mercoledì 5 maggio 2010

ECO DI BERGAMO - 05/05/10 - CENTRO DI MAISCOLTURA: LE GARANZIE DEL MINISTRO

Galan risponde all'interrogazione di Stucchi (Ln): «Ad oggi nessun piano di trasferimento»
«Ad oggi nessuna ulteriore proposta di razionalizzazione in cui si sancisca il trasferimento, è stata approvata da questo ministero». È uno dei passaggi fondamentali che il ministro delle Politiche agricole ambientali e forestali, Giancarlo Galan, esprime nella sua risposta scritta all'interrogazione dell'onorevole della Lega Nord, Giacomo Stucchi, ha recentemente presentato sul «caso» Unità di ricerca per la maiscoltura di Bergamo.In particolare il ministro, ricordando il percorso virtuoso che dall'ottobre '99 impegna il consiglio per la Ricerca e sperimentazione in agricoltura (Cra) a «definre tempi e modalità per la razionalizzazione degli ex Istituti di ricerca e sperimentazione agraria, ricorda che ad oggi esiste solo il piano del 2006 approvato dallo stesso ministero e che prevede «una nuova struttura costituita da 15 Centri e 32 unità di ricerca tra cui l'Unità di ricerca per la maiscoltura di Bergamo (con 22 persone in servizio di cui 9 ricercatori e tecnologi».Da qui l'assicurazione che, ad oggi, non esiste «nessuna ulteriore proposta di razionalizzazione», in considerazione anche del fatto che «a breve saranno rinnovate le carica del consiglio di amministrazione e la presidenza, dello stesso Cra».«L'obiettivo di questa amministrazione - spiega il ministro Galan - è quello di tutelare gli interessi di gruppi di ricercatori e Unità che dimostrano competenze e capacità del loro ambiti di attività di ricerca e rappresentano per il territorio su cui operano un valore aggiunto da preservare». Ma c'è di più: «Questo Ministero - spiega Galan - attribuisce molta importanza all'Unità di Bergamo, tanto che spesso si avvale delle competenze degli esperti che vi lavorano», assicurando quindi che ogni «razionalizzazione e riorganizzazione» saranno «valutate» dal ministero.

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