martedì 3 novembre 2009

ECO DI BERGAMO - 03/11/09 - IL TRENO BLU RISCHIA IL CAPOLINEA "TARIFFE RADDOPPIATE, SI CHIUDE"

BASSO SEBINO. Se nel giro di due settimane le cose non si risolveranno, dopo 16 anni il Trenoblu arriverà al capolinea. «Per il 2010 Trenitalia ha quasi raddoppiato le tariffe per il noleggio dei mezzi d'epoca e la nostra associazione non è in grado di far fronte a questi aumenti. Abbiamo bussato a tante porte, ma finora nessuno ci ha dato una mano concreta». È amareggiato Silvio Cinquini, di Chiuduno, «patron» e ideatore di una stagione turistica all'insegna del recupero delle tradizioni e del rispetto per l'ambiente. Quella del Trenoblu, che con storiche locomotive a vapore, carrozze di fascino, vecchie littorine e macchinisti d'antan, è una stagione che dura da 16 anni senza perdere smalto. Anzi, centinaia di migliaia di persone hanno viaggiato sul Trenoblu da Bergamo, Palazzolo sull'Oglio verso il lago, ripercorrendo i vecchi binari dismessi ormai da anni e lasciati lì a morire fino all'arrivo dell'associazione Ferrovia del Basso Sebino (senza scopo di lucro), guidata da Cinquini. Che ieri ha deciso di passare all'attacco, inviando una lettera aperta a politici ed amministratori lombardi: «Da 16 anni – scrive – siamo gli unici in Italia a gestire regolari servizi ferroviari turistici su linee dismesse, con la collaborazione di varie imprese ferroviarie. Siamo un punto di riferimento nazionale per altri interventi simili e, oltre al Trenoblu in Lombardia, gestiamo anche il "Treno natura" in provincia di Siena. In tutti questi anni alcune centinaia di migliaia di persone hanno viaggiato sui nostri treni, scoprendo le grandi ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche tra Val Calepio e lago d'Iseo. Solo nell'ultima stagione abbiamo riscontrato crescite di presenze attorno al 55% sui treni diesel e del 10% sui treni a vapore. Significativi sono stati anche i benefici per l'economia della zona. Tuttavia per il 2010 Trenitalia, proprietaria dei treni storici utilizzati per il servizio, ci chiede un aumento che, comunque, la nostra associazione non potrà mai coprire visto che già oggi, con pochi e limitati contributi di alcuni enti locali, sopporta tutti gli oneri finanziari e gestionali del Trenoblu. Da mesi stiamo sollecitando gli enti interessati per giungere alla firma di un accordo pluriennale per una programmazione a medio periodo come richiesto anche dalle tante agenzie di viaggio e dai numerosi tour operator, da tutta Italia e pure da altri Paesi europei, con cui lavoriamo».«Se nel 2009 noleggiare i treni storici è costato all'associazione circa 50 mila euro – continua Cinquini – dal prossimo anno si sale a circa 90.000. La tariffa piena sarebbe di 130 mila, ma siccome noi siamo convenzionati, è previsto uno sconto. Ma l'importo per noi è comunque troppo alto». Il presidente della Provincia Ettore Pirovano dice: «Conosco l'associazione e so che fa un ottimo lavoro per valorizzare il turismo. Il Trenoblu è un patrimonio da difendere, interverrò anche in Regione per cercare una soluzione». Anche l'assessore al Turismo provinciale, Giorgio Bonassoli, «promuove» il Trenoblu, pur ricordando che il bilancio di via Tasso è alle strettissime. L'onorevole Giacomo Stucchi (Lega Nord), insieme a Davide Caparini ha presentato ieri un'interrogazione al presidente Berlusconi e ai ministri competenti: «Considerando anche le difficoltà derivanti dalla crisi economica – indica –, chiediamo l'opportunita di invitare Trenitalia a soprassedere per tutto il 2010 all'applicazione dell'annunciato aumento contrattuale». In alternativa, Stucchi chiede un contributo straordinario. Da Trenitalia, contattata ieri più volte, ancora nessuna risposta.

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