mercoledì 13 agosto 2008

ECO DI BERGAMO 13/08/08 - "IL COMMISSARIO PER L'EX LEGLER E' UNA SCELTA DI RESPIRO NAZIONALE"

di Gianluigi Ravasio

Un'indicazione di alto profilo sul piano nazionale per una vicenda che riguarda un'azienda di livello nazionale. È, quindi, necessario uscire dalle logiche provinciali e localistiche e concentrarsi su cosa è necessario fare per salvare l'ex Legler di Ponte San Pietro.
Gli esponenti politici del centrodestra così rispondono al segretario provinciale Gigi Petteni che, in riferimento all'indicazione del professor Emanuele Rimini, ordinario di diritto commerciale all'Università degli Studi di Milano, da parte del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola per gestire l'amministrazione straordinaria Texfer Spa (ex Legler), nei giorni scorsi aveva parlato di «occasione persa» da parte della politica bergamasca per concretizzare la difesa del valore territoriale e per «poter contare su di un interlocutore espressione del territorio considerate le forti professionalità che sono presenti in Bergamasca». Questo, osservava Petteni, pur in presenza di un'indicazione ministeriale «di alto profilo che permette di guardare con fiducia al futuro».
Dal canto suo il centrosinistra ribadisce il valore della personalità in campo e aspetta le prime scelte per esprimere un giudizio. Certo, si osserva, ci si aspettava dal centrodestra una maggiore valorizzazione delle professionalità bergamasche. «Il curriculum professionale di Rimini - sottolinea Giorgio Jannone, parlamentare del Popolo della libertà - garantisce la professionalità necessaria per gestire questa delicata fase dell'azienda bergamasca. Si tratta di una nomina che è di matrice tecnica, non politica o localistica. Per affrontare i problemi si deve guardare oltre logiche provinciali anche in considerazione del fatto che Legler ha una vocazione ultraregionale». «Ritengo - conclude Jannone - che non sia da escludere un'ulteriore suddivisione delle competenze, in un secondo tempo, con nuovi incarichi più vicini a Bergamo e alla realtà sarda».
Gregorio Fontana, parlamentare Pdl osserva che «Legler è azienda nazionale con due terzi dei dipendenti in Sardegna: il commissario indicato è un professionista di prim'ordine sul piano nazionale e con le carte in regola per fare bene». «Piuttosto che fare polemiche - prosegue Fontana -, è necessario che le forze politiche e sociali bergamasche facciano in modo che venga ben compresa la realtà di Legler a Bergamo, venga fatta una distinzione rispetto alle altre realtà sarde e concentrarsi su quanto si potrà fare per salvare l'azienda».
Giacomo Stucchi, parlamentare del Carroccio, ritiene «prima necessario vedere le decisioni di Rimini; non si tratta di una persona che viene da lontano. Ho letto il suo curriculum e sono rimasto soddisfatto: può svolgere questo ruolo in modo adeguato». «A settembre - aggiunge Stucchi - chiederò un incontro con lui per capire i passi che intende fare e per chiedergli uno stretto contatto con i nostri problemi. Lo marcheremo a uomo». Dal canto suo Giovanni Sanga, parlamentare del Pd, ricorda che «sulla Legler c'è stato un forte impegno nostro anche in passato». «L'indicazione del ministro - chiarisce Sanga - riguarda una personalità di grande prestigio. Ma in questa vicenda Bergamo poteva certo esprimere persone di valore che nel guardare a questa situazione di difficoltà potesse mantenere un raccordo con il territorio proprio per quello che Legler rappresenta. Da parte della maggioranza poteva esserci qualche sensibilità in più di tipo "orobica"». «L'indicazione - ribadisce Antonio Misiani, parlamentare Pd - riguarda una persona di riconosciuta competenza. Giudicheremo dai fatti. Tutte le forze politiche e sociali bergamasche dovranno vigilare perché tutto venga fatto con correttezza e tenendo conto della realtà e dei problemi bergamaschi».
Sergio Piffari, dell'Italia dei valori, osserva che «forse ha ragione Petteni nel dire che i politici non si sono assunti in modo collettivo delle responsabilità; tuttavia sono sempre più numerose le aziende che vanno in crisi: servono, ormai, soluzioni organiche e strategiche».

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