lunedì 15 giugno 2009

ECO DI BERGAMO -14/06/09- GLI ARTIGIANI RILANCIANO: FORMAZIONE, COMPETITIVITÀ E RIFORMA DEL LAVORO

«Serve la collaborazione stretta fra le parti interessate, al fine di perseguire obiettivi concreti e comuni. Indubbiamente la strada che stiamo percorrendo a Bergamo tra organizzazioni del mondo del lavoro è interessante e innovativa, perché apre una prospettiva che si propone valida per tutti». Così Angelo Carrara, presidente dell'Associazione artigiani di Bergamo, nella sua relazione alla 64ª Assemblea, si è rivolto a una platea interessata, gremita anche di rappresentanti del mondo politico e istituzionale del nostro territorio. In particolare, da sottolineare è stata la partecipazione, per la prima volta all'assemblea dell'Associazione Artigiani, di Confindustria Bergamo, intervenuta con il suo neoeletto presidente Carlo Mazzoleni. Vale la pena ricordare, peraltro, che l'organizzazione degli industriali tra i suoi soci collettivi annovera, dal 2007, anche l'Unione Artigiani. «Dopo un lungo percorso di confronto, il 20 aprile scorso la nostra associazione si è data un nuovo assetto - ha detto Carrara - con l'elezione della nuova classe dirigente, che ha visto un profondo ricambio generazionale». Il presidente ha quindi sottolineato come l'associazione, nei prossimi quattro anni, punti a «diventare un «decision maker» politico, economico e sociale, in grado di rispondere con autorevolezza e immediatezza alle esigenze territoriali. Puntando su tre aspetti determinanti: «L'incremento del sistema di istruzione e formazione, la riforma e modernizzazione del mercato del lavoro e lo sviluppo per la competitività d'impresa». Per quanto riguarda la crisi, in base ai dati contenuti nel Rapporto associativo, «nel primo trimestre del 2009 la produzione dell'artigianato manifatturiero bergamasco è ulteriormente diminuita del 12,2% su base annua (nel quarto trimestre la flessione era stata dell'8,8%). Bergamo si rivela così la provincia con il risultato peggiore in Lombardia (il dato medio regionale è in calo dell'11,6%)». Per il secondo trimestre del 2009 si prevede un'attenuazione del pessimismo per quanto riguarda il mercato interno, con alcuni segnali di ripresa «che fanno ben sperare per il futuro - ha continuato il presidente dell'Associazione artigiani di Bergamo - come la discesa del tasso di inflazione, l'abbattimento dei prezzi delle materie prime e il calo del costo del denaro». Carrara, per evidenziare come le imprese artigiane ce la stiano mettendo tutta, ha sottolineato che «in un contesto dove il crollo nazionale dell'export è stato del 20%, le piccole e medie imprese hanno registrato, dall'aprile 2008 all'aprile 2009, un più 1% sulle esportazioni». Nota dolente, il capitolo strategico sul credito e il finanziamento alle aziende, per cui è necessario da un lato «un cambiamento culturale negli imprenditori», dall'altro, occorre «stimolare gli istituti di credito a costruire, insieme all'Associazione artigiani, un contesto favorevole allo sviluppo delle imprese e del territorio», ha continuato il presidente; visto che oggi a frenare «non è solo il costo del denaro, ma sono anche le peggiorate condizioni per ottenerlo». Venendo ai dati di Confartigianato, «il mancato ribasso dei tassi rispetto a quelli di riferimento della Bce, costa alle imprese una cifra che equivale all'1,8% del valore aggiunto delle imprese - ha affermato Carrara -. E lo spread fra i tassi sui prestiti ed Euribor è praticamente raddoppiato, passando da 1,42 a 3,05 punti percentuali». Infine, i dati sulla cassa integrazione in deroga concessa alle Pmi con meno di 15 dipendenti: «Da gennaio di quest'anno ad aprile, sono state 250 le richieste di nostre imprese associate - ha spiegato Carrara - per un totale di 1.300 dipendenti, con un impegno economico pari a 2 milioni di euro». E a livello regionale, Giorgio Merletti, vice presidente vicario di Confartigianato nazionale, ha sottolineato come «su 850 mila lavoratori di imprese artigiane lombarde, solo 12 mila dipendenti hanno fatto ricorso ad ammortizzatori sociali». Dopo una riflessione di Lucio Poma, docente dell'Università di Ferrara, sull'evoluzione dei concetti di individuo e collettività, gli interventi di alcuni rappresentanti politici e istituzionali presenti. Fra i quali i neoeletti sindaco e presidente della Provincia di Bergamo. «L'amministrazione comunale intende rapportarsi in modo costruttivo e in rapporto di sussidiarietà con tutte le associazioni di categoria», ha detto Franco Tentorio. Sottolineando l'impegno per le infrastrutture «di mobilità pubblica e privata», in particolare il collegamento con Orio per l'Expo 2015, e la rivitalizzazione dei quartieri, «attraverso la collaborazione con le piccole e medie imprese artigianali e commerciali, per migliorare l'economia e la vivibilità della nostra comunità».«L'amministrazione uscente ha sempre cercato di mantenere il dialogo con le varie associazioni di categoria e il risultato è stato il Piano di governo del territorio. Occorre perseguire un'attenzione forte al tema dello sviluppo: Bergamo deve offrire opportunità al mondo produttivo», ha evidenziato l'ex sindaco di Bergamo, Roberto Bruni.Per la Provincia, il neoeletto presidente Ettore Pirovano ha affermato che «la politica ha un senso solo se migliora la vita dei bergamaschi, questo è in sintonia con tutta la nostra amministrazione. E la grande dimostrazione di slancio che continua a dare l'impresa bergamasca è una prova tangibile che darà coraggio al nostro lavoro». Dalla Regione Lombardia, il consigliere Pietro Macconi (An) ha rilanciato le istanze di istruzione, formazione e innovazione, mentre Beppe Benigni, consigliere del Pd, ha sottolineato l'esigenza di portare a livello regionale il patto di stabilità interno dei Comuni. Infrastrutture come mezzo per uscire dalla crisi per Giacomo Stucchi, parlamentare della Lega.A livello territoriale, è la coesione sociale e la sussidiarietà a unire le diverse componenti: «Stiamo sviluppando azioni con diversi soggetti del territorio, come il Patto per la casa siglato ieri (venerdì, ndr) perché riteniamo che sia importante fare sinergia», ha spiegato Carlo Mazzoleni, presidente di Confindustria Bergamo. «Un altro progetto importante che stiamo portando avanti insieme è quello sulla Valle Seriana - ha proseguito Mazzoleni -, per il quale avremo un incontro di regia nelle prossime settimane. E se, come speriamo, raggiungeremo gli obiettivi, puntiamo a replicare questo progetto anche in altre zone della Bergamasca».«I percorsi avviati ci portano su strade nuove e segnano modifiche importanti rispetto al passato», ha ribadito Ferdinando Piccinini, segretario generale provinciale Cisl. «Bergamo ha la capacità di reagire a questa crisi. Attraverso i valori condivisi di sussidiarietà e cooperazione», ha infine concluso Sergio Bonetti, presidente di Confcooperative Bergamo e presidente di turno di «Imprese & Territorio». Al termine dell'assemblea sono stati premiati tre dipendenti, con la medaglia d'oro per i vent'anni di servizio: Elena Pandolfi, Pietro Pendenzini e Antonello Pisilli.

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