mercoledì 29 luglio 2009

ECO DI BERGAMO - 29/07/09 - INTERROGAZIONE DI STUCCHI "EVITARE CHE SI RIPETA"

Le reazioni Condanne unanimi, anche in Parlamento: «Episodio sintomo di ritardo culturale»
Non sono mancate reazioni anche delle forze politiche, alla notizia della cardiologa di Bergamo invitata a non allattare nella sala ristorante di un hotel di Madonna di Campiglio. Tutti i commenti, sia della maggioranza sia dell'opposizione, sono concordi nel condannare l'accaduto. Il parlamentare bergamasco Giacomo Stucchi (Lega Nord) ha anche presentato un'interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio e al ministro del Turismo. Dopo aver riepilogato la vicenda, Stucchi sottolinea che «un gesto naturale come quello dell'allattamento, compiuto tra l'altro con rispetto e discrezione, non dovrebbe al giorno d'oggi creare turbamenti e riprovazioni». Il deputato leghista chiede quali provvedimenti intendano intraprendere i destinatari dell'interrogazione «per evitare che tali spiacevoli fatti si ripetano». Sempre nella maggioranza, secondo Barbara Saltamartini, deputato e responsabile delle Pari opportunità del Pdl, l'episodio «conferma il ritardo innanzitutto culturale con cui il nostro Paese vive e affronta il concetto di maternità. Siamo ormai arrivati a un paradosso inaccettabile. Il corpo delle donne viene mostrato e strumentalizzato per ogni dove, senza scandalo. Viceversa, un gesto naturale come l'allattamento è ritenuto disdicevole se compiuto in pubblico. In questo senso appoggio pienamente la provocatoria iniziativa dell'associazione Salvamamme, che ha annunciato blitz a sorpresa negli hotel italiani per rivendicare il "diritto alla poppata"». Prosegue la Saltamartini: «In Italia siamo ancora molto indietro in fatto di strutture "family-friendly". Invece dobbiamo porci seriamente il problema, sia per quanto riguarda gli alberghi che i luoghi di lavoro. Occorrono spazi dedicati alle madri, per metterle in condizione di poter scegliere serenamente dove e come prendersi cura del proprio figlio durante l'allattamento». Dall'opposizione Alessia Mosca, deputata del Pd, giudica la notizia «sconcertante»: «Questa non è una rivendicazione femminista, ma la constatazione che stiamo facendo passi indietro nella cultura condivisa del ruolo della donna, come mamma e come lavoratrice. Siamo un Paese in cui sempre più spesso vengono previsti servizi ad hoc per gli altri animali domestici, ma si pongono limiti alle mamme. Questi sono i frutti avvelenati di una politica che si muove sulle questioni dello stato sociale come una scheggia impazzita, lasciando le famiglie sole nella gestione della maternità e affidando al welfare familiare (i nonni su tutti) compiti che dovrebbero competere allo Stato. Perché nessuno nel governo prende posizione sulla questione, magari con un gesto simbolico prevedendo servizi specifici e spazi ad hoc nei luoghi pubblici per le mamme con bambini piccoli?».

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