martedì 25 agosto 2009

ECO DI BERGAMO - 25/08/09 - PEDEMONTANA E POLO CHIMICO, IL PROGETTO TORNA IN PROVINCIA

Filago. Il progetto di Pedemontana - per quanto riguarda in particolare il tracciato che andrà a interessare la Bassa Isola, interferendo col polo chimico - ritornerà in Provincia. In particolare negli uffici dell'assessorato alle Grandi infrastrutture di Silvia Lanzani che, recepite le osservazioni degli enti locali e delle realtà produttive, provvederà a chiedere eventuali modifiche ai tecnici della società Pedemontana, evidenziandole anche a livello ministeriale. È questa la novità emersa dall'incontro che si è svolto ieri nella sala consiliare del municipio di Filago, promossa dai sindaci interessati alle problematiche collegate alla Pedemontana. Alla riunione, oltre ai sindaci, assessori e consiglieri, erano presenti i direttori delle aziende Bayer, Far-Farcoll, Ecolombardia, Bozzetto spa, Dsm Italia e Fabio Corgiat Mecio di Confindustria Bergamo. C'erano l'onorevole Giacomo Stucchi (Lega), il neoassessore della Giunta Pirovano, Silvia Lanzani (Lega) e i tecnici del gruppo che ha lavorato per i Comuni interessati dall'opera viaria. Nelle premesse il sindaco di Filago Massimo Zonca, che coordina un gruppo di lavoro che segue da qualche anno questo grande progetto viabilistico, ha evidenziato le criticità del tracciato, in particolare su come i tecnici intendono realizzarlo soprattutto nei comuni della Bassa Isola dove operano stabilimenti chimici. «La decisione di costruire questo tratto in trincea e di superare l'autostrada con un viadotto crea dei grossi problemi per le aziende e per la popolazione sia a livello di sicurezza che ambientale - ha osservato Zonca -. Il viadotto sfiora l'azienda Bayer, creando problemi non indifferenti per gli altri stabilimenti coinvolti dal tracciato della Pedemontana. I tecnici hanno abbandonato il progetto iniziale di costruire questo tracciato in galleria, puntando sulla trincea e il viadotto per superare l'autostrada. Scelta per noi non accettabile». Sulla stessa linea gli altri sindaci e amministratori, in particolare Angelo Bonetti, primo cittadino di Brembate che evidenzia il tratto in trincea nella frazione di Grignano, tra l'altro contestato dalla popolazione che ha sottoscritto una petizione. «Una scelta tecnica che spacca in due la frazione, danneggia l'agricoltura, i boschi e sicuramente i fumi di scarico di migliaia di mezzi farà ammalare la nostra gente». «I tecnici della Pedemontana prima di tirare le righe dovrebbero leggere il territorio - ha osservato il presidente di Ecolombardia 4 Sergio Testa, interpretando un po' il pensiero delle aziende chimiche della zona -, quindi informarsi e confrontandosi con le persone che vivono il territorio». Fabio Corgiat Mecio di Confindustria si è detto preoccupato e ha aggiunto: «Pedemontana, un'importante struttura viaria invocata dalle imprese del Nord non deve diventare un boomerang contro queste grandi aziende creando loro dei grossi problemi». L'onorevole Giacomo Stucchi ha chiesto agli enti locali e ai responsabili delle aziende di produrre un documento che evidenzi le criticità del tracciato per poi consegnarlo alla Provincia. D'accordo su questa iniziativa, recepita subito dall'assessore Lanzani, amministratori pubblici e privati. «Ci metteremo subito al lavoro - ha detto il sindaco Zonca - coinvolgendo amministratori, responsabili delle aziende e tecnici. Riteniamo positivo che la Provincia recepisca le problematiche del territorio per evidenziarle alla direzione della Pedemontana e al ministero delle Infrastrutture, affinché siano effettuati degli interventi migliorativi sia a livello di sicurezza che ambientale».

Nessun commento: