mercoledì 17 agosto 2011

17/08/11 - ECO DI BERGAMO - TORNA LA BERGHEM FEST CON UN CARICO DI MINISTRI

Apre domani la «decana» delle kermesse leghiste. Sabato BossiFra i big Maroni, Calderoli, Gelmini, Alfano. Ed Enrico Mentana

C'erano una volta quattro tettoie e un piazzalino, molto avvezzo a trasformarsi in palude al primo acquazzone. Pozzanghere sotto le panche e acqua sotto il palco (palchetto) dove Umberto Bossi dopo il comizio giocava a freccette coi militanti sotto una lampadina di quelle che di solito van bene per gli sgabuzzini.«Noi e le feste dell'Unità»Era il 1990 e apriva i battenti ad Alzano la prima Bèrghem Fest, oggi decana delle feste della Lega. Il Carroccio aveva appena fatto eleggere a Cene il suo primo sindaco, al Pirellone debuttava una pattuglia di consiglieri, Bossi e Giuseppe Leoni avevano da poco portato il partito in Parlamento. E sulle rive del Serio i militanti iniziavano a prendere le misure. «Eravamo solo noi mentre tutto intorno, fra qualche festa dell'Amicizia Dc e qualche ritrovo de L'Avanti, imperavano le feste dell'Unità della sinistra. Erano almeno cento...», ha ricordato Daniele Belotti, oggi assessore regionale. Che adesso commenta: «La Bèrghem Fest rappresenta qualcosa di unico».La festa arriva alla ventiduesima edizione. Apertura fissata per domani, programma con ministri e, per le interviste, big come Enrico Mentana. Le fly delle televisioni – che l'anno scorso hanno rilanciato in diretta pure il famigerato arrembaggio ultrà – si schierano in massa. Insomma, di acqua (non solo piovana) ne è passata sotto i ponti dalle quattro tettoie dei tempi che furono. La sede, però, non è mai cambiata: la festa resta Alzano vicino al Serio, anche se l'area è diventata un piazzale attrezzato e non si allaga più.Ministri? Quest'anno interverranno i leghisti Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, per il Pdl Mariastella Gelmini e Angelino Alfano (che Guardasigilli non lo è più, perché passato alla segreteria politica del suo partito). «Questa è la festa di tutta la Lega, nasce da un grande lavoro di squadra», dice Nunziante Consiglio, deputato e responsabile politico della festa. Con lui alla presentazione del calendario (che oltre ai dibattiti, tutti dalle 21, prevede musica e servizio ristoro) ieri c'erano il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il responsabile della Valle Seriana Bruno Bosatelli.Parterre di bigSi parte domani con il dibattito con gli amministratori della Lega e l'europarlamentare Matteo Salvini. Paolo Grimoldi e il Movimento giovani padani saranno protagonisti il 19, il 20 interverrà Umberto Bossi. Domenica 21 dibattito con il sindaco di Bergamo Franco Tentorio e il presidente della Provincia Ettore Pirovano, lunedì 22 interverranno il ministro Mariastella Gelmini e il segretario della Lega lombarda Giancarlo Giorgetti. Il 23 serata dedicata al Pirellone con Stefano Galli (Lega), Maurizio Martina (Pd), Carlo Saffioti (Pdl) e Giulio Cavalli (Sel). Sanità protagonista mercoledì 24 con i direttori generali dell'Asl, Mara Azzi, delle aziende ospedaliere di Seriate, Amedeo Amadeo, e Treviglio, Cesare Ercole, e la coordinatrice di Ipasvi Beatrice Mazzoleni. Il 25 agosto si parla di economia con Gianni Fava (presidente commissione anticontraffazione), Giovanni Sanga (Pd), Gigi Petteni (Cisl) e imprenditori locali. Il 26 Enrico Mentana modera Maroni, Calderoli e Alfano. Sabato 27 intervengono Roberto Castelli e Giacomo Stucchi (Lega ) e Massimo Corsaro (Pdl). Domenica 28 dibattito con i governatori di Veneto, Luca Zaia, Piemonte, Roberto Cota, e con il vicepresidente lombardo Andrea Gibelli.

lunedì 8 agosto 2011

ECO DI BERGAMO - 08/08/11 - BOSSI: OGGI VEDO TREMONTI PER SALVARE LE NOSTRE IMPRESE

Senatùr a ruota libera a Pontida: sbagliato imporre l'euro forte a uno Stato debole«Con Giulio faremo una passeggiata in giardino, la Lega ha un'idea per l'economia»

Pontida (Bergamo)Ancora qualche ora e scopriremo la ricetta della Lega per salvare le aziende italiane, in particolare quelle del Nord, dal rischio di fallimento. Gli ingredienti necessari a risollevare la nostra economia verranno svelati durante un bucolico colloquio, previsto in giornata, tra Umberto Bossi e il ministro Giulio Tremonti.L'annuncio è partito da Pontida, la località simbolo dei padani, e a lanciarlo è stato il loro leader, sabato sera, durante la tradizionale festa della circoscrizione dell'Isola che continuerà fino al 15 agosto.Come al solito, pienone assicurato. Circa 1.500 i fan del Senatùr che hanno sfidato il maltempo, accalcati sotto il tendone, quelli meno fortunati direttamente sotto l'acqua. Sul palco, dopo il saluto del padrone di casa, Pierguido Vanalli, nella doppia veste di primo cittadino di Pontida e deputato della Lega, sono sfilati i parlamentari Giacomo Stucchi e Roberto Castelli con i consiglieri regionali Roberto Pedretti e Giosuè Frosio. Poco dopo le 22 la standing ovation per re Umberto, che non ha deluso l'attesa.«Ci vediamo in giardino»«Lunedì viene Tremonti a casa mia – ha esordito Bossi –, la Lega ha una bella idea per salvare le nostre imprese prima che sia troppo tardi». Nulla di più, alla festa padana, è stato rivelato sui contenuti della proposta, solo che sarà «semplice» e verrà discussa «in giardino, perché Tremonti non è un uomo di poltrone».E poi via di «amarcord», che il popolo radunato a Pontida – come il leader sa bene – continua ad apprezzare: correvano gli anni '90, la Lega era sulle barricate, nel mirino, oltre a Roma ladrona, la moneta unica europea. «Si è trattato di un errore storico», ha dichiarato il ministro per le Riforme, ricordando le critiche del suo movimento all'adozione dell'euro da parte dell'Italia e continuando così: «Non si può imporre una moneta troppo forte a uno Stato debole, perché le esportazioni crollano». «Forse noi in Padania potremmo farcela con un moneta forte – ha sottolineato Umberto Bossi – ma il Sud rischia di fallire».E per paura che il concetto non risultasse chiaro ai suoi militanti, sabato sera, il Senatùr è ricorso alle solite similitudini colorite: «L'Irlanda faceva le padelle e la Grecia non faceva un c..., il nostro Sud faceva un c... come la Grecia, quando fu imposta una moneta forte dai Savoia all'unificazione dell'Italia». Altro errore storico – stando all'Umbertone – insieme all'adozione dell'euro.«Globalizzazione, un pericolo»E dopo l'Europa l'analisi di Bossi è passata al mercato mondiale, in particolare alla situazione economica e finanziaria degli Stati Uniti: «La cambiale di Faust è arrivata all'incasso – ha tuonato –: l'America ha pagato la globalizzazione ed è saltata per aria. Tanti anni fa eravamo in due, lo dicevano solo la Lega e Tremonti che la globalizzazione era un pericolo».«La globalizzazione – ha proseguito il segretario della Lega Nord – ha portato la finanza al potere al posto della politica, poi con la crisi la finanza ha chiesto alla politica di salvare le banche: adesso bisogna sicuramente dare agli Stati, alla politica e alla democrazia più potere, perché la finanza non risponde a nessuno e fa solo grandi casini, dunque meglio la politica che risponde al popolo».Per quanto riguarda le misure annunciate venerdì scorso dal governo per affrontare la crisi economica, il leader del Carroccio ha ribadito che si tratta di decisioni necessarie. «Abbiamo dovuto anticipare il pareggio di bilancio entro il 2013 – precisa Bossi – per fare in modo che la Banca centrale europea compri i nostri Titoli di Stato».E, in chiusura, promette al popolo padano che «il prezzo della crisi non dovrà essere pagato dalle imprese del Nord»: molto sembrerebbe dipendere dalla passeggiata in giardino con Tremonti. Speriamo che oggi il tempo tenga.

mercoledì 3 agosto 2011

BERGAMO NEWS - 03/08/11 - STUCCHI: CRISI. CONTESTO INTERNAZIONALE DIFFICILE PER CHIUNQUE

“La crisi di affidabilità dell’economia americana, la cui credibilità (pur con l’accordo politico raggiunto sul nuovo tetto del debito pubblico) non sarà più la stessa, la dice lunga sul quadro generale nel quale il Governo in carica, così come qualunque altro al suo posto, si trova ad operare”. Così il parlamentare della Lega Nord, e Segretario dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi. “In questo contesto – continua Stucchi – l’Italia, che ha un debito pubblico tra i più alti al mondo, che sconta un ritardo nella realizzazione di quelle riforme che avrebbero contribuito a cambiare in meglio il Paese e il suo sistema istituzionale, che ha preso l’impegno con l’Europa di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014, e che contestualmente deve provvedere a rilanciare lo sviluppo, l’occupazione e la produzione industriale, è stata presa di mira dagli speculatori internazionali”."Dinanzi a questi fatti inoppugnabili – conclude il deputato – occorrerebbe quindi uno sforzo da parte di tutti, anche per favorire un’applicazione concreta della manovra appena approvata. Che senso ha avuto l’atteggiamento di collaborazione da parte delle opposizioni, durante il varo in Parlamento della manovra, se poi un minuto dopo si è ricominciato con la solita solfa della richiesta di dimissioni al Governo?”.