martedì 30 marzo 2010

ECO DI BERGAMO - 30/03/10 - LA LEGA STACCA IL PDL DEL 10% E DECOLLA

Due, tre, tre, due. Una sfida con se stessi. I leghisti questo si son trovati a vivere ieri sera. «Se sale Sondrio, dobbiamo salire anche noi»: constatazione dei militanti. Cosa per addetti ai lavori, i conti per la ripartizione dei seggi regionali. Matematica applicata, variabile politica. Qui, nella fattispecie, balla un posto: che vada ai lumbard è certo, tutto da vedere di quale provincia.Tre, due, due, tre, intanto il primato del partito in terra orobica si consolida. Il Carroccio sfiora il 37%, gli alleati del Pdl si assestano dieci punti sotto. Due scranni in Regione confermati, la Lega bergamasca punta all'aggancio del terzo. E qui scatta la sfida che, fra calcoli e proiezioni, sul far della sera non è più (appunto) questione di rapporti numerici con gli alleati quanto con i colleghi, col Carroccio di Sondrio che ha messo a segno percentuali bulgare (45% e oltre), mandando uno scranno dei disponibili in ballottaggio. Ore 20,15: «Questione di resti nelle ripartizioni. Se salgono ancora il consigliere lo prendono loro». Ore 22,30: «Se ci assestiamo è nostro, è il terzo». Stessa versione un'ora dopo. Vedremo. Intanto lo scrutinio prosegue e, mentre si gioca la partita dei consiglieri con valutazioni extraprovinciali, nella Bergamasca si snocciolano i risultati generali. La notizia è che il distacco fra Pdl e Lega aumenta a vantaggio della seconda. Certo, il sorpasso del Carroccio non è una novità: superata la fase nera del 2006, dalle politiche del 2008 quello di Bossi è primo partito. Allora erano due abbondanti i punti di distacco dati agli uomini di Berlusconi, nel 2009 sono diventati 13 alle provinciali, tre alle europee. Adesso siamo a dieci. Poi c'è il dato del capoluogo, che tradizionalmente vede per il Carroccio piazzamenti a ranghi ridotti: dal 14,8% delle comunali dell'anno scorso i lumbard ora sono al 21,85%. Anche se il Pdl qui resta in testa (32,26%) seguito dal Pd (24,03%).Cristian Invernizzi, segretario provinciale del Carroccio, commenta gli esiti ed è soddisfatto. «Un grande risultato. Siamo cresciuti del 6% in due anni. Se si guarda un po' più in là, a quel 2006 in cui non arrivavamo nemmeno al 20%, abbiamo quasi raddoppiato. Non siamo al 44% del 1996, ma andiamo comunque benissimo. È stato premiato il lavoro concreto, anche delle nostre amministrazioni». Quel «lavoro concreto» che della campagna elettorale, quest'anno giocata su basso profilo e toni soft, è stato il cuore mentre ai «due litiganti» Pd e Pdl il Carroccio lasciava le scintille. Ma il rapporto con gli alleati, dice Invernizzi, «non cambia, i rapporti già sono ottimi». «Per quanto riguarda la città – afferma –, e parlo anche da assessore, non c'è stato mai bisogno di far pesare qualcosa». La Lega però cresce anche rispetto al 35% delle provinciali '09: «Ma non è che ci metteremo a rivendicare poltrone». Conferma il deputato Giacomo Stucchi: «Il buon risultato in città dimostra che la Lega è un partito sempre più radicato. Ma non parliamo di competizione col Pdl. Semplicemente, questi buoni risultati ci spingono a fare meglio, a concretizzare le promesse elettorali». È un risultato, questo, «che ci responsabilizza, perché tanta gente ci ha dato fiducia, ci ha dato un voto che non è di protesta, perché non si protesta votando una forza di governo. Questo è un voto di speranza, di chi crede nel nostro lavoro e nel fatto che situazioni difficili, come quella economica, possano essere cambiate»Sul fronte Pdl è Gregorio Fontana, deputato e coordinatore provinciale pro tempore, a commentare: «La Lega è andata bene. Ho chiamato il segretario provinciale per complimentarmi del risultato». Rapporti che vanno ridiscussi? «Il Pdl non è certo un partito da 2%. Sul piatto abbiamo un pacchetto più che consistente di voti e non sarà messo in discussione». Certo, ammette Fontana, «al Nord abbiamo pagato il prezzo di un atteggiamento ondivago, forse poco chiaro, su sicurezza, immigrazione. Ora si riprende a lavorare, con la Lega i rapporti sono ottimi». Per il resto «il Pdl garantisce all'elettorato che la barra dell'alleanza stia al centro e che la coalizione di centrodestra sia moderata, che le sparate alla Salvini vengano ricomposte». Fontana rivendica comunque il buon risultato del suo partito: «Questa è la vittoria della coalizione di governo. Il Pdl ha evidentemente superato la crisi dello scorso anno, legata anche alla vicenda di Valerio Bettoni e dei moderati, anche se Bettoni non è restato in disparte. Siamo cinque punti sopra le provinciali del 2009. Le europee? Eravamo più su, ma la votazione era su base nazionale. Infine, nel capoluogo si consolida il nostro primato». La conclusione: «Senza la Lega non si vince? Nemmeno senza il Pdl». Anche la vicecoordinatrice pro tempore e senatrice Alessandra Gallone non ha dubbi: «Il Pdl ha mostrato la sua tenuta e a un anno dal congresso non è certo poco. La Lega cresce, ma erode consensi non a noi bensì alla sinistra, che ora è completamente annichilita». Dal partito arriva anche il commento del senatore Valerio Carrara che, constatando l'alta astensione, afferma: «È necessario essere più collegati al territorio, dialogare con esso». Sull'esito del voto Carrara esprime soddisfazione, «in particolare per l'elezione di Carlo Saffioti, che ho sostenuto dal principio». Infine uno sguardo al futuro: «L'auspicio è quello di vedere in Giunta un esponente bergamasco».

