mercoledì 30 giugno 2010

ECO DI BERGAMO - 30/06/10 - "CI VUOLE UN FIORE" TAGLIO DEL NASTRO PER IL NUOVO ASILO

A Palosco inaugurata la scuola dell'infanzia comunaleOspita anche il nido. «Mantenuto l'indirizzo cattolico»
PALOSCOSi chiama «Ci vuole un fiore», sorge su un terreno di settemila metri quadrati nella zona residenziale di via dei Marinai a Palosco e ha avuto un costo complessivo di 2,4 milioni di euro. Sono le cifre della nuova scuola materna e nido comunale inaugurata a Palosco, alla presenza di alcune autorità tra cui il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Luigi Roffia, l'assessore regionale al Territorio e all'Urbanistica Daniele Belotti e il deputato Giacomo Stucchi. Alta l'affluenza di cittadini che hanno sfidato la calura del pomeriggio per assistere ai discorsi delle autorità sul viale d'ingresso della struttura, prima di addentrarsi nella visita degli interni. Il sindaco Massimo Pinetti, l'assessore all'Istruzione Mario Mazza e il vicesindaco Massimo Foresti, insieme al coordinatore della scuola Valerio Ghilardi, della cooperativa Namastè che ha in gestione la struttura, hanno presentato la novità, che manterrà del precedente asilo l'inclinazione religiosa: «Palosco ha ora un asilo laico ad indirizzo cristiano-cattolico – hanno ribadito il sindaco e l'assessore Mazza – che va a sostituirsi al lavoro prezioso che le suore dell'Istituto Palazzolo hanno condotto per molti anni, essendo state da sempre le uniche garanti dell'educazione dell'infanzia qui in paese e che ancora ringraziamo. Noi confermiamo l'indirizzo religioso che l'asilo avrà sempre, nel rispetto delle diversità culturali. In ogni aula è già stato appeso un crocifisso e la benedizione impartita dai nostri sacerdoti sancisce questa volontà».«Questa bella struttura – ha aggiunto Belotti – si inaugura in un periodo di crisi economica e va riconosciuto al Comune il merito dell'impegno finanziario; inoltre si aggiunge l'aspetto del rispetto ambientale, con l'installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto: un ambiente luminoso, colorato e improntato alle nuove tecnologie». Luigi Roffia ha poi evidenziato la valenza sociale dell'opera, impegnandosi con il Comune nel sostenere la didattica della nuova scuola: «Nella nostra provincia – ha fatto notare Roffia – il servizio rivolto all'infanzia è coperto per il 95% da strutture simili a quella che andiamo a inaugurare qui oggi e ciò è un vanto, perché l'infanzia va curata, intendendo questo periodo della vita come un'occasione per stare vicino alle famiglie, educando i bambini alle radici cristiane. Voglio quindi prendermi l'impegno di sostenere l'attività che qui si porterà avanti».Il testimone è poi passato al coordinatore Valerio Ghilardi che, anche a nome degli educatori e della responsabile della Namastè Cristina Albani, ha messo in luce il significato del nome scelto per la scuola: «Come comunità educativa abbiamo la responsabilità di curare i bambini, proprio come dei fiori, indispensabili per fare bello un giardino, ma anche fragili e bisognosi di sostegno. Per questo compito disponiamo sia di persone valide, sia di una struttura ben attrezzata».La scuola è ampia e luminosa, comprende asilo e nido; le aule si sviluppano su un unico piano, con un'area verde esterna per il gioco, e comprende nove sezioni, di cui sette saranno occupate all'apertura a settembre.Prima del taglio del nastro il sindaco ha sottolineato come la sua Amministrazione sia caratterizzata «dall'impronta concreta del fare, ossia dello scegliere cosa è bene per Palosco e portarlo avanti con impegno; questa scuola, mai esistita come realtà comunale prima d'ora in paese, ne è una dimostrazione ed è al servizio della collettività».Dopo la sforbiciata al nastro da parte di due bambini, tutti hanno fatto ingresso nella struttura per visionare l'interno, gli arredi, per partecipare ai laboratori allestiti dalla cooperativa per i bambini e per consumare il rinfresco offerto dal Comune.

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