mercoledì 17 giugno 2009

DNEWS -17/06/09- TRA ASSENZE E "STACANOV", BERGAMASCHI A META' GUADO

I fannulloni negli uffici pubblici hanno vita dura, con il fiato del MinistRo Brunetta sul collo, ma chi controlla i nostri politici? Deputati e senatori in “ufficio” ci vanno davvero? E votano, quando occorre? Si limitano a scaldare il banco oppure propongono leggi, mozioni e interpellanze? A compilare le pagelle dei parlamentari ci hanno pensato tre associazioni (Openpolis, controllo cittadino e Cittadinanzattiva) che hanno letteralmente contato le assenze degli eletti dal popolo, e assegnato ad ognuno un “indice di attività” che va da 0 a 10 sulla base di quante volte ogni parlamentare è stato primo firmatario di un atto, di quante volte è stato relatore di un progetto di legge, di quante volte è intervenuto in assemblea o in commissione. La classifica degli iperattivi orobici la guida un bergamasco d’adozione, il leader dell’Italia dei valori Antonio di Pietro, con un indice di attività di 6,44, seguono la leghista Carolina Lussana, (4,59), il deputato Pdl Giogio Iannone (4,59) e Giacomo Stucchi del Carroccio (4,24). Sopra i tre punti anche Silvana Mura dell’Idv, Antonio Misiani del Pd, Sergio Piffari dell’Idv e la neosenatrice (a Roma da meno di un anno) Alessandra Gallone del Pdl. Fanalini di coda due esponenti del centrodestra: si ferma a un indice di attività pari a 0,94 Massimo Corsaro (Pdl), mentre tra i parlamentari meno attivi in assoluto rientra a pieno titolo Mirko Tremaglia, sempre Pdl, che totalizza 0,38 punti. Quando si avanza una proposta di legge, poi bisogna anche votarla: tra senatori e deputati orobici i più presenti al momento di schiacciare i pulsanti durante l’ultima legislatura sono stati Giovanni Sanga (Pd, 98 per cento di presenze) seguito dal suo compagno di partito Antonio Misani e da Carolina Lussana della Lega, entrambi a 97, da Alessandra Gallone a 96, da Pierguido Vanalli (lega) a 95. Tra gli assenteisti il leghista Giacomo Stucchi con un misero 26 per cento di presenze (ma sono minime, il 5%, le assenze non giustificate), Antonio di Pietro dell’Idv che ha partecipato solo al 36% delle votazioni (64 per cento di assenze ingiustificate) e ancora una volta il decano della destra bergamasca, Mirko Tremaglia, che totalizza il 24 per cento di presenze alle votazioni (76% le assenze ingiustificate).

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