giovedì 10 giugno 2010

ECO DI BERGAMO - 10/06/10 - DAI POLITICI SUBITO DUE INTERROGAZIONI

Una leghista e una del Pd. In campo anche il senatore Carrara (Pdl)
Anche il mondo politico bergamasco reagisce all'annuncio della chiusura dello stabilimento Indesit di Brembate Sopra. Nel giro di poche ore ai ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro sono giunte due interrogazioni parlamentari. La prima da parte dei deputati Pd Antonio Misiani e Giovanni Sanga, l'altra da parte dei parlamentari della Lega Nord Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli. Secondo Misiani «la chiusura dello stabilimento Indesit di Brembate è una decisione assolutamente inaccettabile, rispetto alla quale è necessario reagire con la massima fermezza. È inaccettabile che vengano cancellati altre centinaia di posti di lavoro con una crisi che ha fatto esplodere disoccupazione e cassa integrazione, è inaccettabile che il nostro territorio perda l'ennesimo punto di forza del proprio sistema produttivo. Per quanto ci riguarda, faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per evitare che Indesit lasci la bergamasca e per salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda». Sempre sul fronte Pd, la segreteria provinciale «esprime la propria vicinanza e solidarietà ai 430 lavoratori coinvolti ed alle loro famiglie», mentre i consiglieri regionali Maurizio Martina e Mario Barboni chiedono «alle istituzioni locali, alla Regione e ai ministeri competenti, di attivarsi rapidamente verso la proprietà. In ogni sede noi non faremo mancare la nostra voce e il nostro contributo».L'interrogazione leghista chiede invece ai ministri se non ritengano «di invitare la Indesit Company a rivedere le scelte annunciate o in subordine attivare una specifica unità di crisi presso il ministero del Lavoro, coinvolgendo i sindacati e richiedendo la presenza al tavolo pure del ministero per lo Sviluppo Economico, per individuare ogni possibile soluzione che eviti o limiti notevolmente ripercussioni negative sugli attuali livelli occupazionali». All'interrogazione leghista farà seguito già oggi un ulteriore passo dei deputati del Carroccio non solo bergamaschi ma anche trevigiani, dato che il destino dello stabilimento di Brembate pare legato a quello veneto di Refrontolo. È infatti prevista un'interpellanza urgente sempre sul tema delle chiusure dei due stabilimenti a cui il governo è chiamato a rispondere entro 20 giorni.Sul fronte Pdl, il senatore Valerio Carrara, annuncia che, «come per la vertenza Tenaris Dalmine, mi impegnerò personalmente, chiedendo come primo passo un incontro con la proprietà per capire e verificare tutte le opportunità percorribili per salvaguardare i posti di lavoro». E già nella giornata di oggi il senatore incontrerà il responsabile dei rapporti istituzionali del gruppo marchigiano. Per Carrara pare «impossibile che uno dei distretti industriali presi ad esempio dal nostro Paese possa sopportare ulteriori perdite di lavoro».

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