lunedì 29 marzo 2010

BERGAMO NEWS - 29/03/10 - LA LEGA VOLA IN LOMBARDIA E IN BERGAMASCA

La Lega vola in Lombardia e in Bergamasca. Ne fa le spese il Popolo della Libertà, che accusa un calo consistente.
Belotti presenta già il conto: "Ora precedenza ai lombardi"

Il candidato del Carroccio Daniele Belotti però non infierisce. “Dobbiamo andare con i piedi di piombo, perché i primi dati si riferiscono ai paesi di montagna dove la Lega da sempre è radicata. Comunque abbiamo già qualche numero relativo ai quartieri in città che ci conforta. Se a Bergamo, dove siamo più deboli, il dato è positivo significa che anche in generale possiamo sperare in un ottimo risultato”.Ma con il passare delle ore e il consolidarsi del trionfo padano, Belotti mette già le mani avanti: "La Lega è sempre stata una leale alleata di Formigoni, ma è chiaro che ora un'analisi seria di questi risultati imporrà al governatore una maggior attenzione alle nostre istanze". La lista delle priorità leghiste è già pronta: "Sicurezza e regole ferme sull'immigrazione. Poi precedenza ai lombardi nell'accesso alle case popolari, ai fondi di sostegno dell'affitto e ai servizi in generale. E non dimentichiamo la valorizzazione dell'identità, dal patrimonio culturale al dialetto".Ennesimo flop invece della sinistra. “L’estrema sinistra è ridotta a percentuali da prefisso telefonico, mentre altri partiti come l’Italia dei Valori non riescono a guadagnare punti nonostante il leader, Antonio Di Pietro, sia residente a Bergamo”.Guglielmo Redondi si sofferma su chi ha scelto di disertare le urne: "L'astensionismo ha colpito tutti, non solo il centrodestra. Per quanto riguarda lo schieramento i risultati provvisori sono certamente positivi. I dati della Lega sono a dir poco favorevoli. Del resto girando fra la gente si sentiva entusiasmo nei nostri confronti. Merito dei nostri ministri che hanno lavorato bene, dimostrando grande serietà".Secondo le prime proiezioni il Carroccio è in vantaggio di circa tre punti percentuali sul Pdl. Carlo Saffioti, candidato del Popolo della Libertà, non è particolarmente preoccupato del distacco dalla Lega. “E’ uno stimolo per il nostro partito – spiega – ma dobbiamo fare la corsa sugli astensionisti, non sulla Lega Nord. E’ un gioco delle ipotesi che è difficile commentare, anche perché i risultati sono molto parziali. Sul piano programmatico comunque non vedo grossi problemi”. Giacomo Stucchi difende invece l’identità della coalizione di centrodestra. “Stiamo parlando due partiti che sostengono un unico candidato presidente, poi in base al peso politico di ognuno dovremo considerare il numero e la qualità degli assessorati. Noi dobbiamo lavorare sodo per continuare a fare sempre meglio, è questo lo spirito che ci contraddistingue, senza attacchi alle spalle”.

