lunedì 12 luglio 2010

BERGAMO NEWS - 12/07/10 - STUCCHI: "LA INDESIT CHIUDE" E I LAVORATORI SI INFURIANO

La vertenza - Sindacati e operai fanno fronte comune e rispediscono al mittente il pessimismo dei politici sull'azienda di Brembate. Sottoscritto un documento unitario.

"Non accettiamo la chiusura semplicemente perchè sappiamo che la Indesit è ancora oggi un'azienda che rende, anche a Brembate Sopra": è stato il segretario della Fim Ferdinando Uliano a spiegare in via definitiva il perchè della lotta intrapresa a Brembate dal momento in cui l'azienda ha annunciato la chiusura dello stabilimento bergamasco.Una lotta che dalla Fim alla Fiom è condotta in modo unitario e che Uliano ha voluto ribadire al termine dell'incontro di una delegazione di lavoratori con i politici bergamaschi, dopo alcuni attimi di tensione tra il deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi e un operaio, sostenuto anche da Mirco Rota, della Fiom. "Io e Calderoli abbiamo parlato con l'Amministratore delegato della Indesit, per loro Brembate è chiusa, voglio essere onesto" aveva detto Stucchi. "Ma allora cosa siamo qui a fare? Ero orgoglioso di poter parlare con voi, ora mi sento sprofondare" è intervenuto l'operaio. "E chi pensa di poter risolvere la questione parlando con l'Amministratore delegato ha sbagliato - secondo Mirco Rota -. Serve una battaglia Comune, per far cambiare idea all'azienda, non per accettare le sue prese di posizione".Questi i pochi attimi di tensione durante l'incontro svoltosi all'ex Borsa Merci di piazza della Libertà, durante il quale Stucchi ha anche spiegato che "secondo l'Amministratore delegato l'azienda non prenderà un solo euro di incentivo per spostarsi al Sud". Sullo sfondo c'era il rumore dei lavoratori rimasti in strada, con le loro bandiere, con loro urlo continuo "per il lavoro". Se n'è usciti con la sottoscrizione da parte dei politici bergamaschi (parlamentari, consiglieri regionali, assessori regionali, consiglieri provinciali e Provincia) di un documento che chiede alla Indesit un nuovo piano industriale "per il rilancio del sito bergamasco e trevigiano" e a Confindustria Bergamo "di fare la propria parte per favorire un confronto". Le firme al documento sono arrivate dopo il corteo dei lavoratori che ha attraversato la città, a partire dalla stazione e passando per Confindustria, via Tasso, via Roma, via Petrarca e piazza della Libertà. Il centro di Bergamo è rimasto semi paralizzato per almeno un paio d'ore.

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