sabato 15 agosto 2009

ECO DI BERGAMO - 15/08/09 - GRUMELLO, LA PISCINA RIAPRE. MA RIMANE SENZA GLI SCIVOLI

GRUMELLO DEL MONTE. Le piscine Aquaclub di Grumello del Monte sono state parzialmente dissequestrate nella tarda mattina di ieri e riaprono al pubblico da oggi. Il dissequestro dell'impianto sportivo di via Padre Belotti - tutto, ad esclusione degli scivoli - è stato effettuato dai carabinieri della stazione locale verso mezzogiorno, a distanza di tre giorni dal sequestro cautelativo per «eccessiva rumorosità», che era stato eseguito martedì sera in attuazione della disposizione del giudice dell'udienza preliminare.La notizia del dissequestro ha iniziato a circolare in modo non ufficiale nelle prime ore della mattinata di ieri, ma ha avuto conferma solamente poco prima di mezzogiorno quando i carabinieri, su disposizione del giudice per le indagini preliminari, hanno tolto i sigilli alla struttura. I 50 dipendenti che in questi giorni hanno dato vita a una protesta, proseguita fino all'altra sera, si sono subito organizzati: hanno disposto alcuni striscioni colorati per segnalare la notizia alla popolazione e ai clienti del centro: «Da domani (oggi, ndr) si riapre - annuncia uno degli striscioni -. Grande festa di Ferragosto». Nelle ultime ore della manifestazione di protesta sono state raccolte 500 firme di clienti, dipendenti e sostenitori delle piscine di Grumello.La vicenda si inserisce all'interno della diatriba sollevata da Lorenzo Rivellini, 65enne la cui casa dista pochi metri dalle piscine: un centro di proprietà del Comune ma in gestione della società Aquaclub Srl. Rivellini ha presentato ricorso al Tribunale di Bergamo nell'agosto 2008 per le «eccessive molestie acustiche» provenienti dagli scivoli di Aquaclub. Dopo gli accertamenti del consulente tecnico d'ufficio del Tribunale, a maggio, è stata emessa l'ordinanza del giudice: gli scivoli e la vasca esterni dovevano essere adeguati con pannelli fonoassorbenti. Aquaclub Srl ha fatto installare alcuni pannelli antirumore verdi sugli scivoli. Ma questo non è bastato a placare il malcontento del vicino di casa. Rivellini, il primo agosto scorso, si è incatenato alla fontana del municipio per segnalare il «mancato adeguamento all'ordinanza del giudice. I rumori ci sono ancora». Appresa la notizia del sequestro, martedì sera, il 65enne si è detto molto dispiaciuto perché «i dipendenti non hanno più lavoro, non volevo questo». «Ma ho diritto di stare tranquillo a casa mia», ha poi aggiunto il giorno successivo Rivellini.Al momento del dissequestro erano presenti - oltre ai militari dell'Arma - la titolare di Aquaclub Srl, Federica Locatelli, 26enne del paese, e il sindaco leghista Nicoletta Noris. La giovane imprenditrice ha così commentato: «Si prende atto con soddisfazione dell'avvenuta parziale revoca del sequestro, ricondotto al solo settore scivoli, il solo peraltro a essere interessato alla controversia in atto. Anche se resta molto grave il danno dell'immotivata estensione all'intero complesso natatorio». «Si confida ora che il Tribunale del riesame vorrà disporre il totale dissequestro dell'impianto - prosegue la Locatelli - in coerenza del resto con il provvedimento con cui lo scorso mese di luglio il gip aveva rigettato in toto la richiesta di sequestro preventivo». Ieri non è stato possibile rintracciare Lorenzo Rivellini per un commento sul dissequestro parziale del centro.La questione, giovedì, è approdata sul tavolo del ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Il deputato Giacomo Stucchi, e il consigliere regionale Daniele Belotti (entrambi leghisti) hanno presentato al ministro Alfano una richiesta d'ispezione in Tribunale del provvedimento di sequestro dell'impianto sportivo.

Nessun commento: