martedì 15 febbraio 2011

BERGAMO NEWS - 15/02/11 - "BERLUSCONI FINO ALLA SENTENZA E' INNOCENTE

Stucchi, Lega - L'onorevole della Lega Nord Giacomo Stucchi interviene in merito ai temi caldi: federalismo e processo al premier Silvio Berlusconi.

L'onorevole della Lega Nord Giacomo Stucchi interviene in merito ai temi caldi: federalismo e processo al premier Silvio Berlusconi.Il Bersani che chiede le dimissioni del premier, e indica la strada delle elezioni anticipate, fa un po’ a pugni con il Bersani che si dichiara dialogante sul federalismo fiscale. Pur non volendo assurgere a difensore del presidente del Consiglio, il quale peraltro di avvocati ne ha già tanti, non possiamo evitare di far notare come ogni richiesta di un passo indietro fatta in questo momento al premier sia in contrasto con la presunzione di innocenza che va riconosciuta a tutti. In uno Stato di diritto, il fatto che un cittadino venga rinviato a giudizio, ancorché con rito immediato, non può tradursi automaticamente in una condanna. Sul piano squisitamente politico, il fatto che il segretario del Pd abbia proposto, dalle pagine de La Padania, un “patto sul federalismo”, impegnandosi in prima persona “a portare avanti il processo dialogando con la Lega”, non crediamo debba costituire oggetto di scandalo. In primo luogo perché è scontato che ad avere interesse a concretizzare il federalismo fiscale sia proprio quella parte politica che avendo approvato la riforma del Titolo V della Costituzione, con risultati diametralmente opposti a quelli che si era proposti, vede ora nella nostra riforma l’occasione per recuperare il prezioso tempo perduto. In secondo luogo perché anche a sinistra hanno capito che il nostro è l’unico movimento che vuole davvero cambiare il Paese e che ha a disposizione lo strumento per farlo. Dal federalismo fiscale, infatti, tutte le forze politiche, di destra e di sinistra, prendono lo spunto, e non certo le distanze, ogni qual volta si discute su come fare per abbandonare uno Stato centralista e inefficiente, che ha tra l’atro accumulato un debito pubblico da record, e avviarci verso una nuova concezione della gestione della cosa pubblica più vicina alle reali esigenze dei cittadini. Tutti riconoscono alla riforma contenuti rivoluzionari e anche l’appeal che argomenti come “i costi standard, o “la gestione delle tasse sul territorio”, hanno sui cittadini. Inoltre, il federalismo fiscale costituisce anche un terreno valido di confronto politico per parlare di cose concrete che interessano davvero alla gente. L’occasione giusta per l’opposizione di confrontarsi seriamente in Parlamento, abbandonando giustizialismi vari o strumentalizzazioni a fini elettorali, si presenterà già la prossima settimana in Aula al Senato con il dibattito sullo schema del decreto legislativo sul federalismo municipale. Vedremo allora se si discuterà del merito della riforma, come peraltro in questa legislatura si è sempre fatto prima che irrompessero le vicende giudiziarie a carico di Berlusconi, o se invece si continuerà ad invocare il ricorso alle urne. Noi siamo sempre stati pronti al dialogo, e continuiamo a pensare che il federassimo fiscale sia la chiave di volta per cambiare davvero.

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