giovedì 11 settembre 2008

ECO DI BERGAMO - 11/09/08 - "SCUOLA IN RICORDO DI RAVASIO: LOTTO' PER I DISABILI"

di Laura Ravelli

Ex direttore didattico, si impegnò contro le barriere architettoniche e per garantire i diritti di tutti

È stata una grande festa, domenica, per i 370 alunni della scuola elementare di Grumello, per le loro famiglie e tutta la comunità. Una giornata all'insegna dell'inaugurazione del nuovo plesso scolastico, ma anche della commozione per aver intitolato l'edificio a Paolo Ravasio, per 15 anni direttore didattico. Il nuovo polo scolastico, in via IV Martiri di Lovere, ricavato dall'ampliamento del vecchio edificio «Don Belotti» e costato 2,5 milioni di euro, tra fondi comunali, regionali e statali, è stato inaugurato alla presenza di oltre mille persone tra insegnanti, autorità, personale scolastico e studenti. Entusiasta il sindaco Alessandro Cottini per aver realizzato l'unione delle elementari del paese. «Sono molto emozionato perché la scuola unita mi stava a cuore fin dai miei primi anni di amministrazione – ha detto –. I nostri bambini oggi potranno giocare, diventare grandi e imparare insieme». La scuola è stata intitolata, per volere del sindaco e del personale scolastico, a Paolo Ravasio, che si è battuto per i diritti dei bambini e per introdurre i ragazzi disabili nelle scuole. Ha organizzato instancabilmente attività parascolastiche, di assistenza e di inserimento a scuola degli alunni disabili, assumendo personale specializzato. E per i suoi amati studenti delle scuole speciali ha promosso vacanze al mare e in montagna. Era impegnato anche a livello istituzionale in Commissioni della Provincia e del provveditorato. Per la sua preziosa opera era stato anche nominato cavaliere al merito della Repubblica, su segnalazione del Comune di Grumello. È morto nel dicembre 1979, nella sua casa di Bergamo. Aveva 49 anni. «Ravasio, nonostante la malattia che l'ha colpito da giovane, ha dato tutto per i suoi ragazzi – ha continuato il sindaco –. Si è battuto contro le barriere architettoniche. Oggi, per me, è un onore dedicare a lui questa splendida scuola».Presente all'evento la vedova Teresa Albina Fornoni Ravasio che, con grande commozione, ha sottolineato la sua gioia di vedere il marito ricordato in un luogo a cui ha dedicato la vita. Dopo l'Inno d'Italia e l'alzabandiera, l'inaugurazione. E per il taglio del nastro, il sindaco, ha scelto il piccolo grumellese Nicolò Carini, di 4 anni. Presenti anche gli onorevoli leghisti Giacomo Stucchi ed Ettore Pirovano, il consigliere regionale Daniele Belotti, l'ispettore tecnico del ministero scolastico Giovanni Sciacovelli, la dirigente scolastica Laura Ferretti, gli amministratori comunali, i sindaci dei paesi vicini, Piero Danesi in rappresentanza del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Luigi Roffia e il cavaliere Ezio Foppapedretti, cittadino onorario di Grumello. E dopo la festa tra giochi e intrattenimenti, lunedì è suonata la prima campanella nella nuova scuola. Tutti gli ambienti sono stati inaugurati, tranne la sala mensa che verrà scoperta dagli alunni nelle prossime settimane, quando comincerà il tempo prolungato.Nel frattempo per la destinazione della vecchia scuola «Nembrini» di via San Siro non ci sono novità: la palestra è rimasta aperta per i corsi pomeridiani e serali del Csi, mentre il resto dello stabile è al momento chiuso e fino a quando arriveranno notizie su un eventuale utilizzo. Dai tavoli della maggioranza in Consiglio comunale era stata accennata la possibile trasformazione della struttura in caserma per ospitare la Guardia di finanza, ma per il momento non sono ancora arrivate conferme.

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