domenica 14 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 14/09/08 - "PROTESTA COMPRENSIBILE, SIAMO CON I SINDACI"

di Camilla Bianchi
I sindaci dell'area di Zingonia non vogliono i parlamentari bergamaschi all'inaugurazione del palasport di Ciserano? «Protesta più che comprensibile» secondo i deputati del Pd Antonio Misiani e Giovanni Sanga, fautori dell'interrogazione parlamentare bipartisan – che porta anche le firme di Giacomo Stucchi (Lega Nord) e Gregorio Fontana (Forza Italia) – per elevare a tenenza la caserma dei carabinieri di Zingonia, richiesta rispedita al mittente dal ministero della Difesa.«La risposta data dal ministro La Russa alla nostra interrogazione è puramente formale, inconsistente e non si fa carico dei problemi della nostra terra» dice Sanga, secondo il quale è giusto che i sindaci chiedano un incontro con il ministro per un chiarimento. «In campagna elettorale abbiamo assistito a grandi proclami sulla sicurezza – prosegue il parlamentare del Pd –, poi sono arrivati i tagli, proprio quando i poliziotti scendevano in piazza per far sapere che non hanno più strumenti per operare. L'incapacità di questo governo nel definire azioni di intervento mi pare evidente, così come mi sembra chiaro che l'esecutivo non conosce e non segue i problemi della Bergamasca. L'ha dimostrato con la manovra di luglio, che non ha previsto un solo euro per le infrastrutture del nostro territorio». I prossimi passi? «Torneremo a porre il problema all'attenzione dei ministri dell'Interno e della Difesa e ci rivolgeremo anche al presidente del Consiglio. Faremo il possibile per evidenziare le esigenze del territorio e portarle all'attenzione di chi governa».Misiani afferma che «la protesta dei sindaci contro lo Stato centrale è comprensibile. Quella di Zingonia è la realtà più critica della provincia in fatto di sicurezza e degrado ma evidentemente il problema non è chiaro al ministero della Difesa. Ho fatto recentemente un sopralluogo con il sindaco di Ciserano – aggiunge il deputato – e so bene quanto si siano impegnati i primi cittadini di quella zona, con i pochi mezzi che hanno a disposizione, per cambiare la situazione. Ma da soli non possono farcela. La riposta di La Russa lascia interdetti per primi noi firmatari dell'interrogazione. Non c'è conoscenza diretta del problema che viene ampiamente sottovalutato. La verità è che non ci sono fondi per la sicurezza e con gli ultimi tagli per tre miliardi di euro la situazione è precipitata. Altro che impronte ai bambini rom e militari nelle città, qui si tratta di consolidare i presìdi sul territorio e non ci sono i soldi per farlo».Ma i parlamentari bergamaschi non mollano. «Scriveremo al ministro per chiedergli un incontro e continueremo a lavorare insieme agli amministratori locali – dice Misiani –. È importante che su questo tema ci sia unità d'intenti fra le forze politiche; la sicurezza dei cittadini, non è di destra nè di sinistra. Continueremo su questa strada».

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