sabato 27 giugno 2009

ECO DI BERGAMO -27/06/09- PM, LA "FUGA" DA BERGAMO ARRIVA A ROMA

La «fuga» di pubblici ministeri dalla Procura di Bergamo finisce a Roma sul banco del Ministero della Giustizia, cui gli onorevoli leghisti bergamaschi - Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli - hanno indirizzato un'apposita «interrogazione a risposta scritta» per sapere se il ministro intende intervenire in proposito. L'interrogazione ricostruisce la situazione, premettendo che «nel prossimo mese di settembre 2009 ben cinque pubblici ministeri lasceranno la Procura di Bergamo: due per scelta professionale; mentre sulla decisione degli altri tre sembra che abbiano influito anche gli incentivi economici e di anzianità, concessi a chi opta per sedi disagiate». Insieme ricorda che «entro lo stesso termine temporale è previsto alla Procura di Bergamo l'arrivo di un solo sostituto procuratore», che «i pubblici ministeri attualmente in servizio sono 14 (due in meno di quelli previsti dalla pianta organica) che, quindi, si ridurranno a 10 dopo l'estate, mettendo a rischio lo svolgimento regolare dell'attività lavorativa della magistratura inquirente bergamasca». Inoltre, in premessa i parlamentari leghisti segnalano che «la mole di lavoro pro-capite nella Procura di Bergamo è 10 volte superiore, a titolo esemplificativo, a quella di Palermo, considerata una sede disagiata, dove però il numero dei magistrati è più che adeguato» e che «a fronte di carichi di lavoro che risulterebbero insostenibili, i pubblici ministeri rimasti in servizio nella Procura di Bergamo potrebbero essere indotti a cercare un'altra sistemazione, magari tra quelle economicamente incentivate». L'interrogazione sottolinea come si stia verificando «in tutto il Paese uno spostamento di toghe provocato dalla ridefinizione dello status di "sede disagiata" e dei relativi privilegi economici (duemila euro netti al mese oltre allo stipendio per i primi 4 anni, scatti di anzianità raddoppiati per i primi 6 mesi, possibilità di tornare dopo 4 anni presso la procura di provenienza anche se con organico al completo), anche in base al criterio della carenza di organico superiore al 50%, come stabilito dalla normativa in vigore»; la quale anche «proibisce ai magistrati di prima nomina di fare i pubblici ministeri, creando ed accentuando la carenza di organico delle procure». Premesso tutto questo, i parlamentari della Lega chiedono al Ministro «se non intende affrontare con urgenza le problematiche relative alla Procura di Bergamo, segnalate in premessa, prevenendone quindi i disagi; se, più in generale, non ritenga opportuno intervenire sulla questione posta in premessa che, secondo quanto riferito dai media, interessa un numero rilevante di procure sul territorio nazionale».

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