mercoledì 23 febbraio 2011

BERGAMO NEWS - 23/02/11 - "L'ITALIA NON PUO' ACCOLARSI TUTTI I PROFUGHI L'UE CI AIUTI, SE NO LI PORTIAMO IN FRANCIA"

Crisi del mondo arabo - Giacomo Stucchi, deputato della Lega e componente della commissione sulle Politiche dell’Unione europea, è convinto che si debba ridiscutere il rapporto sulle gestione dei profughi tra le nazioni europee.
“Serve un aiuto da parte di tutti gli stati dell’Unione europea, l’Italia non può accollarsi tutti i profughi da sola. Se ragioniamo così allora li portiamo in Francia o Svezia e ognuno pensa per sé”. Si fanno sempre più tesi i rapporti tra governo italiano e Unione europea. Fonti diplomatiche europee hanno confermato che le nazioni non prenderanno in considerazione un’apertura nei confronti di una distribuzioni del fardello dell’immigrazione. Giacomo Stucchi, onorevole della Lega Nord e componente della commissione sulle Politiche dell’Unione europea, è convinto che si debba ridiscutere il rapporto sulle gestione dei profughi tra le nazioni europee. Soprattutto in un momento delicato come quello che sta vivendo il mondo arabo e di riflesso anche l’Italia. Il ministro degli Esteri Frattini ha parlato apertamente di rischio di “un’immigrazione di dimensioni epocali”. “Sono situazioni molto delicate – spiega Stucchi -, non è solo la Libia o l’Egitto, Tunisia o Algeria. E’ tutto il mondo arabo in fibrillazione, si possono aprire scenari preoccupanti non solo per un problema di immigrazione, ma anche di equilibrio politico. Senza il governo potrebbero prendere il sopravvento gruppi integralisti o fondamentalisti”. Secondo il deputato del Carroccio l’Europa deve garantire un sostegno non solo economico al governo italiano in questa situazione di emergenza. “Noi abbiamo un grande problema: ci comportiamo diversamente dalla Spagna. Loro prevedono un controllo militare delle coste, respingono gli assalti in modo determinato. Addirittura fanno dormire gli immigrati in campi di “accoglienza” praticamente per terra, d’estate e d’inverno. Un collega spagnolo mi ha detto che è la prassi perché così quando vengono rispediti nei loro paesi non ritentano l’impresa. Invece da noi ogni immigrato che arriva a Lampedusa ci costa 1200 euro solo la prima settimana. Poi c’è lo spostamento aereo. E’ una contraddizione, un paradosso”. Nel tardo pomeriggio di martedì Umberto Bossi ha detto che se arrivano nuovi immigrati “li rispediamo in Francia o Germania”. Con un po’ più di tatto rispetto al senatur, poche ore prima anche Stucchi aveva espresso lo stesso concetto. “Tutti i paesi devono sostenere i costi. E’ facile fare le persone caritatevoli quando si abita in Finlandia o in Svezia. I problemi ci sono per tutti, ma sono soprattutto per i paesi che di primo acchito hanno a che fare con queste persone. Cioè l’Italia. Altrimenti li portiamo in Francia e facciamo prima. Spesso gli esponenti della Lega vengono definiti euro scettici, in verità siamo euro realisti: se da parte dell’Ue c’è un atteggiamento attendista e di scaricabarile lo denunciamo senza problemi. La gente è con noi e la pensa allo stesso modo. Le persone vanno aiutate a casa loro. Bisogna applicare la legge Bossi-Fini: se un immigrato è in Italia e non trova un lavoro è irregolare e deve essere ricondotto nel paese d’origine”.

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