mercoledì 30 luglio 2008

ECO DI BERGAMO 30/07/08 - "LA VICENDA FILLATTICE APPRODA AL GOVERNO"

C'è forte attesa tra i 250 lavoratori della Fillattice (150 occupati nello stabilimento di Capriate San Gervasio e un centinaio nello stabilimento comasco di Geronico) per sapere quale destino li attende dopo che l'azienda ha deciso di mettersi volontariamente in liquidazione a fronte delle difficoltà riscontrate sui mercati di sbocco che hanno di fatto compromesso la situazione finanziaria stessa dell'impresa.Assoluto riserbo, da parte dei sindacati, circa gli sviluppi delle ultime ore. Ieri azienda e rappresentanti dei lavoratori si sono infatti incontrati in un vertice alla direzione regionale del Lavoro per cercare di fare il punto della situazione ed individuare delle vie di uscita alla grave crisi che rischia di creare una nuova emergenza occupazionale sul territorio provinciale.Al centro della discussione, per quanto si è potuto appurare, ieri sono stati i capitoli ammortizzatori sociali (si starebbe lavorando infatti affinché i lavoratori possano essere «coperti» in questa delicata fase dalla cassa integrazione straordinaria) e possibili interessamenti di soggetti industriali disposti a rilevare anche solo parte delle attività produttive e contemporaneamente una parte di lavoratori. Su questo fronte, nei giorni scorsi sembrava fossero stati avanzati alcuni interessamenti poi non concretizzatisi nei fatti. E anche ieri, sul capitolo, non sarebbero emerse sostanziali novità. Oggi pomeriggio, in ogni caso, i sindacati hanno convocato i lavoratori in assemblea per fare il punto sulla situazione.Intanto ieri la vicenda Fillattice è approdata all'attenzione del governo con una interrogazione a risposta scritta ai ministri del Lavoro e Politiche sociali, dell'Economia e Finanze e dello Sviluppo Economico presentata da alcuni parlamentari della Lega Nord capeggiati dall'onorevole Giacomo Stucchi. Spiegata la situazione d'emergenza in cui versano l'azienda Fillattice e i 250 lavoratori, ai ministri si chiede un intervento con urgenza «al fine di accelerare l'iter per la concessione degli ammortizzatori sociali straordinari per i lavoratori coinvolti», ma anche la convocazione di «azienda e rappresentanti dei lavoratori al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale» invitando a prendere posizione con «iniziative per far fronte alla crisi industriale e produttiva che da diversi anni investe pesantemente il comparto manifatturiero lombardo coinvolgendo migliaia di lavoratori».

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