crisi e di economia reale

Il "vero dramma degli ultimi fatti della politica romana" è che tra presunti scoop e annunciate staffette governative i veri problemi dei cittadini passano inesorabilmente in secondo piano. Lo sostiene il deputato bergamasco Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, commentando gli ultimi sviluppi del braccio di ferro Letta-Renzi. “Basti pensare - afferma Stucchi - che dopo tutto il caos provocato nello scorso anno sul fronte della tassazione immobiliare a pochi mesi dalla nuova scadenza, di giugno 2014, il governo non ha ancora approvato i provvedimenti per la completa definizione della Tasi. Segno evidente che l’esperienza del 2013 non ha insegnato proprio nulla e, per i contribuenti, si prospetta un nuovo calvario”. Impietoso il commento sull’operato di Letta: “E’ un fatto che dieci dei diciotto mesi previsti da Letta per realizzare il suo annunciato programma di interventi sono passati senza che un solo risultato sia stato raggiunto. Basta questo per dire che il governo ha fallito e non c’è una sola ragione per cui debba restare al suo posto. Sono troppo deboli e pretestuosi gli argomenti che vorrebbero ascrivere all’attuale Esecutivo i meriti di aver riportato lo spread sotto i 200 punti (le cui fluttuazioni, come è ormai ampiamente dimostrato, non dipendono dalla volontà di Palazzo Chigi), mentre sono da imputare senza alcun dubbio al governo le responsabilità per il drammatico aggravarsi della situazione sui fronti della disoccupazione e del crollo della produzione industriale. Se il governo avesse voluto salvare davvero le imprese in difficoltà, o aiutare le famiglie allo stremo - aggiunge l’esponente leghista - come primo atto avrebbe dovuto varare subito una poderosa riduzione della spesa pubblica, meglio se con l’adozione dei costi standard. Inoltre, avrebbe dovuto destinare maggiori risorse agli incentivi (quelli veri) all’occupazione e varare quindi una progressiva riduzione della pressione fiscale, almeno per gli scaglioni di reddito più bassi. E invece abbiamo discusso per quasi un anno di primarie del Pd, di cambio al vertice della segreteria di quel partito, di Imu e, da ultimo, di legge elettorale. Adesso si è passati dal “cambio di passo” al probabile “cambio di premier” (dopo Bersani e Letta, il terzo indicato dal Pd in nemmeno un anno di legislatura!) ma speriamo non si tratti di un mero scambio di poltrone all'interno dello stesso partito. La verità – conclude Giacomo Stucchi - è che sul Pd ricadono le gravissime responsabilità di aver sprecato preziosi mesi senza approvare un solo provvedimento davvero utile ai cittadini”.