venerdì 29 agosto 2008

ECO DI BERGAMO - 29/08/08 - "CARABINIERI DI ZINGONIA NO DA ROMA AI RINFORZI"

di Patrik Pozzi
Per il ministero la situazione di quest'area non è grave. Sconcerto dei sindaci, pronti a investire sulla caserma.
ZINGONIA La stazione dei carabinieri di Zingonia non sarà elevata a tenenza. La speranza dei sindaci di Ciserano , Boltiere e Verdellino di garantire una maggiore sicurezza sul territorio del quartiere residenziale attraverso il potenziamento della caserma può essere ormai considerata vana. Il ministero dell'Interno, in una informativa inviata all'Arma dei carabinieri ma non ancora ai Comuni, ha infatti espresso sulla questione parere negativo. Parere dovuto non ad una mancanza di fondi, come in un primo momento si sarebbe pensato. Bensì ad un'analisi dello stato della sicurezza e dell'ordine pubblico a Zingonia, non considerato così grave da giustificare il potenziamento della sua stazione dei carabinieri che, se elevata a tenenza, avrebbe potuto contare su un maggior numero di militari in servizio 24 ore su 24 anziché esclusivamente durante le ore diurne.sconcerto dei sindaciQuesta analisi ha lasciato sconcertati i sindaci dei tre Comuni su cui la caserma ha competenza. Ormai da più di due anni si battono in tutte le sedi affinché Zingonia sia più sicura. Il parere negativo del ministero dell'Interno è notizia certa. Una comunicazione ufficiale però non è ancora arrivata ai tre Comuni. Sulla questione non è stata quindi ancora rilasciata dagli amministratori nessuna dichiarazione ufficiale. La delusione e la preoccupazione per il futuro è comunque già palpabile. «Non abbiamo ancora potuto leggere l'informativa del ministero - afferma Giovanni Bacis, primo cittadino di Verdellino - sentirci dire però che lo stato della sicurezza a Zingonia non necessita la messa in campo di maggiori forze dell'ordine è sconcertante».Ciserano, Boltiere e Verdellino pur di ottenere l'elevazione a tenenza della caserma dei carabinieri, che sorge all'interno dei confini di Verdellino, erano pronti a mettere in campo importanti risorse. Lo scorso ottobre i tre Consigli comunali avevano approvato un protocollo di intesa con il quale si impegnavano a mettere a disposizione l'area e a sobbarcarsi i costi, più di 500 mila euro, per l'ampliamento della struttura della caserma. Questo impegno però non è servito a nulla, come non ha sortito risultati la discesa in campo di alcuni deputati bergamaschi. Due le interrogazioni presentate sulla questione. La prima, presentata durante la legislatura dell'ultimo governo Prodi, è caduta, prima di essere discussa, insieme all'esecutivo. La seconda, a firma dei deputati del Pd Antonio Misiani e Giovanni Sanga, e di Giacomo Stucchi della Lega, è stata presentata il 22 maggio, ma non ancora inserita nel programma dei lavori della Camera.un incontro pubblico mercoledìDifficile ora immaginare quali potranno essere le mosse dei tre Comuni di fronte al no, che sembrerebbe definitivo, espresso dal ministero. La questione verrà sicuramente affrontata nell'incontro «Sicurezza e legalità: la cassetta degli attrezzi» previsto mercoledì prossimo alle 20,45, al centro civico Aldo Moro di Boltiere. Saranno presenti il deputato e vicesindaco di Caravaggio Ettore Pirovano (Lega), Dario Guerini, assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo ed il deputato Antonio Misiani. Tema principale della serata il pacchetto sicurezza licenziato recentemente dal governo.Parteciperanno alla discussione oltre al sindaco di Verdellino anche i primi cittadini di Boltiere, Giovanni Testa, e di Ciserano, Natale Zucchetti. Anche quest'ultimo si è già dichiarato sconcertato della decisione del ministero «fondata su dati - afferma - che non fotografano con esattezza la realtà. Basta sapere che molti residenti di Zingonia, per esasperazione, ormai non denunciano nemmeno più i furti che subiscono».

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