martedì 1 luglio 2008

ECO DI BERGAMO 1/07/2008 - «STATO DI CALAMITA' IN BERGAMASCA PER IL NUBIFRAGIO»

In 43 mila senza luce, Enel al lavoro fino a ieri mattina
L’onorevole Stucchi (Lega): chiederemo un indennizzo

«Ho vissuto in diretta i gravi disagi provocati dal nubifragio che si è scatenato domenica su Bergamo e provincia: alberi sradicati, tetti scoperchiati e blackout elettrici hanno paralizzato l’intera città mettendo a dura prova sia i cittadini che il lavoro delle forze dell’ordine». Lo dichiara in una nota Giacomo Stucchi, deputatodella Lega Nord.
«Adesso - prosegue l’esponente del Carroccio - presenteremo la richiesta dello stato di calamità naturale come già abbiamo fatto quattro settimane fa per i disastri di Brignano, al fine di ottenere un equo indennizzo per i cittadini che hanno subito ingenti danneggiamenti causati dal violento temporale». «In più - aggiunge il deputato - solleciteremo una definizione veloce della quantificazione dei danni, così da poter capire il prima possibile la misura del disastro».

IN 43 MILA SENZA LUCE
Sul fronte elettrico l’emergenza è durata circa quattordici ore. Tanto ci è voluto ai tecnici dell’Enel per rispondere a tutte le richieste urgenti arrivate a seguito dei disservizi causati dal nubifragio. I numeri d’altra parte rendono l’idea della grande intensità del temporale che si è abbattuto sulla nostra provincia, arrecando danni alle linee elettriche di media e bassa tensione e
lasciando di conseguenza al buio molti bergamaschi. Secondo quanto riferito da Enel, i disservizi, iniziati poco dopo le 21,30, avrebbero raggiunto il picco massimo di 43 mila clienti attorno alle
22,30. A causa delle violente raffiche di vento sono stati sradicati alberi e divelti oggetti che sono venuti a contatto con le linee elettriche, causando quindi disservizi nell’erogazione della fornitura di energia elettrica. Gli addetti del centro operativo si sono subito messi al lavoro e hanno rialimentato da remoto la rete elettrica, riducendo a 10 mila i clienti interrotti alle mezzanotte di domenica. Ma per rispondere alle numerose richieste il personale operativo (circa un centinaio gli uomini impegnati per far fronte all’emergenza), hanno dovuto lavorare fino alle tarda mattinata
di ieri, quando il regolare servizio elettrico è stato ripristinato anche nelle zone dove i disservizi registrati sono stati maggiori: oltre alla Valle Imagna (Almenno, Berbenno, Sant’Omobono), anche la Valle Brembana (Zogno, Ubiale Clanezzo, Sorisole), e in parte la Valle Seriana e Borlezza (Castione e Bossico).

BERBENNO, ABBATTUTA UNA GRU
A Berbenno scoperchiate parti di tetti in diverse abitazioni e si è abbattuta una gru. È avvenuto in località Foppo, ai danni di una ditta che stava ristrutturando il tetto di una casa causando anche un distacco della corrente elettrica per un’intera frazione. Racconta il sindaco Alessandro
Pellegrini: «È successo verso le 22. Il mezzo d’opera era stato posizionato nei pressi del campo da calcio per opere di ristrutturazione del tetto di una abitazione privata. Nel rovesciarsi la gru ha occupato la strada e divelto parte della recinzione. Non solo: purtroppo sono stati anche tranciati dei cavi di media tensione che portano energia elettrica alla frazione Ca’ Passero, un nucleo abitato di circa 300 persone. Il servizio è stato ripristinato solo questa mattina (ieri per chi legge, ndr) alle 7. Il tecnico comunale mi ha inoltre informato di problemi ai tetti di diverse abitazioni, che hanno subito danni». «Abbiamo avuto qualche problema con il tetto - spiegano dall’Albergo
Riposto, in centro al paese - fortunatamente non grave come i danni che ci aveva procurato un nubifragio simile solo cinque anni fa. Allora una tromba d’aria era entrata nel vano scale.
Questa volta il vento è passato sotto i coppi che ricoprono 20 metri del tetto della struttura e li
ha rivoltati tutti uno sopra l’altro. È stato necessario l’intervento di due muratori. Anche nella località San Pietro ci sono stati disagi di questo genere».

DANNI ALL’HOTEL DI LARA MAGONI
Disagi anche a Selvino dove l’albergo «Marcellino» di proprietà della ex campionessa di sci Lara Magoni e della sorella Barbara, in corso Camozzi, è stato danneggiato pesantemente: la tromba d’aria ha rovinato i pannelli solari e le strutture esterne, sedie e tavoli. «Tutto è successo in pochissimo tempo - dice Lara Magoni -, alcuni oggetti sono finiti a trenta metri di distanza». E una pianta nel parco del castello, un giardino attrezzato per ospitare pic nic e situato nelle immediate vicinanze della funivia Albino-Selvino, è stata sradicata dalla furia del vento. Il parco è stato chiuso per permettere la rimozione dell’albero e ripristinare l’accessibilitàalle famiglie.

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