venerdì 26 marzo 2010

DNEWS - 26/03/10 - LA LEGA A BERGAMO VUOLE STRAVINGERE

Umberto Bossi chiude a Bergamo la campagna elettorale per le regionali con un comizio in una sala affollatissima alla Fiera di Bergamo. Il leader leghista viene a caricare un popolo che si sente vicino a un successo elettorale molto forte. A dire quanto forte è il segretario provinciale della Lega, Cristian Invernizzi: «Non nascondiamoci, a Bergamo puntiamo al 40%». Bossi frena gli ntusiasmi e chiede ai militanti di tirare la volata al carroccio nelle ultime ore di campagna elettorale. E punta tutto sull’idea che la Lega abbia mantenuto gli impegni presi con i propri elettori negli ultimi anni: «Federalismo fiscale e stop all’immigrazione clandestina - dice il leader - sembravano impossibili da realizzare due anni fa. Invece da quando siamo al governo sono diventate realtà. Bravo anche Calderoli che ha eliminato tutte quelle leggi inutili. La gente sa che noi siamo quelli che mantengono gli impegni». E per confermarlo, ecco la promessa, su richiesta dal deputato Giacomo Stucchi, di fondi per sostenere Comune e Provincia per l’adunatanazionale degli alpini del prossimo maggio. Gli altri temi su cui il leader leghista punta per aumentare i consensi sonoquelli del lavoro e della famiglia: «Tremonti - dice - ha dato i fondi necessari per la cassa integrazione. Noi difendiamo il lavoro e difendiamo la famiglia, ma non quella “strana”, quella naturale basata sul matrimonio tra uomo e donna». Ora lo sguardo dei leghisti è tutto proiettato su quello che succederà lunedì sera, quando appariranno i risultati nelle regioni del Nord. Bossi si schermisce sul sorpasso al Pdl: « L’importante è che saremo determinanti, in Piemonte, Lombardia e Veneto, e prenderemo una valanga di voti. Così potremo anche farci valere maggiormente con i nostri alleati». L’avviso è, prima di tutto, per il governatore uscente della Lombardia Roberto Formigoni: « L’ho già detto a Formigoni - dice Bossi -, noi abbiamo mantenuto i nostri impegni, ora tocca a te: non basta piùamministrare la Lombardia, bisogna mettere le ali alla nostra regione e farlausciredalla crisi».

BERGAMOSERA - 26/03/10 - STUCCHI: LA LEGA AVRA'UN BERGAMASCO AL PIRELLONE E IL VICEPREMIER

BERGAMO — “Potrebbe essere Daniele Belotti ma anche qualcun altro. Certo avremo un assessore bergamasco della Lega al Pirellone”. Lo spiega in questa intervista esclusiva il parlamentare della Lega Nord Giacomo Stucchi. In caso di vittoria ampia alle elezioni che si terranno dopodomani, la Lega punta ad avere tre consiglieri bergamaschi eletti e una ventina in tutta la Lombardia. Se ciò avvenisse con le proporzioni paventate dal leader Umberto Bossi, e con un arretramento del Pdl, il successo leghista significherebbe anche un posto da vicepremier per uno dei ministri leghisti. “In lizza Maroni e il bergamasco Calderoli” spiega Stucchi.

martedì 23 marzo 2010

ECO DI BERGAMO - 23/03/2010 - PRONTI PER RIAPRIRE AL PIU' PRESTO

L'apprensione del sindaco Lamera. Sopralluogo anche dei politici
Romano. Immobile e incredulo, con lo sguardo verso l'alto nella speranza che l'ospedale della sua città resistesse all'attacco del fuoco. Così è stato, ma anche per il sindaco Michele Lamera quell'ora e mezzo di apprensione e agitazione non verrà facilmente dimenticata: «Per noi romanesi il legame all'ospedale cittadino è forte e per certi aspetti particolare. Tutte le amministrazioni comunali hanno avuto sempre un occhio di riguardo verso la salvaguardia e lo sviluppo della struttura ospedaliera, che è sempre stata considerata il fiore all'occhiello. Vederla ridotta così fa certamente male ma è uno stimolo per mettersi in campo e fare di tutto per riattivarla e al più presto». Quanto accaduto sarà oggetto di argomentazione durante la riunione straordinaria indetta dal presidente del Consiglio comunale, Eliana Festa, convocata venerdì alle 21. Sul posto ieri mattina c'era anche l'ex sindaco Emilio Tognoli: «Il Santissima Trinità è un bene di Romano ma anche del territorio. Durante la mia amministrazione abbiamo insistito con la dirigenza aziendale affinché ci fosse garantito il potenziamento che poi c'è stato. L'impegno ora deve essere unitario per ridare funzionalità al nostro ospedale». Tra i politici arrivati a Romano anche il consigliere regionale del Pdl, Carlo Saffioti: «Il danno è notevole e la cosa mi rattrista perché si tratta del mio ospedale: la distruzione è grave e sicuramente la Regione Lombardia si attiverà». E Pietro Macconi «Sono dispiaciuto per quanto è accaduto. L'ospedale sarà ricostruito velocemente grazie alle coperture economiche che saranno garantite dall'assicurazione e sicuramente anche la Regione farà la sua parte». A Romano presenti l'onorevole leghista Giacomo Stucchi e il consigliere regionale del Carroccio Daniele Belotti che poi hanno inviato un comunicato stampa nel quale hanno dichiarato: «Teniamo a sottolineare la massima disponibilità e impegno affinché i lavori vengano effettuati al più presto, come già garantito dall'assessorato regionale alla Sanità. In questo momento critico dobbiamo elogiare la professionalità e il comportamento di tutto il personale dell'ospedale che ha consentito l'immediata evacuazione dei pazienti».L'incendio all'ospedale di Romano ha tenuto alta l'attenzione in Provincia dove il presidente Ettore Pirovano e l'assessore alla Protezione civile, Fausto Carrara, si sono tenuti in costante contatto con le forze in campo: «L'intenzione della Provincia è di lavorare a fianco del Comune di Romano per ripristinare quanto prima la piena operatività dei reparti. Un doveroso ringraziamento va a vigili del fuoco, carabinieri, Protezione civile, Croce Rossa e polizia locale che, come di consueto, si sono adoperati prontamente nell'emergenza». Si sta inoltre valutando l'ipotesi di un sopralluogo per verificare l'entità dei danni.

lunedì 22 marzo 2010

BERGAMOSERA - 22/03/10 - INCENDIO OSPEDALE. STUCCHI E BELOTTI ELOGIANO I SOCCORRITORI

BERGAMO — Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del parlamentare Giacomo Stucchi e del consigliere regionale Daniele Belotti in merito all’incendio occorso all’ospedale di Romano di Lombardia. “Abbiamo effettuato in mattinata un sopralluogo per verificare la situazione e l’entità dei danni, incontrando il direttore generale dell’azienda ospedaliera Cesare Ercole, che ci ha relazionato su quanto accaduto al nosocomio. Teniamo a sottolineare la massima disponibilità e impegno affinchè i lavori vengano effettuati al più presto, come già garantito dall’assessorato regionale alla Sanità. In questo momento critico dobbiamo elogiare la professionalità e il comportamento di tutto il personale dell’ospedale che ha consentito l’immediata evacuazione dei pazienti. Un elogio particolare è rivolto al personale che, pur non essendo di turno ma residente nella zona, si è recato all’ospedale per fornire il proprio contributo. Un doveroso encomio va ai Vigili del Fuoco, intervenuti tempestivamente con i Carabinieri e volontari della Protezione Civile. Senza l’impegno di tutte queste persone, il bilancio dell’incendio sarebbe stato ben più grave e doloroso”.

