domenica 17 dicembre 2017

ECO DI BERGAMO - 17/12/17 - «A 15 anni solo con la droga, qui ho un’altra opportunità»



Pontirolo. Aperto il nuovo centro per il recupero di minori dell’Aga Premiati 7 ex ospiti e i loro genitori
«La mia famiglia era sempre assente. Mio papà non c’era mai e con mia mamma non avevo grande dialogo. Con mio fratello assumevo le sostanze. L’unica a starmi un po’ vicina era mia sorella». Nell’allegria dell’inaugurazione del nuovo centro educativo per minori «Draghi randagi» dell’Aga di Pontirolo, è un diciassettenne (ne omettiamo le generalità per ovvi motivi), ospite da otto mesi alla comunità della Cascina Nuova, a raccontare a sindaci e autorità presenti la sua toccante storia. E anche a commuovere un po’. Una storia, la sua, di discesa nell’abisso della droga già a 15, 16 anni, complice una situazione familiare delicata. «Sono qui perché mi è stata data una seconda possibilità – ha detto – e non voglio perderla. Ho ripreso in mano la mia vita e ora voglio viverla a fondo». A fare gli onori Il nuovo centro educativo inaugurato sabato a Pontirolo «A 15 anni solo con la droga, qui ho un’altra opportunità» Pontirolo. Aperto il nuovo centro per il recupero di minori dell’Aga Premiati 7 ex ospiti e i loro genitori di casa il presidente dell’Aga Enrico Coppola, che ha spiegato come il nome del centro derivi dalla leggenda locale del drago Tarantasio che infestava l’antico lago Gerundo, la cui costa si trova ancora oggi a poche decine di metri dalla comunità. E poi ha lanciato l’allarme sull’Lsd: «È la nuova droga dei giovani, ma è ancora più pericolosa dell’eroina. I ragazzi però rischiano di entrare in un tunnel senza ritorno e c’è apprensione per questo». La struttura residenziale costruita alle spalle della storica comunità ospiterà fino a 16 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, mandati dai Servizi sociali del territorio o dai tribunali, con problematiche di dipendenza dalle droghe, ma non solo, per un percorso ad hoc di recupero e reinserimento nella società. Presente all’inaugurazione di sabato anche il presidente del Copasir e parlamentare bergamasco Giacomo Stucchi, assieme ai sindaci di vari comuni della zona, tutti appartenenti all’Ambito trevigliese: Gigliola Breviario di Pontirolo, Dimitri Bugini di Lurano (anche presidente dell’Ambito), Enea Bagini di Ciserano, Gianmaria Cerea di Canonica, Gabriele Riva di Arzago, Fabio Ferla di Calvenzano, Claudio Bolandrini di Caravaggio, Chiara Drago di Cologno al Serio, oltre a Pinuccia Prandina, vicesindaco di Treviglio e presidente di Risorsa sociale Geradadda, Elena Poma, presidente del distretto Bergamo Ovest, e Francesco Locati, direttore Asst Bergamo Est. La nuova struttura è accreditata dall’Ats (ex Asl) ed è costata 300 mila euro. Durante la successiva cena natalizia sono stati consegnati gli attestati a 7 ospiti della comunità che hanno concluso il loro percorso e anche ai loro genitori, che li hanno accompagnati nel cammino e che hanno raccontato il percorso di uscita dalla dipendenza dei figli. Nel 2017 l’Aga ha seguito 78 persone.

martedì 12 dicembre 2017

ECO DI BERGAMO - 12/12/17 - Minori con dipendenze Casi in aumento, all’Aga un centro per aiutarli



«Purtroppo dietro le dipendenze che coinvolgono i minorenni c’è quasi sempre anche la tossicodipendenza. Per questo nelle altre comunità spesso l’accoglienza diventa più complessa per i ragazzi che devono seguire un percorso di recupero e reinserimento nella società». Quanto spiega Enrico Coppola, presidente dell’Aga, l’Associazione genitori antidroga di Pontirolo Nuovo, è uno dei motivi che hanno spinto la realtà a realizzare – accanto alla comunità della Cascina Nuova di via Lombardia, aperta dal 1994 e che oggi ospita 45 persone impegnate in un progetto di allontanamento dalla tossicodipendenza – un centro educativo rivolto esplicitamente ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Il centro si chiamerà «Draghi randagi» e verrà inaugurato venerdì, alle 18,30, nel corso di una cerimonia alla presenza delle istituzioni del territorio. «E proprio da un legame col territorio abbiamo preso il nome per il nuovo centro – spiega ancora Coppola –, visto che anticamen- Pontirolo. «Draghi randagi» aprirà i battenti venerdì Saranno ospitati fino a 16 ragazzi, di età tra i 14 e i 18 anni Il presidente: «Mandati qui da Servizi sociali e Tribunali» te in questa zona esisteva il lago Gerundo, nel quale viveva il drago Tarantasio. Di qui l’idea di chiamare il centro “Draghi randagi”. Inoltre, il drago solitamente si associa a paure innate, tanto che alcune leggende occidentali raccontano di come un giovane debba uccidere un drago come rito di iniziazione per entrare nell’età adulta». Prosegue Coppola: «Infatti i minori che ospiteremo nel nostro centro sono giovani smarriti che, come rito di iniziazione, intraprenderanno da noi un percorso per diventare persone forti e indipendenti. I ragazzi che avremo ospiti saranno segnalati dai servizi sociali del territorio, oppure dai tribunali, con gravi situazioni di disagio sociale e familiare, oltre che con problemi di droga e allontanati dalle famiglie o soggetti a misure alternative al carcere minorile». La struttura è stata ricavata accanto al centro per la lotta alle dipendenze (non solo dalla droga) e diventerà operativo nel giro di alcuni mesi, con l’arrivo dei primi ospiti: ciascuno avrà un percorso di presa in carico e gestione differente a seconda delle necessità, con la formazione educativa, scolastica e lavorativa, oltre ai trattamenti terapeutici per liberarsi dal consumo di droga, grazie agli specialisti del Servizio multidisciplinare integrato (Smi) della stessa Aga, con sede però a Treviglio. L’idea di aprire il nuovo centro è legata anche al fatto che il numero di casi di minorenni con problematiche è in crescita. In totale i minori che potranno essere ospitati saranno 16, di cui 10 inseriti in un percorso di recupero e 6 in due «spazi autonomia » pensati per chi ha terminato il percorso di recupero ma non può ancora ritornare nel proprio contesto familiare. Per il progetto l’Aga ha stanziato ben 300 mila euro, utilizzati per sistemare la struttura che sorge proprio alle spalle della comunità residenziale e che sarà accreditata dall’Ats, dunque eventuali costi per gli ospiti saranno a carico del sistema sanitario. Venerdì all’inaugurazione saranno presenti Elena Carnevali, deputato bergamasco del Pd e membro della commissione Affari sociali della Camera, Giacomo Stucchi, senatore bergamasco e presidente del Copasir, il sindaco di Pontirolo Gigliola Breviario, il direttore dell’Asst Bergamo Ovest Elisabetta Fabbrini, e i presidenti di Risorsa sociale, Ambito di Treviglio e Distretto Bergamo Ovest, Pinuccia Prandina, Dimitri Bugini e Elena Poma.

martedì 28 novembre 2017

ECO DI BERGAMO - 28/11/17 - Via l’acqua dopo 10 anni dalle ex cave di gesso Santa Brigida al sicuro



Dieci anni di lavori suddivisi in quattro lotti, dal 2005 al 2015, per una spesa di 4,2 milioni di euro. Per togliere 50 mila metri cubi di acqua da sottoterra, da quelle che erano le storiche cave di gesso di Santa Brigida. Sono i numeri dell’operazione che ha consentito di togliere dal paese dell’alta Valle Brembana un rischio idrogelogico non da poco: il rischio che il cedimento di quella «bomba » finisse proprio sull’abitato. La conclusione dei lavori è stata illustrata sabato scorso nella La bonifica. Chiuse da 40 anni e poi allagate per 50 mila metri cubi: una «bomba idrogeologica» sopra il paese Sono state riempite con una miscela di argilla e sabbia sala polivalente di Santa Brigida, presenti il sindaco Carluccio Regazzoni, il senatore Giacomo Stucchi, i funzionari regionali che in questi dieci anni si sono succeduti nel seguire l’intervento e i geologi-progettisti dello studio Spada di Ranica. Le ex cave di Santa Brigida sono quel che rimane dell’estrazione di gesso della Siga di Averara, proseguita fino alla fine degli anni Settanta. Poi l’attività, dopo una vertenza tra Comune e ditta, cessò, ma le gallerie rimasero. Grandi cunicoli, su più livelli, profondi anche 50 metri, larghi e alti sei metri, dentro i quali potevano muoversi i camion. Una situazione che, negli anni, ha provocato fenomeni di dissesto e frane. Fino a che le gallerie si sono riempite d’acqua, creando unpericolo in caso di collasso. A rendere ora sicure quelle vecchie gallerie di gesso, chiuse da 30 anni e poste in località Carale-Monticello, a monte di Santa Brigida, è stata una speciale miscela di argilla, cemento acqua, frutto di centinaia di prove scientifiche. Immessa nelle ex cave ha consentito di far uscire l’acqua ed evitare una probabile catastrofe. Le miniere, infatti, si erano riempite di 50-60 mila metri cubi di acqua. Una sorta di lago sotterraneo che, secondo le stime, avrebbe sicuramente ceduto nel giro di alcuni decenni. Travolgendo l’abitato di Santa Brigida. Una «bomba» idrogeologica ora «disinnescata », che aveva messo il paese tra i 17 comuni a maggior rischio d’Italia. Dopo anni di studi, con il coinvolgimento  del Politecnico di Milano e dell’Università Bicocca, l’ex cava di gesso in località Carale- Monticello è ormai in sicurezza. «Il metodo utilizzato per le ex cave di Santa Brigida – spiega Marco Orlandi, dello studio associato di geologia Spada di Ranica – ha fatto scuola in altre situazioni analoghe di degrado delle rocce, nel Bolognese e in Puglia, per esempio. E sono uscite diverse pubblicazioni scientifiche sul lavoro fatto». Tra le ex cave di Santa Brigida restano ora quelle in località Bolferino-Grassello e Cornello ma vuote e lontano dalle abitazioni. Si trovano all’entrata di Averara e verso la frazione Cugno, in località Bindo. Si è già creato qualche «imbuto », ovvero del materiale è stato già inghiottito da sopra, nei pressi della strada. Ma per ora non sembrerebbero destare preoccupazioni.

venerdì 27 ottobre 2017

BERGAMO NEWS - 27/10/17 - SARNICO - Ospedale Faccanoni di Sarnico, nuovo reparto di radiologia

Per i prossimi 9 anni il Gruppo Habilita proseguirà nella gestione, in associazione e partecipazione con ASST Bergamo EST, dell’Ospedale Faccanoni di Sarnico. Già nella prima fase (2007-2016) sono stati investiti oltre 6 milioni di euro per ristrutturare l’Ospedale. Questa seconda fase porterà un ulteriore investimento per l’aggiornamento tecnologico della strumentazione. Dopo aver sistemato l’estetica dello stabile, i settori più interessati da questo nuovo intervento saranno la Diagnostica per Immagini, un nuovo reparto per i ricoveri di Sollievo, il CRA e il nuovo front office: il tutto con l’obiettivo alzare costantemente la qualità dei servizi erogati fino al 2026. Nella giornata di venerdì 27 ottobre 2017 sono state inaugurate due importanti strumenti la TAC e la nuova Risonanza Magnetica ad Alto Campo che Habilita ha recentemente messo a disposizione dell’utenza di tutto il Basso Sebino. All’evento hanno preso parte l’Assessore regionale Dott. Giulio Gallera, il senatore Giacomo Stucchi, il consigliere regionale Lara Magoni, il Questore di Bergamo Girolamo Fabiano, il Direttore Generale dell’ATS di Bergamo Dott.ssa Mara Azzi, il Direttore Generale dell’ASST Bergamo Est Dott. Francesco Locati, il Sindaco del Comune di Sarnico Dott. Giorgio Bertazzoli, i Sindaci dei comuni limitrofi, il Parroco Don Vittorio Rota, i rappresentanti locali delle Forze dell’Ordine e il Presidente del Gruppo Habilita Dott. Roberto Rusconi. La nuova TAC rappresenta una risorsa importantissima per una vasta area del territorio in quanto una macchina di questo tipo non è mai stata presente in questa zona. Il suo utilizzo permetterà di effettuare esami approfonditi, in particolar modo del tronco, delle articolazioni, delle strutture ossee e di quelle neurologiche. La nuova macchina è una SOMATOM go.Now, vale a dire un sistema che consente di ottenere una qualità d’immagine eccellente ed omogenea, anche in aree complesse come la base del cranio, motivo per cui questo rilevatore è particolarmente importante per l’imaging neurologico di routine. La nuova Risonanza Magnetica ad Alto Campo è il Magnetom Essenza, il sistema da 1,5 Tesla che ha recentemente dimostrato l’altissima qualità e la sua rilevanza clinica nell’imaging a risonanza magnetica ogni giorno per l’intero corpo. Si tratta quindi di un sistema che garantisce al paziente l’assoluta qualità del servizio. Questa macchina permetterà lo studio di tutte le estensioni delle patologie nervose migliorando notevolmente la definizione dei dettagli permettendo così al radiologo una diagnosi più precisa e puntuale.

domenica 22 ottobre 2017

ECO DI BERGAMO - 22/10/17 - Tangenziale a Verdello «Pronta a fine 2019»


La tangenziale Est di Verdello sarà pronta per la fine del 2019. È questa la scadenza dei lavori annunciata ieri, in municipio, durante la conferenza stampa (aperta anche alla popolazione accorsa numerosa) convocata dopo l’annuncio che la Regione è riuscita, attraverso il «Patto per la Lombardia» stipulato con il Governo, a recuperare i soldi necessari alla costruzione dell’infrastruttura. Otto i milioni di euro che saranno stanziati da Palazzo Lombardia attingendo ai fondi statali messi a disposizione. Due quelli che toccherà mettere al Comune rappresentato in conferenza stampa dal sindaco Luciano Albani e dal suo vice Leonardo Dellera sostenuti da una maggioranza Lega Nord/Forza Italia. Al suo fianco c’erano il parlamentare della Lega Nord Giacomo Stucchi, di origini verdellesi, e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità di Forza Italia Alessandro Sorte il quale ha parlato di «giornata storica » per Verdello: «La tangenziale Est, infatti – ha detto – è ormai dietro l’angolo». La convenzione Se infatti tutto procederà senza intoppi, la nuova strada, che permetterà al traffico che si muove sulla direttrice di Bergamo Treviglio di aggirare l’incrocio semaforico al centro del paese, sarà ultimata per la fine 2019. I tempi li ha comunicati Albani che giovedì ha avuto a Palazzo Lombardia un incontro tecnico. Chi farà cosa sarà inserito in una convenzione fra Regione, Provincia e Comune «che – ha comunicato il sindaco – dovrà essere firmata entro la fine dell’anno». L’indirizzo generale che ci si è dati è che il Comune, che ha già nei suoi cassetti il progetto definito della tangenziale Est, farà realizzare anche la sua versione esecutiva. A suo carico verrà posto anche l’iter espropriativo dei terreni su cui la nuova strada, che avrà una lunghezza totale di 3,6 chilometri, dovrà passare. Palazzo Lombardia, invece, provvederà alla indizione della gara d’appalto per la selezione dell’azienda a cui verranno assegnati i lavori. Percorso in superficie Tutta questa fase, ha spiegato ancora Albani, dovrà concludersi per la fine del 2018. Il 2019, invece, sarà l’anno in cui si dovranno vedere operai, ruspe e camion al lavoro. Che l’opera venga realizzata in circa un anno è ritenuto plausibile: «Stiamo infatti parlando – ha sostenuto ancora il primo cittadino – di una strada che rimarrà tutta sul piano superficie e il cui progetto non prevede la realizzazione di particolari manufatti». Anche se dovesse esserci un ritardo di qualche mese, comunque, è facile presagire che non sarà tollerato. È, infatti, ormai da decenni che si parla della necessità di questa infrastruttura «che in tanti – ha concluso Sorte – hanno provato a realizzare. Solo noi, però, ci siamo riusciti e tra due anni la consegneremo ». La scadenza Per il reperimento delle risorse necessarie si è molto speso anche Stucchi il quale ieri ci ha tenuto subito a chiarire: «Non siamo qua a fare passerelle, ma a metterci la faccia. E continueremo a farlo fino a che l’opera non sarà conclusa. Il fatto che la Regione abbia deciso di stanziare una cifra così importante per la nostra tangenziale dimostra come le colonne che ogni giorno si formano all’incrocio semaforico nel centro di Verdello non è solo un problema dei verdellesi ». Occhi quindi ora puntati al 2019: «Useremo tutte le nostre forze – ha concluso Dellera – per rispettare questa scadenza».

mercoledì 18 ottobre 2017

ECO DI BERGAMO - 18/10/17 - Il «Patto» è ricco Arrivano 11 milioni per le nuove strade



Dal «Patto per la Lombardia» arrivano i fondi necessari a risolvere le principali criticità viabilistiche della Bergamasca. Ieri la Giunta regionale ha formalmente deciso su come stanziare i 47 milioni di euro ottenuti dal Governo attraverso questo accordo siglato a dicembre 2015 fra il governatore Roberto Maroni e l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. E che ora, dopo la fase preliminare durante la quale tutte le Province lombarde hanno segnalato a Palazzo Lombardia le opere più importanti per il loro territorio al fine di chiederne il finanziamento, sta iniziando a entrare nella fase operativa. E, quindi, a far sentire concretamente la sua importanza. Quattro opere chiave Dei 47 milioni di euro che verranno distribuiti sul territorio lombardo, 11 milioni e 45 mila euro sono stati destinati alla Bergamasca e andranno a coprire i costi di quattro importanti interventi: tre segnalati da Via Tasso e uno invece no. Quest’ultimo è la tangenziale est di Verdello, variante alla ex statale 42, per la quale sono stati stanziati 5 milioni. Nei primi tre, invece, c’è l’importante intervento di messa in sicurezza della ex strada statale 470 «della valle Brembana» nella località Pontesecco che si Il «Patto» è ricco Arrivano 11 milioni per le nuove strade Infrastrutture. Finanziate 4 opere nella Bergamasca I fondi a Verdello, Pontesecco, Ponte Nossa e Trescore divide fra i Comuni di Bergamo e Ponteranica: a suo favore sono stati destinati 3 milioni e 400 mila euro. Quello di messa in sicurezza della ex statale 671 «della valle Seriana», a Ponte Nossa, finanziato per 980 mila euro. Un milione e 665 mila euro andranno, infine, a coprire i costi di progettazione della variante di Trescore ed Entratico alla ex statale 42. Con questi genziale. Per questa infrastruttura dal «Patto per la Lombardia» ci si aspettava, infatti, che arrivassero 8 milioni di euro e non 5 come deliberato ieri dalla Giunta regionale. Nessuna paura però. Entro la fine del mese, infatti, sempre grazie a questo accordo, è già stato annunciato che verranno distribuiti sul territorio lombardo altri 80 milioni di euro. Di questi tre saranno messi appunto da Palazzo Lombardia ancora sulla tangenziale est andando a completare il suo finanziamento. In campo anche il Comune Altri due per coprire interamente i costi dell’opera saranno stanziati dal Comune: il sindaco Luciano Albani (Lega Nord) domani si recherà già negli uffici dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e mobilità per un incontro tecnico sul progetto dell’infrastruttura di cui, negli anni scorsi, l’amministrazione comunale ha già fatto realizzare il progetto definitivo. E per venerdì è già stata indetta una conferenza stampa a cui, oltre al primo cittadino, saranno presenti l’assessore regionale Alessandro Sorte e il senatore Giacomo Stucchi (Lega Nord): obbiettivo comunicare la tempistica dei lavori per la costruzione della tangenziale est. La seconda «tranche » di finanziamenti previsti dal «Patto per la Lombardia» saranno fondamentali anche per la variante alla ex statale 42 di Trescore Entratico per la quale, oltre al milione e 665 mila euro stanziato ieri per la progettazione, se ne aggiungeranno altri dieci destinati alla costruzione di un primo lotto funzionale dell’infrastruttura. Un’ipotesi progettuale in merito è già stata proposta alla Provincia e inizierebbe a evitare che tutto il traffico diretto a Zandobbio passi dal congestionato semaforo sulla provinciale 89. Idee più chiare in merito, però, si avranno solo quando partirà con la progettazione dell’intera variante alla ex statale 42 di cui sarà l’Anas a farsi carico. San Sosimo e Val Taleggio Nella lista di opere prioritarie presentate alla Regione da Via Tasso c’erano anche il nuovo ponte in Val Taleggio e la variante di San Sosimo per le quali era stato chiesto uno stanziamento di 1,3 milioni di euro. Non sono stati inseriti nei 47 milioni distribuiti ieri sul territorio lombardo. Lo sanCon il «Patto per la Lombardia» stanziamento da 47 milioni su tutto il territorio regionale nSeconda tranche da 80 milioni: una parte andrà al ponte in Val Taleggio e alla variante San Sosimo finanziamenti, quindi, si potrà iniziare a fare tanto, ma non tutto il necessario per le principali criticità viabilistiche della Bergamasca. A cominciare proprio dall’incrocio semaforico fra la ex statale 42 e la via Cavour nel centro abitato di Verdello, che in futuro potrà essere aggirato graziegenziale. Per questa infrastruttura dal «Patto per la Lombardia» ci si aspettava, infatti, che arrivassero 8 milioni di euro e non 5 come deliberato ieri dalla Giunta regionale. Nessuna paura però. Entro la fine del mese, infatti, sempre grazie a questo accordo, è già stato annunciato che verranno distribuiti sul territorio lombardo altri 80 milioni di euro. Di questi tre saranno messi appunto da Palazzo Lombardia ancora sulla tangenziale est andando a completare il suo finanziamento. In campo anche il Comune Altri due per coprire interamente i costi dell’opera saranno stanziati dal Comune: il sindaco Luciano Albani (Lega Nord) domani si recherà già negli uffici dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e mobilità per un incontro tecnico sul progetto dell’infrastruttura di cui, negli anni scorsi, l’amministrazione comunale ha già fatto realizzare il progetto definitivo. E per venerdì è già stata indetta una conferenza stampa a cui, oltre al primo cittadino, saranno presenti l’assessore regionale Alessandro Sorte e il senatore Giacomo Stucchi (Lega Nord): obbiettivo comunicare la tempistica dei lavori per la costruzione della tangenziale est. La seconda «tranche » di finanziamenti previsti dal «Patto per la Lombardia» saranno fondamentali anche per la variante alla ex statale 42 di Trescore Entratico per la quale, altre al milione e 665 mila euro stanziato ieri per la progettazione, se ne aggiungeranno altri dieci destinati alla costruzione di un primo lotto funzionale dell’infrastruttura. Un’ipotesi progettuale in merito è già stata proposta dalla Provincia e inizierebbe a evitare che tutto il traffico diretto a Zandobbio passi dal congestionato semaforo sulla provinciale 89. Idee più chiare in merito, però, si avranno solo quando partirà con la progettazione dell’intera variante alla ex statale 42 di cui sarà l’Anas a farsi carico.