mercoledì 16 giugno 2010

ECO DI BERGAMO - 16/06/10 - INDESIT, IN REGIONE NO COMPATTO ALLA CHIUSURA

La crisi Fronte comune di politici e sindacati al «tavolo» lombardo. L'assessore Rossoni oggi a Roma, domani il confronto nazionale
Calderoli e Stucchi incontrano i vertici aziendali: «I bergamaschi hanno dato molto, ingiusto trattarli in questo modo»

Il ministro Calderoli (al centro) durante l�incontro di lunedì con i lavoratori Indesit foto ... «I bergamaschi hanno dato tanto a questa azienda e non è giusto che ora vengano ripagati in questo modo». L'hanno ribadito ieri a Roma il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli e il deputato bergamasco Giacomo Stucchi, durante un incontro con l'amministratore delegato di Indesit Company Marco Milani, la società che ha deciso di sopprimere 430 posti di lavoro nello stabilimento di Brembate Sopra. «Abbiamo ascoltato le ragioni dell'Indesit - riferisce Stucchi - ma abbiamo ribadito che è inaccettabile una simile decisione e che faremo il possibile per mantenere l'insediamento produttivo e occupazionale bergamasco».Intanto, sempre ieri, a livello regionale, all'incontro tra azienda, politici e sindacati, si è costituito un fronte comune contro la decisione aziendale di chiudere. Davanti all'assessore regionale al Lavoro Gianni Rossoni, la Indesit, rappresentata da Antonino Gambuzza, ha spiegato i motivi che hanno portato a questa decisione: la crisi di mercato, il calo delle vendite, la necessità di accorpare i siti produttivi, la decisione di restare comunque in Italia, la mancanza di alternative a questa che comunque è considerata un'operazione dolorosa. Ragioni che sono state contestate dalla folta delegazione costituita da amministratori, politici e sindacati, comprendente gli assessori regionali bergamaschi Daniele Belotti e Marcello Raimondi, i consiglieri regionali appartenenti a tutti gli schieramenti politici, l'assessore provinciale al Lavoro Enrico Zucchi, il sindaco di Brembate di Sopra Diego Locatelli, il segretario regionale Cisl Gigi Petteni, quello Cgil Nino Baseotto, il segretario provinciale Fim-Cisl Ferdinando Uliano, il segretario provinciale Fiom-Cgil Mirco Rota, il segretario provinciale Uilm-Uil Angelo Nozza, il segretario Ugl Andrea Pirola. «La Regione Lombardia metterà in campo tutti gli strumenti che ha a disposizione per difendere l'unità produttiva Indesit di Brembate Sopra ed evitare il depauperamento del territorio», ha detto all'incontro l'assessore Rossoni che ha annunciato la riconvocazione urgente della «cabina di regia» per l'occupazione e lo sviluppo, che avrà come primo punto all'ordine del giorno proprio la crisi Indesit. Nel frattempo, l'assessore Rossoni incontrerà oggi a Roma il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, con il quale discuterà di vari argomenti che riguardano la Lombardia, compresa la crisi Indesit. Dal confronto che si aprirà domani, giovedì 17 giugno, tra l'azienda e i sindacati - in cui saranno discussi più nello specifico il piano industriale e tutte le sue ricadute - si attendono gli ulteriori elementi su cui potrà proseguire il lavoro del tavolo lombardo, che comunque resterà attivo. «La situazione rimane problematica - dice il consigliere regionale e segretario regionale Pd Maurizio Martina - e all'azienda chiediamo disponibilità al confronto: che l'incontro a Roma di giovedì sia un vero momento di trattativa e non di semplice comunicazione ai sindacati di quanto già deciso».«C'è un fronte comune - spiega il segretario bergamasco Fim Ferdinando Uliano - per fare in modo che l'azienda cambi idea sulla chiusura di Brembate Sopra. Abbiamo contestato alla Indesit le sue posizioni sulla riduzione dei volumi produttivi a Brembate Sopra, tant'è vero che abbiamo fatto solo pochi mesi di Cassa ordinaria. Quello bergamasco è uno stabilimento efficiente e produttivo e questo rende ancora più ingiustificata la decisione aziendale». «Quello regionale - spiega il segretario bergamasco Fiom Mirco Rota - è un tavolo di supporto a quello nazionale promosso per dare linfa allo stabilimento bergamasco e al tempo per contrastare la decisione aziendale di chiudere. L'iniziativa è utile e importante, certo non sarà facile far cambiare idea alla Indesit. Speriamo che l'azienda in futuro dimostri un atteggiamento diverso rispetto alle modalità usate nell'annunciare la chiusura dello stabilimento bergamasco». «La politica e le istituzioni - aggiunge il segretario bergamasco Uilm Angelo Nozza - hanno fatto quadrato in difesa dello stabilimento Indesit di Brembate Sopra», tuttavia non manca la preoccupazione perché «i toni della trattativa si comprenderanno fino in fondo soltanto giovedì, ad Ancona, quando i vertici della multinazionale degli elettrodomestici e le parti sociali si siederanno intorno a un tavolo per discutere del piano industriale». Già sul piede di guerra, invece, l'Ugl che ha proclamato per domani giovedì 17 giugno uno sciopero nazionale di due ore dei lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani Indesit. Per il vicesegretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Laura De Rosa, si tratta di «una decisione inaccettabile».

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