domenica 21 marzo 2010

ECO DI BERGAMO - 21/03/2010 - L'INTESA NON SI DISCUTE, LA LEGA STA CON SILVIO

i lumbard orobici nella capitale

Non si tira indietro la Lega nella manifestazione indetta dal Pdl. Certo, gli altri sono parecchi, loro molti meno: una decina fra senatori e deputati lumbard. Ci sono però anche fette di governo, e soprattutto ci sono i candidati alla presidenza delle Regioni. Tutti, quelli leghisti compresi. Lo stesso Umberto Bossi l'altro giorno aveva annunciato: «Figuriamoci se non ci sono alla manifestazione del Pdl. Ci sono i miei candidati governatori, se non vado mi fanno storie. L'alleanza è l'alleanza». Quindi, con Roberto Cota (in corsa per il Piemonte) e il ministro Luca Zaia (Veneto), ecco schierata la pattuglia leghista. «Del resto è una manifestazione che sta a cuore soprattutto al premier e al suo partito», commenta Giacomo Stucchi: «Si presentano i candidati, tutti, e la Lega è a fianco del Pdl. Non ci tiriamo indietro. Ecco perché è stata inviata una delegazione. Non sono presenti i leghisti impegnati sul territorio per la campagna elettorale, ma l'obiettivo è condiviso». È Nunziante Consiglio il rappresentante della Lega bergamasca alla manifestazione. Risponde al telefono mentre riecheggiano i comizi: «C'è un mare di gente. Noi siamo qui – spiega – perché è un gesto doveroso nei confronti degli alleati. Certo, questa manifestazione serve più a loro. Ma sia qui chiarito, una volta per tutte, che l'alleanza fra Lega e Pdl non è assolutamente in discussione».A. G.

giovedì 18 marzo 2010

ECO DI BERGAMO - 18/03/10 - E' STATA INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA LEGA

È stata inaugurata la nuova sede della sezione di Treviglio della Lega Nord. La sede – aperta tutti i mercoledì sera – si trova in un palazzo di viale Montegrappa e ospiterà le riunioni del direttivo del partito. A fare gli onori di casa il segretario Elvio Premoli, che ha tagliato il nastro assieme a Patrizia Siliprandi, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale. Presenti anche il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, il segretario provinciale della Lega, Cristian Invernizzi, il parlamentare Giacomo Stucchi, il segretario di circoscrizione Vittorio Moriggi, oltre a Daniele Belotti e Roberto Pedretti e ai militanti, a tre dei quali sono state consegnate delle targhe: due per anzianità anagrafica – Aldo Maretoli e Giovanna Tanzi – e una per anzianità di iscrizione alla sezione trevigliese del Carroccio, Giovanni Corsini. Nella stessa giornata sono state inaugurate anche le sedi della Lega Nord di Calvenzano e di Brignano Gera d'Adda, alla presenza dei rispettivi segretari, Guido Mattusi e Mario Resmini.

martedì 16 marzo 2010

BERGAMONEWS - 16/03/10 - REDDITI PARLAMENTARI: SOLO 2 SOTTO I CENTOMILA

Sono soltanto due i parlamentari bergamaschi che nel 2008 hanno dichiarato un reddito inferiore ai centomila euro: il deputato Sergio Piffari (Italia dei valori) che comunque sta sotto di poco con i suoi 94.951 di reddito complessivo, e la senatrice Alessandra Gallone (Pdl) che invece dichiarò 7.499 euro più altri 20.826 al fisco. Per il resto, come da tempo succede, è Giorgio Jannone (Pdl) a svettare con 491.195 euro seguito da Massimo Corsaro, Pdl, (315.636), da Antonio di Pietro, Idv, (194.760), Savino Pezzotta, Udc, (193.238), Roberto Calderoli, Lega (188.067).Tra i centocinqua e i duecentomila euro molti eletti orobici: Roberto Castelli, Lega, denuncia 176.452 euro, Silvana Mura, Idv, 167.274, Giacomo Stucchi, Lega, 165.929, Giovanni Sanga, Pd, 165.276, Mauro Ceruti, Pd, 158.205, Gregorio Fontana, Pdl, 152.403. Tra i cento e i centocinquantamila euro tutti gli altri, a parte appunto Piffari e Gallone: Mirko Tremaglia, Pdl, 148.289; Nunziante Consiglio, Lega, 147.830; Gabriele Cimadoro, Idv, 144.887; Valerio Carrara, Pdl, 141.003; Ettore Pirovano, Lega, 135.482; Carolina Lussana, Lega, 131.973; Antonio Misiani, Pd, 128.427; Ivan Rota, Idv, 122.884.

ECO DI BERGAMO - 16/03/10 - REDDITI DEI PARLAMENTARI, JANNONE RESTA IN TESTA

Tempo di dichiarazione dei redditi anche per i parlamentari: la Camera e il Senato hanno reso noto ieri le dichiarazioni di deputati e senatori del 2008. Tra i parlamentari bergamaschi, al primo posto si conferma, come per il 2007, Giorgio Jannone, del Popolo della libertà, con un reddito imponibile di 463.030 euro, un importo che segna una riduzione rispetto ai 616.011 euro dichiarati l'anno precedente. La classifica si chiude con la senatrice Alessandra Gallone, sempre del Pdl, entrata in Senato solo nel dicembre del 2008: il suo reddito imponibile complessivo ammonta a 28.325 derivante, in parte, dall'attività parlamentare svolta, quindi, solo nell'ultimo periodo del 2008. Al secondo posto troviamo il collega di partito Massimo Corsaro che ha dichiarato un imponibile di 207.199 euro; anche lui in discesa rispetto ai 245.080 del 2007. Segue il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro con 194.760 euro contro i 218.080 euro dell'anno precedente. Savino Pezzotta, deputato dell'Udc, ha dichiarato 193.165, un imponibile superiore rispetto al 2007, quando si era fermato a 142.198 euro. È solo al quinto posto della classifica complessiva dei redditi dei parlamentari bergamaschi che troviamo il primo senatore: si tratta del ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli; l'esponente della Lega Nord ha dichiarato un imponibile di 183.299, in discesa rispetto ai 223.199 dell'anno precedente quando si era piazzato al secondo posto, subito dopo Jannone. Si rimane, quindi, ancora in Senato e sempre all'interno della compagine di Governo con Roberto Castelli, anch'egli del Carroccio, viceministro delle infrastrutture e trasporti, per il quale l'imponibile del 2008 è stato di 169.695 (nel 2007 era di 162.788). Si torna, quindi, alla Camera con Silvana Mura, esponente dell'Italia dei valori, che nel 2008 ha dichiarato un reddito complessivo di 167.274 euro, di poco inferiore a quello del 2007. A poco distanza segue il parlamentare della Lega Nord Giacomo Stucchi con un imponibile di 161.411 euro, anche lui sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. Di poco inferiore il reddito di Giovanni Sanga, esponente del Partito democratico, che ha dichiarato 160.796 euro, con un leggero incremento rispetto ai 159.202 del 2007. Per la decima posizione si torna a Palazzo Madama: il senatore Mauro Ceruti, del Pd, ha dichiarato 158.148 contro i 101.332 dell'anno precedente. Di poco inferiore l'imponibile del deputato del Pdl Gregorio Fontana con i suoi 151.882 euro, pure lui in risalita rispetto ai 124.188 dell'anno precedente. Mirko Tremaglia, storico parlamentare bergamasco prima di An ora del Pdl, segue con 146.778 euro, in discesa rispetto agli oltre 160 mila del 2007. L'esponente del Carroccio Nunziante Consiglio è, invece, salito da 93.424 a 137.913 euro. Segue il collega di partito Ettore Pirovano, attuale presidente della Provincia, ma che nel 2008 non era ancora alla guida di via Tasso, che ha dichiarato un reddito complessivo di 135.482, di poco inferiore rispetto all'anno precedente. Carolina Lussana, della Lega, ha dichiarato un imponibile di 131.278, in crescita rispetto ai 124.714 euro del 2007. Seguono il senatore del Pdl Valerio Carrara con 130.613 e il deputato del Pd Antonio Misiani con 127.940, entrambi con leggeri scostamenti rispetto all'anno precedente. Ivan Rota, dell'Italia dei valori, è, invece, passato da 87.383 a 122.884 euro. Il collega di partito Gabriele Cimadoro ha quasi raddoppiato il proprio imponibile passando dai 62.686 del 2007 a 120.047 euro. Più che raddoppiato il reddito dichiarato dal leghista Pierguido Vanalli, che è passato da 46.628 a 100.815 euro. Chiudono la classifica il segretario regionale dell'Italia dei valori Sergio Piffari, che, tuttavia, ha visto il proprio imponibile salire da 8.800 del 2007 a 91.717 euro del 2008, e la senatrice Alessandra Gallone.