venerdì 14 agosto 2009

ECO DI BERGAMO - 14/08/09 - PISCINA "SIGILLATA", IL CASO FINISCE SUL TAVOLO DI ALFANO.

GRUMELLO DEL MONTE. A distanza di più di 48 ore dal sequestro delle piscine Aquaclub di Grumello del Monte, avvenuto martedì sera per «eccessiva rumorosità», il caso della chiusura forzata dell'impianto continua a far discutere. La questione è addirittura approdata sul tavolo del ministro della Giustizia Angelino Alfano, grazie a un esposto del deputato del Carroccio Giacomo Stucchi e del consigliere regionale Daniele Belotti: i due politici bergamaschi del Carroccio vogliono vederci chiaro su quanto accaduto e nella prima mattinata di ieri hanno inviato all'onorevole Alfano a verificare, con un'ispezione, la correttezza della procedura adottata dal giudice riguardo al sequestro cautelativo dell'impianto comunale e in gestione dell'Aquaclub srl. Nel frattempo, anche ieri, non si è placata la protesta dei 50 dipendenti delle piscine grumellesi che hanno manifestato davanti alla struttura sportiva di via Padre Belotti per riavere al più presto il proprio lavoro. Numerosi i partecipanti alla manifestazione, che si è tenuta sia in mattinata che in serata davanti all'Aquaclub. La protesta è stata sostenuta dai clienti e dai residenti del paese che hanno aderito alla raccolta di firme: per il momento sono 200 le sottoscrizioni raccolte. Ingente il danno in termini economici stimato dalla titolare Federica Locatelli: «Se entro Ferragosto non riapriremo, in questi giorni di chiusura forzata abbiamo calcolato un danno di 50 mila euro». Senza contare appunto il danno ai lavoratori, molti dei quali, come dichiarato nei giorni scorsi, vivono e studiano con lo stipendio percepito nella struttura. È notizia di ieri mattina, inoltre, il rifiuto da parte del pm Anna Ponsero della proposta presentata dal legale dell'Aquaclub srl, l'avvocato Roberto Bruni, di riaprire almeno parzialmente l'impianto prima di Ferragosto. Di fatto la piscina rimarrà chiusa per i prossimi giorni e per il momento non si conosce la data della riapertura. Nel frattempo è scattato l'iter presentato da Aquaclub per il ricorso al Tribunale di Bergamo nei confronti della disposizione del gup Alberto Viti per il sequestro cautelativo della struttura sportiva. Una disposizione messa in atto dai carabinieri della stazione di Grumello del Monte martedì, verso le 19, in seguito al ricorso al Tribunale presentato nell'agosto 2008 da Lorenzo Rivellini, il 65enne la cui abitazione dista pochi metri dalle piscine. Secondo Rivellini, rappresentato legalmente dall'avvocato Giovanni Valtulini, i clienti che utilizzano la vasca esterna e lo scivolo del parco acquatico sono «troppo rumorosi». L'ordinanza del giudice si è fatta attendere un anno e alla fine ha stabilito, dopo gli accertamenti svolti dal consulente tecnico d'ufficio del Tribunale (Ctu), che l'impianto esterno doveva essere adeguato con dei pannelli fonoassorbenti. E così è stato. Aquaclub srl ha subito fatto installare alcuni pannelli antirumore di color verde sugli scivoli. Ma questo non è bastato a metter a tacere il malcontento di Rivellini che, sabato primo agosto, si è incatenato alla fontana del municipio locale. Il senso della plateale protesta era questo: sensibilizzare la popolazione e gli amministratori pubblici sul «mancato adeguamento della vasca esterna e degli scivoli da parte di Aquaclub all'ordinanza del giudice».l'espostoLa questione, nelle ultime ore, ha assunto connotati politici. «A distanza di un anno dalla presentazione del ricorso - recita l'esposto del consigliere regionale Belotti e dell'onorevole Stucchi al ministro della Giustizia - non sussistevano motivi d'urgenza per applicare un sequestro cautelativo proprio nel periodo di massima affluenza, tenuto conto dell'impegno dimostrato dai gestori che, nei mesi scorsi, hanno provveduto all'installazione di pannelli fonoassorbenti». L'ispezione richiesta è mirata a «verificare la correttezza della procedura adottata dal gup riguardo al sequestro cautelativo dell'impianto». L'eco della vicenda si fa sentire anche nella politica locale. Il neosindaco leghista di Grumello, Nicoletta Noris, si è detta dispiaciuta per il sequestro, prendendo atto che «l'adeguamento della piscina all'ordinanza c'è stato. Risulta incomprensibile questo sequestro a cavallo di Ferragosto. Cioè in un momento clou, dove l'affluenza è massima soprattutto da parte di famiglie che, con la crisi economica, non si possono permettere di pagare delle ferie al mare o in montagna». Infine Natale Carra, consigliere della lista di minoranza «Grumello Democratica» ha presentato un'interpellanza al primo cittadino (sarà discussa in uno dei prossimi Consigli comunali). «La protesta dei lavoratori è legittima - riferisce Carra - ma i gestori non si sono adeguati completamente all'ordinanza del giudice».

Nessun commento: