venerdì 27 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 27/11/09 - LATTE CONFRAGRICOLTURA E CIA PORTANO LA PROTESTA A ROMA

Confagricoltura e Cia che insieme all'Associazione produttori latte (Aintprolaca) hanno organizzato nei giorni scorsi numerosi presidi in Bergamasca per sottolineare le difficoltà dei produttori di latte cambiano palcoscenico: giovedì oltre mille agricoltori, per lo più lombardi, si ritroveranno a Roma per organizzare un presidio in piazza Montecitorio.«Abbiamo raggiunto l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini distribuendo oltre 5 mila bottiglie di latte contenenti i messaggi fondamentali della nostra protesta - ha detto Paolo Gatti, presidente dell'Associazione produttori latte, facendo il punto sulle agitazioni -. Inoltre, i numerosi esponenti politici intervenuti ai presidi (tra gli altri, gli onorevoli Di Pietro, Cimadoro, Piffari, Rota, Misiani, Pezzotta, Stucchi, Vanalli) hanno avuto modo di confrontarsi con gli agricoltori e i dirigenti sindacali»«Dobbiamo ringraziare gli imprenditori agricoli - ha aggiunto Dario Vitali, presidente della Sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Bergamo - che hanno partecipato numerosi alle manifestazioni. Un ringraziamento particolare è dovuto a quegli agricoltori che hanno partecipato a titolo personale, condividendo i motivi della mobilitazione». Un riferimento questo alla Coldiretti, che non ha dato adesione alla manifestazione.E in materia di rapporti tra organizzazioni agricole il presidente di Confagricoltura Bergamo, Renato Giavazzi, ha rilanciato un appello all'unità: «La grave situazione di crisi in cui versa il settore agricolo non consente più che si disperdano energie preziose a causa di divisioni tra le rappresentanze del mondo agricolo: dobbiamo mettere da parte senza indugio questioni di appartenenza storica e costituire un'unica forte rappresentanza del mondo agricolo bergamasco e nazionale. È ciò che chiedono a gran voce gli agricoltori».Positivo anche il commento di Piero Bonalumi, presidente bergamasco della Confederazione italiana agricoltori: «La nostra mobilitazione, insieme a quelle organizzate contemporaneamente in altre province lombarde, ha contribuito a far riaprire il tavolo delle trattative per il prezzo del latte alla stalla. La buona notizia è che un incontro tra gli industriali di Assolatte e le rappresentanze agricole regionali è già previsto per il 10 dicembre. L'auspicio è che si possa porre rimedio al nefasto accordo siglato qualche tempo fa tra Assolatte e Coldiretti di Brescia, che ha indirizzato tutti i caseifici lombardi verso il pagamento agli allevatori di un prezzo indicativo di 0,31 euro per litro di latte, a fronte di un prezzo reale di mercato che potrebbe attestarsi fin da ora intorno a 0,38 euro».

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