sabato 8 maggio 2010

ECO DI BERGAMO - 08/05/10 - IL SALUTO DEL SINDACO AL DONIZETTI: ALPINI E BERGAMASCHI, STESSI VALORI

Saluto agli alpini e discorso delle autorità al teatro Donizetti. La sintesi è stata del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto «alpino artigliere di montagna» come si definisce: «Se 400 mila persone invadono una città è un disastro: se sono 400 mila alpini è un momento di festa». A Bergamo due volte «perché alpini e bergamaschi hanno gli stessi valori: impegno, tenacia e tanto volontariato - ha spiegato il sindaco Franco Tentorio -. Quei Tricolori che vedete alle finestre sono figli di un sentimento profondo, uno spettacolo unico e irripetibile». Bella gente, questi alpini, «a volte strani, duri ma non cocciuti: abbiamo voglia di fare» come li definisce il presidente nazionale dell'Ana Corrado Perona. Un esercito di pace che oggi sfilerà per le vie di Bergamo «per dire grazie alla città, alla provincia e alla regione». Con lo sguardo indietro a un passato «glorioso e di sacrifici, che ci fa camminare e soprattutto non ci permette di sbagliare»: ma soprattutto avanti, a quegli alpini ora soldati di professione «perché c'è continuità se noi crediamo in chi ora ci precede in sfilata». Perché «alpini in uniforme e in congedo sono un tutto unico, una grande famiglia», ricorda il comandante delle truppe alpine Alberto Primicerj. Qui a Bergamo «dove si respira un'aria alpina particolare, grazie di cuore per l'accoglienza che ci avete dato», ma anche a Kabul o Herat, nell'Afghanistan martoriato «dove i nostri soldati non rappresentano loro stessi, ma un Paese che ha dato loro un mandato», aggiunge Crosetto. La platea di autorità militari, religiose (con il vescovo Francesco Beschi) e civili applaude: ci sono i parlamentari Nunziante Consiglio, Alessandra Gallone, Gregorio Fontana, Giorgio Jannone, Antonio Misiani, Savino Pezzotta, Giovanni Sanga, Giacomo Stucchi e Mirko Tremaglia, l'assessore regionale Daniele Belotti e i consiglieri Mario Barboni, Valerio Bettoni, Maurizio Martina e Carlo Saffioti. Sul palco, in rappresentanza del Pirellone c'è l'assessore regionale all'Ambiente ed Energia, Marcello Raimondi: «Vi siamo vicini per quello che siete e siete stati: coraggiosi, forti e generosi, vicini nei bisogni semplici e grandi». Con il loro patrimonio di umanità e semplicità, come quello del beato don Carlo Gnocchi, la cui urna è in Duomo in occasione degli alpini: «Cappellano degli alpini, è qui con noi e lo sentiamo nel cuore e nell'anima: il nostro compito è il suo, lavorare per gli altri, perché ci possa essere un mondo migliore e più giusto» ricorda Antonio Sarti, presidente della sezione Ana di Bergamo. Oggi tutti guarderanno anche un po' all'insù, quando in cielo sfileranno le Frecce Tricolori: «Nube islandese permettendo», spiega il comandate della pattuglia acrobatica, Marco Lanter. Ci sarà anche il sottosegretario alle politiche della famiglia, Carlo Giovanardi, arrivato sul filo di lana al Donizetti. Sarà uno spettacolo vedere sfilare questo popolo in festa. «Uomini pacatamente forti, con una calma che li aiuta a vincere la paura: ed è questo l'eroismo», ricorda il presidente della Provincia Ettore Pirovano: «La vostra è la forza di chi non ha bisogno di esagerare».

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