venerdì 26 giugno 2009

BERGAMO7 - 26/06/09 - TROPPI BAMBINI STRANIERI, NON C'E' POSTO PER I RESIDENTI

Interrogazione dei parlamentari leghisti per l'asilo di Cologno

Cologno - Svincolare l'avanzo di bilancio dal Patto di stabilità per poter realizzare una nuova sezione alla scuola dell'infanzia di Cologno. Questo il contenuto di un'interrogazione parlamentare degli onorevoli della Lega Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Pierluigi Vanali e Nunziante Consiglio, inviata ai ministri dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e delle Finanze Giulio Tremonti. Scopo della richiesta di svincolare l'avanzo di bilancio, in tutto 936 euro, è da un lato assorbire la lista d'attesa ed evitare così una concentrazione di bambini stranieri rispetto ai residenti storici. «Il criterio di priorità d'ingresso dei bambini della scuola dell'infanzia - si legge nel testo dell'interrogazione - comporta che tutti i bambini d'età compresa fra i 4 e i 5 anni scalino la graduatoria, aggiudicandosi il posto nella scuola statale. Tale criterio favorisce però principalmente i bambini stranieri, che arrivano nel nostro territorio nella fascia già preferenziale, generando un fenomeno progressivo di concentrazione degli stranieri rispetto ai residenti storici, le cui famiglie vorrebbero invece far frequentare l'intero percorso formativo della scuola d'infanzia. La conseguenza di tale situazione è che numerosi bambini colognesi rimarranno esclusi dalle graduatorie a beneficio di bambini stranieri, con grosse ripercussioni per le famiglie dove spesso entrambi i genitori lavorano». Non solo. Secondo i parlamentari una percentuale elevata di alunni stranieri genererebbe uno spostamento della popolazione verso la scuola paritaria cattolica. Aprire una nuova sezione nella nuova scuola statale permetterebbe, secondo i firmatari dell'interrogazione parlamentare, di assorbire la lista d'attesa e di garantire una migliore distribuzione dei bambini stranieri. In questo modo, inoltre, secondo i parlamentari, si ottimizzerebbe l'investimento. «Il problema è serio - ha commentato il sindaco Roberto Legramanti - Gli spazi ci sono ma lo Stato non ci manda gli insegnanti. Chiediamo soltanto di poter trovare una soluzione, altrimenti c'è il serio rischio di molti bambini rimangano fuori dalla scuola».

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