martedì 14 luglio 2009

ECO DI BERGAMO - 14/07/09 - BERGAMO, SUBITO MISURE STRAORDINARIE

Paolo Agnelli (Apilombardia): per piccole e medie imprese occorre ridurre la dipendenza dalle bancheLe richieste: sospensione degli acconti fiscali, detraibilità dell'Irap, versamento Iva a fattura incassata

Paolo Agnelli, presidente di Apilombardia, Edoardo Ranzini, direttore di Apindustria Bergamo, e ... «Così come si farebbe per un malato grave, per garantire la sopravvivenza delle piccole e medie imprese in questo momento di difficoltà sono necessari interventi tempestivi. E poi, ma solo ad emergenza superata, si tornerà a fare progetti di largo respiro e di lungo termine». Non usa mezzi termini, come suo solito, Paolo Agnelli, presidente di Apilombarda e Apindustria Bergamo, per illustrare la delicata situazione che stanno vivendo le piccole e medie imprese. E non l'ha fatto neppure ieri mattina, di fronte ai rappresentanti bergamaschi delle istituzioni invitati nella sede di via San Benedetto per presentare i risultati dell'indagine condotta da Apilombarda su un campione di aziende associate ed illustrare alcune proposte per uscire dalla crisi.La Federazione regionale, aderente alla Confapi, conta oggi 8.000 piccole e medie industrie, per complessivi 160 mila addetti. Di queste circa 500 sono bergamasche, con un numero di dipendenti che oscilla tra le 10 e le 150 unità. «Le piccole e medie industrie manifatturiere - dice Agnelli - hanno bisogno di interventi che permettano loro di dipendere il meno possibile dal sistema bancario». Il rischio, diversamente, è il crollo. Tanto più per quelle realtà che, per affrontare la sfida della globalizzazione, hanno investito in tecnologia e innovazione.MISURE IMMEDIATE PER SUPERARE LA CRISI «Rispetto all'ultimo trimestre del 2008 - spiega il direttore di Apindustria Bergamo, Edoardo Ranzini - le piccole e medie imprese lombarde hanno registrato un calo della produzione e degli ordini attorno al 93%. La caduta verticale di fatturato si colloca tra il 30-40%, con punte fino a 70%. Il grado di utilizzo degli impianti è sceso del 68%». I dati relativi all'occupazione evidenziano un crollo del 60% nelle medie imprese e del 40 per le piccole. «Il recente decreto legge di sostegno all'economia contiene interventi positivi ma non sufficienti a dare risposte immediate alla crisi. In tempi eccezionali occorrono misure straordinarie», fanno sapere da via San Benedetto. Ecco quindi le proposte di Apindustria: sospensione degli acconti fiscali; versamento Iva per cassa, cioè soltanto a fattura incassata; ripristino della piena deducibilità fiscale degli interessi passivi, nonché l'immediata attuazione del piano casa. Aggiunge il presidente di Apilombarda: «Inoltre, urge un provvedimento che obblighi le pubbliche amministrazioni a saldare le fatture in tempi ragionevoli e prestabiliti». E a proposito dell'Irap, Apindustria chiede che l'imposta «diventi un costo da portare fiscalmente in detrazione». Ma non solo: nell'elenco delle proposte c'è anche la sospensione del patto di stabilità interna e la richiesta di moratoria di Basilea 2.CONGELARE L'APPLICAZIONE DI BASILEA 2«Il sistema bancario - dice Agnelli - deve tornare al ruolo che gli compete, all'affidamento». Secondo la ricerca presentata ieri, il rapporto con gli istituti di credito è peggiorato e tra le cause indicate ci sono «l'immediato blocco per nuovi finanziamenti così come l'ingiustificato raddoppio (in certi casi si parla del triplo) degli spread del costo del denaro». «L'impresa - aggiunge Ranzini - deve essere valutata non solo sulla mera analisi di numeri e percentuali, ma tenendo conto della sua storia, il cosiddetto patrimonio intangibile». Capitolo Tremonti bond: «Vanno monitorati i comportamenti delle banche che ne hanno usufruito nell'ambito del monitoraggio attuato presso le Prefetture delegate alla raccolta dati», dice Agnelli. E a proposito della prima riunione avvenuta a livello locale, rimarca: «Dispiace e sorprende che non tutto il mondo dell'associazionismo bergamasco sia concorde nel riconoscere l'evidenza di certi problemi». Per superare la crisi, Apindustria chiede infine il costante controllo della commissione di massimo scoperto e la patrimonializzazione dei confidi.LA POLITICA DEVE FARE LA SUA PARTE L'iniziativa è stata apprezzata all'unanimità dai rappresentanti bergamaschi delle istituzioni intervenuti. Disponibilità a sostenere a livello nazionale l'iniziativa di Apilombarda è stata dimostrata dal parlamentare della Lega Nord, Giacomo Stucchi, e dal senatore Pdl Valerio Carrara. A proposito del problema dei tempi lunghi di pagamento della pubblica amministrazione, Marcello Raimondi, sottosegretario alla presidenza della Regione (Pdl), ha rimarcato che il Pirellone ha già avviato a riguardo un monitoraggio conoscitivo: «Per i pagamenti alle aziende sanitarie la media è di 120 giorni». Trenta-sessanta è invece quella della Provincia di Bergamo, ieri rappresentata dal suo vicepresidente, Giuliano Capetti.«Vediamo senso di responsabilità da parte delle istituzioni bergamasche in merito alla crisi che colpisce le famiglie», sottolinea don Francesco Poli, direttore dell'Ufficio diocesano per la Pastorale sociale. L'assessore alle Attività produttive del Comune di Bergamo, Enrica Foppa Pedretti, e il consigliere provinciale del Pd, Filippo Simonetti, hanno rimarcato invece l'importanza in questo momento di «iniziative di largo respiro e sul lungo periodo». Presenti anche Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi, e, in rappresentanza di Savino Pezzotta, Sperandio Bonalumi.Vanessa Bonacina

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