sabato 31 gennaio 2009

ECO DI BERGAMO - 31/01/09 - I PARLAMENTARI: SCELTA DA RIVEDERE

Sanga e Misiani (Pd) all'attacco. Fontana (Pdl): problema complesso
«Colpo durissimo», «schiaffo», «stupidaggine terribile». Per i parlamentari orobici, l'interpretazione restrittiva scelta dalla circolare ministeriale, che non consente l'utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni immobiliari per finanziare gli investimenti, decisamente va rivista.I primi a partire alla carica per spiegare la situazione, ieri, sono stati gli onorevoli Giovanni Sanga e Antonio Misiani, del Pd. «Sono preoccupato come parlamentare e come cittadino - attacca Sanga -. Così si viene meno alla volontà, espressa anche in aula da tutti gli schieramenti, di permettere ai Comuni virtuosi di effettuare maggiori investimenti. Molti enti locali volevano dare una mano all'economia in crisi, così invece si toglie loro la possibilità di decidere. Su questo punto c'era una volontà concorde del Parlamento, che invece non è stata rispettata. A questo punto, vogliamo sapere chi fa le scelte». «È una cosa folle - aggiunge Misiani, che è anche componente della Commissione Bilancio alla Camera -. In questo modo, per i Comuni risulta sconveniente effettuare investimenti; il rischio, ovviamente, è di bloccarli del tutto, in un momento in cui invece le opere pubbliche e i nuovi cantieri possono avere un ruolo decisivo nel dare una spinta positiva all'economia». Misiani ricorda che «in Italia il 43% degli investimenti pubblici viene effettuato dai Comuni. Negli altri Paesi europei si sta facendo di tutto per incentivarli, solo da noi accade il contrario. Questo è letteralmente uno schiaffo in faccia agli enti locali».La consapevolezza delle pesanti conseguenze che la decisione governativa avrà sui Comuni è bipartisan: sul fronte del Pdl, Gregorio Fontana ammette che «il quadro per come si pone ora è inaccettabile: l'80% dei Comuni rischia di trovarsi fuori dal Patto di stabilità, col risultato che dovremmo poi intervenire per sanare la situazione». Ciò detto, Fontana spiega che «il problema è molto complesso: il patto è un'imposizione che esiste da anni, anche quando governavano gli amici della sinistra, che invito a evitare facili demagogie. Non si tratta di una nuova legge, ma solo di una circolare basata su una norma già esistente. So, tra l'altro, che l'esecutivo sta valutando di inserire nel decreto Milleproroghe una misura più favorevole ai Comuni, soprattutto a quelli virtuosi. Tenendo però presente che il contesto economico non consente certo di allargare i cordoni della borsa».Il leghista Giacomo stucchi, da Strasburgo, dove si trova per partecipare ai lavori del Consiglio d'Europa, reagisce senza mezzi termini quando gli riassumiamo per sommi capi l'accaduto: «È una stupidaggine terribile. È assurdo bloccare gli investimenti pubblici in un momento in cui ce n'è particolare bisogno per ridare fiato all'economia. Mi attiverò anche con il ministro Tremonti perché questa scelta sia rivista».F. M.

Nessun commento: