martedì 29 novembre 2011

BERGAMO SERA - 29/11/11 - STUCCHI (LEGA): A PAGARE SARA' IL CETO MEDIO DEL NORD

BERGAMO — “Non sappiamo se, come dice il presidente del Consiglio Mario Monti, il suo esecutivo servirà alle forze politiche che lo sostengono per ‘riconciliarsi’, ma di sicuro a pagare per le decisioni che prenderà saranno sempre i soliti cittadini del nord”. Lo ha detto il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. “Ad avere la peggio saranno i pensionati con quarant’anni di contributi, ai quali sarà negato il loro diritto di andare subito in pensione; piccoli proprietari di appartamenti che saranno considerati benestanti, quindi da stangare, solo perché, oltre alla casa nella quale vivono, magari possiedono una casetta al mare o in campagna; o le imprese alle quali viene negato un credito a tassi che non siano da usura”. prosegue Stucchi. “La verità è che dicono di voler salvare il Paese ma intanto smantellano le riforme varate dal governo di centrodestra, eletto dal popolo, piazzano i loro uomini nei gangli del potere, cominciano a porre le condizioni per favorire gli interessi dei soliti noti e cercano di scomporre l’attuale quadro politico per crearne uno nuovo a tavolino” conclude il leghista.

giovedì 24 novembre 2011

BERGAMO SERA - 24/11/11 - UNIVERSITA': LA LEGA PORTA LA QUESTIONE FONDI IN PARLAMENTO

BERGAMO — Adeguare il fondo di finanziamento ordinario (FFO) ai parametri attuali e compensare immediatamente il decennale sottofinanziamento dell’Università di Bergamo. A richiederlo, attraverso una mozione che sarà presentata in Consiglio comunale, è Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni e coordinatore nazionale del Movimento Universitario Padano. Ribolla ha informato della situazione emersa della classifica degli atenei “fuorilegge” per il carico di tasse imposto agli studenti, pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, anche gli onorevoli Giacomo Stucchi e Paolo Grimoldi, che nei prossimi giorni presenteranno un’interrogazione in Parlamento. “Al top della classifica pubblicata da “Il Sole 24 Ore” c’è l’università di Bergamo – rileva Ribolla, che fa notare che la questione non riguarda solo l’ateneo orobico -, che richiede il 35,5% di contribuzione agli studenti rispetto al finanziamento dello Stato. La legge imporrebbe che le tasse non superino una somma pari al 20% del contributo ricevuto dall’ateneo sotto forma di finanziamento ordinario. L’ateneo di Bergamo, però, è anche al secondo posto di un’altra classifica, quella degli atenei che ricevono meno contributi dallo Stato per studente: 2.422 euro a studente contro una media di quattro mila euro a livello nazionale (Sassari 5.376 euro, Siena 7.131 euro). Il sottofinanziamento – spiega Ribolla – è dovuto al fatto che il Fondo di Finanziamento Ordinario viene calcolato su parametri fermi da almeno un decennio”. Lo Stato, pertanto – si legge nell’interrogazione a firma di Grimoldi e Stucchi -, è debitore nei confronti dell’ateneo bergamasco di 15 milioni di euro all’anno su un bilancio di 35 milioni di euro. Evidentemente il tetto imposto dalla legge non verrebbe sforato se il ministero colmasse il sottofinanziamento. Secondo Stucchi e Grimoldi, “le tasse universitarie pagate dagli studenti di Bergamo potrebbero essere ridotte se lo Stato finanziasse in modo adeguato la nostra università. Allo stesso modo, con le ulteriori risorse che sono dovute si potrebbe ampliare ulteriormente l’offerta formativa”. Attraverso l’interrogazione e la mozione viene dunque chiesto che si intervenga affinchè i parametri attuali di ripartizione del fondo di finanziamento ordinario vengano aggiornati, “facendo in modo – conclude l’onorevole Stucchi – che vengano premiate le università virtuose e che gli atenei non abbiano come priorità quella di creare “poltronifici”, ma di fornire istruzione, mission primaria di ogni università”.“A questo, si aggiunge il fatto – conclude Ribolla – che la media delle tasse universitarie negli atenei del Nord è notevolmente superiore a quelle degli atenei del centro sud, mentre i finanziamenti statali agli atenei sono in media più elevati al centro-sud rispetto che al nord. Per questo ci auguriamo che il ministro Profumo intervenga anche alla luce del fatto che conosce bene la situazione, comune anche all’ateneo di Torino dove ha ricoperto la carica di rettore”.

BERGAMO SERA - 24/11/11 - STUCCHI (LEGA): GOVERNO MONTI INADEGUATO ALLA CRISI

BERGAMO — “Lo avevamo detto sin dal primo momento e lo ribadiamo ora che il governo Monti è pienamente operativo: molte cose di questo esecutivo ci lasciano perplessi”. Lo ha detto il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. “L’atteggiamento dei ministri – continua il deputato del Carroccio – o in silenzio stampa, oppure a parlare in astratto e mai di cose concrete, ci porta a chiederci se la scelta della sobrietà, anche nella comunicazione, non sia dettata dall’incertezza sulle cose da dire. Inoltre non si era mai visto un Parlamento così silente, ma anche inerte, in attesa di esaminare provvedimenti sui quali, per avere maggiori informazioni, i parlamentari possono solo leggersi le indiscrezioni sui giornali”. “Il passare dei giorni conferma, purtroppo, i nostri timori sull’inadeguatezza di questo governo ad affrontare la crisi e le forze politiche che lo stanno appoggiando – conclude Stucchi – se ne assumeranno la responsabilità dinanzi al Paese”.

mercoledì 23 novembre 2011

BERGAMO SERA - 23/11/11 - STUCCHI (LEGA): AL GOVERNO MONTI E' TUTTO CONCESSO

BERGAMO — “Mentre ad un governo legittimato dal voto popolare, qual è stato quello presieduto dal premier Berlusconi, le forze politiche di opposizione e l’informazione schierata con la sinistra, davano addosso ad ogni semplice annuncio di decisioni, forse difficili ma necessarie per affrontare la crisi, a Monti invece, per il quale nessun cittadino ha dato una preferenza nell’urna elettorale, è tutto concesso”. Lo sostiene il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. “Aumento dell’Iva e dell’Ici, patrimoniale, abolizione delle pensioni di anzianità, sono infatti solo alcune delle pietanze che i tecnici di Monti, e lui stesso, potrebbero servire molto presto sulla tavola dei cittadini”, prosegue il leghista. “Nato, ufficialmente, per unire le forze politiche e i cittadini in uno sforzo comune per uscire da una situazione difficile, in realtà il governo Monti, a giudicare dalle sue prime mosse, più che unire a noi sembra che stia già contribuendo a dividere il Paese”. “Divide e non unisce l’approvazione del provvedimento su Roma capitale, perché arriva nei tempi e nei modi sbagliati, ma anche perché segue la soppressione del ministero delle Riforme e le scarne e poco rassicuranti dichiarazioni governative sul destino del federalismo fiscale; divide e non unisce la procedura seguita per la formazione del governo, sostenuto da forze politiche che, come si è visto già durante il voto di fiducia, fanno finta di essere accomunate dall’interesse supremo del Paese ma in realtà litigano per le poltrone” conclude il deputato bergamasco.

venerdì 18 novembre 2011

BERGAMO NEWS - 18/11/11 - "TANTI MINISTRI DEL NORD? ALLA LEGA NON BASTA"

Il nuovo governo Monti cerca la fiducia. Ma la Lega vota contro. Eppure scorrendo la lista dei 17 tecnici che compongono il nuovo governo ce ne sono sei lombardi a quali si aggiungono uno a testa per Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna. Insomma se non proprio della Padania, il Nord tanto decantato da Umberto Bossi può contare su posti chiave nell'esecutivo Monti.Onorevole Giacomo Stucchi, perché la Lega non voterà la fiducia con un governo che conta oltre a Monti conta cinque ministri lombardi?“Non è questione di geografia, né di programmi. Il governo Monti nasce con il consenso delle banche e dei potentati economici, ma non ha quello che conta in democrazia: il consenso dei cittadini”.Come lo spiegate alla base leghista che votate contro un governo che conta il Presidente del consiglio un lombardo e tra i ministeri più importanti personalità di rilievo? “Per prima cosa li trovo tutti abbastanza un anziani, il governo Berlusconi contava più giovani”.Se è per questo il vostro governo contava anche alcune bellezze tipo Carfagna, Prestigiacomo… “Che erano delle quarantenni. Monti poteva scegliere dei tecnici giovani, che ci sono e sono preparati”. Quindi la provenienza non conta, cancelliamo tutto d’un colpo la Padania?“Non è un problema dove uno nasce. Gianfranco Fini è di Bologna ma è un centralista, don Sturzo era siciliano ma era federalista”. Monti è solamente lombardo.“Brava persona, ma non è legittimato a governare perché non è stato eletto dal popolo”.Il governo Monti nasce perché il governo Berlusconi non aveva più la maggioranza. Il presidente Napolitano ha affidato l’incarico a Monti che ha trovato un’ampia maggioranza parlamentare pronta a sostenerlo. La Lega non è andata nemmeno alle consultazioni. Non crede sia stato uno sgarbo?“No. A Monti abbiamo telefonato dicendo che non lo avremmo sostenuto. Siamo stati chiari fin dall’inizio. L’unica via erano le elezioni anticipate. Funziona così in democrazia”.Alle elezioni non ci potevamo andare adesso, perché c’erano delle indicazioni che arrivavano dall’Unione Europea e che il governo Berlusconi ha disatteso. Serviva e serve un governo di emergenza per rispondere ai mercati e al risanamento del debito pubblico. Non crede?“La crisi economica non ha colpito solamente l’Italia. È una crisi globale che ha colpito tutti, in Europa sono già cambiati sette governi. Faccio una previsione: il prossimo che cade è Sarkozy, alle presidenziali dell’anno prossimo i francesi non lo rivotano. Il debito pubblico non lo ha fatto il governo Berlusconi che lo ha trovato in eredità dai passati governi. Adesso abbiamo Monti con un governo di tecnici, vedremo che cosa riuscirà a fare”.Vedrete o farete opposizione? “Di certo non faremo l’opposizione inutile e sterile, l’opposizione che Di Pietro e la sinistra hanno fatto contro il nostro governo. Anche se Berlusconi scriveva ‘Viva la mamma’ loro erano contrari”. La vostra invece che opposizione sarà: costruttiva? “Responsabile. Il termine giusto è responsabile. Siamo stati eletti dal popolo e difenderemo i diritti di chi ci ha votato”. Si attendono tagli e sacrifici. Li voterete? “Vedremo di volta in volta. Appoggeremo le misure per lo sviluppo e per il lavoro mentre difenderemo le pensioni di anzianità e saremo contrari a nuove tasse o alla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa”. L’Ici però è l’imposta più federalista che ci sia e per i Comuni, stretti dal patto di stabilità, la reintroduzione dell’Ici sarebbe una boccata d’ossigeno. “Che l’Ici sia federalista ho i miei dubbi. Era stata introdotta nel 1993 come Isi, imposta straordinaria sugli immobili, poi siccome i Comuni ricevevano minori trasferimenti dello Stato è passata ai Comuni ed è diventata l’Ici. Ma si tratta di un’imposizione che pesa molto per chi ha solamente la prima casa”. C’è qualcuno che si augura che Monti riesca anche a fare delle riforme, per esempio una nuova legge elettorale ed la riduzione dei costi della politica. “L’augurio ci sta tutto ma non si deve dimenticare che c’è il Parlamento. Per prima cosa bisogna vedere se la Corte costituzionale accoglie il requisito referendario, se così non fosse è bene che in Parlamento si apra il dibattito per la riforma di questa legge”. Dopo le pesanti manovre di agosto non crede che i cittadini si aspettassero anche proporzionali riduzioni dei compensi dei parlamentari? Non è stato un errore non incidere con scelte immediate su questo fronte? “Forse i cittadini si aspettavano misure spettacolari. Senza sapere che il nostro governo ha ridotto di parecchio i costi della politica. Noi abbiamo proposto il taglio delle spese per i portaborse, abbiamo creato un comitato che valutasse la riduzione del vitalizio, abbiamo approvato leggi che vedranno la riduzione di consiglieri regionali e provinciali. Alle prossime elezioni il consiglio provinciale di Bergamo vedrà ridursi da 36 a 14 i posti per i consiglieri e gli assessori non potranno essere più di sei. All’ultima tornata elettorale per la regione Molise abbiamo avuto il primo risultato: si è passati da 50 consiglieri ad un consiglio di trenta. Un bel taglio sui costi, rispettando la rappresentatività democratica”. Anche se i cittadini chiedevano di più. “La Lega è per i tagli, ci siamo battuti per togliere certi privilegi, anche ai funzionari che costano cifre astronomiche. Forse con un governo tecnico si potranno raggiungere maggiori risultati, perché un tecnico presenta un legge scarna e diretta, è poi in commissione che iniziano a farsi sentire i veti della politica”. Quindi appoggia Monti? “Vedremo di volta in volta. La nostra sarà un’opposizione responsabile”.

BERGAMO SERA - 18/11/11 - STUCCHI (LEGA): PERPLESSITA' SULLE PRIME MOSSE DI MONTI

BERGAMO — “Nel suo intervento al Senato Monti ha parlato di ‘sacrifici equi’ giudicando ‘ineludibile il taglio dei costi della politica’. Ma è la citazione sull’esenzione dell’Ici sulla prima casa, giudicata ‘un’anomalia italiana’, quella che forse rende bene l’idea di quale la sia la strada che il Paese sta imboccando, ovvero quella di maggiori tasse per tutti”. Lo ha detto il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. “Certo – continua il leghista – fra gli obiettivi del governo c’è anche la lotta all’evasione fiscale e la valorizzazione delle politiche giovanili, ma queste dichiarazioni per il momento appaiono destinate a collocarsi più nel limbo delle buone intenzioni che non a tradursi in provvedimenti concreti. Simili definizioni, infatti, non sono sufficienti a far capire cosa farà davvero questo governo per combattere seriamente l’evasione fiscale, soprattutto in alcune zone del Paese. Ma tant’è l’operazione Monti ormai appare cosa fatta e i primi passi del governo dei banchieri e dei burocrati di Bruxelles fanno capire quanto sia importante il ruolo della Lega Nord, unico partito all’opposizione del neo governo”. “Giudicheremo giorno per giorno – conclude Stucchi – l’operato del nuovo governo, ma le prime mosse ci lasciano perplessi”.

martedì 15 novembre 2011

ECO DI BERGAMO - 15/11/11 - STUCCHI: "L'OPPOSIZIONE A MONTI? LEGITTIMA E QUANTOMAI OPPORTUNA"

«La scelta della Lega Nord di non votare la fiducia a Monti, e la convocazione del Parlamento della Padania, sono decisioni legittime e quanto mai opportune e necessarie. Servono a far capire al "manovratore" che questa volta non si potrà contare sulle nostre imprese e sui nostri lavoratori per porre rimedio ai disastri fatti sia dai burocrati di Bruxelles, dall`introduzione dell`euro in poi, sia da una classe politica romanocentrica che non riesce proprio a vedere al di là del proprio naso».Lo ha affermato il parlamentare della Lega Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. "Non avevano detto - continua l`esponente leghista e parlamentare bergamasco - i vari Bersani, Di Pietro, Fini e Casini, che le dimissioni di Berlusconi si sarebbero tradotte nel ribasso immediato dello spread di qualche centinaio di punti? Costoro ci spieghino adesso perché, nonostante le dimissioni del premier, chieste a gran voce per mesi e mesi, le borse continuano ad essere ballerine? Anche alla luce di questi fatti - conclude Stucchi - riteniamo quindi legittimo, ma anche un nostro preciso dovere, diffidare di qualsiasi ipotesi di governo privo di legittimazione popolare e, quindi, senza titolo per chiedere alcunché ai cittadini".

giovedì 10 novembre 2011

ECO DI BERGAMO - I LUMBARD BERGAMASCHI: "URNE O ALL'OPPOSIZIONE"

Di fronte alla crisi della maggioranza la Lega Nord è indisponibile per qualsiasi altro governo e per il Carroccio l'unica alternativa sono le elezioni anticipate: i parlamentari bergamaschi sposano in pieno la linea dettata da Bossi e confermano che in caso di governo tecnico, andranno all'opposizione. Giacomo Stucchi osserva che si tratta di una «situazione molto delicata e complessa. Per noi la soluzione migliore è andare subito alle elezioni anticipate con candidato premier Roberto Maroni, affiancato da Angelino Alfano». Ma Stucchi indica anche tre possibili soluzioni governative: «Un nuovo governo con una maggioranza analoga a quella del 2008, guidato da Alfano o da altri, con l'obiettivo di varare alcune riforme costituzionali condivise e con la Lega al governo e l'Udc fuori. Oppure un governo Alfano con l'astensione o l'appoggio esterno dell'Udc, in questo caso sarebbe Bossi a decidere la posizione della Lega, ma personalmente sarei contrario. La terza soluzione potrebbe essere un governo tecnico guidato da Mario Monti e che potrebbe raccogliere in Parlamento 450-500 voti e governare per 14-15 mesi. La Lega, in tal caso, sarebbe all'opposizione».Carolina Lussana ricorda che la «Lega ha sempre sostenuto una posizione chiara: si va avanti sino a quando c'è una maggioranza in grado di governare. Martedì è stato certificato che questa maggioranza ha avuto problemi di numeri. E Berlusconi, responsabilmente, ha annunciato le dimissioni. Ora è importante approvare la legge di Stabilità». Riguardo al futuro, sottolinea Lussana, «la Lega non può accettare un governo tecnico: sarebbe un ribaltone mascherato rispetto alla maggioranza uscita dalle elezioni del 2008. Saremmo disposti a valutare l'incarico per un nuovo governo affidato a una personalità del centrodestra capace di rinvigorire la maggioranza».

