giovedì 14 gennaio 2010

DNEWS - 14/01/10 - LA "TRIUMPH" VUOLE CHIUDERE: LE LAVORATRICI SI MOBILITANO

Ancora guai per i lavoratori della Triumph, azienda tessile di Trescore Balneario che produce abbigliamento intimo già falcidiata nel 2004 da una serie di tagli che avevano portato a 88 esuberi sui 113 annunciati in un primo momento, e alla chiusura del reparto cucito. Erano rimasti in piedi solo l’attività logistica del magazzino, i negozi monomarca e gli uffici. Martedì un nuovo colpo: la multinazionale svizzera Triumph ha annunciato di aver deciso di rivedere la strutturaaziendale afronte dellacrisi a livello internazionale. Decisione che comporterà la chiusura dello stabilimento di Trescore. «Si tratta di 56 posti a rischio, quasi tutti occupati da donne - spiegano Fulvio Bolis della Filtea Cgil e Cristian Verdi della Femca Cisl - Ieri, all'annuncio, bbiamo chiesto ai responsabili dell’azienda in Italia di rivedere la propria posizione e di farsi promotori della nostra richiesta presso il gruppo. Per la situazione occupazionale complessiva della nostra provincia la chiusura significherebbe, infatti, condannare queste persone alla disoccupazione. Noi consideriamo la scelta Triumph sbagliata e assolutamente non condivisibile. Rischiadi andarseneun altro pezzo della storia industriale della nostra provincia. Le ricadute sociali, se l’azienda non modifica la sua decisione, saranno altissime soprattutto per l’occupazione femminile che già sta pagando in modo pesantissimo». Ieri le lavoratrici hanno scioperato per quattro ore, con un presidio davanti alla fabbrica, mentre è in programma per questa mattina un incontro con i rappresentanti dell’azienda nella sede di Confindustria. Intanto il gruppo parlamentare della Lega Nord ha presentato un’interrogazione che riguarda un ’altra azienda bergamasca che si occupa di commercio di abbigliamento, la Montecarlo Spa, che ha applicatoun annodi cassa integrazione straordinaria in deroga per tutti gli attuali 34 dipendenti, a fronte della prospettiva di una cessazione d’attività. “La MontecarloSpA è l’ennesima azienda della Provincia colpita dalla grave crisi ec on omi ca- oc cup azi on ale ”, spiega il primo firmatario Giacomo Stucchi, chiedendo al governo “quali iniziative intendano promuovere, per fare fronte alla crisi che da diversi anni investe pesantemente il comparto manifatturiero, ed ora pure commerciale, della bergamasca coinvolgendo migliaia di lavoratori”.

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