giovedì 8 luglio 2010

ECO DI BERGAMO - 08/07/10 - "NELL'AREA BIANCHI ANCHE SERVIZI PER LA FRAZIONE"

Treviglio, la richiesta della Borghi a Lombardini«Nel Pgt spazi commerciali e case alle Battaglie»
Treviglio discute del futuro dello stabilimento della BianchitreviglioLa proposta del gruppo Lombardini per l'area della Bianchi, che prevede accanto allo storico stabilimento spazi commerciali e sportivi, è ora sul tavolo della Giunta trevigliese che sta lavorando al futuro Piano di governo del territorio. «Il Comune ha preso in considerazione – spiega il sindaco Ariella Borghi – l'opportunità avanzata dai proponenti del sito commerciale e quindi nel futuro Pgt inseriremo questo polo commerciale, che avrà anche una parte residenziale e di servizi socio-culturali che dovranno andare a sostegno della frazione Battaglie. È quello che abbiamo chiesto al gruppo Lombardini. Inoltre questo progetto dovrà tenere conto anche di quello presentato dagli Istituti educativi di Bergamo relativo a un polo tecnologico agricolo che nella confinante frazione di Castel Cerreto prevede strutture per la preparazione di ortaggi e frutta, un mercato contadino, fattorie didattiche, spazi ricettivi e di formazione, insomma una polifunzionalità senza la quale l'agricoltura può essere messa in crisi». «Un disegno di sviluppo, quest'ultimo, – ha concluso Ariella Borghi –, che sarà inserito tra i progetti dell'expo 2015». Intanto il Comune di Treviglio ha chiesto ufficialmente un incontro con la proprietà della fabbrica di biciclette Bianchi per conoscere gli orientamenti futuri produttivi e occupazionali dell'azienda. Il sindaco ha inviato ieri una lettera a Fabrizio Casellato, dirigente della fabbrica, per organizzare un nuovo incontro, sarebbe il terzo dall'inizio dell'anno, con i rappresentanti della famiglia Grimaldi che detiene il marchio Bianchi. L'iniziativa del sindaco è legata alle delicate argomentazioni affrontate nell'incontro di martedì in comune con i rappresentanti delle Rsu aziendali Bianchi e gli esponenti provinciali di Cisl e Cgil, secondo cui la produzione rischierebbe di finire all'estero. Per scongiurare questo rischio si è deciso un confronto con i proprietari della Bianchi: una linea d'azione già attuata negli scorsi mesi ma rivelatasi poco proficua, soprattutto per i 62 lavoratori dell'azienda. Il timore che la produzione venga trasferita all'estero e bloccando l'attività dello stabilimento di Treviglio, con la conseguente disoccupazione degli operai, esiste e viene ribadito dai lavoratori.Anche l'onorevole Giacomo Stucchi della Lega Nord si è mobilitato con un interrogazione ai ministri per lo sviluppo economico, al Lavoro e all'Economia perché si verifichino le reali intenzioni del gruppo Bianchi visto che un eventuale trasferimento sarabbe «un durissimo colpo all'occupazione e all'economia del territorio». E per sensibilizzare l'opinione pubblica, martedì alcuni esponenti sindacali della Bianchi hanno tenuto un presidio davanti al municipio di Treviglio. «La nostra città è sempre andata orgogliosa della Bianchi – ha evidenziato il sindaco – che ha portato il nome di Treviglio e del made in Italy nel mondo, con le vittorie dei suoi ciclisti e la qualità della produzione. Proprio per questo il Comune si sta muovendo per evitare che la ditta se ne vada dallo stabilimento della frazione Battaglie e anzi ci impegneremo perché il sito produttivo venga addirittura potenziato». I dubbi degli operai e degli esponenti sindacali restano, anche se dai vertici dell'azienda confermano che la ditta rimarrà dov'è. Fabrizio Boschi

Nessun commento: