domenica 4 gennaio 2009

ECO DI BERGAMO - 04/01/09 - DA ROMA 9 MILIONI PER FINIRE IL CANALE TRA ADDA E CHERIO

di Patrik Pozzi

Al Consorzio di bonifica per il sistema irriguo Il presidente Moro: riconosciuta la buona gestione
Buone notizie da Roma per la nostra provincia. Il governo ha infatti deciso di stanziare quasi nove milioni di euro a favore del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, per due interventi legati alla tutela del territorio. Si tratta del completamento del canale irriguo tra il fiume Adda e il fiume Cherio e del ripristino di una presa d'acqua dall'Adda all'altezza di Calusco.Un'opera importanteL'opera più importante è la prima. Il canale irriguo che dovrà collegare il fiume Adda al fiume Cherio, quindi, potrà essere completato. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, ha infatti firmato un decreto interministeriale con lo stanziamento al Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca di 8.040.000 euro destinati al completamento dell'opera idraulica di cui rimane da realizzare solo l'ultimo tratto fra il fiume Serio e il Cherio, per una lunghezza di circa 600 metri. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consorzio. «Questo stanziamento – ci tiene a sottolineare Marcello Moro – è un'ulteriore dimostrazione della bontà dei progetti redatti dall'ente consortile e del riconoscimento alla buona gestione di questa amministrazione. Ringrazio il ministro ed i nostri parlamentari che hanno accolto la richiesta in tempi brevissimi».Trovati reperti archeologiciIl canale irriguo, a lavori ultimati, avrà un costo complessivo di circa 22 milioni di euro. Ben oltre le cifre inizialmente preventivate. L'aumento dei costi è da attribuire al ritrovamento, durante gli scavi, di alcuni reperti archeologici. Il canale parte dal fiume Adda, attraversa il territorio dell'Isola, sovrappassa il Brembo all'altezza di Filago, attraversa la pianura bergamasca, sottopassa il Serio al confine fra Urgnano e Cavernago e, non appena anche il suo ultimo tratto sarà completato, si collegherà al fiume Cherio. Il suo scopo è quello di irrigare il territorio che attraversa sfruttando l'acqua di superficie che riceve dal fiume Adda. Per l'irrigazione dei campi non sarà quindi più necessario prelevare l'acqua dei pozzi preservando così la falda acquifera. Evidente l'importanza dell'opera idraulica che il Consorzio di bonifica, anche in mancanza del finanziamento statale, avrebbe dovuto completare. In tal caso però, per il reperimento delle risorse necessarie, sarebbe stato costretto ad aumentare la tariffa delle cartelle dei consorziati. «Un provvedimento spiacevole – sottolinea ancora Moro – che ora potremo evitare grazie allo stanziamento che lo Stato ci ha concesso e che non era affatto scontato».Spese per un intervento urgenteIl Consorzio di bonifica ha ottenuto anche il rimborso delle spese, per un totale di 835.040 euro, sostenute per il ripristino di una presa d'acqua dall'Adda all'altezza di Calusco . In quel punto, circa due anni fa, si era verificata una frana che aveva finito per rendere impercorribile una strada consortile. L'intervento di ripristino si era però rivelato urgente poiché il materiale roccioso rischiava di occludere la presa d'acqua. Il Consorzio quindi si era visto costretto a finanziare l'intervento con le proprie risorse per poi chiedere appunto il rimborso allo Stato. I fondi a favore del Consorzio non sono gli unici stanziati via decreto dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con quello dell'Economia e delle Finanze. La cifra messa a disposizione ammonta complessivamente a 20.608.526. «Il contributo concesso all'ente consortile bergamasco – sottolinea il parlamentare Giacomo Stucchi (Lega Nord) – è comunque di gran lunga il più elevato tra quelli erogati su tutto il territorio nazionale». Tra gli altri progetti finanziati, i più importanti riguardano il Consorzio di bonifica Valli Grandi Medio Veronesi, che riceverà 3 milioni e 600 mila euro per il completamento del canale irriguo Zeviano e altri collettori primari, il Consorzio di bonifica Adige Garda, che otterrà 3 milioni per il completamento del ripristino e ammodernamento di impianti irrigui in pressione e condotte di mandata degli impianti di Montindon e Palazzolo, e il Consorzio di bonifica Agro Veronese Tartaro Tione, al quale saranno dati 2,6 milioni per la sistemazione dei canali adduttori di irrigazione Sommacampagna.

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