venerdì 28 maggio 2010

ECO DI BERGAMO - 28/05/10 - "FISCALITA' DI VANTAGGIO" PER LA VALLE BREMBANA

Lo chiede la Lega Nord in un'interrogazione ai ministri di Lavoro, Sviluppo ed Economia
Una transitoria «fiscalità di vantaggio» che, di fatto, incentivi e sostenga il territorio e le realtà economico-produttive della zona in un'ottica, ovviamente, di salvataggio dell'occupazione e degli aspetti sociali presenti sul territorio. Rilancia così, la Lega Nord, l'avvio di un piano strategico coordinato per il salvataggio dell'imprenditoria e dell'occupazione della Valle Brembana. La proposta è inserita in un'interrogazione a risposta scritta presentata ai ministri del Lavoro, dello Sviluppo Economico e dell'Economia e delle Finanze sulla situazione del settore legno in Valle Brembana dagli onorevoli Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli.L'interrogazione ai tre ministri è stata presentata all'indomani della proposta lanciata dalla Filca-Cisl di Bergamo di dar corso ad un «federalismo produttivo» quale strategia per tentare di uscire dalla profonda crisi che ha investito uno storico settore industriale.In particolare, spiegano i parlamentari nella loro interrogazione, «la preoccupante flessione del settore legno in Val Brembana, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, non è causata solo dalla tremenda congiuntura economica internazionale e dal blocco del mercato nazionale». Ma si ricorda anche che «la Val Brembana è da anni dimenticata dal tavolo di programmazione delle grandi opere infrastrutturali e dal governo integrato del territorio» e che «che già da tempo alcune importanti aziende hanno chiuso i loro siti in Valle, per costruire impianti più moderni in altre aree della Bergamasca». I parlamentari osservano poi «che negli ultimi quindici anni nessun fondo straordinario per le aree a viabilità complessa è stato destinato alla Valle» e che «senza produzione, senza occupazione, senza movimento di persone e di merci il mercato collassa» oltre al fatto che «la "fiscalità" è retta solamente dalla minoranza della popolazione». In fine, osservano ancora che «la scarsa attenzione alla mobilità, alla viabilità dedicata al commercio delle materie prime e dei prodotti finiti sono da anni la malattia che rischia di uccidere lo sviluppo della Val Brembana e delle altre valli bergamasche». Una situazione «ulteriormente aggravata dalla devastante crisi economica che ha colpito pesantemente tutta la Bergamasca». Per questo, i parlamentari chiedono ai ministri se «intendano attivare in tempi brevi una transitoria "fiscalità di vantaggio", in linea con i principi di attuazione del federalismo, per impedire la chiusura e l'emigrazione delle imprese che ancora rimangono in Valle Brembana» e se «al fine di difendere e promuovere la tradizione di eccellenza delle piccole e piccolissime imprese che caratterizzano il territorio della Provincia di Bergamo, non ritengano necessario avviare una nuova programmazione territoriale condivisa e concertata con le parti sociali e le associazioni industriali».

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