venerdì 27 febbraio 2015

BERGAMO SERA - 26/02/15 - Bergamo non acquisisce le Mura (gratis). Stucchi: errore

BERGAMO — “La decisione del Comune di Bergamo di non acquisire gratuitamente nel proprio patrimonio le Mura Venete è sbagliata”. Lo afferma il senatore bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi. Stucchi per anni ha seguito direttamente tutto il processo di trasferimento agli enti locali competenti, il cosiddetto “federalismo demaniale”, di importanti beni rientranti fino ad oggi nel patrimonio dello Stato. “A maggior ragione questa decisione appare incomprensibile se le giustificazioni addotte dal Comune sono prioritariamente riferite al possibile incremento di spesa per far fronte alla manutenzione straordinaria delle Mura stesse – continua il senatore del Carroccio -. Il Comune di Bergamo non può pretendere di ottenere la proprietà delle Mura, lasciando allo Stato che le trasferisce gratuitamente, l’incombenza delle spese di manutenzione straordinaria”.“Quello che mi preme far rilevare – sottolinea Stucchi – è che vista la drammatica carenza di fondi a livello centrale, destinati ad interventi per la tutela dei beni storici ed ambientali, qualora le Mura dovessero rimanere ancora di proprietà dello Stato, e si dovesse verificare la necessità di un intervento urgente di manutenzione straordinaria, ben difficilmente tali lavori verrebbero finanziati ed eseguiti in tempi accettabili quindi il rischio di una situazione prolungata di degrado sarebbe più che reale”. “Al contrario con il passaggio al Comune di Bergamo, simili lavori troverebbero sempre, seppur utilizzando risorse comunali anch’esse non certamente illimitate, una attenzione adeguata alla luce dell’importanza storica e culturale riconosciuta alle Mura Venete da tutti i bergamaschi. In conclusione si rileva come le Mura siano da sempre il miglior biglietto da visita della Città e mi chiedo chi più dei bergamaschi stessi possa avere interesse ad esibirlo con legittimo orgoglio al mondo intero” chiosa il senatore leghista.

mercoledì 18 febbraio 2015

BERGAMO SERA - 18/02/15 - Stucchi: terroristi Isis sui barconi? Rischio concreto

Il rischio che a bordo di barconi di disperati arrivino anche i terroristi dell’Isis non è per nulla da sottovalutare. Lo sostiene il senatore bergamasco Giacomo Stucchi, presidente del Copasir (Comitato interparlamentare di controllo sui servizi segreti). E’ alto, altissimo lo stato di attenzione dell’intelligence italiano dopo le minacce ricevute nell’ultimo messaggio diramato dall’Isis. “Visto il numero elevatissimo di persone, alcune centinaia di migliaia, che sulle coste libiche aspettano di raggiungere l’Italia, il rischio, nonostante l’impegno dell’intelligence, che possibili terroristi, anche non coordinati tra loro, si nascondano sui barconi in partenza è concreto”, ha spiegato Stucchi. Intanto, i governi dell’Occidente hanno deciso di dare un segnale di unità contro la minaccia rappresentata dall’Isis. “I governi di Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti condannano fermamente tutti gli atti di terrorismo in Libia. L’efferata uccisione di 21 cittadini egiziani, da parte di terroristi affiliati all’Isis, sottolinea ancora una volta l’impellente necessità di una soluzione politica del conflitto”. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta. Il processo di dialogo sponsorizzato dalle Nazioni Unite per la formazione di un governo di unità nazionale, “costituisce la speranza migliore per i libici”, prosegue la nota. La comunità internazionale “è pronta a sostenere pienamente un governo di unità nazionale per affrontare le sfide attuali della Libia”.“La situazione in Libia – spiega Stucchi – è realmente pesante per questo ritengo che un intervento sia inevitabile. Si tratta di decidere in fretta cosa fare per riportare la situazione alla normalità, garantire un controllo delle coste che impedisca nuove partenze di soggetti tra cui potrebbero celarsi dei terroristi e fermare l’espansione delle truppe dell’Isis, o meglio annullare la loro presenza in quel Paese, anche per impedire possibili conseguenze pericolose che potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l’Europa e non solo l’Italia”. “Certo – continua il presidente del Copasir – finora, vista la situazione delicata, ogni soggetto che arriva viene controllato in modo approfondito. Mi chiedo però, con molta preoccupazione, come si possano garantire controlli adeguati nel caso di arrivi in massa, magari 10.000 in un giorno”. “Lavorare al meglio per Forze dell’ordine e Intelligence in una simile situazione sarebbe impossibile e i terroristi potrebbero sfruttare proprio questa difficoltà per far arrivare i loro uomini”. “Per questo – conclude Stucchi – nell’attesa delle scelte della comunità internazionale, almeno un intervento che in via preventiva impedisca a nuovi soggetti di raggiungere le coste italiane, anche grazie alla collaborazione con altri Paesi del Nord Africa, risulta indispensabile. La logica razionale della prevenzione consiglia questo. E oltre che razionali quando in gioco c’é la sicurezza dei cittadini, Parigi e Copenhagen insegnano, bisogna essere anche molto pragmatici”.