domenica 27 febbraio 2011

ECO DI BERGAMO - 27/02/11 - TRENO PER ORIO, IL COSTO E' DI 142 MILIONI UN TAPIS ROULANT PER ARRIVARE ALLO SCALO

Presentato lo studio di Kpmg per la sostenibilità economica dell'opera: conti in attivo già dal 2020Interesse del mondo economico bergamasco, ma per partire serve un contributo della Regione
Per tornare, i conti tornerebbero, anche se i 142 milioni per la Bergamo-Orio sono tutti da trovare. A cominciare dal fondamentale contributo regionale. Ma l'interesse sul collegamento ferroviario con l'aeroporto c'è, eccome. Lo testimoniano le presenze all'incontro di ieri in Provincia del Comitato promotore dell'opera, presieduto da Nunziante Consiglio.Oltre al padrone di casa Ettore Pirovano c'erano il sindaco Franco Tentorio, i deputati Giacomo Stucchi e Gregorio Fontana, l'assessore regionale Daniele Belotti, il rettore Stefano Paleari, il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti, di Confindustria Carlo Mazzoleni, unitamente ad assessori comunali e provinciali, ai vertici di Sacbo (il presidente Mario Ratti e il consigliere delegato Renato Ravasio) a rappresentanti del mondo imprenditoriale (Antonio Percassi e Renzo Rota Nodari, vicepresidente del Comitato, tra gli altri) ed economico, come i rappresentanti degli istituti di credito e Carlo Vimercati, presidente della Fondazione comunità bergamasca. Tutti interessati all'analisi economico-finanziaria elaborata da Kpmg.Il tracciato e la fermata alla FieraNon c'erano dubbi sul tracciato che si stacca dalla Bergamo-Brescia per piegare poi sulla Fiera (con fermata ad hoc) e da qui all'aeroporto con un'ampia «esse». La stazione sorgerà all'altezza dei parcheggi dello scalo e sarà collegata con un tapis roulant di 500 metri all'aerostazione.Per i lavori, la soluzione ritenuta più idonea è quella che prevede la separazione tra la realizzazione e la gestione dell'infrastruttura e quella del servizio vero e proprio. Secondo Kpmg «presenta un buon profilo di bancabilità».Le tipologie del servizioLo studio individua due tipologie possibili di servizio: l'integrazione in quello ferroviario regionale o un contratto ad hoc: in pratica un Orio Express e non un semplice prolungamento sullo scalo della normale relazione Milano-Bergamo.Fatte le simulazioni del caso, nessuna delle due soluzioni nella forma – come dire – «pura» convince appieno. La Express prevede un nuovo servizio dedicato dal costo di circa 12 euro a corsa: un Milano-Orio con fermate a Treviglio e Bergamo o con solo stop a Bergamo, ma integrato da un collegamento dal capoluogo della Bassa all'aeroporto. L'inserimento nel servizio ferroviario regionale, invece, il prolungamento sullo scalo di quei treni della Milano-Bergamo che già oggi fanno fermata solo a Lambrate e Pioltello, introducendone una Treviglio e intensificando il servizio.La scelta: un modello mistoLa modalità Express «è da un punto di vista economico l'ipotesi gestionale meno appetibile, in quanto il risultato è deficitario», spiega Kpmg. L'inserimento nel Servizio ferroviario regionale «è più praticabile grazie all'intervento del settore pubblico (leggi i contributi del contratto di servizio, ndr) e alla possibilità di integrarsi ad una struttura già esistente, ma i volumi attesi di passeggeri rischiano di portare ad una riduzione della qualità del servizio». Ovvero ad una commistione tra il servizio pendolari (già ora di qualità non eccelsa) e quello di natura meramente aeroportuale.La scelta individuata è stata così quella di mezzo, ovvero l'integrazione delle due tipologie «per ottenere un'offerta di servizio più completa ed usufruendo anche dei ricavi tariffari e corrispettivi del contratto del servizio ferroviario regionale». In questo modo il «profilo economico è soddisfacente».In pratica, sia un Milano-Orio express con fermata a Bergamo (e probabilmente partenza da Lambrate, il che permetterebbe di coprire la tratta in 43 minuti) che il prolungamento del normale servizio ferroviario regionale Milano-Bergamo fino allo scalo. Un sistema articolato che però prevede un margine positivo (più 4 milioni di euro) già nel 2020. Un'opera dal costo in 142,6 milioni di euro (ma in fase di gara qualcosa si potrebbe risparmiare) con un contributo in conto capitale del 40 per cento a carico della Regione e il resto da reperire sul mercato. Una sfida che il mondo imprenditoriale sembra pronto a raccogliere, al punto da chiedere a Kpmg un piano più dettagliato per capire chi deve fare cosa. E soprattutto quanti soldi metterci.

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