martedì 8 novembre 2011

BERGAMO NEWS - 08/11/11 - STUCCHI: SI SCELGA ALFANO PER EVITARE MONTI

Giacomo Stucchi, parlamenare bergamasco della Lega Nord ribadisce la necessità di lasciare al guida ad Alfano, leader del Pdl, per evitare un governo Monti."Come previsto da Umberto Bossi - dichiara Stucchi - la soluzione migliore era che Berlusconi facesse già oggi, martedì, un passo di lato lasciando strada ad Alfano. Ora, quando saranno concretizzate le dimissioni, a fine settimana prossima, sarà opportuno tentare con determinazione la soluzione Alfano con la nmaggioranza del 2008 al fine di evitare un governo tecnico a guida Monti.

giovedì 3 novembre 2011

BERGAMO SERA - 03/11/11 - STUCCHI: LA LEGA CONTRARIA A IPOTESI DI GOVERNO TECNICO

BERGAMO — “La Lega Nord è determinata, sia nel ribadire alcuni punti fermi, come quelli sull’inviolabilità dei diritti acquisiti per le pensioni di anzianità, sia a fare la sua parte in Parlamento per far sì che gli impegni presi con l’Ue diventino fatti concreti. Restiamo indisponibili, invece, a qualsiasi forma di governo alternativo a quello esistente”. Lo ha detto il parlamentare bergamasco della Lega Nord, Giacomo Stucchi. “Fatta questa premessa – continua l’esponente leghista – qualunque provvedimento avesse contenuto il maxi emendamento al disegno di legge di stabilità, approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, è difficile spiegare ai mercati e ai partner europei la differenza che passa nel nostro sistema legislativo tra decreto legge, emendamento e disegno di legge. Si tratta di strumenti legislativi difficilmente “traducibili” in un linguaggio europeo che, soprattutto in questo momento, guarda più alla sostanza delle cose che non alle sfumature, e direi anche storture, del nostro sistema legislativo”.

BERGAMO SERA - 3/11/11 - STUCCHI (LEGA): LA CRISI? SE NE ESCE SOLO CON LE RIFORME

BERGAMO — “Il mostruoso debito pubblico che ci portiamo dietro non è opera del governo Berlusconi, così come il ritardo sulle riforme strutturali non è certo addebitabile ad un esecutivo che proprio sui grandi cambiamenti (a cominciare dal federalismo fiscale) ha improntato la sua azione di governo. Se non partiamo da questi punti fermi rischiamo davvero di non venirne più fuori”. Così il parlamentare della Lega Nord, e Segretario dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “Tutti quanti i protagonisti dell’opposizione – scrive l’esponente leghista – dai sindacati ai segretari di partito, dagli osservatori agli intellettuali, sembrano invece marciare nel senso opposto. Il crollo della borsa di martedì scorso, che non ha riguardato solo il nostro Paese ma il mondo intero, e che ha avuto come probabile causa determinante l’annuncio della Grecia di voler indire un referendum, la dice lunga su quanto siano strumentali le posizioni della sinistra. Anche i più distratti capiscono infatti che in una fase di estrema volatilità del sistema economico e finanziario planetario, che purtroppo dura ormai da mesi, qualsiasi parola o annuncio da parte dei governanti europei può determinare vere e proprie tempeste sui mercati di tutto il mondo. Ed è per questo – conclude Stucchi – che bisogna dimostrare coi fatti, e non solo a parole, come è solita fare l’opposizione, di volere approvare quelle riforme che sono indispensabili al Paese per tirarlo fuori dai guai.